CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 24 aprile 2020
354.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 3

RISOLUZIONI

  Venerdì 24 aprile 2020. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo, Anna Laura Orrico.

  La seduta comincia alle 15.50.

7-00439 Nitti, 7-00441 Mollicone, 7-00447 Piccoli Nardelli, 7-00448 Lattanzio: Misure di sostegno dei settori della cultura, dello sport e dell'editoria a contrasto degli effetti dell'epidemia COVID-19.

(Discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione congiunta delle risoluzioni.

  Federico MOLLICONE (FDI) accoglie con favore l'inizio della discussione di risoluzioni sui temi della crisi economica legata all'emergenza sanitaria. Questo permetterà alla Commissione di esprimere l'indirizzo del Parlamento su questioni che investono un settore economico molto ampio – si riferisce innanzitutto al mondo della cultura e dello spettacolo – che ricomprende gli interessi di una filiera assai composita, nel complesso pari al 16 per cento del PIL. Ricorda che oltre un milione e mezzo di lavoratori privi di ammortizzatori sociali vivono un'emergenza di proporzioni drammatiche e attendono risposte. A loro, innanzi tutto, il Parlamento deve mostrare rispetto. Occorre soprattutto fornire indirizzi precisi per aiutare tali realtà a ricominciare.
  In materia di editoria, la risoluzione a sua firma formula diverse proposte, che nascono dal confronto con gli esponenti della categoria al fine di tutelarne in primo luogo i posti di lavoro. I problemi sono diversi, tra cui quello dell'autorevolezza e veridicità delle notizie diffuse.
  Anche il mondo dello sport, per il quale, a suo avviso, c’è stata poca attenzione da parte del Governo, necessita di misure straordinarie, quali leve fiscali agevolative che ne assicurino la ripresa. Si riferisce, in particolare, al mondo dello sport non di alto livello. Ritiene necessario che la Commissione, con l'approvazione delle risoluzioni, fornisca strumenti ai ministri di riferimento per ottenere i fondi necessari in sede di Governo.
  Conclude precisando di essere disponibile a lavorare ad un testo unitario, di Pag. 4sintesi delle posizioni delle forze politiche, purché ciò avvenga con lealtà da parte della maggioranza e con tempestività.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD) premette, in via generale, che le risoluzioni in esame intendono suggerire una serie di azioni che il Governo può prendere in considerazione al fine di tutelare specifici interessi del territorio. In questa attività propositiva, il ruolo di mediazione della Commissione risalta e si dimostra fondamentale. La situazione attuale ha reso evidente, innanzi tutto, la fragilità del mondo della cultura, per il quale c’è sempre stato, da parte del Parlamento, un grande rispetto. Si tratta di tutelare lavoratori che in gran parte sono indipendenti e che, in quanto tali, sono più difficili da tipizzare, il che però è necessario per fornire soluzioni adatte ad ogni profilo. In primo luogo, a suo avviso, è necessaria velocità nell'affrontare l'emergenza; in secondo luogo, occorre capire come fare per accelerare il recupero; e, infine, è necessario tenere conto dei cambiamenti prodotti dall'emergenza per tradurli in proposte utili per rendere più forte il mondo della cultura. Ritiene che i decreti-legge fin qui adottati attestino la consapevolezza e la presenza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
  Soffermandosi gli interventi proposti con la risoluzione a sua firma, sottolinea in primo luogo la raccomandazione di utilizzare gli strumenti già testati per la promozione della cultura, che hanno dato buoni risultati. Si riferisce, in particolare, al «bonus cultura», alla «app18 anni», al cinque per mille in favore degli enti culturali e alla legge sulla lettura, le cui misure potrebbero essere rifinanziate.
  In secondo luogo, la risoluzione propone di sfruttare i canali europei di finanziamento che la Commissione europea sta negoziando con gli Stati membri per il periodo 2021-2027. Dei cinque obiettivi principali, tre riguardano, in modo particolare, il mondo della cultura, che assume un ruolo trasversale per le future strategie. Tra gli strumenti già utilizzabili, ricorda che il Fondo europeo di sviluppo regionale ha assegnato all'Italia oltre 44 miliardi di euro per il periodo 2014-2020 per finanziare le politiche culturali del Paese. Mentre, se si vuole pensare a nuovi strumenti, è ipotizzabile a suo avviso un fondo per la cultura che garantisca liquidità alle imprese del settore.
  Si sofferma, quindi, sul delicato aspetto dei bambini che, con gli istituti scolastici chiusi, sono affidati alle cure familiari. È urgente pensare a politiche sociali di intervento successive al 4 maggio, quando i genitori riprenderanno il lavoro. Anche in quest'ottica propone la creazione di poli che leghino le scuole alle realtà culturali, quali musei, biblioteche e archivi, in una nuova accezione formativa, basata sull'innovazione della didattica e su nuove modalità di fruizione dei beni culturali.

  Paolo LATTANZIO (M5S) ravvisa tutta l'importanza di iniziare l'esame di risoluzioni rivolte all'unico Ministero, forse, che non ha previsto di farsi aiutare da una task force: il Parlamento potrà essere la struttura di ausilio e di proposta in materia di cultura. È dell'avviso che l'emergenza vada affrontata con un approccio coraggioso, quale quello dimostrato con la riapertura delle librerie: atto che ha inviato al Paese un messaggio forte, che merita di essere sostenuto e rafforzato.
  Ciò premesso, ritiene che serva un ragionamento di sistema: non ci si deve limitare a lavorare per cercare di ripristinare lo stato di cose pre-epidemia, ma piuttosto per fare in modo che questa crisi diventi un'opportunità per un balzo in avanti; per esempio per ripensare la governance della cultura, liberandola da certa muffa organizzativa che l'ha finora caratterizzata, e per superare la frammentazione e la tendenza a guardare solo alcuni settori e figure.
  È bene quindi, a suo parere, discutere risoluzioni per offrire stimoli ricchi di contenuto al Governo, chiamato a varare misure di sostegno concreto che devono tenere conto del fatto che dietro alle singole realtà culturali ci sono uomini e donne, figure diverse, dai giovani attori alle maestranze. È un mondo variegato e Pag. 5complesso, una realtà composita per la quale è difficile trovare soluzioni uniche e generali.
  Ritiene comunque essenziale l'incremento dei finanziamenti per la cultura: a questo fine ritiene si dovrebbe valutare la possibilità di stimolare la partecipazione attiva di tutti i cittadini, favorendo una forma di mecenatismo diffuso che contribuisca alla tutela dei beni culturali e alla diffusione della cultura, sul modello di quanto avviene, per esempio, nel mondo dello sport, dove esiste l'azionariato popolare.
  Conclude, sottolineando l'importanza di aiutare il settore, non solo attraverso iniezioni di liquidità dal lato dell'offerta, ma anche sostenendo la domanda culturale, facendo cioè in modo che i cittadini abbiano risorse da spendere in cultura.

  Alessandro FUSACCHIA (MISTO-CD-RI-+E), dopo aver premesso che presenterà una propria risoluzione, osserva che è evidente a tutti che i cinema e i teatri affrontano oggi gravissime difficoltà e che tante realtà del mondo della cultura in generale rischiano di rimanere travolte: non ci si può limitare a compilare liste di soggetti danneggiati e ad invocare aiuti mirati a categorie specifiche. Serve una riflessione d'insieme, urgono interventi ad ampio raggio.
  Per spiegare il suo punto di vista, osserva preliminarmente che non condivide l'uso ormai comune di termini che assimilano l'epidemia in corso alla guerra: perché dopo una guerra occorre la ricostruzione, mentre per le epidemie serve piuttosto la cura. A suo parere, occorre cambiare la narrazione. Far passare l'idea che la cultura è una forma di cura; che è cioè altrettanto importante e vitale del vaccino che attendiamo. È un messaggio certamente difficile da far passare, perché quasi mai la cultura viene considerata prioritaria dai consumatori. È però necessario, perché non basta intervenire sul lato dell'offerta, proteggendo con aiuti anche economici le realtà del mondo culturale in difficoltà, se poi non si sostiene la domanda di cultura, se cioè i cittadini percepiscono la spesa in cultura come secondaria e quindi sacrificabile in tempi di necessità.
  Invita pertanto a ragionare non per tornare semplicemente a quello che c'era prima, ma per sfruttare il momento per ripensare un mondo che certamente non era ideale e che può essere migliorato, per stravolgere i paradigmi e creare condizioni nuove e diverse.
  Illustra quindi brevemente la risoluzione Nitti, della quale condivide gli impegni, volti a far porre in essere iniziative per la tutela degli artisti italiani, quali l'obbligo di scritturare una percentuale minima di artisti italiani e la creazione di meccanismi di incentivo economico per gli enti, le istituzioni, le fondazioni e le associazioni che assumono tali artisti.

  Gianluca VACCA (M5S), dopo aver condiviso il contenuto degli interventi precedenti, sottolinea che occorre concentrare ogni sforzo su un duplice livello: quello dell'emergenza e quello del futuro. È anch'egli consapevole della difficoltà di approntare misure generali e uniche per un settore caratterizzato invece dall'eterogeneità, perché articolato in settori diversi, ognuno con le proprie specificità. Tuttavia, non condivide l'idea che le task force siano inutili. Esse costituiscono un valido ausilio del Governo, a livello consultivo, anche per delineare linee guida d'azione. Premesso che sono possibili molti interventi, si sofferma in particolare sulla proposta di aiutare e sostenere le numerose iniziative di fruizione dei beni culturali per via digitale che sono state intraprese nel corso delle settimane di chiusura dei luoghi della cultura: iniziative che si sono rivelate importanti per creare un nuovo e valido canale di accesso alle opere e di fruizione del patrimonio culturale. Per questa via è possibile valorizzare la cultura e aumentarne il richiamo. Ritiene indispensabile, in questa ottica, ripensare la normativa in materia di uso delle riproduzioni digitali dei beni culturali, per orientarsi, sotto certe condizioni, verso un loro libero utilizzo quale strumento funzionale alla diffusione Pag. 6del sapere e quale veicolo di crescita sociale.

  Luigi CASCIELLO (FI), in attesa dell'avvio della discussione anche della risoluzione presentata dal suo gruppo in materia di editoria giornalistica e radiofonica (n. 7-00449), esprime perplessità rispetto agli interventi che sono prospettati nelle risoluzioni in esame per il settore della cultura, che, a suo parere, corre il gravissimo rischio di non riuscire a ripartire. Chi parla genericamente di uno scenario post-bellico, a suo avviso non ha la giusta percezione della realtà. Al termine di una guerra, si può avviare la ricostruzione senza fare i conti con la paura di un contagio, che invece caratterizza la fase che sta per aprirsi per rimettere in moto la quotidianità. Ricorda che il mondo politico è ora chiamato a dare risposte dal punto di vista legislativo e che la Commissione cultura, in particolare, è chiamata a dare una lettura diversa dei giorni che verranno. Ancora una volta ci si trova a dover affrontare un cambiamento non in ragione di una programmazione, ma a seguito di una sciagura, dovendo assicurare le giuste risposte a problemi reali. In fase di ripresa, a suo avviso, non ci si dovrà limitare ad immaginare soltanto sussidi e aiuti, ma occorrerà reinventarsi il mondo con un approccio culturale diverso. Ricorda che sono moltissime le imprese culturali escluse dalla ripartizione del FUS e che i problemi della scuola non si risolvono semplicemente con il ricorso alla digitalizzazione. Sollecita quindi i colleghi a fare in modo che il Parlamento si confronti sull'accesso e sulla fruizione culturale, immaginando una rinascita del settore in tutte le sue articolazioni, senza ridurre la questione ad una serie di richieste per i problemi specifici delle diverse realtà culturali.

  Luigi GALLO, presidente, ritiene fondamentale aggiungere al dibattito un richiamo alla necessità di intervenire con misure capillari e specifiche in aiuto anche e soprattutto delle realtà familiari più svantaggiate economicamente e culturalmente: le famiglie di cui non si ha traccia, perché talmente svantaggiate da non poter essere raggiunte dagli strumenti finora pensati. Gli strumenti fin qui messi in campo presuppongono infatti un'attivazione degli interessati, fosse anche solo per chiamare un numero verde. Ma ci sono pezzi di Paese scollegati dalla comunicazione pubblica e non raggiunti da questo tipo di aiuti: parti di società in enorme difficoltà, che rischiano di non essere percepite dal soggetto pubblico, in quanto sfuggono alle raccolte di dati e di informazioni, per le quali bisogna intervenire quindi in modo proattivo, senza attendere le loro richieste. Ciò premesso, ritiene che il compito della Commissione possa concretizzarsi soprattutto nella cosiddetta «fase 2», per accompagnare la ripartenza del settore della cultura con linee guida e misure strutturali per sostenere i costi della ripartenza delle imprese.

  Gianluca VACCA (M5S), a integrazione del suo intervento precedente, sottolinea un punto della risoluzione a sua firma, quello volto a promuovere reti territoriali che favoriscano il dialogo tra le istituzioni culturali di riferimento e le istituzioni scolastiche, in un'ottica di collaborazione per un virtuoso processo formativo.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), intervenendo su questioni di metodo, auspica che la Commissione possa procedere al più presto alla votazione delle risoluzioni. A questo scopo però è essenziale acquisire su di esse il parere del Governo. Quanto al contenuto, ritiene che la Commissione dovrebbe concentrarsi dapprima sulle risoluzioni in materia di cultura e spettacolo, per poi discutere quelle sull'editoria e sullo sport. A questo fine sarebbe necessario che il deputato Mollicone soprassedesse momentaneamente agli impegni della sua risoluzione che riguardano l'editoria e lo sport.

  Luigi CASCIELLO (FI) dichiara che il suo gruppo è disponibile a discutere risoluzioni diverse e specifiche sui singoli settori di interesse della Commissione, ma Pag. 7reputa che per ragioni d'urgenza si dovrebbe avviare quanto prima la discussione anche delle risoluzioni in materia di editoria, tra cui la sua risoluzione n. 7-00449 in materia di editoria giornalistica e radiofonica.

  Federico MOLLICONE (FDI) di dichiara disponibile, se necessario, a vedere discusse separatamente le questioni relative a cultura, editoria e sport, nell'ambito di autonome risoluzioni.
  Chiede però alla maggioranza di avviare la discussione delle risoluzioni in materia di editoria e sport già la prossima settimana, anche in considerazione del fatto che la sua risoluzione in titolo, che è già in discussione, contiene impegni anche in quelle materie.

  La sottosegretaria Anna Laura ORRICO, dopo aver sottolineato quanto il dibattito sia stato interessante e ricco di suggerimenti importanti su cui riflettere, osserva come, ancora una volta, la cultura dimostri di avere un ruolo centrale anche per mantenere unito il Paese. Evidenzia, infatti, come le numerose iniziative culturali che in queste settimane sono state promosse con modalità diverse, in via digitale, in televisione e così via, hanno contribuito ad alleggerire alle persone il peso delle misure di contenimento e di restrizione domiciliare.
  In merito al parere del Governo sulle risoluzioni, che è stato sollecitato, rappresenta che il numero e la complessità delle risoluzioni in discussione implica necessariamente tempi di istruttoria non rapidissimi. Sarebbe più semplice se il parere del Governo fosse chiesto su un'unica risoluzione.

  Luigi GALLO, presidente, preso atto del chiarimento del Governo, avverte che l'organizzazione della discussione delle risoluzioni in titolo e delle altre già presentate o preannunciate si svolgerà nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Rinvia quindi il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 17.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Venerdì 24 aprile 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 17.10 alle 17.50.