CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 25 febbraio 2020
332.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 25 febbraio 2020. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giulio Calvisi.

  La seduta comincia alle 18.20.

DL 6/2020: Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.
C. 2402 Governo.
(Parere alla Commissione XII).
(Esame e conclusione – parere favorevole con condizioni).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la Commissione dovrà concludere l'esame nella seduta odierna.

  Giuseppe CHIAZZESE (M5S), relatore, riferisce, ai fini del parere da rendere alla Commissione XII Affari sociali, sul decreto-legge n. 6 del 2020, recante misure urgenti dirette a fronteggiare l'evolversi della situazione epidemiologica in Italia causata dal carattere particolarmente diffusivo dell'epidemia da coronavirus (COVID-19). Come noto, il 9 gennaio 2020 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato l'avvenuto isolamento, da parte delle autorità sanitarie cinesi, di un nuovo ceppo di coronavirus mai identificato prima nell'uomo: il 2019-nCoV (conosciuto anche come COVID-2019). Il virus è stato associato a un focolaio di casi di polmonite registrati a partire dal 31 dicembre 2019 nella città di Wuhan, nella Cina centrale.
  Rileva, quindi, che il provvedimento è composto da cinque articoli. L'articolo 1 individua le misure di contrasto e di emergenza epidemiologica da adottarsi nei comuni o nelle aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque vi è un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un'area già interessata dal contagio del virus. Tali misure sono garantite con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. L'articolo 2 reca ulteriori potenziali misure di contenimento volte a prevenire la diffusione dell'epidemia, Pag. 33da applicarsi anche al di fuori dai casi previsti all'articolo 1. L'articolo 3, comma 1, rinvia l'attuazione delle misure d'emergenza a successivi decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottarsi su proposta del Ministro della salute, sentiti il Ministro dell'interno, il Ministro della difesa, il Ministro dell'economia e delle finanze e gli altri Ministri competenti per materia, nonché il Presidente della regione competente, nel caso in cui riguardino una sola regione, ovvero il Presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni, nel caso in cui riguardino più regioni. Il comma 2 stabilisce, invece, che nelle more dell'adozione dei citati decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, nei casi di estrema necessità e urgenza, le misure di contenimento di cui agli articoli 1 e 2 possono essere adottate, ai sensi dell'articolo 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, dell'articolo 117 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, e dell'articolo 50 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Il comma 3 fa salvi gli effetti delle ordinanze contingibili e urgenti già adottate dal Ministro della salute ai sensi dell'articolo 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833. I commi 4, 5 e 6 recano, invece, norme in materia di sanzioni penali e di utilizzo delle Forze armate e di polizia per l'attuazione delle misure di contenimento, nonché in materia di termini del controllo preventivo da parte della Corte dei conti. In particolare, viene stabilito che il Prefetto, informando preventivamente il Ministro dell'interno, assicura l'esecuzione delle misure avvalendosi delle Forze di polizia e, ove occorra, delle Forze armate, sentiti i competenti comandi territoriali. Al riguardo, evidenzia l'opportunità di prevedere che al personale militare impiegato con provvedimento dei prefetti territorialmente competenti nel compito di assicurare il divieto di accesso e di allontanamento dai comuni interessati dal contagio del virus sia attribuita, nel solo esercizio delle specifiche funzioni, la qualifica di agente di pubblica sicurezza. Segnala, inoltre, che in attuazione del decreto-legge è stato contestualmente adottato un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM del 23 febbraio 2020) per far fronte ai casi di rapido contagio avvenuti, tra l'altro, nei comuni e nelle aree del Nord Italia (già a livello regionale sono state emanate le ordinanze che prevedono specifiche misure emergenziali nelle regioni Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte, Liguria, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia). L'articolo 4 prevede che, per fronteggiare gli oneri derivanti dallo stato di emergenza sanitaria dichiarato con deliberazione del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, lo stanziamento previsto dalla medesima deliberazione è incrementato di 20 milioni di euro per l'anno 2020 a valere sul Fondo per le emergenze nazionali previsto dall'articolo 44 del codice della protezione civile (decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1) che viene dunque integrato di un pari importo. A tale onere si provvede mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 19, comma 1, lettera b), del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, relativa allo stanziamento di risorse per la lotteria degli scontrini. Infine, l'articolo 5 dispone l'entrata in vigore del decreto-legge nel giorno stesso della sua pubblicazione.

  Salvatore DEIDDA (FDI) sottolinea la necessità di evitare contrapposizioni su un provvedimento che richiede l'unità di tutte le forze politiche. Osserva, tuttavia, che le Forze armate sono a pieno titolo coinvolte nell'affrontare l'emergenza legata alla diffusione del coronavirus e, pertanto, ritiene che sia necessario fare chiarezza sulle dotazioni strumentali messe a disposizione dei nostri militari e sulle condizioni alloggiative previste per il loro impiego. Ciò è importante anche per tranquillizzare le famiglie dei militari impiegati e auspica che il Ministro della difesa voglia fornire al Parlamento tutte le necessarie delucidazioni.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) assicura che il gruppo della Lega presterà la necessaria attenzione al provvedimento Pag. 34con spirito di collaborazione, sottolineando la pressione esercitata sulla maggioranza affinché l'esame in Assemblea si svolgesse con assoluta priorità. Si rammarica, infatti, che l'emergenza sia stata in un primo momento sottovalutata dal Governo, salvo poi tentare di attribuirne la responsabilità ad altri. Condivide, quindi, le considerazioni del collega Deidda in merito all'opportunità di assicurare ai militari impiegati nei controlli non solo l'attribuzione di funzioni di agenti di pubblica sicurezza, ma anche i necessari strumenti di protezione individuale della propria salute. Al riguardo, ritiene che tale dotazione dovrebbe essere garantita anche a tutto il personale militare impiegato nell'operazione Strade Sicure in compiti di vigilanza presso siti intensamente frequentati.

  Maria TRIPODI (FI) si associa alle preoccupazioni per la salute del personale militare impiegato nei compiti di controllo previsti dal decreto, condividendo la necessità di assicurare pieno sostegno a un provvedimento che serve per risolvere la grave emergenza che si è manifestata a seguito della diffusione del coronavirus nel nostro Paese.

  Giovanni RUSSO (M5S) non condivide gli attacchi strumentali che alcune forze politiche hanno rivolto al Governo e ricorda che altri Paesi hanno affrontato l'emergenza con meno preoccupazione. Sottolinea, quindi, che le nostre Forze armate sono state in grado di rispondere con prontezza all'esigenza di riportare in Patria i nostri connazionali rimasti isolati a causa dell'epidemia, assicurando anche l'effettuazione del necessario periodo di quarantena. Ciò dimostra che le procedure attivate hanno consentito al sistema di funzionare e auspica che il provvedimento possa essere condiviso unanimemente.

  Alessandra ERMELLINO (M5S) si associa alle sollecitazioni dei colleghi Deidda e Maria Tripodi e sottolinea come sia importante fornire ai nostri militari le dovute indicazioni e rassicurazioni affinché possano sentire di non essere stati lasciati soli di fronte all'emergenza.

  Enrico BORGHI (PD) apprezza lo spirito di collaborazione e la volontà di sostenere il provvedimento che i gruppi dell'opposizione hanno manifestato e ritiene che sia un importante segnale importante fornire risposte adeguate all'emergenza che si è venuta a creare. Sarebbe un atteggiamento sbagliato se oggi venisse fornita l'immagine di una classe dirigente frammentata, tanto più se si considera che occorre assicurare una capacità di guida al Paese per risolvere la grave emergenza sanitaria che si è prodotta. Evidenzia come il contributo delle nostre Forze armate sia molto importante e, per questo, ritiene che sia necessario tutelare e preservare la loro capacità operativa evitando la potenziale diffusione del virus presso i vari Corpi militari impiegati che non possono essere assolutamente messi a rischio, pena esporre il Paese a difficoltà ancora maggiori.

  Luca TOCCALINI (LEGA) ritiene fondamentale tutelare e proteggere la salute dei nostri militari e condivide pienamente il ragionamento del collega Enrico Borghi. Sottolinea come effettivamente vi sia stata una sottovalutazione della situazione poiché le strutture ospedaliere non disponevano di protocolli anche se si già stavano registrando casi anomali di infezioni polmonari.

  Fabio Massimo BONIARDI (LEGA) ribadisce che il gruppo della Lega assicurerà il proprio sostegno al provvedimento, condividendo le critiche sui ritardi già espresse dal collega Toccalini.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S) ritiene che le nostre Forze armate dovrebbero essere messe a conoscenza delle linee guida elaborate dall'apposito comitato tecnico-scientifico, istituito lo scorso 5 febbraio, presso il Ministero della salute. Sarebbe, inoltre, importante riattivare gli ospedali militari in stato di semi abbandono.

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  Giuseppe CHIAZZESE (M5S), relatore, condividendo gli spunti di riflessione emersi nel dibattito e apprezzando lo spirito unitario dei gruppi, presenta una proposta di parere favorevole, con una osservazione e una condizione (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Giulio CALVISI la condivide, assicurando che il Governo farà ogni sforzo per fornire tutti i chiarimenti necessari dal momento che ritiene giusto e significativo il richiamo alle misure di prevenzione e di protezione della salute del personale militare inviato a fronteggiare l'emergenza.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) condividendo pienamente l'intervento del collega del Partito democratico, ritiene che il rilievo formulato nella proposta di parere come osservazione dovrebbe essere espresso in termini più vincolanti. Precisa, infine, che considerata la differenza dell'età media della popolazione italiana in confronto a quella cinese, i dati statistici sulla mortalità del virus dovrebbero presumibilmente essere assai più elevati nel nostro Paese.

  Salvatore DEIDDA (FDI) ritiene anch'egli che la proposta di parere dovrebbe recare entrambe le condizioni.

  Alessandra ERMELLINO (M5S) ribadisce la necessità di trasmettere tranquillità ai militari impiegati nei controlli alle zone di accesso alle aree vietate e di occuparsi dei cittadini con responsabilità, senza creare allarmismi.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S) sottolinea come per avere dati statistici attendibili occorra aspettare i tempi necessari.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) precisa che le sue affermazioni sono tratte da dichiarazioni di esperti epidemiologici.

  Giuseppe CHIAZZESE (M5S), relatore, accogliendo l'invito emerso nel dibattito, presenta una nuova proposta di parere favorevole con due condizioni (vedi allegato 2).

  Il sottosegretario Giulio CALVISI la condivide.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere.

  La seduta termina alle 19.20.

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