CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 23 aprile 2020
353.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 23 aprile 2020. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 18.05.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Sergio BATTELLI, presidente, avverte che, per il gruppo Forza Italia, la deputata Simona Vietina ha cessato di far parte della Commissione.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni per l'attuazione della direttiva (UE) 2019/692, che modifica la direttiva 2009/73/CE relativa a norme comuni per il mercato interno del gas naturale.
Atto n. 147.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in Pag. 45
titolo, rinviato nella seduta del 26 febbraio 2020.

  Sergio BATTELLI, presidente, nel rammentare che nella precedente seduta la relatrice ha illustrato i contenuti dello schema di decreto, ricorda che il termine per l'espressione del parere è scaduto il 9 marzo scorso e che la Commissione non ha sinora potuto esprimere il parere di propria competenza in assenza del prescritto parere della Conferenza Stato-Regioni, pervenuto in data 25 marzo.

  Carmen DI LAURO (M5S), relatrice, formula una proposta di parere favorevole sullo schema di decreto in esame (vedi allegato 1).

  Matteo Luigi BIANCHI (LEGA) preannunzia l'astensione del gruppo della Lega sulla proposta di parere della relatrice, evidenziando la necessità di maggiormente approfondire le diverse tematiche implicate dalla direttiva oggetto di recepimento, con particolare riguardo ai profili di criticità connessi al ruolo di Paesi terzi, con i quali potranno eventualmente essere conclusi accordi nel campo del gas naturale, caratterizzati da condizioni di elevata instabilità politica, quali, a mero titolo di esempio, l'Algeria e la Libia.

  Augusta MONTARULI (FDI), ferma restando la necessità di recepimento nell'ordinamento italiano della direttiva in esame, ritiene tuttavia che la sua attuazione potrà comportare un pesante ridimensionamento dell'Italia in sede di negoziazione a livello europeo con i Paesi terzi nel settore del gas naturale, che rappresenta un comparto assolutamente strategico e rilevante nell'ottica di assicurare al nostro Paese il necessario approvvigionamento energetico. In proposito, si limita a rammentare che la direttiva in titolo trae sostanzialmente origine dalla vicenda relativa al gasdotto Nord Stream 2 e dalle posizioni al riguardo assunte dalla Germania.
  Tra le maggiori criticità del testo, segnala in particolare la previsione secondo cui gli accordi esistenti relativi all'esercizio di un gasdotto di trasporto o una rete di gasdotti a monte conclusi tra uno Stato membro e un Paese terzo possono essere mantenuti in vigore solo fino all'entrata in vigore di un successivo accordo tra l'Unione e lo stesso Paese terzo, implicando in tal modo una perdita di sovranità dell'Italia nel negoziare accordi di rilevanza strategica per la sicurezza energetica del Paese. Esprime poi analoga perplessità circa il fatto che la modifica, la proroga, l'adattamento, il rinnovo o la conclusione di un nuovo accordo relativo all'esercizio di un gasdotto di trasporto con un Paese terzo su questioni che rientrano, in tutto o in parte, nell'ambito di applicazione della presente direttiva, è soggetto a specifica procedura autorizzativa da parte della Commissione europea, nonché in merito alla circostanza per cui nulla viene previsto nel caso in cui il nuovo accordo concluso dall'Unione europea dovesse rivelarsi peggiorativo rispetto a quelli precedentemente contratti dai singoli Stati membri. A suo giudizio, la nuova disciplina potrebbe di fatto limitare la piena autonomia del nostro Paese nei rapporti con gli Stati terzi nella gestione del gas naturale. Invita pertanto a svolgere un supplemento di riflessione sul testo in esame al fine di prevedere che, in sede di recepimento, possa perlomeno essere contemplata una facoltà di opzione per il nostro Paese nel caso in cui il nuovo accordo concluso dall'Unione europea dovesse dimostrarsi meno vantaggioso rispetto a quello già in essere.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice (vedi allegato 1).

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Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2017/2398 che modifica la direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni durante il lavoro.
Atto n. 153.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in titolo, rinviato nella seduta del 4 marzo 2020.

  Sergio BATTELLI, presidente, nel rammentare nella precedente seduta la relatrice ha illustrato i contenuti dello schema di decreto, ricorda che il termine per l'espressione del parere è scaduto l'11 marzo scorso e che la Commissione non ha sinora potuto esprimere il parere di propria competenza in assenza del prescritto parere della Conferenza Stato-Regioni, pervenuto in data 10 aprile. In sostituzione della relatrice, impossibilitata a partecipare alla seduta odierna, formula quindi una proposta di parere favorevole sul provvedimento in titolo (vedi allegato 2).

  Dimitri COIN (LEGA) preannunzia il voto favorevole del gruppo della Lega sulla proposta di parere testé formulata, esprimendo apprezzamento per la ripartizione degli oneri relativi alla sorveglianza sanitaria, che dovrà essere assicurata anche oltre la cessazione dell'esposizione agli agenti cancerogeni e mutageni, prevedendosi al riguardo il coinvolgimento finanziario del Servizio sanitario nazionale.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom e riordino della normativa di settore in attuazione dell'articolo 20, comma 1, lettera a), della legge 4 ottobre 2019, n. 117.
Atto n. 157.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 4 marzo 2020.

  Sergio BATTELLI, presidente, nel rammentare che nella seduta del 3 marzo scorso ha egli stesso illustrato, in sostituzione della relatrice, i contenuti dello schema di decreto, ricorda che il termine per l'espressione del parere è scaduto l'11 marzo scorso e che la Commissione non ha sinora potuto esprimere il parere di propria competenza in assenza del prescritto parere della Conferenza Stato-Regioni, pervenuto in data 25 marzo.

  Conny GIORDANO (M5S), relatrice, formula una proposta di parere favorevole, con talune osservazioni, sul provvedimento in esame (vedi allegato 3).

  Dimitri COIN (LEGA) preannunzia l'astensione del gruppo della Lega sulla proposta di parere della relatrice, esprimendo perplessità in ordine a diversi aspetti del provvedimento in discussione. Tra questi evidenzia, in particolare, la difficoltà di assicurare la debita uniformità nelle modalità attraverso le quali i singoli Stati membri saranno chiamati ad attuare il sistema dei controlli ad essi affidati, la mancata corrispondenza nel testo della direttiva di talune disposizioni previste invece dallo schema di decreto in materia di attività odontoiatriche che porrebbero limiti all'uso di apparecchiature radiologiche, nonché l'inclusione nell'ambito di applicazione della disciplina in esame di talune specifiche fattispecie suscettibili di produrre un effetto paralizzante nello svolgimento delle operazioni doganali, con Pag. 47conseguenti negative ripercussioni economiche a danno delle imprese italiane operanti nei settori di riferimento.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice (vedi allegato 3).

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2018/844, che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica.
Atto n. 158.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in titolo, rinviato nella seduta del 4 marzo 2020.

  Sergio BATTELLI, presidente, nel rammentare che nella precedente seduta il relatore ha illustrato i contenuti dello schema di decreto, ricorda che il termine per l'espressione del parere è scaduto l'11 marzo scorso e che la Commissione non ha sinora potuto esprimere il parere di propria competenza in assenza del prescritto parere della Conferenza Stato-Regioni, pervenuto in data 25 marzo.

  Piero DE LUCA (PD), relatore, formula una proposta di parere favorevole sullo schema di decreto in esame (vedi allegato 4).

  Matteo Luigi BIANCHI (LEGA), nel preannunziare il voto contrario del gruppo della Lega, ritiene che l'approccio alle tematiche oggetto del presente provvedimento non appare più pienamente giustificato alla luce della eccezionale emergenza sanitaria da COVID-19 tuttora in corso. Per quanto infatti le questioni dell'efficientamento energetico e dell'impegno ad una riduzione dei fattori inquinanti rivestano una indubbia rilevanza prospettica, sottolinea come l'introduzione di taluni onerosi obblighi ad opera della disciplina in esame a carico dei proprietari immobiliari, volti ad implementare l'efficienza energetica degli edifici, risulti ora inappropriata, in considerazione del momento attuale nel quale, a causa della predetta emergenza sanitaria, molte famiglie italiane sono costrette a dover inaspettatamente fronteggiare enormi difficoltà economiche.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 4).

  La seduta termina alle 18.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 18.05 alle 18.25.

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