CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 febbraio 2020
327.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza
COMUNICATO
Pag. 132

  Mercoledì 19 febbraio 2020. — Presidenza del vicepresidente Simone PILLON. – Interviene, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, il sostituto procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, dottoressa Maria Monteleone.

  La seduta comincia alle 8.45.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Il PRESIDENTE avverte che della seduta odierna verrà redatto il resoconto sommario e che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo, a circuito interno, con contestuale registrazione audio, e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.
  Non essendovi osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.

PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito dell'indagine conoscitiva sulle forme di violenza fra i minori e ai danni di bambini e adolescenti: audizione del sostituto procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, dottoressa Maria Monteleone.

  Prosegue la procedura informativa, sospesa nella seduta di ieri.

  Il PRESIDENTE ringrazia la dottoressa Monteleone per la disponibilità a partecipare ai lavori della Commissione e a fornire il suo autorevole contributo sulle questioni afferenti alla violenza tra i minori e ai danni di bambini e adolescenti.

  La dottoressa MONTELEONE, dopo aver ricordato alla Commissione il proprio incarico di coordinatore presso la Procura della Repubblica di Roma di un pool di pubblici ministeri che si occupa dei casi che riguardano vittime vulnerabili, sottolinea come tale pool si occupi non solo dei procedimenti penali che vedono coinvolti o come vittime o come testimoni i minori, ma anche dei procedimenti in sede civile in materia di famiglia, nei quali è prevista la partecipazione del pubblico ministero. Fa presente poi che circa tre anni fa è stato istituito a Roma un tavolo interistituzionale che vede coinvolti oltre agli uffici giudiziari del territorio anche altri soggetti Pag. 133istituzionali ai quali sono attribuite competenze in materia di violenza e di tutela dei minori; in particolare partecipano ai lavori del tavolo interistituzionale anche il Garante regionale per l'infanzia, le Forze di polizia, i centri antiviolenza e un rappresentante dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù, presso il quale è attivo un pronto soccorso pediatrico. Si è giunti attraverso i lavori svolti dal tavolo interistituzionale alla redazione di linee guida alle quali sono chiamati ad attenersi tutti gli operatori della giustizia al fine di attuare la migliore tutela possibile dei soggetti minori di età.
  Dopo aver ricordato gli ulteriori protocolli sottoscritti dagli uffici della Procura a tutela delle vittime vulnerabili, fa presente che dal 2013 è operativa una sala per l'ascolto protetto delle vittime.
  Fornisce quindi alla Commissione alcuni dati relativi all'andamento dei fenomeni criminali ai danni dei minori. Nell'anno giudiziario 2019 si rileva un elevato numero di procedimenti in danno dei bambini e dei minori in genere: oltre ai 1788 casi di maltrattamenti in famiglia si registrano circa 1300 reati che vedono i minorenni come vittime e persone offese.
  Più nel dettaglio nel 2019 i nuovi procedimenti per i delitti di pornografia minorile sono stati 262; per prostituzione minorile, 31; per atti sessuali con minore e corruzione di minore, 117; per abuso dei mezzi di correzione, 91; per impiego di minori nell'accattonaggio, 20; per sottrazione di minore, 214; per atti osceni commessi in vicinanza di luoghi frequentati da minori, 50; per sequestro di persona minorenne, 7.
  Rileva poi un significativo aumento dei procedimenti per reato di adescamento di minori, commesso prevalentemente attraverso la rete. Questi procedimenti sono passati dai 117 del 2018 ai 132 del 2019.
  Particolarmente allarmanti sono poi i procedimenti per i reati di cui agli articoli 388, comma 2 del codice penale, il quale sanziona l'elusione dell'ordine di protezione ovvero di un provvedimento di eguale contenuto assunto nel procedimento di separazione o divorzio dei coniugi ovvero ancora dell'esecuzione di un provvedimento del giudice, che concerna l'affidamento di minori, e di cui agli articoli 570 (violazione degli obblighi di assistenza familiare) e 570-bis (violazione degli obblighi di assistenza familiare in caso di separazione o di scioglimento del matrimonio) del codice penale.
  Sottolinea poi come dal 2015 al 2018 siano stati sentiti con modalità protette 903 minorenni, di cui 570 bambine e 333 bambini.
  Più in generale osserva come la tipologia di reati più diffusa per i quali i minorenni restano vittime sia la violenza sessuale, seguita dal delitto di maltrattamenti in famiglia,
  Circa la tempestività nell'ascolto del minore, rispetto all'acquisizione della notizia di reato, rileva che nel 2015 ben 41 minori sono stati sentiti nello stesso giorno in cui la notizia di reato è stata ricevuta dagli inquirenti.
  In ogni caso il dato significativo, sia sotto il profilo della tempestività delle indagini che dello stesso interesse del minore, è che nel 2015 ben 180 minori (su 239) sono stati ascoltati entro trenta giorni dalla notizia di reato. Resta confermato il fatto che i reati per i quali i minori sono sentiti sono essenzialmente: la violenza sessuale (126 casi) ed i maltrattamenti in famiglia (97 casi) e che i dichiaranti nella stragrande maggioranza dei casi sono le vittime dei reati.
  Rileva poi come dall'analisi dei minori ascoltati nei procedimenti penali emerga un dato particolarmente grave: la presenza di non pochi minori vittime di reato di età inferiore ai sei anni. Conclude sottolineando come i reati ai danni dei minori si consumino prevalentemente in un ambiente vicino al minore e in particolare in famiglia e a scuola.

  Si apre il dibattito.

  Il presidente PILLON (L-SP-PSd'Az), nell'evidenziare come sia preoccupante l'elevato numero di procedimenti per reati di pornografia minorile, domanda all'audita se ritenga che le intercettazioni possano Pag. 134costituire per il perseguimento di questi reati un utile mezzo di ricerca della prova. In proposito fa presente che è attualmente all'esame della Commissione giustizia del Senato il disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge n. 161 del 219 in materia di intercettazioni e che in quella sede il proprio gruppo sta insistendo per l'approvazione di un emendamento volto ad ampliare l'ambito di applicazione delle intercettazioni mediante trojan anche ai procedimenti per tutte le fattispecie nelle quali si sostanzia il reato di pornografia minorile. Chiede poi alla dottoressa Monteleone in che modo gli uffici di Procura affrontino gli eventuali casi di uso strumentale delle denunce di abuso nei procedimenti di separazione e divorzio conflittuale. Pone infine quesiti in merito ai casi di abuso perpetrati a livello scolastico e alla opportunità di prevedere l'obbligatoria installazione di sistemi di videosorveglianza.

  La senatrice Maria SAPONARA (L-SP-PSd'Az) chiede in che modo la Procura venga a conoscenza delle notizie di reato che coinvolgono minori di anni sei.

  La senatrice Maria Laura MANTOVANI (M5S) chiede in quanti procedimenti per reati di maltrattamenti familiari e con quali tempi si sia proceduto all'allontanamento del minore dalla famiglia e in caso di assoluzione al rientro dello stesso nel nucleo familiare. Chiede poi se le procedure di ascolto siano applicate anche ai casi di procedimenti per prostituzione minorile e accattonaggio.

  L'onorevole Carmela GRIPPA (M5S) pone quesiti sui tempi di ascolto dei minori, domandando in particolare in quale luogo il minore venga collocato nelle more dell'ascolto.

  La dottoressa MONTELEONE risponde in primo luogo al quesito posto dal senatore Pillon con riguardo ai fenomeni criminosi della pedopornografia. In proposito osserva come si tratti di fenomeni oltremodo gravi per il cui contrasto è richiesta una particolare competenza e specializzazione anche sul piano tecnico anche dei pubblici ministeri. Per questa ragione è stato attivato all'interno della Procura di Roma un sottogruppo di pubblici ministeri competente solo su questi reati. Sul piano legislativo la normativa vigente è senza dubbio all'avanguardia nello scenario internazionale. Nel perseguimento di questi reati un ruolo di indubbio rilievo è svolto, da un lato, dalle investigazioni sotto copertura e, dall'altro, dall'utilizzo delle intercettazioni informatiche e telematiche.
  Relativamente ai casi di denunce infondate e strumentali osserva come si tratti – fortunatamente – di ipotesi del tutto marginali. In proposito sottolinea come contribuisca ad evitare queste possibili strumentalizzazioni il fatto che, nell'ambito della Procura romana, i pubblici ministeri penali si occupino anche dei procedimenti di famiglia che vedono coinvolti minori.
  Rispondendo alla senatrice Maria Saponara fa presente che le notizie di reati ai danni di minori di anni sei provengono in genere da denunce di soggetti terzi. Per l'emersione di tali casi è richiesta una particolare competenza e specializzazione nell'attività di indagine sia delle Forze di polizia che delle autorità giudiziarie procedenti.
  Relativamente ai tempi di ascolto osserva come non in tutti i casi sia necessario procedere all'ascolto, più o meno immediato del minore, in quanto in alcuni ipotesi ciò rischierebbe addirittura di aggravare le conseguenze del reato.
  Replicando alla senatrice Maria Laura Mantovani osserva come anche con riguardo alla prostituzione minorile, reato che rientra nell'ambito della competenza della Procura distrettuale, e all'accattonaggio si seguano le modalità investigative seguite per gli altri reati ai danni di vittime vulnerabili.

  Il PRESIDENTE, tenuto conto dell'imminente inizio dei lavori delle Aule, invita l'audita ad integrare per iscritto le risposte Pag. 135ai quesiti posti. Dopo aver vivamente ringraziato la dottoressa Monteleone per il suo intervento, dichiara conclusa l'audizione.

  Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.

  La seduta termina alle 9.35.