CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 25 febbraio 2020
332.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 25 febbraio 2020. — Presidenza della presidente Barbara SALTAMARTINI.

  La seduta comincia alle 18.30.

DL 6/2020 recante Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.
C. 2402.
(Parere alla XII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Luca SUT (M5S), relatore, osserva che il disegno di legge C. 2402, all'esame della X Commissione in sede consultiva, converte in legge il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 dirette a fronteggiare l'evolversi della situazione epidemiologica in Italia causata dal carattere particolarmente diffusivo della suddetta epidemia, del rapido incremento dei casi e dei decessi notificati all'Organizzazione mondiale della sanità.
  Il provvedimento si compone di 5 articoli.
  L'articolo 1 individua misure di contrasto e di emergenza epidemiologica disponendo che allo scopo di evitare il diffondersi del COVID-19, nei comuni o nelle aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi è un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un'area già interessata dal contagio del menzionato virus, le autorità competenti sono tenute ad adottare ogni misura di contenimento e gestione adeguata e proporzionata all'evolversi della situazione epidemiologica.
  Tra le misure di contrasto alla diffusione del virus che investono le competenze della X Commissione, sono da segnalare: chiusura di tutte le attività commerciali, esclusi gli esercizi commerciali per l'acquisto dei beni di prima necessità; previsione che l'accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l'acquisto di beni di prima necessità sia condizionato all'utilizzo di dispositivi di protezione individuale o all'adozione di particolari misure di cautela individuate dall'autorità competente; limitazione all'accesso Pag. 59o sospensione dei servizi del trasporto di merci e di persone terrestre, aereo, ferroviario, marittimo e nelle acque interne, su rete nazionale, nonché di trasporto pubblico locale, anche non di linea, salvo specifiche deroghe; sospensione delle attività lavorative per le imprese, a esclusione di quelle che erogano servizi essenziali e di pubblica utilità e di quelle che possono essere svolte in modalità domiciliare; sospensione o limitazione dello svolgimento delle attività lavorative nel comune o nell'area interessata nonché delle attività lavorative degli abitanti di detti comuni o aree svolte al di fuori del Comune o dall'area indicata, salvo specifiche deroghe, anche in ordine ai presupposti, ai limiti e alle modalità di svolgimento del lavoro agile.
  Tra le altre misure che possono essere adottate vengono espressamente citate: il divieto di allontanamento dal Comune o dall'area interessata da parte di tutti gli individui comunque presenti nel Comune o nell'area; il divieto di accesso al Comune o all'area interessata; la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico; sospensione dei servizi educativi dell'infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, compresa quella universitaria, salvo le attività formative svolte a distanza; sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all'articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, nonché dell'efficacia delle disposizioni regolamentari sull'accesso libero o gratuito a tali istituti e luoghi; sospensione dei viaggi d'istruzione organizzati dalle istituzioni scolastiche del sistema nazionale d'istruzione, sia sul territorio nazionale sia all'estero; sospensione delle procedure concorsuali per l'assunzione di personale: applicazione della misura della quarantena con sorveglianza attiva agli individui che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva; previsione dell'obbligo da parte degli individui che hanno fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico, come identificate dall'Organizzazione mondiale della sanità, di comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio, che provvede a comunicarlo all'autorità sanitaria competente per l'adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva; chiusura o limitazione dell'attività degli uffici pubblici, degli esercenti attività di pubblica utilità e servizi pubblici essenziali specificamente individuati.
  L'articolo 2 prevede misure per la gestione delle emergenze sanitarie in base alle quali le Autorità competenti possono adottare ulteriori misure di contenimento e gestione dell'emergenza, per prevenire la diffusione dell'epidemia da COVID-19 anche fuori dai casi di cui all'articolo 1, comma 1, vale a dire nei casi in cui risulti positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione ovvero vi siano casi non riconducibili a persona proveniente da un'area già interessata dal contagio.
  L'articolo 3 detta le norme per l'attuazione delle misure di contenimento che devono essere adottate, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Si prevede che le misure siano adottate con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della salute, sentito il Ministro dell'interno, il Ministro della difesa, il Ministro dell'economia e delle finanze e gli altri Ministri competenti per materia, nonché i Presidenti delle regioni competenti, nel caso in cui riguardino esclusivamente una sola regione o alcune specifiche regioni, ovvero il Presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni, nel caso in cui riguardino il territorio nazionale. In attesa dell'adozione dei predetti decreti, nei casi di estrema necessità ed urgenza le misure di cui ai precedenti articoli possono essere adottate ai sensi dell'articolo 32 della legge n.  833 del 1978 con riferimento alle ordinanze di carattere contingibile e urgente, in materia di igiene e Pag. 60sanità pubblica, dell'articolo 117 del decreto legislativo n. 112 del 1998, per gli interventi d'urgenza locali in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica e dell'articolo 50 del decreto legislativo, n. 267 del 2000 in relazione ad urgenti necessità per superare situazioni, tra l'altro, di pregiudizio della vivibilità urbana. Sono fatti salvi gli effetti delle ordinanze contingibili e urgenti già adottate dal Ministro della salute. Si qualifica come illecito penale, di natura contravvenzionale, il mancato rispetto delle misure di contenimento previste dal decreto-legge, prevedendo che, se il fatto non costituisce più grave reato, si applichi l'articolo 650 del codice penale (Inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità). Si stabilisce poi che il Prefetto, informando preventivamente il Ministro dell'interno, assicura l'esecuzione delle misure avvalendosi delle Forze di polizia e, ove occorra, delle Forze armate, sentiti i competenti comandi territoriali. I termini del controllo preventivo della Corte dei conti sono dimezzati. In ogni caso i provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 3 durante lo svolgimento della fase del controllo preventivo della Corte dei conti sono provvisoriamente efficaci, esecutori ed esecutivi. In particolare, viene ridotto a trenta giorni il termine attualmente previsto di sessanta dalla ricezione entro il quale divengono esecutivi gli atti trasmessi alla Corte dei conti senza che sia intervenuta una pronuncia della Sezione del controllo
  L'articolo 4 incrementa lo stanziamento previsto dalla delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020 di dichiarazione dello stato di emergenza sanitaria di 20 milioni di euro per l'anno 2020 a valere sul Fondo per le emergenze nazionali previsto dal Codice della protezione civile. A tali oneri, si fa fronte mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 19, comma 1, lettera b), del decreto-legge n. 124 del 2019.
  L'articolo 5 fissa la data di entrata in vigore del provvedimento il giorno stesso della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
  Formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato).

  Dario GALLI (LEGA) preannuncia il voto favorevole del gruppo della Lega sulla proposta di parere del relatore, alla luce della necessità di uno sforzo comune in una situazione di emergenza. Ritiene però che per il futuro si debba iniziare a ragionare con maggiore logica, a partire dalle questioni di carattere produttivo e lavorativo. Ritiene, ad esempio, che non si possa immaginare di fermare tutta l'attività produttiva della Regione Lombardia, che è il cuore pulsante ed economico dell'Italia.

  Paolo BARELLI (FI) preannuncia il voto favorevole del gruppo di Forza Italia sulla proposta di parere del relatore, in quanto la situazione non si presta a considerazioni contrarie. Sottolinea la necessità di invertire le modalità di comunicazione attuate fino ad ora e di dare all'estero un'idea diversa del nostro Paese da quella percepita sinora. I dati dell'Organizzazione mondiale della sanità dicono infatti che in Italia ogni anno muore un numero considerevole di persone per concause legate a fenomeni di tipo influenzale diversi dall'attuale. Bisogna, quindi chiedere al Governo un impegno serio per invertire la rotta ed evitare quei problemi vissuti all'estero da italiani o da cittadini stranieri tornati dall'Italia e le indicazioni a non venire nel nostro Paese. Un impegno che va tradotto in misure concrete ed efficaci a sostegno delle imprese.

  Martina NARDI (PD) desidera prima di tutto rivolgere un pensiero di vicinanza al collega Guidesi, bloccato nella zona rossa del suo territorio. Sottolinea come la situazione sia grave e che necessiterà certamente di ulteriori provvedimenti, ad iniziare da quelli di tipo economico, per fronteggiare una crisi che riguarda tutto il Paese. Non si sa quanto l'epidemia durerà e quanto si estenderà, e ciò richiederà lo spirito unitario dimostrato in quest'occasione. Spirito di unità nazionale che è un ottimo segnale dato al Paese. Preannuncia, Pag. 61quindi, il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico sulla proposta di parere del relatore.

  Sara MORETTO (IV) preannuncia il voto favorevole del gruppo di Italia Viva sulla proposta di parere del relatore. Si tratta, infatti, di un provvedimento necessario a tutela della salute dei cittadini. Dalla X Commissione deve arrivare però un messaggio forte per misure a sostegno delle imprese, che già fanno sentire la loro preoccupazione, non solo nelle zone rosse isolate, ma anche in settori come quello del turismo. Concorda che bisogna limitare gli effetti negativi della diffidenza verso il nostro Paese, ma sottolinea come sia fondamentale ragionare sin d'ora su come aiutare le imprese in una fase successiva, di uscita dall'emergenza, con misure che aiutino le aziende stesse sul piano fiscale e a riprendersi il lavoro perso.

  Riccardo ZUCCONI (FDI) preannuncia il voto favorevole del gruppo di Fratelli d'Italia sulla proposta di parere del relatore. Il suo gruppo, infatti, si è sempre posto in modo responsabile sulla gestione dell'emergenza epidemica e a favorire, in particolare, il rafforzamento dei presidi sanitari, Quando poi il Governo prenderà provvedimenti di carattere economico a sostegno delle imprese, si entrerà nel merito della questione. La responsabilità del suo gruppo è dimostrata dai pochi emendamenti presentati in sede referente, quasi tutti di carattere sanitario. Concorda, infine, sul fatto che vada modificata la comunicazione della crisi verso l'estero.

  Luca SQUERI (FI) concorda con quanto affermato dal deputato Barelli e sottolinea come Forza Italia abbia condiviso l'appello all'unità. Non bisogna però pensare di aver compiuto il proprio dovere e fermarsi. La situazione, infatti, è catastrofica e non tanto da un punto di vista sanitario, ma da quello economico. Non è il momento di evidenziare gli errori, ma in due giorni si è creato il panico, mentre altri Paesi europei non forniscono i numeri sulla loro situazione. Osserva con tristezza che Milano, il motore economico d'Italia, è ferma e sono all'orizzonte mesi drammatici di crisi economica e sociale. Usciti dall'emergenza, bisognerà prendere atto che non si può più scherzare con misure di propaganda, e intervenire seriamente a sostegno delle imprese.

  Gianluca BENAMATI (PD) desidera prima di tutto ringraziare i colleghi per la numerosa presenza odierna in Commissione. Il fatto che il Parlamento svolga la sua funzione è la risposta migliore che si può dare a una situazione estremamente seria, che il Paese è però in grado di superare. Questo è il primo provvedimento preso dal Governo che serve non solo a dare una linea alle autorità locali, ma anche una copertura di legge. È un passaggio dovuto, e raccoglie in questo senso il dolore e la preoccupazione che si percepiscono nella parole del deputato Squeri. È una situazione anormale che sta colpendo la parte produttiva del Paese e che, nel suo complesso, avrà ripercussioni sul mondo delle imprese a livello globale. Superata l'emergenza, bisognerà pensare a misure di sostegno al tessuto produttivo e rilanciare la situazione economica, In questo, a suo avviso, la X Commissione dovrà svolgere un ruolo importante.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, prima di dare la parola agli altri deputati che hanno chiesto di intervenire, ringrazia tutti i colleghi per l'adesione a una convocazione con breve preavviso, ma, stante la situazione, è necessario che la nostra Commissione esprima il proprio parere. Ringrazia anche i gruppi che hanno chiesto, nella Conferenza dei presidenti di gruppo, l'anticipo della discussione in Assemblea. Ritiene, però, doveroso, che la Commissione svolga un altro passo e chieda, a tutti i livelli, ad iniziare dalla Presidente nei confronti del Presidente della Camera, che la X Commissione sia coinvolta in via primaria nei futuri provvedimenti che non potranno non coinvolgere i settori di sua competenza, come industria, turismo ed artigianato, ed evitare ciò che è accaduto in altre situazioni. Pag. 62La Commissione ha il dovere, più che il diritto di esprimersi su questa materia ed offrire le proprie proposte.

  Mattia MOR (IV) sottolinea come la crisi tocchi non solo le zone rosse, ma tutta l'Italia. Concorda sul danno fatto con una comunicazione sbagliata, che ha creato un danno alla fiducia nei confronti del nostro Paese. Condivide il dolore del collega Squeri nel vedere la situazione di Milano, che colpisce pesantemente chi conosce a fondo la città. La drammaticità della situazione è dimostrata dal rinvio di molte fiere che si tengono a Milano ad iniziare, anche se la notizia non è ancora ufficiale, dal salone del mobile.

  Maria Teresa BALDINI (FDI) sottolinea la grave situazione che stanno vivendo le strutture sanitarie e la carenza di misure di contenimento, come le mascherine. Dato che il virus non ha confini, rileva l'importanza di dettare linee guida, ma evidenzia nel contempo la necessità di analizzare singolarmente le situazioni di ciascuna regione. Non ritiene giusto, ad esempio, bloccare tutta l'attività di un territorio per una persona infettata in un altro territorio. Sono necessarie invece strutture adeguate e un'adeguata informazione, che provenga solo dal personale sanitario. È proprio per informazioni fornite da non addetti ai lavori che si sta scatenando la psicosi. Osserva come la sanità della Lombardia abbia reagito bene, ed esprime preoccupazione, invece, per come reagirà, ad esempio, quella della regione Toscana. Ribadisce, quindi, che prima di decidere di chiudere tutto indiscriminatamente, si ragioni per ogni singolo territorio.

  Pier Luigi BERSANI (LEU) osserva come si stia discutendo di una situazione di emergenza e auspica che si possa tornare presto a intravedere un ritorno alla normalità. Sottolinea come un'informazione sbagliata possa falsare anche le risultanze del dibattito che si sta svolgendo e che si svolgerà in Assemblea sul provvedimento. Ha fiducia nell'uscita dalla crisi sanitaria, anche perché il maggior numero di casi riscontrare rispetto ad altri Paesi denotano una maggiore conoscenza del problema. Bisogna però considerare che questa al momento non è un'influenza, ma che lo diventerà e bisognerà vigilare in tal senso.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, prima di ridare la parola ai deputati Barelli e Galli, fa presente ai colleghi che per l'importanza dell'oggetto del dibattito, la presidenza ritiene doveroso non strozzare la discussione e dare la parola anche a chi lo chiede più volte.

  Paolo BARELLI (FI) a sostegno degli effetti di un'immagine sbagliata, informa che dall'8 al 15 marzo si doveva svolgere a Trieste un torneo preolimpico di pallanuoto femminile, al quale però quattro nazioni hanno fatto sapere di non volere partecipare. Per questo motivo, con ogni probabilità, il torneo sarà annullato.

  Dario GALLI (LEGA) ribadisce come altre nazioni non diano dati sulla diffusione dell'epidemia, oppure la considerino diversamente. Da noi no, anche se poi nessuno sa cosa succederà e l'esatta statistica numerica. Ricorda come la maggior parte delle imprese italiane si composta da non più di quindici dipendenti che lavorano in ampi capannoni con grossi macchinari dove, quindi, non lavorano a stretto contatto, come, ad esempio, alla Camera o in altre strutture che non vengono chiuse, come i supermercati Sottolinea quindi come, nel caso di un'ulteriore espansione dell'epidemia in Lombardia, bisognerà ben pensare prima di chiudere tre quarti delle imprese del Paese, senza le quali lo Stato non sarebbe in grado di pagare gli stipendi ai propri dipendenti.

  La Commissione approva all'unanimità la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 19.15.

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