CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 11 febbraio 2020
322.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 11 febbraio 2020. — Presidenza del presidente Alberto BARACHINI.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.10 alle 13.50.

  Martedì 11 febbraio 2020. — Presidenza del presidente Alberto BARACHINI.

  La seduta comincia alle 13.50.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

  Il PRESIDENTE comunica che, ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità dei lavori della seduta odierna, sarà assicurata mediante l'attivazione del sistema audiovisivo a circuito chiuso.

Sulla delibera in merito alla comunicazione politica concernente alcune elezioni suppletive.

  Il PRESIDENTE, con riferimento alla delibera recante disposizioni in materia di comunicazione politica e informazione della società concessionaria del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale in relazione alla campagna per alcune elezioni suppletive – approvata nella seduta del 4 febbraio scorso – informa che la RAI, solo successivamente, ha segnalato, con lettera del 6 febbraio, talune criticità in merito alle conferenze stampa, previste Pag. 39all'articolo 6 della stessa delibera, che potrebbero rendere tali programmi inefficaci per gli stessi candidati.
  In particolare, la RAI riterrebbe preferibile prevedere, in sostituzione delle suddette conferenze, adeguati spazi informativi all'interno dei notiziari della TGR, ovviamente assicurando la parità di condizione tra tutti i candidati.
  Conclude osservando che, a proprio avviso, la proposta, sottopostagli ai sensi dell'articolo 10, comma 3, della delibera, potrebbe trovare accoglimento, dal momento che otterrebbe l'effetto di ampliare gli spazi di visibilità per i candidati. Vista la delicatezza della materia, ritiene tuttavia opportuno sottoporre la propria valutazione alla Commissione.

  La Commissione unanime conviene sulla proposta del Presidente.

ATTIVITÀ DI INDIRIZZO E VIGILANZA

Seguito dell'esame dello schema di delibera recante «disposizioni in materia di comunicazione politica, tribune, messaggi autogestiti e informazione della società concessionaria del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale in relazione alla campagna per il referendum popolare confermativo indetto per il giorno 29 marzo 2020.».
(Seguito e conclusione dell'esame – Approvazione con modificazioni).

  Il PRESIDENTE ricorda che, nella seduta del 4 febbraio scorso, è iniziato l'esame dello schema di delibera relativo alla disciplina in tema di comunicazione politica, tribune, messaggi autogestiti e informazione della società concessionaria del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale in relazione alla campagna per il referendum popolare confermativo, fissate per il giorno 29 marzo 2020.
  Illustra un nuovo testo, pubblicato in allegato, che include alcune modifiche, sulle quali già si è convenuto all'unanimità nella odierna riunione dell'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi (vedi allegato 1).
  Non essendovi osservazioni, lo schema di delibera è quindi posto in votazione.
  Previa verifica del numero legale, la Commissione approva all'unanimità.

Sui lavori della Commissione.

  Il PRESIDENTE, anche con riferimento a quanto accaduto nell'ultima seduta, ritiene doveroso richiamare ciascun componente affinché mantenga sempre, durante le sedute e l'attività della Commissione, un comportamento ed un linguaggio appropriato alla sede istituzionale di cui si ha l'onore di appartenere.
  Lo sviluppo di discussioni in cui emergono legittimamente opinioni diverse deve essere il più possibile ordinato e corretto, tanto più quando le sedute della Commissione sono sottoposte ad un regime di pubblicità rafforzato: non è consentita la lettura di scritti sconvenienti ne è permesso che un parlamentare possa pronunciare parole sconvenienti, nonché, ovviamente, sovrapporsi agli interventi dei colleghi. Auspica quindi la collaborazione dei commissari affinché sia preservato il decoro e la credibilità della Commissione.

  La Commissione prende atto.

  Il PRESIDENTE informa quindi che, nel corso dell'Ufficio di Presidenza appena svolto, è stato convenuto all'unanimità di inviare una lettera al Presidente e all'Amministratore delegato per invitare la RAI a non dare, in nessuna occasione, spazio nelle proprie trasmissioni a voci che tendano a diffondere messaggi di odio, discordia e divisione o a negare verità storiche.

  La Commissione prende atto.

  Si apre un dibattito.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) interviene per ricordare l'importanza di audire nuovamente Pag. 40il direttore delle risorse umane della RAI Felice Ventura, già sentito in merito alla vicenda del concorso riservato ai giornalisti precari, anche sulle altre questioni riguardanti il personale, incluso quello che lavora per le ditte esterne. Si sofferma poi su un caso specifico di un lavoratore impiegato da un subappaltatore e tenuto a garantire una reperibilità costante.

  Il PRESIDENTE invita il senatore Airola a formulare un quesito sulla vicenda citata.

  Il deputato Michele ANZALDI (IV) richiama una recente pronuncia dell'AGCOM, adottata a seguito di un proprio esposto, che ha dichiarato l'incompetenza in merito allo spot di «Porta a Porta» trasmesso su Rai Uno il 22 gennaio scorso, poiché la legge non disciplina la par condicio per tale fattispecie: invita la Commissione ad approfondire la questione e a provvedere a colmare il vuoto normativo con le proprie delibere.

  Il PRESIDENTE rileva che il tema potrebbe essere affrontato in occasione dell'esame della delibera sulle prossime elezioni regionali.

  La senatrice Simona PERGREFFI (L-SP-PSd'Az) lamenta come, nel corso della campagna elettorale per le elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria, gli esponenti del movimento delle «sardine» abbiano partecipato a numerose trasmissioni televisive e, pur essendo apertamente schierati, non sono stati conteggiati ai fini della par condicio.

  Il senatore Maurizio GASPARRI (FIBP-UDC) si sofferma sulla vicenda, a proprio avviso non chiusa, che ha investito il vice direttore del TG1 Polimeno Bottai, chiedendo che, nel corso della prossima audizione in programma, l'Amministratore delegato risponda sul punto: giudica infatti non convincenti le valutazioni da lui espresse al riguardo.
  Stigmatizza inoltre le parole contro le forze dell'ordine e a favore delle sostanze stupefacenti espresse in passato dal cantante Achille Lauro, che ha partecipato al 70o Festival di Sanremo. Invita a non assolvere tutti gli errori e i toni sconvenienti che hanno accompagnato la realizzazione della manifestazione canora solo alla luce del successo negli ascolti, un dato che di per sé potrebbe anche essere favorito dalla volgarità dei contenuti.
  Critica la gestione della RAI del «Giorno del ricordo», che ha riservato alla ricorrenza fasce orarie non pregiate e ha relegato la principale iniziativa, ovvero la trasmissione del film «Red Land» sul canale tematico RaiMovie.

  Si associa il deputato Michele ANZALDI (IV), domandandosi per quale motivo il film non sia stato trasmesso su una rete generalista.
  Circa la vicenda del vice direttore del TG1 invita alla cautela poiché i documenti di cui si discute sono comunque atti di parte prodotti dagli avvocati dell'interessato.

  Anche il deputato Giorgio MULÈ (FI) si sarebbe aspettato una trasmissione del film sulle Foibe in prima serata sulle reti generaliste. Ritiene che la Commissione dovrebbe chiedere alla RAI maggiore attenzione al riguardo, sul solco delle parole espresse nei giorni scorsi dal Presidente della Repubblica.
  Chiede di programmare le audizioni dei nuovi Direttori di rete.
  Chiede inoltre di audire il Ministro dell'economia e delle finanze Gualtieri, in qualità di azionista della RAI, per acquisire le sue valutazioni sulla situazione interna al Consiglio di amministrazione, dove importanti deliberazioni vengono ormai approvate con maggioranze occasionali.

  Il senatore Primo DI NICOLA (M5S) evidenza l'importanza dell'iniziativa della lettera indirizzata ai vertici della RAI.

  Il PRESIDENTE, alla luce delle considerazioni svolte, propone di integrare la Pag. 41lettera con un espresso riferimento all'insufficienza della programmazione del servizio pubblico in occasione del «Giorno del ricordo».

  La deputata Maria Laura PAXIA (M5S) informa di aver presentato un quesito sullo scarso risalto dato dalle reti RAI alle dichiarazioni del boss mafioso Giuseppe Graviano circa i suoi contatti con Silvio Berlusconi.

  Il senatore Maurizio GASPARRI (FIBP-UDC) ricorda che lo stesso Graviano afferma che all'epoca dei presidenti Ciampi e Scalfaro e del Ministro della giustizia Conso furono cancellati 450 provvedimenti di carcere duro per i mafiosi, mentre i Governi di centro destra non hanno concesso benefici: invita la RAI a dare risalto anche a questo dato.

  Il deputato Andrea RUGGIERI (FI) invita alla massima prudenza nel dar credito alle dichiarazioni dei pentiti di mafia, come insegna il caso di Massimo Ciancimino.

  La deputata Carla CANTONE (PD) invita il servizio pubblico, in un'epoca purtroppo caratterizzata da reflussi violenti e razzisti, a fare una corretta informazione sul tema delle Foibe, notando peraltro come ieri, a Trieste, fossero presenti tutte le forze politiche. Ritiene perciò necessario, a prescindere dall'appartenenza partitica, intervenire al riguardo sulla RAI.

  Il senatore Francesco VERDUCCI (PD) richiama l'attenzione sul tema della tutela del pluralismo, che a suo avviso dovrebbe essere oggetto di un'apposita iniziativa della Commissione affinché, soprattutto nei telegiornali della RAI, sia garantita un'informazione equilibrata.
  Un ulteriore tema che la Commissione dovrebbe approfondire è quello della tutela del lavoro all'interno della RAI, nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 24 del Contratto di servizio ed al fine di superare il problema storico del precariato. Inoltre, l'Azienda dovrebbe predisporre un piano di trasparenza sull'impiego dei contratti esterni e dovrebbe sempre svolgere la propria missione informativa, evitando spettacolarizzazioni ed adoperando un linguaggio consono con i doveri del servizio pubblico.
  Nell'esprimere un forte apprezzamento per i valori di inclusione e solidarietà che il Festival di Sanremo ha contribuito a diffondere in una edizione peraltro accompagnata da ottimi ascolti, coglie l'occasione per rilevare che in merito a pagine tragiche della storia nazionale, come ad esempio le Foibe, occorre una specifica attenzione da parte del servizio pubblico che dovrebbe affidarsi più al contributo di esperti e storici piuttosto che alla programmazione di fiction o film dal carattere fuorviante.

  Il senatore Maurizio GASPARRI (FIBP-UDC) esprime il proprio disappunto in ordine alle considerazioni che il senatore Verducci ha esposto per quanto riguarda le Foibe.

  Il senatore Primo DI NICOLA (M5S) nell'associarsi da quanto espresso dalla deputata Cantone e dal senatore Verducci, esprime la raccomandazione che le vicende storiche nazionali, soprattutto quelle del periodo bellico e post bellico, siano rappresentate con un racconto obiettivo e rispettoso della verità storica, in modo che siano narrate correttamente alle nuove generazioni. In tal senso, la RAI dovrebbe dedicare un impegno editoriale maggiore su tali tematiche.
  Coglie inoltre l'occasione per evidenziare che il fatto che siano state riportate nei servizi giornalistici le dichiarazioni rese di recente da un esponente dell'organizzazione criminale mafiosa rientrano nel diritto-dovere di cronaca giornalistica; peraltro, anche questo tipo di dichiarazioni dovrebbe essere inserito in un contesto più ampio, qual è quello della cosiddetta trattativa tra lo Stato e la mafia che non è sempre stato oggetto della dovuta attenzione da parte della RAI.

  Il deputato Emilio CARELLI (M5S) invita la Commissione a valutare un'iniziativa affinché il film «Red Land» trasmesso su Pag. 42RAI Movie possa essere replicato sulle reti di maggiore ascolto della RAI.

  Il senatore Francesco VERDUCCI (PD) manifesta la propria contrarietà ad indicazioni dirette dalla Commissione sull'organizzazione del palinsesto che è rimesso all'autonomia della RAI, fermo restando che è d'accordo sull'esigenza che vi sia un adeguato approfondimento sulle implicazioni storiche della tragedia delle Foibe.

  Ad avviso del deputato Giorgio MULÈ (FI) la tragedia delle Foibe non dovrebbe essere occasione di divisione tra le forze politiche, rappresentando un fatto storico ormai acclarato. Semmai, da parte del servizio pubblico dovrebbe essere dato maggiore risalto al ricordo e alla testimonianza degli esuli e dei loro familiari.

  Il deputato Massimiliano CAPITANIO (Lega) condivide l'esigenza di una memoria condivisa sulla tragedia delle Foibe, anche attraverso la riprogrammazione in prima o in seconda serata del film «Red Land».

  La senatrice Maria Alessandra GALLONE (FIBP-UDC) ricorda che la discussione circa la rappresentazione delle Foibe è diventato un tema purtroppo ricorrente nel quale sia ha occasione di evidenziare la scarsa attenzione che la RAI dedica a tale evento storico nella sua programmazione. In realtà il servizio pubblico dovrebbe contribuire alla pacificazione e alla costruzione di una memoria condivisa, nella direzione, peraltro ricordata dalle autorevoli parole che il Capo dello Stato ha espresso di recente sul tema.

  Dopo ulteriori osservazioni da parte dei deputati Massimiliano CAPITANIO (Lega) e Francesca FLATI (M5S), il PRESIDENTE, non facendosi ulteriori osservazioni, si riserva di inviare alla RAI una lettera di richiamo in merito ad una adeguata programmazione relativa al «Giorno del Ricordo».

  La Commissione conviene sulla iniziativa del Presidente.

Sulla pubblicazione dei quesiti.

  Il PRESIDENTE comunica che sono pubblicati in allegato, ai sensi della risoluzione relativa all'esercizio della potestà di vigilanza della Commissione sulla società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, approvata dalla Commissione il 18 marzo del 2015, i quesiti dal n. 172/895 al n. 182/926 per i quali è pervenuta risposta scritta alla Presidenza della Commissione (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 14.50.

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