CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 31 marzo 2020
342.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 45

SEDE REFERENTE

  Martedì 31 marzo 2020. — Presidenza del presidente Luigi GALLO.

  La seduta comincia alle 11.35.

DL n. 16/2020: Disposizioni urgenti per l'organizzazione e lo svolgimento dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026 e delle finali ATP Torino 2021-2025, nonché in materia di divieto di pubblicizzazione parassitaria.
C. 2434 Governo.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che oggi, alle ore 12, in ricordo delle persone decedute a causa dell'epidemia da Codiv-19, sarà osservato presso tutte le sedi della Camera un minuto di silenzio.
  Prima di iniziare i lavori in sede referente, dà conto di una lettera che i colleghi Lattanzio e Fusacchia gli hanno inviato il 27 marzo scorso per chiedere di fare in modo che le sedute della Commissione «vengano trasmesse in diretta» e sia quindi possibile «la piena partecipazione da remoto di tutti i membri della Commissione che ne facciano richiesta». Aggiunge che richieste analoghe gli sono state avanzate verbalmente anche da altri deputati della Commissione.
  Comprende il senso di queste richieste. Molti parlamentari incontrano difficoltà a venire a Roma a causa della non piena efficienza dei trasporti e dei blocchi della circolazione. Sottolinea inoltre che molti deputati sono stati anche invitati dai propri capigruppo a non venire a Roma: si tratta di inviti basati su intese intervenute tra tutti i gruppi per ridurre l'affollamento del Palazzo, mantenendo le proporzioni tra le forze politiche e tra maggioranza e opposizione. La ragione è evidente a tutti. Occorre contribuire a ridurre il rischio della propagazione del contagio sul territorio nazionale: un rischio che nel Palazzo è alto non solo perché si è normalmente presenti in tanti, ma soprattutto perché si viene da ogni parte d'Italia e si torna in ogni parte d'Italia.
  Osserva che, a queste pressioni che spingono a non venire alla Camera, si oppongono pressioni opposte: prima tra tutte la consapevolezza che svolgere il Pag. 46lavoro di rappresentanti della Nazione è un dovere, prima che un diritto, e che i parlamentari hanno il dovere in questo momento di contribuire ad aiutare il Paese a superare questo momento di difficoltà. Trova quindi naturale che tanti chiedano che si faccia ricorso alla tecnologia per realizzare un bilanciamento tra il diritto-dovere del Parlamento di lavorare e l'esigenza di tutelare la salute pubblica, evitando di fare di Montecitorio un centro di propagazione nazionale del contagio.
  Al riguardo chiarisce che, personalmente – come sanno bene quelli lo conoscono, – è favorevole all'utilizzo delle nuove tecnologie nell'attività parlamentare. Lo dimostra – se fosse necessario – il fatto che ha sostenuto con forza l'iniziativa della Camera per la digitalizzazione dei documenti di lavoro in Commissione e per la loro distribuzione tramite apposite applicazioni informatiche.
  Come presidente di Commissione, tuttavia, ha il dovere di attendere che su questo punto siano prese decisioni al livello competente, che è quello della Giunta del regolamento. Non ci si può nascondere, infatti, che permettere la partecipazione da remoto anche solo alla discussione – per non parlare delle votazioni – significa introdurre nei lavori parlamentari un elemento di fortissima novità, i cui effetti sono potenzialmente imprevedibili. Ritiene che scelte di questo tipo non possano essere introdotte in via di prassi, con decisioni autonome dei singoli presidenti o con accordi interni ai componenti delle singole Commissioni. È necessario che siano attentamente valutate le implicazioni delle possibili opzioni. Fa presente che il dibattito parlamentare è la sostanza della vita democratica, la quale non è fatta solo di fasi di collaborazione, ma conosce anche momenti di fortissimo e duro scontro tra le varie forze politiche. Ricorda che le istituzioni, la democrazia, reggono a questi momenti di scontro solo se e quando esistono regole chiare e ragionate cui appellarsi e che, in generale, istituzioni salde poggiano su regole ferme, non su prassi improvvisate. Non si può, perciò, su una materia così delicata, procedere in modo disordinato, attraverso prassi eterogenee e non sufficientemente meditate. Invita a riflettere che le prassi eventualmente stabilite oggi resterebbero anche domani e continuerebbero a condizionare il modo di lavorare dei parlamentari.
  Sottolinea quindi che è indispensabile attendere che la Giunta del regolamento completi l'istruttoria che sta svolgendo. Nel ricordare che la Giunta è convocata già oggi per ascoltare le comunicazioni del Presidente della Camera sulle modalità di svolgimento dei lavori delle Commissioni nel periodo dell'emergenza Covid-19, chiarisce che i lavori della VII Commissione saranno organizzati secondo le modalità che saranno stabilite nell'ambito della Giunta.
  Conclude informando la Commissione del fatto che, anche in vista di questa riunione della Giunta, ha comunque ritenuto suo dovere scrivere al Presidente della Camera per informarlo della lettera che gli è stata inviata dai deputati Lattanzio e Fusacchia.
  Passando all'esame del provvedimento in titolo, avverte che la Conferenza dei presidenti di gruppo, nella riunione del 24 marzo scorso, ha fissato a lunedì 15 aprile l'inizio della discussione del decreto-legge in Assemblea e che l'organizzazione dei lavori sarà definita nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, già convocato al termine della seduta.

  Roger DE MENECH (PD), relatore, riferisce che il decreto-legge di cui si inizia oggi l'esame reca in estrema sintesi tre gruppi di norme raccolti nei primi tre Capi in cui è ordinato il testo: innanzitutto norme per l'organizzazione dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano-Cortina 2026 (capo I); poi norme per l'organizzazione del torneo tennistico «Finali ATP Torino 2021-2025» (capo II); quindi norme in materia di divieto di pubblicizzazione parassitaria (capo III). Il capo IV, l'ultimo, contiene norme ordinamentali per il coordinamento tra Stato, regioni e province autonome nell'organizzazione Pag. 47degli eventi sportivi di cui si è detto.
  Per quanto riguarda le olimpiadi e paralimpiadi invernali del 2026 (Capo I), ricorda brevemente le tappe del procedimento che ha condotto alla designazione dell'Italia come Paese ospitante, rinviando per i dettagli al Dossier del Servizio studi.
  In sintesi, il procedimento si è avviato nel 2017. Il 1o agosto 2018 il CONI, all'unanimità, ha proposto la candidatura di Milano, Torino e Cortina d'Ampezzo. Successivamente, come è noto, Torino ha rinunciato a partecipare. La candidatura di Milano-Cortina è stata accettata dal Comitato olimpico internazionale (CIO) il 9 ottobre 2018, insieme con quelle di Calgary e Stoccolma. Il CONI e gli enti territoriali coinvolti – la regione Lombardia, la regione Veneto, il comune di Milano e il comune di Cortina d'Ampezzo – hanno quindi sottoscritto il 5 novembre 2018 un protocollo d'intesa per regolare in modo concertato le attività connesse alla candidatura. A sua volta il Consiglio dei ministri, il 10 gennaio 2019, ha garantito il sostegno del Governo alla candidatura. Su queste basi, l'11 gennaio 2019 è stato ufficializzato il Dossier della candidatura italiana. La candidatura ha comportato il rilascio al CIO di adeguate garanzie, in termini di impegni, anche finanziari, da parte del CONI, degli enti territoriali coinvolti e del Governo italiano. Il 24 giugno 2019 il CIO ha infine designato vincente la candidatura italiana di Milano-Cortina. Nella stessa occasione è stato sottoscritto tra il CIO, il CONI, le città di Milano e di Cortina d'Ampezzo e le regioni Veneto e Lombardia un accordo (cosiddetto Host City Contract) sui principi per l'organizzazione e lo svolgimento dei Giochi.
  Le Olimpiadi invernali si svolgeranno dal 6 al 22 febbraio 2026 e le Paralimpiadi dal 6 al 15 marzo 2026. Per le Olimpiadi sono state individuate 14 sedi di gara, incluse in 4 clusters (Milano; Valtellina; Cortina; Val di Fiemme); per le Paralimpiadi, 6 sedi di gara, incluse in 3 clusters (Milano; Valtellina; Cortina). Per i dettagli relativi alle sedi delle gare e alle infrastrutture da realizzare o da ammodernare, rinvio al Dossier del Servizio studi.
  Per quanto riguarda l'impatto economico e finanziario che i Giochi del 2026 potrebbero avere sul nostro Paese, si limita a dire che il Governo italiano ha commissionato alla facoltà di economia dell'Università di Roma La Sapienza di Roma uno studio su questo tema, i cui risultati sono stati presentati al pubblico il 21 marzo 2019 a Palazzo Chigi. In buona sostanza, lo studio ha verificato che le uscite dello Stato per i Giochi olimpici saranno compensati dagli introiti diretti e indiretti legati ai medesimi Giochi nel periodo 2020/2028. Due ulteriori studi sono stati commissionati a livello regionale per l'impatto sui territori di riferimento: uno è stato elaborato dall'Università Ca’ Foscari di Venezia e un altro dall'Università Bocconi di Milano. I tre studi sono stati presentati dalla delegazione italiana al CIO.
  Venendo al testo del decreto-legge, evidenzia che esso innanzitutto delinea il sistema di governance dell'evento Milano-Cortina 2026.
  In primo luogo – in attuazione di quanto preannunciato nel Dossier di candidatura – il decreto, all'articolo 1, istituisce un Consiglio olimpico congiunto Milano-Cortina 2026, al quale sono affidate le funzioni di indirizzo generale e di alta sorveglianza sull'attuazione dell'evento. Il Consiglio – costituito presso il CONI – è composto da 15 membri, che eleggono al loro interno un presidente e due vicepresidenti. I 15 membri rappresentano gli enti coinvolti nell'organizzazione dell'evento, tra cui CIO, IPC, CONI, CIP, Governo italiano, regioni Lombardia e Veneto, Province autonome di Trento e Bolzano e comuni di Milano e Cortina d'Ampezzo. Le regole di funzionamento del Consiglio olimpico congiunto saranno definite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato in materia di sport, d'intesa con le regioni Lombardia e Veneto e le province autonome di Trento e di Bolzano.Pag. 48
  La concreta pianificazione e realizzazione dei Giochi è affidata dall'articolo 2 alla Fondazione «Milano-Cortina 2026», che svolge quindi il ruolo di «Comitato organizzatore dei Giochi». La Fondazione è stata costituita – in attuazione degli impegni assunti con gli organismi olimpici e paralimpici internazionali – il 9 dicembre 2019. Non ha scopo di lucro. Soci fondatori ne sono il CONI, il CIP, la regione Lombardia, la regione Veneto, il comune di Milano e il comune di Cortina d'Ampezzo. Il Comitato organizzatore deve attenersi agli indirizzi generali stabiliti dal Consiglio olimpico congiunto e operare in conformità con gli impegni assunti dall'Italia in sede internazionale, oltre che nel rispetto della Carta olimpica.
  L'istituzione del Comitato organizzatore dei Giochi non determina nuovi oneri per la finanza pubblica. La relazione tecnica che accompagna il disegno di legge di conversione del decreto-legge precisa che la Fondazione ha ricevuto dal CIO, a fronte della responsabilità assunta per l'organizzazione dell'evento, l'impegno al finanziamento totale delle attività, per un ammontare stimato di 925 milioni di dollari. Tali fondi hanno natura privata.
  L'articolo 3 autorizza la costituzione e disciplina la governance della Società pubblica «Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 Spa», cui è affidato il compito di concretamente realizzare le opere necessarie per lo svolgimento dell'evento. La società è costituita fino al 31 dicembre 2026. Ove necessario, il decreto prevede che potranno essere nominati uno o più commissari straordinari. La società è partecipata per il 70 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze e dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (con due quote del 35 per cento); per il 20 per cento dalla Lombardia e dal Veneto (con due quote del 10 per cento); e per il 10 per cento dalle province autonome di Trento e di Bolzano (con due quote del 5 per cento). Ha sede a Roma ed è sottoposta alla vigilanza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. È previsto che l'atto costitutivo e lo statuto della Società siano predisposti nel rispetto della normativa sulle società per azioni e del testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (di cui al decreto legislativo n. 175 del 2016). Il capitale sociale è di 1 milione di euro, di cui 700.000 a carico, a metà, del Ministero dell'economia e delle finanze e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
  L'organo di amministrazione della Società è composto da 5 membri, dei quali 3 nominati a livello di Governo (tra questi il presidente e l'amministratore delegato) e 2 nominati congiuntamente dalle regioni Lombardia e Veneto e dalle province autonome di Trento e di Bolzano. Analogamente è disposto riguardo al collegio sindacale.
  Alla società si applicano le disposizioni previste dal decreto legislativo n. 33 del 2013, in materia di accesso civico e obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni; dal decreto legislativo n. 39 del 2013, in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e gli enti privati in controllo pubblico; e dal già citato decreto legislativo n. 175 del 2016, che reca il testo unico in materia di società a partecipazione pubblica. Non si applica solo l'articolo 9, comma 1, del testo unico citato, in quanto questo prevede che, per le partecipazioni pubbliche statali, i diritti del socio siano esercitati dal Ministero dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministeri competenti per materia, mentre, per la Società di cui si parla qui, l'azionariato è intestato direttamente, in pari quota, ai due Ministeri anzidetti (MEF e MIT).
  Lo scopo statutario della Società è di fungere da centrale di committenza e stazione appaltante per la realizzazione delle opere connesse all'evento 2026 che dovranno essere individuate con decreto interministeriale da adottarsi ai sensi dell'articolo 1, comma 20, della legge di bilancio 2020. Ricorda che la legge di bilancio ha previsto – per la realizzazione di opere di infrastrutturazione nelle aree olimpiche e per l'accessibilità alle stesse aree – finanziamenti per un miliardo di Pag. 49euro nell'arco degli anni 2020-2026. Con uno o più decreti ministeriali, previa intesa con i presidenti delle regioni e delle province autonome interessate, dovranno essere individuate le opere infrastrutturali da realizzare, ivi comprese quelle per l'accessibilità, distinte in opere essenziali, connesse e di contesto, con l'indicazione, per ciascuna opera, del soggetto attuatore e dell'entità del finanziamento concesso. Sempre con decreto ministeriale saranno assegnate le ricorse finanziarie. Specifiche disposizioni prevedono che possano essere nominati uno o più commissari straordinari; che la società curi il monitoraggio dello stato di avanzamento delle attività, possa stipulare contratti di lavoro autonomo e subordinato e avvalersi di personale proveniente da amministrazioni pubbliche non partecipanti alla società.
  L'articolo 4 disciplina la concessione di una garanzia dello Stato a favore del Comitato olimpico internazionale. La garanzia statale – fino ad un ammontare massimo complessivo di 58,123 milioni di euro – è concessa per l'adempimento dell'impegno assunto dal Comitato organizzatore di rimborsare quanto ricevuto dal CIO a titolo di anticipo sui diritti televisivi ove l'evento sportivo dovesse subire limitazioni, spostamenti o fosse cancellato. Come precisato dalla relazione tecnica del Governo, le garanzie in questione derivano dalla sottoscrizione del già citato Host City Contract. La relazione chiarisce inoltre che, a fronte degli impegni assunti dalle controparti italiane con l’Host City Contract, il CIO si è impegnato a corrispondere al Comitato organizzatore, a partire dal 2022, un anticipo sui diritti televisivi per un ammontare pari a 452 milioni di dollari. Il Comitato organizzatore si è obbligato a rimborsare al CIO quanto ricevuto nel caso l'evento fosse cancellato o dovesse subire limitazioni o spostamenti. La relazione evidenzia che la garanzia statale corrisponde a un settimo dell'anticipazione effettuata dal CIO a valere sui diritti televisivi e si aggiunge alle fideiussioni già rilasciate, in via parziaria e pro quota, dagli enti territoriali coinvolti. La relazione evidenzia anche che l'ipotesi di escussione della garanzia è da considerarsi estremamente remota e che, in ogni caso, vi si farebbe fronte con le risorse iscritte in bilancio a legislazione vigente a presidio delle garanzie statali.
  L'articolo 5 individua una serie di agevolazioni fiscali applicabili agli atleti partecipanti, al Comitato organizzatore, al CIO e all'IPC. Vengono inoltre stabilite norme per favorire fiscalmente e burocraticamente l'importazione delle attrezzature necessarie per lo svolgimento delle gare olimpiche.
  Il capo II – come anticipato – reca disposizioni urgenti per l'organizzazione e lo svolgimento delle Finali ATP Torino 2021-2025. Ricorda brevemente che ad agosto 2018, l'ATP (Association of Tennis Professionals) ha avviato il processo di selezione delle città interessate ad ospitare l'evento. A novembre dello stesso anno la Federazione Italiana Tennis (FIT) e il CONI hanno proposto Torino come città ospitante per il quinquennio 2021-2025. L'APT ha quindi formato una lista breve nella quale erano presenti Torino, Singapore, Tokyo, Manchester e Londra. La scelta di Torino è stata ufficializzata a Londra il 24 aprile 2019. Anche in questo caso, il decreto-legge delinea innanzitutto il sistema di governance dell'evento.
  In particolare, l'articolo 6 istituisce il Comitato per le Finali ATP e affida alla FIT il compito di curare le attività dirette allo svolgimento delle stesse a Torino negli anni 2021-2025. Il Comitato – che ha sede a Torino – svolge la funzione di coordinamento e monitoraggio delle attività di promozione della città di Torino e del territorio piemontese, anche favorendo lo sviluppo delle locali attività economiche, sociali e culturali. Il Comitato è composto dal sindaco di Torino o da un suo delegato, che presiedono l'organo, e da delegati del Presidente della giunta regionale del Piemonte, dell'Autorità di Governo competente in materia di sport e della FIT. Le attività organizzative ed esecutive necessarie allo svolgimento delle Finali ATP sono affidate alla FIT, che, a tal fine, può stipulare una convenzione con Sport e Salute S.p.a. Presso la FIT può essere Pag. 50costituita una Commissione tecnica di gestione, composta da membri designati da comune, regione e FIT.
  L'articolo 7 autorizza il Comune di Torino ad elaborare il piano delle opere e infrastrutture pubbliche e delle opere private destinate alla ricettività, alle attività turistiche, sociali e culturali, connesse all'evento e reca disposizioni finalizzate a consentire e semplificare l'esecuzione degli interventi. È dettata inoltre una specifica disciplina per le opere pubbliche da realizzare. In particolare, si prevede che l'adeguamento degli impianti destinati ad ospitare l'evento sportivo sia considerato di interesse pubblico, ai fini del rilascio del permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici, anche senza la previa deliberazione del consiglio comunale; e che sia possibile il rilascio di titoli abilitativi in deroga agli strumenti urbanistici generali, fermo restando il rispetto delle norme del Codice dei beni culturali e del paesaggio e delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia. È prevista la rendicontazione delle risorse erogate dalle amministrazioni pubbliche con le ordinarie modalità di cui all'articolo 158 del decreto legislativo n. 267 del 2000. Il monitoraggio degli interventi è realizzato ai sensi del decreto legislativo n. 229 del 2011 e le opere sono classificate come «ATP Torino 2021-2025».
  In base all'articolo 8 i soggetti privati che hanno prestato garanzia in favore della FIT per l'adempimento delle obbligazioni che la FIT ha contratto nei confronti della società ATP Tour possono richiedere la controgaranzia dello Stato a condizioni di mercato e nei limiti previsti. Secondo quanto riportato dalla relazione tecnica del Governo, la FIT sostiene per gli oneri derivanti dalla lettera di credito e dal sottostante sistema di garanzie, la spesa di circa 1 milione di euro all'anno. La concessione di una garanzia dello Stato alla FIT ha lo scopo di semplificare la catena fideiussoria, riducendo i soggetti coinvolti con conseguente riduzione degli oneri bancari per la FIT.
  L'articolo 9 contiene disposizioni contabili per il trasferimento annuale alla FIT delle somme già stanziate (78 milioni) per l'organizzazione dell'evento Finali ATP e assegna alla Federazione altre risorse (3 milioni) per lo stesso fine.
  Il Capo III stabilisce il divieto di pubblicizzazione parassitaria (cosiddetto ambush marketing). In dettaglio, l'articolo 10 vieta le pubblicità parassitarie in occasione di eventi sportivi o fieristici di rilevanza nazionale o internazionale. Si vietano in sostanza le forme di pubblicità tese a far ricavare un vantaggio economico o concorrenziale collegando all'evento un marchio o prodotto in modo illecito, cioè senza l'autorizzazione dei soggetti organizzatori degli eventi. Si tratta di una disciplina generale, che non riguarda solo gli eventi sportivi e, tra gli eventi sportivi, non riguarda soltanto le Olimpiadi invernali 2026 e gli ATP di Torino.
  L'articolo 11 chiarisce che il divieto vige dal novantesimo giorno antecedente la data ufficiale di inizio dell'evento fino al novantesimo giorno successivo alla data ufficiale di fine dello stesso.
  Gli articoli 12 e 13 stabiliscono le sanzioni – si tratta di sanzioni amministrative – per chi viola il divieto di pubblicizzazione parassitaria e definiscono gli strumenti di tutela dei soggetti danneggiati dalla pubblicizzazione parassitaria.
  L'articolo 14 consente di registrare come marchi le immagini che riproducono trofei.
  Il Capo IV reca le disposizioni finali. L'articolo 15, in particolare, chiarisce che l'attuazione delle disposizioni del decreto riguardanti i Giochi di Milano Cortina 2026 le Finali ATP di Torino 2021-2025 non incide sulle competenze delle regioni Lombardia, Veneto e Piemonte, che sono fatte salve, e che le province autonome di Trento e Bolzano provvedono ai sensi dei rispettivi statuti e delle relative norme di attuazione.
  In conclusione, sottolinea che l'efficacia e l'importanza del provvedimento consistono, soprattutto, nel lanciare un messaggio di speranza per il futuro, dimostrando, anche all'estero, l'intenzione del Pag. 51Paese di portare avanti l'impegno a organizzare gli eventi sportivi di cui si parla e la sua capacità di farlo, in un momento di drammatica difficoltà per l'intero pianeta.

  Federico MOLLICONE (FDI), con riferimento alle modalità di svolgimento dei lavori di Commissione in questa fase, ribadisce la posizione del suo gruppo, per il quale la presenza fisica dei deputati in Parlamento è fondamentale e corrisponde a esigenze che non potranno mai essere soddisfatte del tutto attraverso le nuove tecnologie. Sottolinea inoltre come, di fronte dell'impegno costante e valoroso del personale sanitario e di tante categorie di lavoratori impegnate in prima linea al loro posto di lavoro in questa fase difficile e drammatica di epidemia, sia un dovere per i parlamentari, che rappresentano la Nazione e quindi anche quei lavoratori, non essere da meno e accettare quindi di correre rischi per svolgere il loro lavoro, che è essenziale per la vita di tutti.
  Quanto al merito del decreto-legge, dichiara di condividerne il contenuto. Ritiene infatti che eventi sportivi come quelli oggetto del decreto siano salutari per l'economia e per la crescita di un Paese. Per questo coglie l'occasione per esprimere di nuovo il proprio rammarico per l'occasione mancata pochi anni fa di candidarsi per portare i Giochi olimpici 2024 a Roma. Ad ogni modo, ritiene che tanto le olimpiadi invernali del 2026 quanto le finali ATP 2021-2025 eserciteranno una sorta di shock economico benefico sul Paese e proprio nell'ambito territoriale più colpito dal virus. Auspica quindi che le risorse stanziate per le infrastrutture necessarie per le olimpiadi siano messe a frutto nel modo migliore, per dare all'Italia infrastrutture utili che restino anche per il periodo successivo. Ritiene quindi importante che il Parlamento eserciti un costante controllo sui lavori dei vari organi preposti, anche attraverso le relazioni del Consiglio olimpico congiunto previste dal decreto.

  Luigi GALLO, presidente, essendo le ore 12, invita tutti a osservare un minuto di silenzio in ricordo delle persone decedute a causa dell'epidemia da Codiv-19.

  (La Commissione osserva un minuto di silenzio in ricordo delle persone decedute a causa dell'epidemia da Codiv-19).

  Luigi CASCIELLO (FI), dopo aver sottolineato l'importanza del fatto che la Commissione si sia oggi riunita, testimoniando la continuità del suo lavoro, fa riferimento alla lettera del deputato Fusacchia citata dal presidente e ricorda che l'accelerazione del ricorso alla tecnologia – accelerazione che sta avvenendo in ambito scolastico, universitario e di molte realtà lavorative – è legata all'emergenza del momento. Il lavoro parlamentare, a suo avviso, deve continuare come sempre, anche se con le cautele richieste dalle circostanze. Ritiene che, come i tanti che lavorano per garantire la tenuta del Paese, così anche i parlamentari debbano farlo e, approfittando anche dell'ampiezza degli spazi offerti dal Palazzo, possano farlo in sicurezza, assicurando anche la celerità dei lavori.
  Passando al merito del provvedimento in esame, sottolinea la straordinaria opportunità da esso offerta per dare un segnale di speranza attraverso due eventi la cui preparazione sarà occasione di rilancio di territori falcidiati dall'epidemia e danneggiati nell'economia.
  Dichiara quindi il giudizio favorevole del gruppo di Forza Italia sul decreto, ribadendo che prepararsi ai due eventi sportivi sarà un modo per far ripartire il Paese e dicendosi certo che dopo, passata la crisi, anche se nulla sarà come prima, molte cose saranno migliori.

  Simone VALENTE (M5S) ricorda che il Movimento 5 Stelle è stato sempre a favore dei due grandi eventi sportivi oggetto del decreto in esame, i quali possono offrire un'opportunità di rilancio per il Paese. Ricordando, per esempio, che le ATP Finals di Londra hanno portato utili per 50 milioni di sterline, evidenzia che il beneficio legato al torneo 2021-2025 non sarà limitato al territorio di Torino, ma Pag. 52interesserà coi suoi effetti benefici di indotto tutta l'Italia.
  Quanto alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, osserva che sarà importante monitorare tutta la fase organizzativa, rispetto alla quale ritiene che sarebbero utili alcuni chiarimenti da parte del Governo, il cui rappresentante egli auspica possa essere presente alla prossima seduta. Replicando quindi al deputato Mollicone, osserva come la scelta di rinunciare alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024 avesse salde e ponderate ragioni e come si sia alla fine rivelata un bene.

  Luigi GALLO, presidente, avverte la Commissione che il ministro Spadafora ha assicurato la propria presenza per il prosieguo del dibattito nelle prossime sedute.

  Alessandro FUSACCHIA (MISTO-CD-RI-+E), intervenendo sull'organizzazione dei lavori, ringrazia il presidente della Commissione per il seguito dato alla richiesta sua e del deputato Lattanzio di consentire il lavoro dei deputati anche da remoto e per averla sottoposta al Presidente della Camera. Comprende la delicatezza delle questioni implicate nella proposta e quindi le ragioni che impongono di dibatterne al livello della Giunta del regolamento. Si augura tuttavia che la Giunta individui risposte soddisfacenti e che lo faccia in tempi brevi, perché il Paese è in una situazione estremamente difficile – non si riferisce solo ai morti e ai malati, ma anche alla crisi economica di interi settori, anche strategici, come il turismo – e non può aspettare che il Parlamento si dilunghi a ragionare su come organizzarsi. Anzi chiede che il Parlamento lavori in modo stabile e continuativo. A suo giudizio il Parlamento può lavorare in modo stabile e continuativo anche senza che i parlamentari si riuniscano in presenza nelle sedi delle Camere. È stato detto da più parti in questi giorni che è inaccettabile che medici, infermieri e tanti altri lavoratori siano oggi al loro posto mentre i parlamentari sono a casa. Personalmente reputa che vi sia una differenza: medici e infermieri, per la funzione che svolgono, non possono lavorare a distanza. I parlamentari, invece, potrebbero farlo, purché solo si organizzassero. È quindi necessario, a suo parere, permettere loro di lavorare anche a distanza. Si augura quindi che la Giunta del regolamento assuma presto decisioni coraggiose e innovative, anche perché l'attuale stato di cose – con una Camera che si riunisce a ranghi ridotti sulla base di accordi interni ai gruppi che sostanzialmente consistono nel delegare il voto ad alcuni – è inaccettabile e forse incostituzionale. Forse si dovrà davvero, come propone qualcuno, spostare i lavori nell'edificio della cosiddetta «Nuvola», ma difficilmente si potrà andare avanti con votazioni cui partecipa solo una frazione della Camera dei deputati. Conclude ribadendo che il lavoro del Parlamento è fondamentale in questo momento, perché si tratta di controllare e indirizzare il Governo in decisioni nevralgiche per il futuro di tanti settori dell'economia del Paese cui la crisi in corso – pensa ad esempio alle librerie – rischia di dare un colpo mortale. Da ultimo, suggerisce di audire nuovamente il commissario italiano per Expo Dubai 2020, Paolo Glisenti, per capire cosa occorrerà fare, anche dal punto di vista normativo, alla luce del probabile rinvio dell'evento.

  Luigi GALLO, presidente, ritiene che l'accordo intervenuto tra le forze politiche per votare in Assemblea a ranghi ridotti – che il deputato Fusacchia ha definito inaccettabile e forse incostituzionale – non abbia nulla di scandaloso. In democrazia è normale accordarsi e non è del resto la prima volta che i gruppi si organizzano consensualmente per agevolare l'attività parlamentare, senza contare che, come ha detto, c’è un'ottima esigenza di salute pubblica per procedere in questo modo. Raccomanda a tutti il rispetto dell'istituzione, il che significa accettare ed applicare – senza discuterle – le decisioni che saranno assunte dalla Giunta del regolamento. Sottolinea che, su questioni Pag. 53così importanti e vitali, non si possono prendere decisioni in modo affrettato. Occorre prendere il tempo necessario, anche se prevedibilmente non sarà breve. Si augura quindi che le decisioni della Giunta del regolamento inneschino una dialettica costruttiva, per unire ancora di più le forze politiche attorno all'istituzione parlamentare, e non uno scontro pericoloso.

  Ketty FOGLIANI (LEGA), intervenendo brevemente sulla questione posta dal deputato Fusacchia, osserva che è importante che il lavoro della Commissione e del Parlamento proceda – con le modalità che saranno decise dal Presidente della Camera e dalla Giunta del regolamento e con tutte le precauzioni necessarie – perché il Paese deve andare avanti.
  Preannuncia quindi il voto favorevole del Gruppo della Lega sul provvedimento, ricordando lo sforzo profuso dalle amministrazioni locali dei territori che ospiteranno i Giochi olimpici. Il sogno che sta diventando realtà può senz'altro rappresentare un messaggio di speranza per il Paese. Conclude, auspicando che saranno prese in considerazione dalla maggioranza e dal Governo anche le proposte emendative provenienti dalla minoranza.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), premesso che non interverrà sulle questioni poste dal deputato Fusacchia, si limita a sottolineare la necessità che sia formalizzata nelle sedi competenti una procedura di lavoro unica e uniforme per tutte le Commissioni.
  Sul merito del provvedimento in titolo, dichiara di condividere l'interpretazione del relatore, che ha evidenziato come il decreto in esame sia importante per il doppio messaggio che contiene: quello alla comunità internazionale sull'impegno italiano ad andare avanti e quello alla comunità nazionale sul rilancio e la ripartenza. In conclusione, si augura che l'esame del provvedimento si concluda rapidamente e in modo condiviso.

  Gabriele TOCCAFONDI (IV) evidenzia che compito della politica in questo momento non è solo quello di gestire l'emergenza sanitaria ed economica, ma anche di avere una visione del futuro verso cui muoversi. Il decreto in esame rappresenta molto bene l'idea di cosa la politica deve fare, perché offre una prospettiva, presenta un'occasione di ripartenza: e questa è appunto la visione politica.
  Esprime alcuni dubbi in relazione alla possibilità di svolgere davvero le finali ATP a partire dal 2021, in considerazione del fatto che della crisi in corso non si può ancora prevedere il termine. Tuttavia, ritiene che progettare questi eventi costituisca una comunicazione positiva per rilanciare l'economia, in particolare nel settore turistico, che è stato duramente colpito nelle sue strutture.
  Quanto all'intervento del deputato Fusacchia, osserva che la dialettica che caratterizza i dibattiti parlamentari difficilmente riuscirebbe a realizzarsi appieno con modalità che escludano la presenza in sede. È un tema nuovo per il quale nessuno ha la soluzione in tasca. Ritiene quindi che d'ora in avanti andrà messo in campo ogni sforzo per garantire lo svolgimento dell'attività parlamentare, senza impedimenti per nessuno.

  Patrizia PRESTIPINO (PD) si associa alla proposta del deputato Fusacchia di prendere in considerazione la possibilità di utilizzare, per i lavori parlamentari, strutture diverse da Palazzo Montecitorio, quali la «Nuvola» o anche il Palazzo dei Congressi all'EUR.
  Sul merito del decreto, esprime alcune perplessità in relazione ai costi legati, in particolare, alla realizzazione delle finali ATP. Ritiene opportuno che siano esercitati più precisi meccanismi di controllo delle spese, per evitare sprechi, soprattutto in considerazione della contingente emergenza legata agli effetti economici dell'epidemia da Covid-19. È dell'avviso, infatti, che sia quanto mai importante, in questo Pag. 54momento storico, mandare messaggi di sobrietà e rigore nella gestione delle risorse pubbliche.

  Federico MOLLICONE (FDI), tornando su quanto da lui detto sulla scelta della sindaca di Roma Raggi di far rinunciare il Paese alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024, ribadisce che, ad ogni modo, il Paese potrà per fortuna approfittare dell'occasione di rilancio offerta dalle Finali di ATP di Torino e dai Giochi invernali di Milano-Cortina del 2026.

  Luigi GALLO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 31 marzo 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.35 alle 13.20.