CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 16 aprile 2020
349.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 28 APRILE 2020

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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 16 aprile 2020. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA.

  La seduta comincia alle 9.05.

Sull'ordine dei lavori.

  Filippo GALLINELLA, presidente, desidera richiamare l'attenzione sulle indicazioni operative funzionali a favorire la migliore organizzazione dei lavori delle Commissioni, nel rispetto delle misure precauzionali necessarie a scongiurare il rischio di contagio alle sedi della Camera. Avverte che tali indicazioni sono state ribadite dal Presidente Fico nella lettera trasmessa ai presidenti di Commissione il 14 aprile scorso, che è stata inviata a tutti i colleghi, di cui richiama puntualmente i contenuti.

DL 18/2020: Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19.
C. 2463 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Filippo GALLINELLA, presidente, comunica che il gruppo M5S, il gruppo PD e il gruppo Italia Viva hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso.
  Non essendovi obiezioni, dispone pertanto l'attivazione dell'impianto.

  Chiara GAGNARLI, relatrice, nel rinviare, ai fini di una disamina più dettagliata delle misure contenute nel provvedimento, al dossier predisposto dagli uffici, avverte che si soffermerà sinteticamente sui profili di stretta competenza della Commissione XIII.
  In particolare, il decreto-legge in esame prevede:Pag. 42
   la possibilità da parte delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano di concedere anche ai lavoratori del comparto agricolo il trattamento di integrazione salariale in deroga, per la durata della sospensione o riduzione del rapporto di lavoro e, comunque per un periodo non superiore a nove settimane. Il trattamento è equiparato a lavoro ai fini del calcolo delle prestazioni di disoccupazione agricola e della pesca (articolo 22);
   un'indennità in favore dei lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell'INPS (relative agli artigiani, agli esercenti attività commerciali ed ai coltivatori diretti, mezzadri, coloni e imprenditori agricoli professionali), qualora tali soggetti non siano titolari di pensione e non siano iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie (articolo 28);
   un'indennità in favore degli operai agricoli a tempo determinato che non siano titolari di pensione e che nel 2019 abbiano svolto almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo (articolo 30);
   la proroga dal 31 marzo 2020 al 1o giugno 2020 del termine di presentazione delle domande per i trattamenti di disoccupazione agricola, relative agli eventi di disoccupazione verificatisi nell'anno 2019, per gli operai agricoli, a tempo determinato o indeterminato, per i piccoli coloni, i compartecipanti familiari, nonché per i piccoli coltivatori diretti che integrino le giornate di iscrizione negli elenchi dei giornalieri di campagna fino alla concorrenza di 51 giornate annue (articolo 32);
   l'istituzione del Fondo per il reddito di ultima istanza, volto a garantire misure di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti e autonomi, tra i quali agronomi, agrotecnici e periti agrari, che, in conseguenza dell'emergenza epidemiologica da COVID 19, hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività lavorativa (articolo 44);
   l'istituzione del Fondo per la promozione integrata, dotato di 150 milioni di euro per il 2020, per la realizzazione di una campagna straordinaria di comunicazione per sostenere le esportazioni italiane e l'internazionalizzazione del sistema economico nazionale nel settore agroalimentare (articolo 72);
   l'aumento, dal 50 al 70 per cento, per il solo 2020 e a determinate condizioni, della percentuale di contributi PAC di cui può essere richiesto l'anticipo da parte delle imprese agricole (articolo 78, comma 1, 1-bis e 1-ter);
   la possibilità per le amministrazioni di posticipare al momento del saldo le verifiche relative alla conformità dei provvedimenti di concessione dei contributi alla regolarità contributiva, fiscale, europea, in materia di aiuti di Stato, e di certificazione antimafia, resa non più obbligatoria fino al 31 dicembre 2020, in ragione dell'emergenza sanitaria, ai fini del pagamento dei contributi derivanti dalla PAC. Vengono, poi, apportate due ulteriori modifiche al codice antimafia: la prima prevede che la documentazione antimafia sia acquisita in caso di elargizione di fondi statali per i terreni agricoli solo nel caso in cui l'importo degli stessi fondi sia superiore a 5.000 euro; la seconda stabilisce che la documentazione antimafia non è richiesta per i provvedimenti che erogano aiuti il cui valore complessivo non supera i 150.000 euro (articolo 78, commi 1-quater, 1-quinquies e 1-sexies, comma 2-undecies e 3-quinquies);
   l'istituzione di un Fondo di 100 milioni di euro, per il 2020 per la copertura degli interessi su finanziamenti bancari e sui mutui dalle imprese agricole, nonché per le imprese del settore della pesca e dell'acquacoltura che hanno dovuto sospendere l'attività l'arresto temporaneo dell'attività di pesca (articolo 78, comma 2);
   la configurazione come pratica commerciale sleale vietata della subordinazione dell'acquisto di prodotti agroalimentari a certificazioni non obbligatorie riferite al COVID-19 e l'introduzione delle relative sanzioni (articolo 78, commi 2-bis, 2-ter e 2-quater);Pag. 43
   l'estensione alle imprese agricole della possibilità di avvalersi degli interventi del Fondo di garanzia (articolo 78, comma 2-quinquies);
   l'incremento di 50 milioni di euro, per l'anno 2020, della dotazione del Fondo distribuzione derrate alimentari agli indigenti (articolo 78, comma 3);
   la validità annuale della visita medica, consentendo al lavoratore di prestare la prestazione lavorativa anche presso altre imprese agricole che abbiano gli stessi rischi lavorativi, senza necessità di ulteriori accertamenti medici. È reso poi, possibile stipulare apposite convenzioni affinché il medico competente non sia tenuto ad effettuare la visita degli ambienti di lavoro; in tal caso, il giudizio di idoneità produce effetti nei confronti di tutti i datori di lavoro convenzionati (articolo 78, commi 2-sexies e 2-decies);
   la possibilità di poter costituire pegno rotativo sui prodotti agricoli e alimentari a indicazione d'origine protetta, inclusi i prodotti vitivinicoli e le bevande spiritose (articolo 78, commi 2-duodecies e 2-quaterdecies);
   la sospensione per le imprese del settore florovivaistico fino al 15 luglio 2020 dei versamenti delle ritenute alla fonte e dei contributi previdenziali e assistenziali nonché la sospensione tra il 1 aprile e il 30 giugno 2020 dei versamenti IVA (articolo 78, comma 2-quinquiesdecies);
   l'incremento di 50 milioni per l'anno 2020 del Fondo distribuzione derrate alimentari agli indigenti (articolo 78, comma 3);
   l'incremento dell'indennità a favore del personale dell'ICQRF – Ispettorato centrale della qualità e delle repressioni frodi dei prodotti agroalimentari (articolo 78, comma 3-bis);
   l'autorizzazione alle Regioni e Province autonome all'utilizzo del latte, dei prodotti e derivati del latte negli impianti di digestione anaerobica siti nel proprio territorio regionale, derogando, limitatamente al periodo di crisi, alle procedure di autorizzazione previste per l'uso e la trasformazione delle biomasse. Agli imprenditori agricoli è consentito, previa autorizzazione dell'Autorità sanitaria competente, l'utilizzo agronomico delle acque reflue addizionate con siero (articolo 78, comma 3-ter);
   la possibilità, nelle more dell'emergenza sanitaria in atto, di rilasciare da parte degli organismi di certificazione dei prodotti biologici e a denominazione protetta i certificati di idoneità senza procedere alle visite in azienda (articolo 78, comma 3-quater);
   la proroga al 31 dicembre 2020 della validità dei permessi di soggiorno dei lavoratori stagionali agricoli in scadenza tra il 23 febbraio e il 31 maggio 2020 nonché la predisposizione di strumenti di intervento sanitario sugli alloggi e sulle condizioni dei lavoratori agricoli e dei braccianti, di concerto con le Regioni, i Comuni interessati e le autorità sanitarie (articolo 78, commi 3-sexies e septies);
   la fissazione del 30 settembre 2020 come termine per la pubblicazione del bando per gli incentivi a favore degli impianti di biogas gestiti, a determinate condizioni, dagli imprenditori agricoli (articolo 78, comma 3-octies);
    la riprogrammazione delle risorse previste dal programma operativo nazionale del Fondo europeo per gli affari marittimi e della pesca (articolo 78, comma 3-novies);
    la concessione di mutui a tasso zero a favore delle imprese agricole ubicate nei comuni nell'allegato n. 1 al DPCM del 1 marzo 2020, avvalendosi di una disponibilità finanziaria di 10 milioni di euro per il 2020 (articolo 78, commi 4-bis, 4-ter, 4-quater e 4-quinquies);
   la rinegoziazione dei mutui e degli altri finanziamenti in essere al 1 marzo 2020, richiesti dalle imprese agricole per Pag. 44soddisfare le esigenze di conduzione e/o miglioramento delle strutture produttive (articolo 78, comma 4-sexies);
    la possibilità di inviare in via telematica la copia per immagine della delega agli intermediari abilitati ai fini della presentazione delle dichiarazioni all'Agenzia delle entrate, all'INPS, alle Amministrazioni pubbliche locali, alle Università e agli altri Enti erogatori convenzionati con gli intermediari abilitati (articolo 78, comma 4-septies);
   l'applicazione della sospensione prevista dall'articolo 103 anche ai certificati di abilitazione alla vendita, di abilitazione e dell'attività di consulente e all'acquisto e utilizzo di prodotti fitosanitari (articolo 78, comma 4-octies);
   l'estensione delle agevolazioni del Fondo rotativo per il sostegno delle imprese e gli investimenti in ricerca agli investimenti realizzati dalle imprese della filiera avicola nel limite di 100 milioni di euro per l'anno 2020 (articolo 78, comma 4-novies);
   la proroga al 31 dicembre 2020 di tutte le certificazioni e dei collaudi dei motopescherecci adibiti alla pesca professionale (articolo 103-bis);
   l'estensione, con specifico riguardo alle attività agricole, del grado di parentela – dal quarto al sesto grado – entro il quale la prestazione saltuaria svolta dai parenti ed affini può non essere configurata rapporto di lavoro autonomo o subordinato (articolo 105).

  Tutto ciò considerato, formula quindi una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato), che – ricorda – ha peraltro già inviato ai componenti della Commissione per le vie brevi.

  Marzio LIUNI (Lega) evidenzia preliminarmente l'insufficienza delle risorse finanziarie stanziate dal provvedimento in esame per il comparto agricolo nel suo complesso, al fine di consentire il superamento della grave crisi indotta dall'emergenza sanitaria in corso. Al riguardo, si limita ad osservare che l'articolo 78 reca l'istituzione di un fondo con una dotazione di soli 100 milioni di euro per l'anno 2020 in favore del settore agricolo e della pesca, laddove già solo il comparto florovivaistico necessiterebbe, anche solo a voler fare riferimento alle attività della regione Liguria, da cui proviene, di risorse almeno dieci volte maggiori. Lamenta, altresì, la mancata inclusione del codice Ateco 47.76, relativo al commercio al dettaglio di fiori e piante, che ha fatto sorgere indebite responsabilità a carico di prefetti e regioni. In tale quadro, ritiene affatto inadeguata l'azione finora svolta dalla Ministra Bellanova, laddove il comparto agricolo nel suo complesso avrebbe meritato ben altra incisività di intervento.

  Lorenzo VIVIANI (Lega), pur dando atto alla relatrice Gagnarli del proficuo lavoro svolto, lamenta anch'egli l'insufficienza delle risorse stanziate in favore del comparto agricolo e della pesca rispetto alle effettive esigenze da fronteggiare. Rileva infatti al riguardo che, nonostante le modifiche apportate nel corso dell'esame presso il Senato, volte ad ampliare la platea dei beneficiari anche agli operatori della acquacoltura, le risorse stanziate rimangono tuttavia non congrue, tanto più considerando che anche i fondi del FEAMP si sono dimostrati inadeguati. Mancano altresì nel provvedimento in esame aiuti mirati rivolti alle specifiche esigenze lavorative dell'agricoltura salariale che, da soli, non appaiono chiaramente sufficienti. Nel rinviare quindi alle numerose carenze del provvedimento, esprime rammarico per l'assenza di un confronto serio e costruttivo sia con il Governo, sia all'interno della Commissione agricoltura.

  Antonella INCERTI (PD) esprime la consapevolezza propria e del gruppo del Partito Democratico in ordine alla eccezionale ed inedita situazione di straordinaria emergenza provocata dalla diffusione del coronavirus. Osserva come la filiera agroalimentare, in particolare, sia stata pesantemente penalizzata da tali Pag. 45crisi, registrando una assai significativa contrazione dei mercati di riferimento così come delle attività rivolte alla esportazione di prodotti. Tiene, tuttavia, a sottolineare come il provvedimento in esame rappresenti solo il primo di una serie di interventi normativi preannunziati dal Governo, nell'ambito dei quali potrà essere ricercato un maggiore sostegno ai settori d'interesse della presente Commissione, fermo restando che le esigenze cui si è in primo luogo dovuto offrire ristoro sono state quelle direttamente legate al comparto sanitario. Intende altresì sottolineare come le diverse misure contenute nel provvedimento in esame siano tuttavia idonee ad assicurare un sostegno immediato ai diversi operatori del settore, al riguardo limitandosi a citare, tra le altre, le misure relative alla anticipazione dei contributi PAC, di cui all'articolo 78, e alla possibilità di introdurre deroghe alla disciplina sui permessi di soggiorno dei lavoratori impegnati nel settore agricolo. Pur nella consapevolezza della necessità di implementare il ventaglio delle misure previste a sostegno dei settori di interesse, ritiene che nei prossimi provvedimenti preannunziati dal Governo si potrà intervenire anche al fine di apprestare misure adeguate ai settori maggiormente colpiti dalla crisi, quale quello florovivaistico, eventualmente estendendo l'ambito di applicazione del bonus verde o istituendo fondi ad hoc che per gli agriturismi e la zootecnia.

  Maria Cristina CARETTA (FdI), nel premettere che nella difficile situazione di crisi attuale l'intero settore agroalimentare ha rappresentato un punto di forza e di riferimento per l'intero Paese, assicurando la fornitura dei beni alimentari, osserva tuttavia come il medesimo non abbia ricevuto le dovute attenzioni da parte del Governo, che sul punto ha mostrato un atteggiamento di sostanziale chiusura nei confronti delle forze di opposizione. Nel ribadire, al pari di quanto già rilevato da altri colleghi, l'insufficienza dei 100 milioni di euro stanziati per l'anno 2020 dall'articolo 78 del provvedimento in esame, richiama in particolare l'attenzione sulle difficoltà enormi nelle quali versa l'intero settore florovivaistico, nonché sulla necessità di assicurare adeguati livelli di presenza della manodopera nelle attività agricole. A tale ultimo proposito, ritiene che dovrebbe essere ripristinata la disciplina relativa ai voucher, altresì introducendo la previsione di forme di contratti di lavoro maggiormente flessibili. Ritiene altresì auspicabile procedere allo sblocco da parte di AGEA dei fondi concernenti le annualità 2018-2019, soprattutto in relazione alle necessità derivanti dal fermo pesca. A suo giudizio, occorre procedere all'erogazione di risorse finanziarie nell'immediato, assicurando la necessaria liquidità agli imprenditori del settore ed elevando al 100 per cento l'importo dei finanziamenti garantiti dallo Stato.

  Federico FORNARO (LeU) non sottovaluta i segnali di allarme provenienti da diversi settori del comparto agricolo, che occorre viceversa tenere in debito conto. Ritiene tuttavia che le affermazioni odierne di alcuni colleghi che lo hanno preceduto debbano essere inquadrate in un contesto più ampio, anche in considerazione del carattere affatto inedito ed eccezionale della attuale emergenza sanitaria. Tiene inoltre a precisare che il provvedimento in esame rappresenta solo il primo di una serie di interventi normativi che il Governo ha in animo di porre in essere assai a breve, o per usare una metafora calcistica solo il «primo tempo» dell'intera partita. Ricorda altresì come lo scostamento dal percorso di aggiustamento della finanza pubblica autorizzato dal Parlamento italiano lo scorso 11 marzo, che ha previsto l'emissione di titoli di Stato per 25 miliardi di euro nel 2020, non ha tuttavia consentito, nel corso dei lavori presso il Senato, di destinare alle proposte emendative ivi presentate più di circa 40 milioni di euro. In tale contesto, ritiene tuttavia che la vera partita, anche con riferimento alle questioni di interesse della Commissione, sarà giocata in occasione dell'esame del prossimo decreto-legge preannunziato dal Governo per il corrente Pag. 46mese di aprile, il cui varo sarà preceduto dalla richiesta alle Camere di un ulteriore scostamento dagli obiettivi di finanza pubblica, per un ammontare che, secondo indiscrezioni, potrebbe attestarsi a circa 50 miliardi di euro. A suo avviso, occorre sin d'ora lavorare in maniera unitaria all'interno della Commissione di cui si onora di far parte per prospettare l'adozione di soluzioni efficaci in relazione ai settori che maggiormente richiedono l'attivazione di specifiche misure. In tale contesto, non si nasconde che il tema centrale sarà, senz'altro, costituito dall'ammontare delle risorse finanziarie effettivamente disponibili allo scopo. Nel preannunciare il voto favorevole del gruppo di Liberi e Uguali sulla proposta di parere della relatrice Gagnarli, auspica peraltro che su alcuni temi specifici, quali ad esempio la drammatica situazione dei settori florovivaistico e lattiero-caseario, possa realizzarsi una convergenza tra le diverse forze politiche presenti in Commissione, tanto di maggioranza quanto di opposizione, ipotizzando la presentazione di ordini del giorno condivisi, in modo tale da rappresentare impegni maggiormente cogenti nei confronti del Governo, anche nella sede degli eventuali successivi tavoli di negoziato. Osserva quindi che, in relazione al tema dei lavoratori agricoli, dall'impianto del provvedimento in esame è rimasta esclusa tutta una serie di figure professionali non facilmente riconducibili né alla categoria delle partite IVA né a quella del lavoro dipendente. In proposito, sebbene qualche misura sia già stata introdotta in favore dei lavoratori stagionali, ritiene che si potrebbe addirittura immaginare la previsione di uno strumento universale di sostegno al reddito. Ritiene viceversa in alcun modo condivisibile la richiesta di ripristinare l'utilizzo dei voucher in agricoltura, che – come dimostra l'esperienza passata – si sono spesso rivelati come forme surrettizie di sfruttamento della manodopera.

  Maria SPENA (FI) rileva in premessa come l'intera filiera agroalimentare abbia svolto, nell'ambito della eccezionale crisi sanitaria attraversata dal nostro Paese, un ruolo assolutamente fondamentale nell'assicurare la continuità dei beni primari ai cittadini italiani. Per utilizzare tuttavia la metafora calcistica dianzi impiegata dal deputato Fornaro, ritiene che il «primo tempo» della partita ci veda per ora soccombenti né soddisfi le sollecitazioni che provengono dal settore agricolo nel suo complesso. Invita pertanto il Governo e la Commissione agricoltura ad un maggior impegno affinché possa essere fornito un contributo decisivo al superamento della crisi in corso. Esprime invece perplessità rispetto alle ipotesi di regolarizzazione dei lavoratori immigrati, evocato dalla Ministra Bellanova e richiesto anche dai sindacati, ritenendo peraltro che una stabilizzazione permanente dei permessi di soggiorno non risulterebbe giustificata a fronte di una emergenza che si spera possa essere solo temporanea.

  Raffaele NEVI (FI), nel premettere di aver letto con attenzione la proposta di parere della relatrice e di aver ascoltato le parole, a suo avviso per più versi condivisibili, pronunziate dianzi dall'onorevole Fornaro, esprime tuttavia profonda preoccupazione per l'assenza di interventi realmente efficaci in favore di un settore, quello agricolo nel suo complesso, che versa in una situazione di estrema difficoltà, pur continuando ad assicurare la produzione di beni essenziali per i nostri concittadini. Evidenzia come gli imprenditori ed i lavoratori del settore si siano sentiti e si sentano tuttora abbandonati dalle nostre istituzioni, sottolineando in particolare la difficoltà di accedere a finanziamenti agevolati da parte delle imprese a condizioni effettivamente vantaggiose e, più in generale, la difficoltà di reperire liquidità da parte delle aziende agricole. Fa presente che il gruppo di Forza Italia intende avanzare proposte costruttive e collaborare in uno spirito unitario, ma lamenta l'atteggiamento di sostanziale chiusura fin qui dimostrato da parte della maggioranza e del Governo da essa sostenuto. Osserva inoltre come le Pag. 47proposte in tema di regolarizzazione dei lavoratori immigrati finisca per accentuare una polemica essenzialmente ideologica, di cui non si avverte francamente la necessità. Si sarebbe atteso un maggior sforzo da parte della stessa Commissione agricoltura attraverso indicazioni prospettiche di medio-lungo periodo, in particolare in relazione al tema dei lavoratori agricoli. Enumera quindi le diverse misure che non figurano nel provvedimento, dalla revisione della plastic tax o della sugar tax, imposte che tanto più nella situazione attuale dimostrano la propria totale dannosità, ad interventi specifici in favore del comparto del vino ovvero per contrastare talune speculazioni registrate nell'ambito della filiera cerealicola. Aggiunge che nulla è stato inoltre previsto in ordine alla necessità di un reale e proficuo confronto con le istituzioni dell'Unione europea, posto che soprattutto oggi sarebbe necessario incrementare le risorse complessivamente destinate alla PAC attraverso un intervento straordinario da parte delle predette istituzioni. Centrale, a suo avviso, è poi anche il tema della accelerazione nella erogazione delle risorse finanziarie, così come quello relativo ad una effettiva semplificazione nelle certificazioni antimafia richieste agli operatori del settore. Osserva che mancano altresì interventi concreti per il settore lattiero-caseario, della carne suina e della grande distribuzione organizzata, che dovrebbe a suo giudizio maggiormente favorire la presenza dei prodotti italiani. Tanto premesso, preannunzia il voto contrario del gruppo di Forza Italia sulla proposta di parere della relatrice, manifestando tuttavia la disponibilità del gruppo stesso ad operare in maniera costruttiva per un confronto sui temi di merito di maggior interesse, a partire dai provvedimenti preannunciati dal Governo che saranno prossimamente esaminati dalle Camere.

  Maria Chiara GADDA (IV) si associa alle considerazioni dianzi svolte dall'onorevole Fornaro, nel senso di considerare il provvedimento all'esame solo il primo di una serie di interventi predisposti dal Governo, nell'ambito dei quali potranno quindi essere introdotte misure di maggiore ed ulteriore sostegno in favore del comparto agricolo nel suo complesso.
   Tiene a precisare che l'emergenza sanitaria ha comunque messo in luce il carattere interconnesso della filiera agroalimentare complessivamente intesa, la quale pertanto non può che risentire della crisi di settori ad essa attigui. Tra gli ambiti maggiormente colpiti dalla crisi in corso tiene a sottolineare il comparto del cosiddetto «prodotto fresco», che soprattutto in prospettiva potrà risentire di un radicale mutamento delle abitudini alimentari dei nostri concittadini.
  Ritiene inoltre che sia ingeneroso, per quanto riguarda le risorse stanziate in favore dell'agricoltura e della pesca, fare esclusivo riferimento ai 100 milioni di euro per l'anno 2020 di cui all'articolo 78, giacché occorre viceversa considerare altre misure già varate dal Governo, anche se contenute in atti di normazione secondaria che, grazie all'impegno della Ministra Bellanova, hanno finalmente potuto trovare concreta attuazione. Cita, tra queste, le risorse stanziate in favore delle filiere in difficoltà – come quella del mais, del grano, la filiera ovina e bovina – nonché il cosiddetto Bando indigenti, capace di attivare risorse indirette e sostanzialmente volto a coniugare la necessità primaria dell'approvvigionamento di beni alimentari da parte dei cittadini con le esigenze delle imprese operanti nella filiera agroalimentare, consentendo in particolare una rapida erogazione delle risorse. Nel ringraziare la relatrice Gagnarli per aver recepito nella proposta di parere una serie di sollecitazioni avanzate dal gruppo di Italia Viva, ritiene che sul tema specifico del lavoro agricolo non sia giusto evocare una presunta spaccatura all'interno delle forze di maggioranza, in considerazione del fatto che le misure al riguardo contenute nel provvedimento in esame rispecchiano piuttosto un vasto dibattito in atto nel mondo associativo agricolo, dal quale sono pervenute anche richieste di regolarizzazione dei lavoratori immigrati ovvero di prolungamento dei Pag. 48permessi di soggiorno. Esprime inoltre sincero apprezzamento per il fatto che il comparto agroalimentare abbia saputo garantire la continuità nella fornitura dei beni essenziali per i cittadini senza peraltro ridurre il livello delle prestazioni offerte. Nel preannunziare il voto favorevole del gruppo di Italia Viva sulla proposta di parere della relatrice, ritiene sarebbe comunque auspicabile che la Commissione possa operare in maniera quanto più possibile unitaria, anche al fine di individuare proposte emendative od ordini del giorno in relazione ai settori maggiormente colpiti dalla crisi in atto, tra i quali ricorda senz'altro quello florovivaistico e dell'agriturismo, sui quali far convergere gli sforzi.

  Susanna CENNI (PD), pur nella consapevolezza che il provvedimento in esame, come da più colleghi è già stato detto, rappresenta solo un primo intervento, ritiene che la discussione odierna dimostri tuttavia la volontà della Commissione agricoltura di entrare nel merito delle questioni. Osserva che il settore florovivaistico è forse quello più pesantemente penalizzato dalla crisi in atto, insieme a quelli della pesca e dell'agricoltura e ai piccoli produttori delle aree interne. Ritiene che questo primo intervento sia comunque rilevante ed auspica un dibattito scevro da posizioni ideologiche, facendo presente che anche nel cosiddetto decreto-legge «Liquidità», attualmente all'esame della Camera, è previsto un intervento in favore dell'agricoltura attraverso l'ISMEA. Ciò posto, occorre a suo giudizio ragionare piuttosto sulle fasi successive all'attuale crisi sanitaria ed economico-sociale, immaginando incentivi volti ad innalzare la produttività della filiera italiana, anche tramite un negoziato serio da condurre a livello europeo sulle questioni inerenti l'agricoltura. Ricorda che nel corso dell'esame del provvedimento presso il Senato si è tuttavia registrata su alcuni temi specifici una certa convergenza tra le forze di maggioranza e di opposizione, rinnovando pertanto l'auspicio affinché anche nella presente sede possa darsi luogo ad un impegno quanto più possibile unitario.

  Luciano CILLIS (M5S), senza richiamare puntualmente i molti temi affrontati nella presente discussione, si limita ad osservare che manca ancora un serio ragionamento circa il sostegno alla quota di autoproduzione nazionale, in particolare per quanto riguarda il grano e il latte, prodotti che inevitabilmente risentiranno nel prossimo futuro di serie ripercussioni derivanti da una contrazione del commercio mondiale. Invita inoltre le regioni ad un maggiore impegno nella fase decisionale ed attuativa delle misure relative al settore agricolo nel suo complesso, al fine di fornire concrete risposte alle esigenze da quest'ultimo manifestate.

  Alberto MANCA (M5S), nel condividere le considerazioni da ultimo svolte dall'onorevole Cillis e ringraziando la relatrice Gagnarli per le osservazioni contenute nella proposta di parere con specifico riguardo alla gestione dei sottoprodotti di origine casearia, reputa comunque apprezzabile il rafforzamento del quadro normativo di riferimento, tale da garantire livelli adeguati di redditività all'intero comparto. Considerando il provvedimento in esame un primo utile passo nella direzione auspicata, preannunzia pertanto il voto favorevole del gruppo del MoVimento 5 Stelle.

  Filippo GALLINELLA, presidente, non essendovi ulteriori richieste di intervento nella discussione, chiede quindi se vi siano interventi per dichiarazione di voto.

  Marzio LIUNI (Lega), nel dichiarare il voto contrario del gruppo della Lega sulla proposta di parere della relatrice, prende tuttavia atto degli interessanti spunti di riflessione emersi nel corso della discussione, che a suo giudizio avrebbe però dovuto essere maggiormente focalizzata sul sostegno effettivo al settore agricolo nel suo complesso nella attuale situazione di crisi eccezionale, equiparabile ad un evento bellico. Nel ribadire la totale insufficienza Pag. 49delle risorse stanziate a tal fine, nonché l'assenza di una guida sicura che sappia farsi valere tanto in Italia quanto in Europa, teme – per riprendere la metafora calcistica utilizzata dal collega Fornaro – che il «primo tempo» della partita in atto veda il nostro Paese irrimediabilmente perdente e che per vincere la partita occorra semmai maggiore grinta ed impegno. Ribadisce inoltre il giudizio negativo sulle ipotesi di regolarizzazione dei circa 600.000 lavoratori stranieri, che a suo avviso potrebbe solo aggravare la già difficile situazione del welfare di molti nostri comuni italiani.

  Pasquale MAGLIONE (M5S), senza entrare nelle polemiche relative alla regolarizzazione dei lavoratori agricoli stranieri, dichiara il voto favorevole del gruppo del MoVimento 5 Stelle, osservando come nel provvedimento in esame siano infatti comunque contenute diverse misure di sostegno al settore agricolo nel suo complesso, dai finanziamenti concessi dal Fondo per le piccole e medie imprese alla cassa integrazione salariale, dalle anticipazioni delle risorse della PAC alle certificazioni antimafia. Per quanto le misure possano comunque essere suscettibili di una successiva implementazione, ritiene già positivo questo primo intervento normativo nell'attesa degli ulteriori provvedimenti legislativi preannunzia dal Governo.

  Maria Cristina CARETTA (FdI) dichiara il voto contrario del gruppo di Fratelli d'Italia.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 10.35.

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