CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 25 febbraio 2020
332.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 64

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 25 febbraio 2020. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE.

  La seduta comincia alle 14.30.

DL 6/2020: Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.
C. 2402 Governo.

(Parere alla XII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del disegno di legge.

  Andrea GIACCONE, presidente, comunica che l'ordine del giorno reca l'esame in sede consultiva, ai fini dell'espressione del parere di competenza alla XII Commissione (Affari sociali), del disegno di legge C. 2402 Governo, di conversione del decreto-legge n. 6 del 2020, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.
  Invita, quindi, la relatrice, onorevole Serracchiani, a svolgere la relazione introduttiva.

  Debora SERRACCHIANI (PD), relatrice, rileva preliminarmente che il provvedimento, come si legge nella relazione illustrativa, è volto a fronteggiare l'evolversi della situazione epidemiologica nel Paese, causata dal carattere particolarmente diffusivo dell'epidemia da COVID-19, nonché dall'incremento dei casi e dei decessi notificati all'Organizzazione mondiale della sanità.
  Il decreto-legge, che consta di cinque articoli, all'articolo 1 individua alcune delle misure per il contenimento della diffusione dell'infezione, che le autorità dei comuni e delle aree in cui risulta positiva almeno una persona, senza che sia chiara la modalità del contagio, sono tenute ad adottare. Tra le misure che possono essere adottate, segnala, in particolare, perché riconducibili alle competenze della XI Commissione: la sospensione delle procedure concorsuali per l'assunzione di Pag. 65personale (comma 2, lettera g)); la chiusura o la limitazione dell'attività degli uffici pubblici, degli esercenti attività di pubblica utilità e servizi pubblici essenziali, di cui agli articoli 1 e 2 della legge n. 146 del 1990, specificamente individuati (comma 2, lettera k)); la sospensione delle attività lavorative per le imprese, a esclusione di quelle che erogano servizi essenziali e di pubblica utilità e di quelle che possono essere svolte in modalità domiciliare (comma 2, lettera n)); la sospensione o la limitazione dello svolgimento delle attività lavorative nel comune o nell'area interessata nonché delle attività lavorative degli abitanti di tali comuni o aree svolte al di fuori del Comune o dell'area indicata, salvo specifiche deroghe, anche in ordine ai presupposti, ai limiti e alle modalità di svolgimento del lavoro agile, previste dai provvedimenti di cui al successivo articolo 3 (comma 2, lettera o)). È, comunque, evidente che tutte le misure che saranno adottate, anche quelle di carattere eminentemente sanitario, avranno una ricaduta sull'economia delle zone interessate e, di conseguenza, sui lavoratori e sulle imprese. Per tale motivo, pertanto, il Governo ha preannunciato l'intenzione di adottare un provvedimento volto a fronteggiare proprio tale tipo di ripercussioni.
  Sulla base dell'articolo 2, le autorità competenti hanno la possibilità di adottare ulteriori misure ritenute utili al contrasto della diffusione dell'epidemia, anche al di fuori delle stringenti condizioni individuate dall'articolo 1.
  Passa quindi all'articolo 3, che disciplina le modalità di attuazione delle misure di emergenza, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, attraverso uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della salute, sentito il Ministro dell'interno, il Ministro della difesa, il Ministro dell'economia e delle finanze e gli altri Ministri competenti per materia, nonché i Presidenti delle regioni competenti, nel caso in cui riguardino esclusivamente una sola regione o alcune specifiche regioni, ovvero il Presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni, nel caso in cui riguardino il territorio nazionale. La norma, inoltre, prevede sanzioni per il mancato rispetto delle misure recate dal decreto-legge e misure contabili speciali per il controllo degli atti amministrativi da parte della Corte dei conti.
  Rileva, inoltre, che l'articolo 4 reca l'incremento di 20 milioni di euro delle risorse destinate a fare fronte allo stato di emergenza sanitaria, dichiarato con delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020.
  L'articolo 5, infine, dispone l'entrata in vigore del decreto-legge.
  In sintesi, il decreto-legge costituisce la cornice entro la quale si collocheranno i singoli provvedimenti, adottati con decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, con i quali sarà data attuazione alle misure descritte, per esempio, con riferimento alle fattispecie di competenza della XI Commissione, distinguendo i casi in cui il lavoratore è impossibilitato a rendere la propria prestazione perché malato o perché la sua azienda è chiusa a causa della decisione delle autorità competenti.

  Walter RIZZETTO (FdI), premesso che il decreto-legge in esame appare rispondere, per la prima volta dopo anni, ai requisiti costituzionali di necessità e urgenza, chiede di conoscere la tempistica dell'esame del provvedimento da parte della Camera dei deputati e, in particolare, se il Governo e la maggioranza siano disponibili ad accogliere le proposte migliorative presentate dai deputati.

  Claudio DURIGON (Lega), condividendo l'intervento del collega Rizzetto, dichiara la disponibilità del gruppo Lega a collaborare con il Governo e la maggioranza per l'individuazione delle migliori soluzioni ai problemi creati dalla diffusione del virus, che ha gravi ricadute di carattere economico anche in zone per il momento esenti dal contagio.

  Debora SERRACCHIANI (PD), relatrice, ribadisce la necessità di una rapida conversione in legge del decreto-legge, per fornire una cornice giuridica per quanto Pag. 66possibile solida e stabile, ai decreti che il Presidente del Consiglio dei ministri si appresta ad adottare. La medesima considerazione può essere fatta in relazione all'annunciato decreto-legge a contenuto economico, necessario a fornire particolare cogenza ai provvedimenti che dovranno essere adottati per attutire le ricadute negative dell'emergenza in atto sul piano economico-sociale.

  Andrea GIACCONE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 25 febbraio 2020. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE.

  La seduta comincia alle 18.15.

DL 6/2020: Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.
C. 2402 Governo.

(Parere alla XII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del disegno di legge, avviato nella seduta antimeridiana odierna.

  Andrea GIACCONE, presidente, avverte che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame in sede consultiva, ai fini dell'espressione del parere di competenza alla XII Commissione (Affari sociali), del disegno di legge C. 2402 Governo, di conversione del decreto-legge n. 6 del 2020, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, il cui esame in Assemblea è previsto a partire dalla seduta antimeridiana di domani, mercoledì 26 febbraio.
  Invita, quindi, la relatrice, onorevole Serracchiani, che nella seduta antimeridiana di oggi ha svolto la relazione, a illustrare la sua proposta di parere.

  Debora SERRACCHIANI (PD), relatrice, illustra la sua proposta di parere favorevole (vedi allegato) e, per fornire ai colleghi ulteriori spunti di riflessione sulle questioni più direttamente riconducibili alle competenze della XI Commissione, ricorda che il Governo si è impegnato ad affrontare con successivi provvedimenti le problematiche relative al sostegno del reddito dei lavoratori che non possono prestare la propria attività perché l'azienda, essendo nella zona interessata dal contagio, ha sospeso l'attività in esecuzione dei provvedimenti delle autorità sanitarie, nonché quelle relative alla retribuzione nei periodi di assenza per malattia. Tali fattispecie dovrebbero trovare soluzione grazie alla previsione di un apposito fondo, destinato alla copertura degli oneri dei provvedimenti adottati per ridurre al massimo le conseguenze dell'emergenza. Sottolinea, inoltre, che saranno oggetto di appositi provvedimenti anche le modalità con le quali i lavoratori potranno giustificare la propria assenza per malattia, grazie alla collaborazione dei medici di medicina generale, disposti a rilasciare l'idonea certificazione anche telefonicamente. Le preme, infine, ricordare che tali provvedimenti necessariamente interesseranno anche le zone del Paese che, pur non essendo considerate focolai dell'epidemia, risentono negativamente dei provvedimenti adottati per arginare i contagi.

  Elena MURELLI (Lega), considerando il decreto-legge in esame perfettamente rispondente ai requisiti costituzionali di necessità e urgenza, preannuncia il voto favorevole del gruppo Lega sulla proposta di parere della relatrice, condividendo l'impianto del provvedimento e auspicando che ad esso non vengano apportate modificazioni non concordate. Condividendo quanto dichiarato dalla relatrice, auspica che i successivi provvedimenti preannunciati interessino anche le zone che, pur Pag. 67non essendo considerate focolai di contagio, registrano tuttavia casi di malattia e che, per questo, subiscono le conseguenze negative dei provvedimenti restrittivi, imposti dalle autorità competenti o adottati volontariamente, per arginare la diffusione del virus.

  Walter RIZZETTO (FdI), preannunciando il voto favorevole del gruppo Fratelli d'Italia sulla proposta di parere della relatrice, si unisce all'auspicio che i successivi provvedimenti di ristoro e di mitigazione delle conseguenze negative dell'emergenza interessino anche le zone che registrano casi sporadici di contagio. Ritiene poi necessario acquisire certezze sulle modalità di individuazione di tali zone, se su base regionale o, come sarebbe preferibile, in base alla vicinanza con le cosiddette «zone rosse», sia pure situate in regioni diverse. Occorre anche considerare che tali provvedimenti dovranno avere un respiro ampio, non limitato al periodo dell'emergenza sanitaria, in quanto le conseguenze socio-economiche dell'epidemia, purtroppo, si protrarranno nel tempo. Infine, alla luce delle polemiche che, sia pure velatamente, hanno diviso il Governo dalle autorità locali che hanno inteso adottare propri provvedimenti per fronteggiare l'emergenza, auspica un approccio più organico e collaborativo tra tutte le parti interessate.

  Paolo ZANGRILLO (FI), nel presupposto, messo in luce dalla relatrice, che il decreto-legge in esame costituisce la cornice giuridica necessaria ai successivi interventi normativi, preannuncia il voto favorevole del gruppo Forza Italia sulla proposta di parere della relatrice. Gli preme, tuttavia, sottolineare la necessità che il Governo avvii una continua e efficace interlocuzione con i presidenti delle Regioni su tutti gli aspetti che, direttamente e indirettamente, risultano toccati dall'emergenza sanitaria. Rileva, infine, che l'opposizione ha scelto di adottare un atteggiamento di apertura e di dialogo con la maggioranza e il Governo, al quale si augura corrisponda un analogo atteggiamento, scevro da polemiche e divisioni inutili e controproducenti.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice (vedi allegato).

  La seduta termina alle 18.30.

Pag. 68