CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 marzo 2020
337.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (II e XII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 4 marzo 2020. — Presidenza del vicepresidente della II Commissione, Franco VAZIO. — Intervengono la sottosegretaria di Stato per la salute, Sandra Zampa, e il sottosegretario di Stato per la giustizia, Andrea Giorgis.

  La seduta comincia alle 14.50.

Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni.
C. 2117 Governo approvato dal Senato, C. 704 Novelli, C. 909 Rostan, C. 1042 Minardo, C. 1067 Piastra, C. 1070 Bruno Bossio, C. 1226 Carnevali, C. 1246 Bellucci, C. 1590 Lacarra, C. 2004 Paolo Russo.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  Le Commissioni proseguono l'esame dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta del 13 febbraio 2020.

  Franco VAZIO, presidente, ricorda che le Commissioni avevano concluso l'esame delle proposte emendative presentate e avevano trasmesso il testo del disegno di legge, approvato dal Senato, adottato come testo base, quale risultante dalle proposte emendative approvate, alle Commissioni competenti per il parere (I, V, VI, IX, XI, XIV e Commissione parlamentare per le questioni regionali). Avverte quindi che sono pervenuti i pareri favorevoli della I Commissione (Affari costituzionali) e della Commissione parlamentare per le questioni regionali, nonché il nulla osta della VI Commissione (Finanze). La XI Commissione (Lavoro) ha espresso parere favorevole con una osservazione, mentre le Commissioni IX (Trasporti) e XIV (Politiche dell'Unione europea) hanno comunicato che non esprimeranno il parere sul provvedimento. La V Commissione (Bilancio) esprimerà il parere all'Assemblea.

  Michele BORDO (PD), relatore per la II Commissione, anche a nome della collega Ianaro, relatrice per la XII Commissione, presenta l'emendamento 7.1 dei relatori, Pag. 31volto a recepire l'osservazione avanzata dalla XI Commissione (vedi allegato 1).

  La sottosegretaria Sandra ZAMPA esprime parere favorevole sull'emendamento 7.1 dei relatori.

  Maria Carolina VARCHI (FDI) evidenzia che la costituzione di parte civile è una facoltà e non un obbligo. A suo avviso, approvando l'emendamento in discussione, si sovverte il codice di rito.

  Franco VAZIO, presidente, pur ritenendo pertinente l'obiezione della collega Varchi, sottolinea come l'emendamento 7.1 dei relatori, recependo una osservazione della XI Commissione, riformuli comunque un articolo introdotto nel corso dell'esame da parte delle Commissioni che già prevedeva l'obbligo di costituzione di parte civile. Ritiene tuttavia utile che le Commissioni riflettano sulla questione per valutare l'opportunità di intervenire nuovamente sulla stessa nel corso dell'esame in Assemblea.

  Michele BORDO (PD), relatore per la II Commissione, precisa che il tema è all'attenzione dei relatori i quali già durante l'esame degli emendamenti si erano posti il dubbio sull'opportunità o meno di prevedere l'obbligatorietà di costituzione di parte civile. Nell'invitare i colleghi ad approvare l'emendamento 7.1 dei relatori, al fine di uniformare il testo del provvedimento all'osservazione avanzata dalla Commissione Lavoro ai fini di una migliore formulazione dell'articolo 7, fa presente il proprio impegno a valutare la questione attentamente nel corso dell'esame in Assemblea.

  Franco VAZIO, presidente, nel ribadire che l'emendamento 7.1 dei relatori è volto a recepire l'osservazione posta dalla XI Commissione, intervenendo su una questione che le Commissioni hanno deciso di inserire nel testo, invita i colleghi di maggioranza e opposizione a prestare sulla stessa la opportuna attenzione nel corso dell'esame in Assemblea.

  Ingrid BISA (LEGA) nel sottolineare come il suo gruppo parlamentare abbia votato in senso contrario all'introduzione dell'obbligatorietà di costituzione di parte civile, stigmatizza il fatto che, pur nella consapevolezza che il codice di rito non preveda tale obbligo, le Commissioni, e in particolare la Commissione Giustizia, dolosamente si apprestino a recepire un'osservazione che comunque ribadisce la scelta già inopinatamente fatta. Ciò premesso, si dichiara basita per il metodo utilizzato dalla maggioranza per legiferare.

  Franco VAZIO, presidente, nell'evidenziare come il codice di procedura penale possa essere modificato con legge ordinaria, e pertanto come il Parlamento non commetta alcuno sfregio adottando disposizioni in contrasto con lo stesso, ribadisce che la questione potrà essere ampiamente valutata nel corso dell'esame in Assemblea, avendo tutti i gruppi manifestato la volontà di riflettere sulla stessa. Precisa, inoltre, che, poiché le strutture presso le quali operano gli operatori sanitari sono di sovente enti pubblici, di fatto nei loro confronti non può che ravvisarsi un obbligo di costituzione di parte civile. Ribadisce, in fine, per l'ennesima volta che tale obbligo è già previsto nel testo approvato dalle Commissioni.

  Catello VITIELLO (IV) nel concordare sul fatto che il codice di procedura penale può essere modificato con legge ordinaria, ritiene che le Commissioni stiano comunque, con il testo in esame, stravolgendo il sistema vigente. Nel ritenere che la costituzione di parte civile debba rimanere una facoltà, auspica che si possa intervenire sulla questione.

  Alessandra LOCATELLI (LEGA), nel rilevare che rimane non risolta la problematica relativa all'obbligo di costituzione di parte civile, che dovrà essere affrontata nel corso dell'esame in Assemblea, esprime il proprio netto dissenso rispetto a quanto affermato dal presidente Vazio, ricordando che in molti casi il personale sanitario opera in qualità di dipendente di Pag. 32cooperative, associazioni o enti di altra natura, quindi in un ambito diverso da quello dei soggetti pubblici.

  Michele BORDO (PD), relatore per la II Commissione, ritiene che si stia facendo una inutile polemica, evidenziando come con l'emendamento proposto non si stiano introducendo elementi di novità nel provvedimento. Nel meravigliarsi di come soltanto ora i colleghi dell'opposizione si siano resi conto di una norma approvata dalle Commissioni che desta perplessità, ritira l'emendamento 1.70 dei relatori, pur sottolineando che in tale maniera non si risolve il problema di fondo sull'obbligatorietà della costituzione di parte civile, che comunque potrà essere valutata solo nel corso dell'esame in Assemblea. Ciò premesso, propone di formulare sul provvedimento in discussione una correzione di forma, ai sensi dell'articolo 90, comma 1, del Regolamento (vedi allegato 2).

  Franco VAZIO, presidente, dà conto delle sostituzioni pervenute.

  Le Commissioni approvano la proposta di correzione di forma, avanzata dai relatori. Le Commissioni deliberano, altresì, di conferire il mandato ai relatori, onorevole Bordo per la II Commissione, e onorevole Ianaro per la XII Commissione, a riferire favorevolmente in Assemblea sul testo del disegno di legge in esame, come risultante dalle proposte emendative approvate, nonché a deliberare di richiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Franco VAZIO, presidente, avverte che le presidenze si riservano di designare i componenti del Comitato dei nove per l'esame in Assemblea, sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.15.

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