CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 febbraio 2020
327.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 19 febbraio 2020. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO.

  La seduta comincia alle 14.30.

Variazione nella composizione dei gruppi della Commissione.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, comunica che per il gruppo FdI entra a far parte della Commissione il deputato Luca DE CARLO, in sostituzione dell'on. Paolo TRANCASSINI, che ringrazia per il qualificato contributo reso nei lavori della Commissione e augura al collega De Carlo buon lavoro.
  Comunica altresì che il deputato Davide BENDINELLI, membro del Gruppo Italia Viva, cessa di far parte della Commissione.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di partenariato globale e rafforzato tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica d'Armenia, dall'altra, con Allegati, fatto a Bruxelles il 24 novembre 2017.
C. 2120 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

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  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, comunica che la III Commissione Affari esteri, competente in sede referente, ha chiesto di rendere il parere nella seduta odierna.

  Giuseppina OCCHIONERO (IV), relatrice, riferisce alla Commissione, ai fini del prescritto parere alla III Commissione Affari esteri, sul disegno di legge recante «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di partenariato globale e rafforzato tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica d'Armenia, dall'altra, con Allegati, fatto a Bruxelles il 24 novembre».
  L'Accordo di partenariato definisce la cornice giuridica e istituzionale della cooperazione tra Armenia e Unione europea ed è costituito da un preambolo, 386 articoli divisi in otto titoli, dodici allegati e due protocolli.
  L'Accordo è stato sottoscritto a latere del quinto Vertice del Partenariato orientale, tenutosi il 24 novembre 2017 a Bruxelles. Un accordo con l'Armenia avrebbe dovuto essere firmato già nel 2013, ma l'Armenia decise l'adesione all'Unione Economica Eurasiatica (UEE), che risultava incompatibile con l'area di libero scambio prevista dall'Accordo di associazione con l'Unione europea. I nuovi negoziati hanno utilizzato la leva dell'innovativo approccio della nuova Politica europea di vicinato (PEV), volto ad individuare strumenti diversi di cooperazione per quei partner non pronti o non disponibili ad intese che implichino un accordo di libero scambio.
  Si tratta quindi del primo accordo firmato dall'Unione europea con un Paese membro dell'Unione economica euro-asiatica e, sotto questo profilo, rappresenta un modello esemplificativo che si adatta ad un contesto internazionale diversificato.
  L'Accordo è entrato in vigore in via provvisoria il 1o giugno 2018.
  Gli argomenti di interesse della Commissione, sono: all'interno del Titolo V, il Capo 3, in materia di ambiente, il Capo 4, in materia di azione per il clima e il Capo 23, in materia di protezione civile; all'interno del Titolo VI, il Capo 8, sugli appalti pubblici e il Capo 9 che resa articoli in materia di sviluppo sostenibile.
  Il Capo 3 del Titolo V prevede lo sviluppo e il rafforzamento della cooperazione sulle questioni ambientali, al fine di conservare, tutelare, migliorare e recuperare le qualità dell'ambiente, l'uso sostenibile delle risorse naturali e la promozione di misure per affrontare i problemi ambientali di portata regionale o mondiale. I principali temi sui quali si sviluppa la cooperazione sono la governance ambientale, i sistemi di monitoraggio e informazione in materia di ambiente, la lotta alla criminalità ambientale e l'accesso al pubblico alle informazioni in materia di ambiente; la qualità dell'aria; la qualità dell'acqua e la gestione delle risorse idriche; la gestione dei rifiuti, la protezione della natura e la conservazione della biodiversità; l'inquinamento derivante dall'industria e l'aggressione delle sostanze chimiche. Obiettivo della cooperazione è anche lo sviluppo di una strategia nazionale armena avente ad oggetto le riforme istituzionali in programma, la ripartizione delle competenze relative all'amministrazione dell'ambiente e la promozione di misure per un'economia verde.
  Quanto all'azione per il clima, prevista dal Capo 4 del Titolo V, la cooperazione è volta alla lotta comune contro i cambiamenti climatici, attraverso misure volte, tra l'altro, alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti climatici, alla ricerca, sviluppo e diffusione di tecnologie innovative, sicure e sostenibili a basse emissioni di carbonio, alla sensibilizzazione e formazione della popolazione. Tra gli obiettivi della cooperazione vi sono misure intese ad attuare l'Accordo di Parigi a sviluppare una strategia climatica globale ed un piano d'azione per la mitigazione dei cambiamenti climatici in una prospettiva di lungo termine, affrontando altresì il problema delle emissioni di gas a effetto serra.
  Per quanto riguarda la protezione civile, di cui al Capo 23 del Titolo V, l'Accordo agli articoli 269-271 prevede l'intensificazione della cooperazione in Pag. 75materia di catastrofi naturali e provocate dall'uomo, migliorando la capacità di farvi fronte e di reagire alle stesse. Oltre allo scambio di informazioni e dati, nonché di allarmi rapidi, la cooperazione si prefigge di facilitare l'assistenza reciproca e migliorare lo scambio di migliori pratiche e linee guida in materia di prevenzione di catastrofi.
  Per ciò che concerne il settore degli appalti pubblici, di cui al Capo 8 del Titolo VI, le parti ribadiscono i rispettivi diritti ed obblighi discendenti dal precedente accordo sugli appalti pubblici del 2012. Regole supplementari sono previste in materia di pubblicazione elettronica dei bandi di gara, procedure di ricorso, termini sospensive, assenza di effetti e non discriminazione delle imprese già consolidate.
  Quanto allo sviluppo sostenibile, di cui al Capo 9 del titolo VI, le parti riaffermano il loro impegno, sottolineando i benefici derivanti dalla integrazione delle questioni ambientali e del lavoro collegate al commercio, in un approccio globale in materia di commercio sviluppo sostenibile. Le parti si impegnano quindi a cooperare nei negoziati su questioni ambientali connesse al commercio che rivestono interesse comune. Al fine di migliorare il contributo del commercio all'obiettivo dello sviluppo sostenibile nelle sue dimensioni economica, sociale e ambientale, le parti si impegnano a facilitare e promuovere gli investimenti in beni e servizi ambientali, a promuovere investimenti per beni e servizi particolarmente rilevanti ai fini dell'attuazione degli effetti dei cambiamenti climatici e a promuovere lo scambio di merci contribuiscono a migliorare le pratiche rispettose dell'ambiente, come ad esempio i marchi di qualità ecologica.
  Viene quindi riconosciuta dalle parti la biodiversità quale elemento essenziale per il conseguimento dello sviluppo sostenibile e vi è un impegno a garantire la conservazione e gestione sostenibile delle foreste quali risorse che contribuiscono al conseguimento di obiettivi economici, ambientali e sociali. Le parti si impegnano inoltre a promuovere migliori pratiche nella gestione della pesca in un approccio ecosistemico, al fine di garantire la gestione responsabile e sostenibile di risorse biologiche marine. È previsto inoltre specificamente che le parti valutino l'impatto dell'attuazione dell'Accordo sullo sviluppo sostenibile.
  Il disegno di legge di autorizzazione alla ratifica dell'Accordo si compone di 4 articoli. Gli articoli 1 e 2 contengono, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo. L'articolo 3 contiene una clausola di invarianza finanziaria e l'articolo 4 determina l'entrata in vigore della legge il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
  Presenta quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole presentata dalla relatrice (vedi allegato 1).

Ratifica ed esecuzione della Convenzione quadro del Consiglio d'Europa sul valore del patrimonio culturale per la società, fatta a Faro il 27 ottobre 2005.
C. 2165 ed abb.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Mario MORGONI (PD), relatore, riferisce alla Commissione sulla proposta di legge di Ratifica ed esecuzione della Convenzione quadro del Consiglio d'Europa sul valore del patrimonio culturale per la società, fatta a Faro il 27 ottobre 2005
  La Convenzione è entrata in vigore nel 2011 ed è ratificata da diciotto Stati aderenti al Consiglio d'Europa. Il testo è stato altresì sottoscritto, ma non ancora ratificato, da altri sei Paesi. L'Italia ha firmato la Convenzione il 27 febbraio 2013.
  La Convenzione si fonda sul presupposto che la conoscenza e l'uso dell'eredità culturale rientrino pienamente fra i diritti Pag. 76umani, ed in particolare nell'ambito del diritto dell'individuo a prendere liberamente parte alla vita culturale della comunità e a godere delle arti, come espressamente previsto dall'articolo 27 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948 e dall'articolo 15 del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali del 1966.
  Integrando gli strumenti internazionali esistenti in materia, il testo invita gli Stati a promuovere un processo di valorizzazione partecipativo, fondato sulla sinergia fra pubbliche istituzioni, cittadini privati, associazioni. Come «Convenzione quadro», definisce gli obiettivi generali e suggerisce possibilità di intervento, in particolare in ordine alla promozione di un processo partecipativo di valorizzazione del patrimonio culturale, senza imporre specifichi obblighi di azione per i Paesi firmatari.
  Il testo si compone di cinque parti. La Parte I reca obiettivi, definizioni e principi (articoli da 1 a 6). La Parte II riguarda il contributo del patrimonio culturale allo sviluppo dell'essere umano e della società (articoli 7-10). La Parte III (articoli 11-14) è dedicata al tema della responsabilità condivisa nei confronti del patrimonio culturale e alla partecipazione del pubblico. La Parte IV (articoli 15-17) riguarda i meccanismi di controllo e di cooperazione. La Parte V reca le clausole finali.
  L'unica disposizione che involge la competenza della Commissione è l'articolo 8 che stabilisce l'impegno ad utilizzare tutte le caratteristiche patrimoniali dell'ambiente culturale per promuovere un approccio integrato alle politiche riguardo alla diversità culturale, biologica, geologica e paesaggistica, nonché per promuovere obiettivi di qualità nelle modificazioni dell'ambiente.
  Il progetto di legge di ratifica si compone di quattro articoli. Si evidenzia, al riguardo che l'articolo 3 affida ad un decreto interministeriale l'adozione di un programma triennale e reca la clausola secondo cui dall'applicazione della Convenzione non possano derivare limitazioni rispetto ai livelli di tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale garantiti dalla Costituzione e dalla vigente legislazione in materia.
  Non essendovi profili problematici, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere presentata dal relatore (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 19 febbraio 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 15.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 19 febbraio 2020. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO. — Interviene il sottosegretario di Stato alle infrastrutture e trasporti, Roberto Traversi.

  La seduta comincia alle 15.30.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

5-02670 Fiorini: ritardi nella realizzazione della bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo.

  Il sottosegretario Roberto TRAVERSI, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Benedetta FIORINI (FI), ringrazia il sottosegretario per la risposta, sottolineando preliminarmente che la bretella autostradale Campogalliano Sassuolo rappresenta Pag. 77una delle tre opere strategiche per lo sviluppo dell'Emilia-Romagna, insieme alla Cispadana e al Passante di mezzo. Si tratta di un'opera imponente, che contempla più di 25 km di strade, il cui iter procedurale è partito nel 2001. I lavori avrebbero dovuto avviarsi entro maggio 2018, ma sono stati bloccati in ragione dell'esigenza del Ministero di procedere ad alcune valutazioni, tra cui l'analisi costi benefìci, il cui esito seppur positivo, non ha consentito l'avvio dell'opera.
  Osserva che la bretella porterebbe un importante beneficio alla regione, alleggerendo la viabilità, soprattutto dei mezzi pesanti, con effetti positivi anche per la sicurezza delle strade, superando l'inaccettabile rischio dei cittadini emiliano-romagnoli che percorrono strade ad alto rischio a causa della forte presenza dei camion. Il ritardo nella realizzazione dell'opera rappresenta inoltre un ingiustificabile boicottaggio delle attività produttive dei cittadini della regione, che chiedono con forza l'avvio dei lavori. Ritiene pertanto indispensabile che, dopo più di trent'anni di attesa, i lavori vengano avviati quanto prima, ritenendo inaccettabile il blocco perpetuato finora. I caselli intermedi consentirebbero allo scalo merci di entrare in azione con un ruolo strategico sul Sud europeo. Evidenzia la ricaduta negativa per tutti i settori produttivi regionali, a partire dai settori di eccellenza – ceramica, tessile, agroalimentare, moda, meccanica, motori e turismo –, sottolineando che il solo distretto di Sassuolo occupa trentamila addetti, con un indotto che può arrivare a dieci miliardi di euro.
  Non potendosi a suo giudizio parlare di sviluppo senza infrastrutture, preannuncia di continuare in prima fila la propria battaglia per la realizzazione di questa infrastruttura fondamentale per la crescita del Paese, auspicando che non vi siano ulteriori rallentamenti, dovuti a fattori che vengono presi come alibi, quali i ritardi nelle procedure di esproprio dei terreni. In ultimo fa presente che non si tratta del capriccio di un distretto o di un industriale ma della richiesta di un'intera comunità regionale, per la realizzazione di un'opera condivisa da tutto il centrodestra, sulla cui realizzazione continuerà a monitorare sin quando non ci sarà un esito positivo.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.40.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

INTERROGAZIONI

5-03226 Ferri: Messa in sicurezza della strada statale 62 della Cisa ed esonero del pedaggio austostradale nei tratti che costituiscono percorrenza alternativa.

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