CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 gennaio 2020
314.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 29 gennaio 2020. — Presidenza della presidente Carla RUOCCO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alessio Mattia Villarosa.

  La seduta comincia alle 14.35.

DL 162/2019: Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica.
C. 2325 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 28 gennaio scorso.

  Raffaele TRANO (M5S), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato), che illustra nel dettaglio.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) osserva che il Governo avrebbe dovuto mostrare maggiore rispetto nei confronti dei contribuenti e del Parlamento nel momento in cui ha deciso di modificare, in corso d'opera, la norma relativa alla cosiddetta mini flat tax, perché così facendo ha fortemente penalizzato i lavoratori dipendenti e i pensionati.Pag. 45
  Il Governo avrebbe dovuto avere più rispetto nei confronti della Commissione Finanze visto che, già in occasione della seduta di question time svoltasi due settimane fa, la Lega aveva chiesto chiarimenti sui termini di decorrenza relativi all'applicazione del regime forfettario di tassazione e il Sottosegretario Villarosa si era impegnato a fornire entro una settimana la relativa risposta, cosa che non è avvenuta.
  Il Governo avrebbe inoltre dovuto avere più rispetto nei confronti dei contribuenti, che ancora non sanno se il termine a partire dal quale decorrerà il nuovo regime sia o meno il 1o gennaio 2020 – termine peraltro nel frattempo abbondantemente scaduto. Ove il termine rimanga così previsto, i contribuenti dovranno in tutta fretta acquistare il relativo software, impararne le modalità di utilizzo, applicare l'IVA sulle fatture, sostenere le spese per il commercialista e vedere aumentata la tassazione loro applicata. Si finisce dunque per penalizzare coloro che – come i pensionati o i dipendenti – intendono aprire in piena trasparenza una partita Iva, anche venendo meno alle prescrizioni dello Statuto del contribuente.
  Segnala che la Lega, al fine di evitare questi aggravi, ha presentato alcune proposte emendative al decreto-legge cosiddetto «Milleproroghe» volte a fissare la decorrenza della norma in questione a partire dal 1o gennaio 2021, al fine di dare tempo sufficiente ai contribuenti per adeguarsi al nuovo regime. Si tratta di una proposta ragionevole, anche richiamata dalla stessa Presidente Ruocco in occasione di un recente convegno dell'Associazione nazionale dei commercialisti.
  Fa quindi presente che i componenti del gruppo della Lega in Commissione Finanze hanno adito il Garante del contribuente della Regione Lazio, evidenziando la contrarietà della disposizione, priva di termini di decorrenza, allo Statuto del contribuente e chiedendo che non vengano applicate le sanzioni per eventuali ritardi nell'adempimento degli obblighi previsti. Non appare corretto infatti, da parte del Governo, esigere l'osservanza di una disposizione di cui non si indica la data dell'entrata in vigore e richiedere ai contribuenti un comportamento ligio quando per primi non ci si comporta correttamente.
  Osserva, infine, che, mentre il Governo e la maggioranza si vantano di condurre una forte azione di contrasto all'evasione fiscale, l'effetto della disposizione sulla mini flat tax andrà esattamente nella direzione opposta, perché i contribuenti, gravati da troppi oneri, saranno indotti a lavorare in nero.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) ritiene di dover rispondere alle allarmistiche affermazioni del collega Gusmeroli, precisando che la norma citata riguarda unicamente i lavoratori dipendenti e i pensionati che decidano di svolgere una attività di libera professione aggiuntiva, che integri le proprie entrate, e non si rivolge affatto alla generalità dei lavoratori dipendenti o pensionati. Ci tiene anzi a precisare che, grazie al Governo, i 16 milioni di lavoratori dipendenti italiani avranno un aumento della propria busta paga, mediante la riduzione del cuneo fiscale.
  Non si può quindi affermare che il Governo e la maggioranza stiano vessando i contribuenti; il tema del regime fiscale per coloro che svolgono un secondo lavoro potrà in ogni caso essere oggetto di valutazione e approfondimento, anche al fine di considerare la possibilità di una aliquota agevolata, ma ricordando che il regime dei minimi nasce, anche a livello europeo, per sostenere le giovani partite Iva e non per coloro che svolgono attività integrative.

  Laura CAVANDOLI (LEGA) osserva che l'esame degli emendamenti al decreto-legge cosiddetto «Milleproroghe» avrà inizio in Commissione Bilancio soltanto a partire da lunedì 3 febbraio, e che il decreto non sarà convertito in legge prima della metà del prossimo mese di marzo. Chi ha lavorato sinora lo ha fatto senza conoscere il proprio regime fiscale, che rimarrà indeterminato ancora a lungo provocando di fatto un aumento del lavoro Pag. 46nero. Si tratta di un passo indietro rispetto agli obiettivi antielusivi e di contrasto al lavoro sommerso che il regime dei minimi intendeva perseguire, peraltro ottenendo apprezzabili risultati.
  Ricorda altresì che, secondo le norme contenute nello Statuto del Contribuente, tra l'adozione delle modifiche in materia di adempimenti fiscali e la loro applicazione devono decorrere almeno 60 giorni. Si tratta di un problema oggettivo che richiede una risposta in tempi rapidi.
  Ribadisce, infine, che la Lega ha presentato sul tema un'interrogazione a risposta immediata in Commissione due settimane fa, senza ottenere risposta, nonché proposte emendative al decreto-legge n. 162 ora all'esame delle Commissioni I e V.

  Paolo PATERNOSTER (LEGA) si associa alle considerazioni svolte dal collega Gusmeroli, ritenendo si debbano rispettare coloro che lavorano più del dovuto e che quindi hanno il diritto di conoscere il regime fiscale cui è sottoposta la propria attività. Si tratta di contribuenti che non vogliono eludere il fisco lavorando in nero, ma al contrario desiderano pagare il dovuto.

  Massimo BITONCI (LEGA) trattandosi di un tema da lui seguìto in prima persona nel passato, intende intervenire sulle questioni sollevate, che rivestono particolare delicatezza. Ricorda, infatti, che il regime forfettario in discussione è nato da una iniziativa della Lega quando Berlusconi era Presidente del Consiglio – ben prima quindi dei Governi di centrosinistra – e che la sua ratio è quella di apportare semplificazione al regime vigente, offrendo riduzione degli adempimenti e certezza contributiva.
  Rammenta altresì che, sebbene le norme introdotte non abbiano sempre incontrato apprezzamento da parte delle burocrazie del Ministero dell'economia e dell'Agenzia delle entrate, hanno dato nel tempo ottimi risultati. Intende con l'occasione ringraziare l'ex direttore dell'Agenzia delle entrate, Antonino Maggiore, con il quale ha invece avuto l'opportunità di collaborare proficuamente nella definizione del nuovo regime. Non si è quindi affatto assistito ad un calo dell'IRPEF – come qualcuno aveva presagito – ma l'imposta sostitutiva ha invece prodotto maggiori entrate, anche rappresentando un potente strumento di lotta all'evasione. Le norme previste dal regime forfettario hanno infatti costituito un incentivo ad aprire partite Iva, perché vi è chiarezza fin dall'inizio sull'aliquota dovuta al fisco e vi sono meno oneri ed adempimenti.
  Invita quindi il Governo e la maggioranza ad una attenta riflessione sull'argomento. Porre delle ulteriori limitazioni, come suggeriscono gli uffici governativi, comporterebbe certamente la chiusura di almeno 500.000 partite Iva. Cita a titolo di esempio la norma riguardante la cedolare secca sugli affitti degli uffici commerciali – per la quale inizialmente gli uffici governativi non avevano previsto i positivi risultati che poi sono stati raggiunti – la cui cancellazione è stata a suo avviso un grave errore.
  Ritiene infine che non sia corretto preannunciare una modifica delle aliquote Iva a fine anno, soprattutto quando i contribuenti coinvolti non sono grandi imprese, ma pensionati e dipendenti che svolgono una attività integrativa, e giudica un errore il susseguirsi di interventi normativi su un regime che ha avuto indiscutibili risultati positivi.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) precisa, con riguardo a quanto affermato dal collega Fragomeli, di non aver fatto alcun riferimento alla totalità dei lavoratori dipendenti. In relazione al question time svoltosi in Commissione lo scorso 16 gennaio, ricorda che il Sottosegretario Villarosa aveva chiesto una ulteriore settimana di tempo per rispondere all'interrogazione presentata dalla Lega in merito all'applicazione del regime forfettario di tassazione, anche preannunciando che nel decreto «Milleproroghe» il termine per la decorrenza delle nuove norme sarebbe stato oggetto di modifica. Tale risposta non è tuttavia mai stata fornita alla Commissione.

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  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA rammenta al collega Gusmeroli che la settimana scorsa non è stato convocato alcun question time in Commissione Finanze e che per questa ragione il Governo non ha potuto fornire risposta agli interroganti, non certo per mancanza di volontà.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 15.10.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 29 gennaio 2020. — Presidenza della presidente Carla RUOCCO.

  La seduta comincia alle 15.10.

Indagine conoscitiva sui Sistemi tributari delle regioni e degli enti territoriali nella prospettiva dell'attuazione del federalismo fiscale e dell'autonomia differenziata.
(Deliberazione di una proroga del termine).

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che è stata acquisita la previa intesa con il Presidente della Camera in merito alla proroga di sei mesi – ovvero sino al 25 luglio 2020 – del termine per la conclusione dell'indagine conoscitiva sui sistemi tributari delle regioni e degli enti territoriali nella prospettiva dell'attuazione del federalismo fiscale e dell'autonomia differenzia.
  Propone pertanto di deliberare la suddetta proroga.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera la proroga del termine dello svolgimento dell'indagine conoscitiva.

  La seduta termina alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 29 gennaio 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.25.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 29 gennaio 2020.

Audizione di rappresentanti dell'Associazione Elettricità Futura, nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1973, recante modifiche al decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, in materia di agevolazioni fiscali per favorire la diffusione dei veicoli alimentati ad energia elettrica.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.25 alle 16.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

Norme riguardanti il trasferimento al patrimonio disponibile e la successiva cessione a privati di aree demaniali nel comune di Chioggia (seguito esame C. 2152, approvata dalla 6a Commissione permanente del Senato, e C. 2041 Fogliani – Rel. Maniero).

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