CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 7 maggio 2020
362.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 45

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 7 maggio 2020. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. — Interviene il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora.

  La seduta comincia alle 14.40.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv e il canale satellitare della Camera dei deputati.

5-03921 Mariani: Sulla disciplina per il riavvio delle attività nei centri estivi sportivi.

  Felice MARIANI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il ministro Vincenzo SPADAFORA, rispondendo all'interrogazione in titolo, concorda con l'interrogante sul fatto che i centri estivi sono di grande importanza per migliaia di bambini, ragazzi e in generale famiglie. Premesso che si tratta di un tema cui sia lui stesso sia la ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, sono molto sensibili, chiarisce che insieme con la ministra sta lavorando intensamente da due settimane, sentendo anche i rappresentanti delle realtà territoriali e il Ministero della salute, alla definizione di apposite linee guida per i centri estivi, che, non appena pronte, saranno dall'Ufficio per lo sport sottoposte al Comitato tecnico scientifico per l'ultima verifica e quindi emanate. Per quanto riguarda il momento del riavvio delle attività sospese, osserva che, in generale, è ancora presto per dirlo, essendo trascorsi appena tre giorni dalla parziale ripresa Pag. 46della vita ordinaria. Si tratterà di verificare che non vi siano ricadute e che vi siano le condizioni di sicurezza. Se così sarà, come certamente tutti si augurano, la riapertura dei centri estivi sarà senz'altro consentita, nel rispetto dei protocolli di sicurezza di cui ha fatto cenno, anche perché è probabile che per molte famiglie, soprattutto per quelle residenti in aree economicamente svantaggiate, i centri estivi saranno nei prossimi mesi il principale punto di riferimento per l'aggregazione e lo svago. La fase successiva dipenderà quindi dalla definizione delle linee guida – che, come detto, sono in corso di predisposizione – e dall'evoluzione dell'epidemia nel Paese. Aggiunge che prevedibilmente molti centri estivi avranno bisogno di sostegno economico, anche per fare fronte ai maggiori esborsi legati alle misure di sicurezza, e che il Governo sta lavorando per garantire questo sostegno attraverso la società Sport e salute.

  Felice MARIANI (M5S), replicando, sottolinea l'importanza, dopo la chiusura forzata resasi necessaria per limitare la diffusione del contagio, di prevedere nelle prossime settimane la riapertura di palestre, piscine e centri sportivi, ancorché nel rispetto di tutte le norme necessarie per evitare un innalzamento della curva dei contagi. Gli spazi di socialità, soprattutto quelli per i più piccoli, andranno ripensati e riorganizzati anche a misura loro. Poiché con la chiusura della scuola i bambini e gli adolescenti sono stati privati di contatti sociali esterni e di attività utili al loro benessere psichico ed emotivo, accoglie con favore l'impegno preso oggi dal ministro Spadafora e le parole della ministra Azzolina circa la volontà di mettere a disposizione spazi scolastici idonei per ospitare i centri estivi. In proposito, suggerisce di considerare tra i luoghi consoni allo svolgimento di attività ludiche ed educative anche i cortili, le palestre delle scuole e soprattutto i centri sportivi, il cui utilizzo avrebbe, tra l'altro, il duplice vantaggio di contrastare l'impatto economico negativo da essi subìto e di offrire un valido supporto alle famiglie, che ne hanno bisogno a fronte del ritorno al lavoro consentito già dal 4 maggio.

5-03922 Furgiuele: Sulla riapertura degli impianti sportivi, dei centri sportivi e delle palestre.

  Domenico FURGIUELE (LEGA) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il ministro Vincenzo SPADAFORA, rispondendo all'interrogazione in titolo, ribadisce che il quadro è in evoluzione e che quel che accadrà nelle prossime settimane, dal punto di vista del numero di contagi, è il presupposto per le decisioni che saranno prese dal Governo. Ritiene ad ogni modo che ci si debba muovere con la fiducia che le condizioni per la ripresa sussisteranno e consentiranno quindi il riavvio della vita in molti ambiti, compreso quello dello sport, sia pure nel rispetto di speciali protocolli di organizzazione. L'Ufficio per lo sport sta lavorando assiduamente – con l'aiuto del CIP, del CONI e delle Federazioni – per definire questi protocolli. L'ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri ha autorizzato la ripresa di alcune attività e non altre anche perché non tutti i protocolli di sicurezza sono pronti. Ma molti protocolli, relativi a diversi settori, tra cui lo sport, sono in fase avanzata di elaborazione e saranno presto sottoposti al Comitato tecnico scientifico. Per quanto riguarda, nello specifico, il nuoto, riferisce che la Federnuoto sta collaborando attivamente alla definizione delle linee guida per l'attività natatoria ed ha anche costituito una propria commissione. Fa notare, a maggior chiarimento, che gli sport sono molti e sono differenti anche per le caratteristiche delle strutture in cui sono praticati – alcuni all'aperto, altri al chiuso, alcuni in aree ampie, altri in spazi ristretti, e così via – e che questo ha reso più difficile e laboriosa la definizione delle linee guida. Premesso quindi che l'importante, in questo momento, è tenersi pronti all'emanazione delle linee guida, chiarisce che non è certo che i centri sportivi potranno riaprire il 18 maggio, ma certamente a quella data sarà Pag. 47fatta chiarezza sui tempi e sui modi della ripartenza, in modo che tutti possano organizzarsi per tempo.

  Domenico FURGIUELE (LEGA), replicando, si dichiara solo parzialmente soddisfatto della risposta, perché, pur non essendo stata ancora indicata una data precisa per la riapertura dei centri sportivi, si comprende che ci si sta muovendo nella giusta direzione. Fa presente, tuttavia, che dal confronto con numerosi proprietari di strutture sportive, è emerso che queste, in quanto già prima osservavano regole di igiene, sono in molti casi già attrezzate anche per garantire le condizioni di sicurezza per lo svolgimento delle attività sportive, anche nel rispetto delle dovute distanze, senza la necessità di effettuare gravosi interventi di ristrutturazione. Auspica quindi che la chiusura dei centri sportivi non diventi una serrata permanente e che quanto prima venga stabilita una data chiara e certa per la loro riapertura. Ricorda, infine, che i lavoratori del settore svolgono un'importante funzione sociale, che deve poter riprendere quanto prima, per assicurare il benessere psico-fisico di tanti ragazzi.

5-03923 Frassinetti: Sull'adozione di un protocollo d'intesa per la prosecuzione delle attività sportive incluso il campionato di calcio di serie A.

  Federico MOLLICONE (FDI), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il ministro Vincenzo SPADAFORA, rispondendo all'interrogazione in titolo, dopo aver ribadito che in questo momento il Governo non può ancora indicare date certe, per le ragioni già chiarite, osserva che tuttavia la ripresa delle attività sportive potrebbe avvenire in tempi non troppo lunghi. Il prossimo 18 maggio dovrebbe essere emanato un nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, che regolerà le attività per le successive due settimane. È suo auspicio che da oggi al 18 maggio saranno maturate tutte le condizioni per consentire la ripresa completa delle attività sportive e che quindi entro la fine di maggio possano essere indicate date certe. Ribadisce che il Governo sta lavorando alacremente per definire i protocolli di sicurezza, che tuttavia non rappresentano la sola condizione per la ripartenza, essendo anche necessario che ci siano i presupposti sanitari. Il Governo è ben consapevole del fatto che tre mesi di arresto forzato delle attività hanno cagionato danni economici importanti e che molte società o associazioni sono in difficoltà. Per questo il nuovo decreto-legge cui il Governo sta lavorando conterrà misure di ristoro e di sostegno, così da consentire a tutti di ripartire in sicurezza. Quanto al calcio, ricorda che oggi stesso è prevista l'audizione di rappresentanti della FIGC da parte del Comitato tecnico-scientifico sul protocollo proposto dalla Federazione. Si tratta di attendere gli esiti di questo approfondimento.

  Federico MOLLICONE (FDI), replicando, prende atto che il ministro ha fornito qualche risposta in merito ai protocolli di sicurezza, ma alla data odierna non ci sono ancora notizie certe rispetto alla data della ripresa dei centri sportivi. Si chiede, quindi, come stia lavorando la cosiddetta task-force di supporto al Governo per organizzare le riaperture. Rispetto al decreto-legge preannunciato, e a quelli già emanati, rileva che tutti coloro che vivono di sport sono ancora in attesa di sapere come verranno attuati. Sottolinea che, a suo avviso, devono essere introdotti meccanismi fiscali per l'ammortizzazione dei costi che i proprietari delle strutture dovranno affrontare per la messa in sicurezza degli impianti sportivi e per l'organizzazione degli eventi, nonché per la detrazione delle spese di sanificazione, come pure incentivi per le sponsorizzazioni, che costituiscono la principale fonte di guadagno per i campionati sportivi dilettantistici. Riferisce quindi che secondo la SIGIS, il sindacato italiano dei gestori di impianti sportivi, servono contributi a fondo perduto e, per i lavoratori del settore sportivo, deve essere rafforzata la Pag. 48rete di protezione sociale. Invita il ministro a fare in modo che i costi della sanificazione non ricadano sui gestori e prevedere, nel decreto di prossima emanazione, la proroga delle concessioni.

5-03924 Piccoli Nardelli: Sull'adozione di misure urgenti a sostegno dell'associazionismo sportivo.

  Patrizia PRESTIPINO (PD), in qualità di cofirmataria, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il ministro Vincenzo SPADAFORA, rispondendo all'interrogazione in titolo, osserva che in agonia non è solo il mondo dello sport, ma tutto il Paese. Nel merito dello sport, ricorda che già il decreto-legge di marzo ha preso provvedimenti per i lavoratori sportivi, che non hanno tutele (un problema sul quale sarà necessario intervenire con una riforma). Ad oggi, l'indennità prevista dal decreto è stata erogata al 70 per cento degli aventi diritto e nella prossima settimana le operazioni saranno completate. Nel prossimo decreto-legge il Governo intende confermare la misura, semplificando le modalità, per riuscire a velocizzare le operazioni di accredito.
  Per quanto riguarda il mondo dell'associazionismo sportivo, premesso di essere personalmente molto attento a questo settore, ricorda in primo luogo che nel decreto-legge cosiddetto liquidità sono stati stanziati 100 milioni, sia pure non a fondo perduto, da erogarsi attraverso l'Istituto per il credito sportivo, dei quali il 70 per cento destinato alle associazioni e società sportive dilettantistiche. In secondo luogo anticipa che il nuovo decreto-legge in via di predisposizione prevedrà un nuovo ammontare di risorse, questa volta a fondo perduto, il cui importo sarà reso noto a tempo debito.
  Quanto ai protocolli di sicurezza, non c’è niente di opaco nel modo in cui vengono definiti: se ne occupa l'Ufficio per lo sport, con l'aiuto del CONI, del CIP e delle Federazioni, nonché, per il riscontro medico-sanitario, la Federazione medici sportivi e il Comitato tecnico-scientifico.

  Patrizia PRESTIPINO (PD), replicando, prende atto delle parole del ministro, apprezzando in particolare l'attenzione da lui mostrata per tutti gli sport, e non solo per quelli afferenti al professionismo. Osservato che occuparsi dello sport di base è una questione etica oltre che politica, chiarisce che la richiesta del suo gruppo è che il fondo annunciato sia poi davvero previsto, perché – al di là di tutte le misure predisposte in termini di incentivi fiscali, sospensione delle locazioni e crediti d'imposta – c’è bisogno soprattutto di trasferimenti di liquidità. Esprime quindi soddisfazione per la volontà manifestata dal ministro di lavorare in tal senso.

5-03925 Fusacchia: Sulle misure di sicurezza da adottare per assicurare la riapertura delle piccole società sportive, culturali e ricreative.

  Alessandro FUSACCHIA (MISTO-CD-RI-+E) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il ministro Vincenzo SPADAFORA, rispondendo all'interrogazione in titolo, ribadisce che le linee guida sono in fase di redazione e che a breve saranno sottoposte al Comitato tecnico-scientifico. Conferma, inoltre, che si tratta di protocolli redatte d'intesa con il CONI, il CIP e i rappresentati delle federazioni competenti, sentito anche il parere della Federazione dei medici sportivi. Per quanto riguarda i costi della sanificazione, osserva che si tratta di un problema generale, non limitato al mondo dello sport, e ricorda che sono state previste misure apposite, come il credito d'imposta nella misura del 50 per cento su strumenti e operazioni. In aggiunta a questo beneficio, le società e associazioni dilettantistiche di piccole dimensioni potranno avvalersi – oltre che dei finanziamenti di cui già previsto nel decreto-legge di marzo, che non sono a fondo perduto, ma comunque sono senza garanzie e a tasso zero, quindi diversi da Pag. 49finanziamenti bancari – anche dei nuovi finanziamenti a fondo perduto.

  Alessandro FUSACCHIA (MISTO-CD-RI-+E), replicando, prende atto che il ministro ha chiarito che saranno resi pubblici presto i protocolli di sicurezza e che saranno stanziate altre risorse e sarà reso più facile accedervi. Suggerisce di prestare attenzione anche alla velocità d'azione e soprattutto alla chiarezza nella comunicazione. Ricorda che non basta fare, serve anche informare gli interessati: è infatti necessario accompagnare soprattutto le piccole società e associazioni dilettantistiche nell'accesso alle risorse, specialmente quelle che non sono sufficientemente strutturate per informarsi e capire appieno i meccanismi della pubblica amministrazione.

5-03926 Marin: Sull'istituzione di un fondo per lo sport da destinare alle società e associazioni sportive dilettantistiche.

  Marco MARIN (FI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il ministro Vincenzo SPADAFORA, rispondendo all'interrogazione in titolo, afferma di avere piena consapevolezza del fondamentale ruolo dello sport dilettantistico come aggregatore sociale e fattore di coesione nei territori non solo di periferia, ma anche del centro delle città. Sa bene come le società e le associazioni sportive dilettantistiche siano veri presìdi di legalità e come ogni danno da loro subìto sia anche un danno arrecato al sistema sociale e culturale nella sua interezza. È anche consapevole che in diversi casi i presidenti di queste società investono risorse proprie nelle strutture di loro proprietà. Perciò conferma che sarà presto previsto un fondo espressamente dedicato a loro, diverso da quello già costituito con il decreto-legge di marzo perché quello è un prestito – sia pure molto agevolato: senza garanzie e a tasso zero – mentre questo sarà a fondo perduto.

  Marco MARIN (FI), replicando, sollecita un rapido passaggio ai fatti. Sollecita, in particolare, misure economiche immediate per le associazioni e le società dello sport di base, quelle in cui si formano quei campioni che tutti imparano a conoscere solo in occasione delle olimpiadi, ma che si formano e crescono in quelle realtà e in esse poi operano per fare da traino con i ragazzi che iniziano a fare sport. Sottolinea che il settore sportivo – oltre ad avere una grandissima valenza sociale, perché educa e tempra i ragazzi che lo praticano, oltre a toglierli dalla via – ha un'importanza economica, dato che contribuisce per il 3,5 per cento all'ammontare del PIL. Sollecita quindi l'adozione di misure concrete da parte del Governo, che non può limitarsi ad elargire briciole allo sport: perché se non ci fosse lo sport le ripercussioni in termini sociali ed economici sarebbero davvero pesanti. Ricordando, infine, che anche il mondo del calcio è ancora in attesa di risposte, esorta nuovamente il Governo a passare dagli annunci ai fatti.

5-03927 Toccafondi: Sull'emanazione di linee guida per la riapertura in sicurezza di associazioni e società sportive.

  Gabriele TOCCAFONDI (IV) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il ministro Vincenzo SPADAFORA, rispondendo all'interrogazione in titolo, ribadisce quanto sia complesso intervenire nel mondo dello sport, come dimostra anche il fatto che le stesse forze politiche si esprimono in modo contrastante rispetto a quali siano le priorità. Si riferisce alle richieste di misure ora in favore soprattutto dello sport di base, ora di quello professionistico. Preannuncia che, in relazione alle misure di sicurezza da adottare, saranno emanati protocolli differenziati per le strutture che afferiscono ai due settori perché non è pensabile l'adozione di standard identici per strutture dalla natura così diversa. Coglie l'occasione per ribadire che l'Ufficio per lo Pag. 50sport di cui è responsabile si sta interessando di tutto: del calcio – tanto della serie A quanto della Lega Pro – come delle società e delle associazioni dilettantistiche, anche nella convinzione che la diversità di posizioni all'interno delle stesse forze politiche non faccia che confermare che tutto il mondo dello sport riveste grande importanza. Dopo aver confermato che con il fondo che verrà istituito col decreto di prossima emanazione si cercherà di rispondere a tutte le istanze, assicura che sono state interpellate tutte le Federazioni, nessuna esclusa, e tutti gli enti di promozione che hanno chiesto di essere ascoltati.

  Gabriele TOCCAFONDI (IV), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta. Condivide quanto affermato dal ministro in relazione alla dialettica degli ultimi giorni, che ha visto porre l'accento sullo sport professionistico e sui campionati, che hanno un importante rilievo economico per il Paese. Rileva, tuttavia, che le interrogazioni odierne hanno visto i gruppi di maggioranza e di opposizione richiamare l'attenzione, in modo trasversale, sull'altra faccia della medaglia, ovvero lo sport di base, in cui, tra l'altro, c’è molto volontariato. Apprezza che il ministro abbia sottolineato l'importanza di emanare linee guida sulla riapertura in sicurezza delle palestre e dei centri sportivi, prescindendo da quelle messe a punto dal Politecnico di Torino, che sarebbero impossibili da applicare nel mondo dello sport di base e dello sport dilettantistico. Ricorda che i ragazzi, i bambini e gli adolescenti da mesi sono senza la scuola e senza la possibilità di fare sport in strutture apposite con la presenza di insegnanti: per tutti è quindi venuto meno un fondamentale rapporto educativo. Sottolinea, in proposito, che lo sport di base ha soprattutto una funzione di educazione e, pertanto, il suo riavvio consentirebbe la ripresa anche di una parte del percorso educativo.

  Luigi GALLO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.25.