CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 gennaio 2020
313.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 35

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 28 gennaio 2020. — Presidenza della presidente Marta GRANDE. — Interviene la viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Emanuela Claudia Del Re.

  La seduta comincia alle 14.20.

DL 162/2019: Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica.
C. 2325 Governo.

(Parere alle Commissioni I e V).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Simona SURIANO (M5S), relatrice, illustra il provvedimento segnalando che esso contempla interventi finalizzati a prorogare scadenze relative a provvedimenti in diverse materie: dall'efficienza delle Pubbliche Amministrazioni al potenziamento della giustizia amministrativa e contabile, dall'ambiente alle infrastrutture, dalle politiche sociali all'istruzione, dalla salute all'Agenda digitale, dalla sicurezza nazionale cibernetica alle assunzioni straordinarie nelle forze di polizia, nonché misure urgenti per la riduzione dell'onere del debito degli enti locali e delle regioni e per il rafforzamento dei controlli a tutela del made in Italy agroalimentare.
  Per quanto attiene agli ambiti di competenza della Commissione, evidenzia, in primo luogo, le disposizioni di cui all'articolo 14, a partire dai commi 1 e 2 che prevedono il rifinanziamento per 50 milioni di euro del cosiddetto «fondo 394/81», istituito dall'articolo 2, comma 1, del decreto-legge n. 251 del 1981, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 394 del 1981. Si tratta del fondo, gestito da Simest, ovvero la società del Gruppo Cassa depositi e prestiti, per il sostegno della crescita delle imprese italiane attraverso l'internazionalizzazione della loro attività e, in generale, dei programmi di penetrazione commerciale all'estero mediante la concessione di finanziamenti a tasso agevolato Pag. 36ad imprese esportatrici, nei limiti e alle condizioni previsti dalla vigente normativa europea in materia di aiuti di Stato. Segnala che, come evidenzia la relazione illustrativa, negli ultimi cinque anni il fondo ha erogato finanziamenti agevolati a 1.800 imprese – l'86 per cento delle quali di piccole e medie dimensioni – producendo un incremento del fatturato complessivo pari a oltre 2 miliardi di euro. Dato il carattere strategico del settore per il rilancio dell'economia italiana, auspica un rafforzamento ulteriore dell'impegno finanziario a sostegno di questa norma.
  Evidenzia, poi, che il comma 3 del medesimo articolo 14 dispone che le elezioni per il rinnovo dei Comitati degli italiani all'estero (COMITES) e le conseguenti elezioni di secondo grado del Consiglio generale degli italiani all'estero (CGIE) siano rinviate, rispetto alla scadenza del 17 aprile 2020, ad un periodo compreso tra il 15 aprile e il 31 dicembre 2021.
  Al riguardo, ricorda che i COMITES sono organismi rappresentativi eletti direttamente dagli italiani residenti all'estero in ciascuna circoscrizione consolare ove risiedano almeno tremila connazionali, ovvero nominati dall'autorità diplomatico-consolare nelle circoscrizioni nelle quali vivano meno di tremila cittadini italiani. I COMITES eleggono poi il Consiglio generale degli italiani all'estero, istituito con la legge n. 368 del 1989 quale organo di consulenza del Governo e del Parlamento sui grandi temi di interesse per gli italiani all'estero.
  Segnala che la relazione tecnica precisa che la disposizione in esame si rende necessaria al fine di evitare la formazione di debiti fuori bilancio, non essendo state stanziate per il 2020 le risorse occorrenti allo svolgimento delle elezioni per il rinnovo dei COMITES.
  Proseguendo nell'illustrazione, segnala poi che il comma 4 dell'articolo 14 proroga fino al 31 dicembre 2020 il termine per i comandi obbligatori presso l'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS), che ha operato e continua ad operare con una quantità di personale in servizio inferiore al 50 per cento della dotazione organica. In attesa della conclusione delle procedure di reclutamento di sessanta funzionari, che dovranno essere avviate attraverso i concorsi banditi dal Dipartimento della funzione pubblica-Ripam, ritiene essenziale continuare a fare affidamento sull'istituto del comando obbligatorio, già previsto dall'articolo 17, comma 14, della legge n. 127 del 1997: il ricorso al personale in comando da altre Amministrazioni è essenziale anche in ragione della progressiva cessazione dal servizio per collocamento a riposo degli esperti di cooperazione, di cui all'abrogata legge n. 49 del 1987, che, ai sensi dell'articolo 32, comma 4, della legge n. 125 del 2014, costituiscono una categoria ad esaurimento. Peraltro, la relazione tecnica precisa che la norma non comporta nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, atteso che l'assegnazione avviene nei limiti della dotazione organica e delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente della predetta Agenzia.
  In questo contesto, ricorda che l'esigenza di assicurare un'adeguata dotazione all'organico dell'AICS – presupposto imprescindibile per garantire una efficace implementazione delle politiche di cooperazione allo sviluppo – è stata ribadita anche dal Direttore dell'Agenzia nel corso dell'audizione svoltasi il 26 novembre scorso. In tale ambito, a fronte dei poderosi obiettivi che vedono coinvolta l'Agenzia, sono emerse criticità specifiche rispetto alle carenze di organico, e ciò malgrado il lavoro profuso dal Parlamento per autorizzare assunzioni di impiegati di ruolo e di dirigenti, connesse al mancato perfezionamento delle procedure di bando. Evidenzia che questa problematica è connessa a quella che limita ad un ridottissimo numero di dipendenti di ruolo la possibilità di essere inviati all'estero, secondo quanto prevede allo stato il regolamento dell'Agenzia, sostituiti da impiegati a contratto a diritto locale, assunti localmente o con esperti privati assunti a progetto. Vi sarebbe, infine, anche il tema della sede dell'Agenzia, che soffre di carenze infrastrutturali non accettabili per Pag. 37un'Amministrazione di eccellenza come quella degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e per il carattere prioritario che la cooperazione allo sviluppo riveste nell'economia delle priorità di politica estera del nostro Paese.
  Riferisce, quindi, che altra norma di interesse per la nostra Commissione è l'articolo 28, recante misure urgenti per l'adempimento di obblighi internazionali.
  In particolare, il comma 1 incrementa di 10 milioni di euro per il 2021 (da 26 a 36 milioni di euro) l'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 586, della legge n. 145 del 2018 (legge di bilancio 2019) per lo svolgimento di attività di carattere logistico-organizzativo connesse alla Presidenza italiana del G20 – che si svolgerà dal 1o dicembre 2020 al 30 novembre 2021 – diverse dagli interventi infrastrutturali e dall'approntamento del dispositivo di sicurezza. In particolare, è prevista l'organizzazione di oltre cento incontri a livello politico o tecnico, di cui è necessario avviare immediatamente la preparazione. Alla copertura di tali oneri si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo per gli interventi strutturali di politica economica, istituito nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze dall'articolo 10, comma 5, del decreto-legge n. 282 del 2004, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 307 del 2004.
  Il comma 2 del medesimo articolo 28 riguarda l'Esposizione universale in programma tra il 20 ottobre 2020 e il 10 aprile 2021 a Dubai («Expo 2020 Dubai»), la cui attività è disciplinata da specifiche obbligazioni internazionali, derivanti, in particolare, dalla Convenzione sulle esposizioni internazionali, firmata a Parigi il 22 novembre 1928 e, da ultimo, dal Protocollo firmato a Parigi il 30 novembre 1972, reso esecutivo con legge 3 giugno 1978, n. 314. In particolare, la norma in esame integra le disposizioni di cui all'articolo 1, comma 587, della citata legge n. 145 del 2018 (legge di bilancio 2019) in tre aspetti essenziali per la buona riuscita dell'evento: incrementa da 7,5 milioni a 11 milioni di euro l'autorizzazione di spesa per il 2020 al fine di assicurare la copertura delle spese per la conduzione, manutenzione e lo smantellamento del Padiglione Italia; incrementa da dieci a diciassette unità il contingente di personale reclutato con forme contrattuali flessibili. La relazione tecnica precisa che gli oneri aggiuntivi derivanti dall'aumento di sette unità di personale saranno compensati dalla corrispondente riduzione di altre voci di spesa a carico dello stanziamento già assegnato al Commissariato. La disposizione in esame prevede, inoltre, per i componenti del Commissariato dipendenti di Amministrazioni pubbliche che in occasione dell'Esposizione universale dovranno trascorrere a Dubai periodi di servizio non inferiori a sessanta giorni, un trattamento parametrato ai soli fini economici a quello di cui all'articolo 170, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967 (indennità di servizio all'estero, cosiddette «assegnazioni brevi»). La relazione tecnica specifica che da tale disposizione non derivano oneri aggiuntivi per il Commissariato, in quanto i maggiori oneri saranno compensati dalla corrispondente riduzione delle componenti accessorie nette previste durante il servizio metropolitano, nonché di altre voci di spesa a carico dello stanziamento già assegnato al Commissariato.
  Evidenzia che il comma 3 dell'articolo 28 del provvedimento incrementa di 6,5 milioni per l'anno 2020 la dotazione finanziaria per il piano straordinario per il made in Italy – di cui all'articolo 30, comma 1, del decreto-legge n. 133 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 164 del 2014 – anche in considerazione della necessità di attuare specifiche misure di accompagnamento all'internazionalizzazione delle imprese italiane volte a cogliere le opportunità di business derivanti dagli eventi internazionali sopra citati (G20 ed «Expo 2020 Dubai»).
  Al riguardo, ricorda che la legge di bilancio per il 2020 ha autorizzato la spesa di 44,895 milioni di euro per il 2020 e di 40,290 milioni di euro per il 2021 per il potenziamento del piano in questione, finalizzato ad ampliare il numero delle Pag. 38imprese, in particolare piccole e medie, che operano nel mercato globale, ad espandere le quote italiane del commercio internazionale e a sostenere le iniziative di attrazione degli investimenti esteri in Italia. Sottolinea che l'attuazione del piano è stata confermata in capo all'ICE – Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane.
  Al riguardo segnala, altresì, l'esigenza di ampliare gli strumenti a supporto delle esportazioni e dell'internazionalizzazione di imprese italiane provvedendo alla concessione delle garanzie e delle coperture assicurative rilasciate dall'Istituto per i servizi assicurativi del commercio estero (SACE) a favore di sottoscrittori di prestiti obbligazionari, cambiali finanziarie, titoli di debito ed altri strumenti finanziari.
  I successivi commi 4 e 5 provvedono alla copertura finanziaria degli oneri, pari a 10 milioni di euro per l'anno 2020, derivanti dai commi 2 e 3 mediante l'abrogazione della disposizione di cui all'articolo 1, comma 268, della legge n. 205 del 2017 (legge di bilancio 2018), relativa alla concessione di indennizzi a parziale compensazione delle perdite subite dai cittadini italiani e dagli enti e società italiane già operanti in Venezuela e Libia, previa ricognizione delle richieste e ripartizione proporzionale delle risorse disponibili. Risulta infatti che la disposizione non abbia trovato attuazione in considerazione del vincolo a rispettare la soglia degli aiuti «de minimis» prevista dalla normativa dell'UE, dell'obiettiva difficoltà di perimetrare correttamente il campo di applicazione oggettivo e soggettivo e dell'eccessiva complessità delle procedure di attribuzione del beneficio, da disciplinare con regolamento non ancora emanato.
  Il comma 6 dell'articolo 28 reca una disposizione volta a consentire la tempestiva attuazione dell'obbligazione internazionale derivante dall'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine concernente i locali del Centro situati in Italia, con Allegati, fatto a Reading il 22 giugno 2017, ratificato e reso esecutivo con la legge n. 170 del 2017. Ricorda che con tale Accordo l'Italia si è impegnata a mettere a disposizione della suddetta organizzazione internazionale i locali necessari a installare il nuovo centro di elaborazione-dati per le previsioni meteorologiche, individuati dall'Accordo stesso nell'ambito del Tecnopolo di Bologna (ex Manifattura Tabacchi, di proprietà della regione Emilia Romagna). Segnala che i lavori sono in corso, ma l'esigenza di rispettare il termine ultimo di consegna, fissato dall'Accordo al 30 aprile 2020, rende necessario snellire al massimo le procedure connesse all'affidamento e all'esecuzione dei contratti pubblici necessari a dare attuazione all'obbligo internazionale, senza tuttavia recare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Pertanto, la norma in esame prevede che fino al 31 dicembre 2020 la regione Emilia Romagna, in qualità di stazione appaltante, operi con i poteri e le modalità previste in materia di commissari straordinari dall'articolo 4, commi 2 e 3, del decreto-legge n. 32 del 2019 (cosiddetto «sblocca-cantieri»). Evidenzia che tali disposizioni attribuiscono ai commissari straordinari il potere di assumere ogni determinazione ritenuta necessaria per l'avvio, ovvero la prosecuzione di lavori, prevedendo che l'approvazione da parte dei Commissari sia sostitutiva di ogni autorizzazione, parere, visto e nulla-osta, fatta eccezione per quelli relativi alla tutela di beni culturali e paesaggistici e per quelli di tutela ambientale.
  Sulla base di queste premesse, preannuncia la presentazione di una proposta di parere favorevole con talune osservazioni.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), precisando che il gruppo Lega ha presentato numerosi emendamenti presso le Commissioni di merito, manifesta convinto sostegno sulle misure che incrementano gli stanziamenti per il Piano straordinario per il made in Italy, rilevando che, in assenza di un intervento, i fondi attualmente disponibili saranno esauriti entro il primo trimestre del 2020. Al riguardo, propone pertanto alla relatrice di inserire nel parere un'apposita osservazione concernente Pag. 39il rifinanziamento del Piano. Evidenzia, altresì, la necessità di procedere rapidamente allo svolgimento dei concorsi per il reclutamento del personale dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, ricordando che le risorse destinate a tale scopo erano già state stanziate dalla legge di bilancio per il 2019 ed evidenziando la maggiore trasparenza che caratterizza le procedure concorsuali rispetto allo strumento dei comandi obbligatori.

  La viceministra Emanuela Claudia DEL RE replica su quest'ultimo punto precisando che il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale si è già da tempo attivato nei confronti dell'Amministrazione competente a bandire i concorsi, che dovrebbero essere svolti a breve.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), associandosi all'apprezzamento per le misure di sostegno all'internazionalizzazione delle imprese, ritiene grave e inaccettabile che esse siano finanziate con la cancellazione degli indennizzi a compensazione delle gravi perdite subite dai cittadini, dagli enti e dalle società italiane già operanti in Venezuela e Libia. Al riguardo, chiede alla relatrice ed alla rappresentante del Governo se tale scelta sia effettivamente motivata dalla mancata emanazione del regolamento che dovrebbe disciplinare le procedure di attribuzione degli indennizzi: in tal caso, si tratterebbe di una intollerabile carenza dell'Esecutivo e di una mancanza di rispetto nei confronti del Parlamento che approvò quella norma.

  La viceministra Emanuela Claudia DEL RE risponde all'onorevole Del Mastro Delle Vedove ribadendo che, malgrado gli sforzi, la disposizione relativa alle compensazioni per i connazionali, enti ed imprese italiane già operanti in Venezuela e Libia non è stata attuata a causa dei vincoli da rispettare in materia di aiuti «de minimis», dell'obiettiva difficoltà di perimetrare il campo di applicazione oggettivo e soggettivo e dell'eccessiva complessità delle procedure di attribuzione del beneficio, da disciplinare con regolamento che non è stato pertanto possibile emanare.

  Marta GRANDE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 28 gennaio 2020. — Presidenza della presidente Marta GRANDE. – Interviene la viceministra per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Emanuela Claudia Del Re.

  La seduta comincia alle 14.40.

Schema di decreto ministeriale di individuazione, per l'anno 2020, delle priorità tematiche per l'attribuzione di contributi a progetti di ricerca proposti dagli enti internazionalistici.
Atto n. 144.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.

  Marta GRANDE, presidente, avverte che la Commissione è chiamata ad esprimere il previsto parere, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, entro il 6 febbraio prossimo.

  Cristian ROMANIELLO (M5S), relatore, ricorda che la legge n. 145 del 2018 (legge di bilancio per il 2019) ha disposto l'abrogazione della legge n. 948 del 1982 che disciplinava l'erogazione di contributi per la ricerca internazionalistica da parte del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. È stato pertanto eliminato il tradizionale sistema dei contributi a bilancio che aveva evidenziato alcune difficoltà ed è stata invece prevista l'erogazione di contributi a singoli progetti di ricerca.Pag. 40
  Segnala, in particolare, che la nuova disciplina – introdotta dall'articolo 1, comma 588, della citata legge di bilancio 2019 – è definita da un nuovo articolo, il 23-bis, del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967, recante ordinamento dell'Amministrazione degli Affari esteri.
  Rileva che, in base al comma 1 di tale articolo, il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale può erogare, a valere su un apposito stanziamento – pari anche quest'anno a 778 mila euro – contributi ad enti con personalità giuridica o ad organizzazioni non lucrative di utilità sociale, impegnati da almeno tre anni continuativi nella formazione in campo internazionalistico o nella ricerca in materia di politica estera.
  Ulteriori modifiche sono state introdotte dall'articolo 1, comma 724, della legge n. 160 del 2019 (legge di bilancio per il 2020) che ha ulteriormente innovato la disciplina di cui al citato articolo 23-bis del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967, disponendo che il MAECI possa erogare contributi anche ad associazioni non riconosciute o comitati.
  Evidenzia che il comma 2 del nuovo articolo prevede che i contributi siano attribuiti a progetti di ricerca, proposti dagli enti richiamati, nell'ambito delle priorità tematiche fissate con decreto del MAECI entro il 31 gennaio di ogni anno.
  Osserva che lo schema di decreto è sottoposto al parere delle competenti Commissioni parlamentari, chiamate a pronunciarsi entro venti giorni dall'assegnazione, decorsi i quali il provvedimento può essere comunque adottato: l'atto del Governo in esame costituisce, pertanto, la seconda esperienza applicativa di questa nuova disciplina.
  Segnala che le spese effettivamente sostenute per tali progetti sono rimborsate nella misura massima del 75 per cento. I risultati dei progetti di ricerca e l'impiego delle somme assegnate sono pubblicati in un'apposita sezione del sito istituzionale del Ministero.
  Ricorda che dopo il parere delle competenti Commissioni parlamentari e la successiva adozione del decreto, si procederà alla pubblicazione di un bando per la presentazione dei progetti di ricerca secondo la procedura finora seguita ex articolo 2 della legge n. 948 del 1982.
  Sottolinea che nel bando, che sarà pubblicato sul sito istituzionale del MAECI e al quale sarà assicurata la massima diffusione, saranno indicati: i requisiti per la presentazione delle richieste di contributo; le priorità tematiche; le modalità di presentazione delle domande di contributi; la documentazione da produrre e le modalità di rendicontazione delle spese sostenute per i progetti.
  Evidenzia che l'esame delle istanze pervenute e la successiva selezione dei progetti da finanziare saranno effettuate a cura di una commissione del MAECI presieduta dal Direttore dell'Unità di analisi e programmazione della Segreteria generale del Ministero e composta dai rappresentanti delle direzioni generali e dei servizi competenti per materia.
  Segnala che il provvedimento in esame individua otto priorità tematiche, specificamente correlate alle grandi questioni dell'agenda internazionale, che potranno servire a razionalizzare ed orientare la presentazione dei progetti da parte dei diversi centri di ricerca e che si pongono in una linea di stretta continuità con i filoni di ricerca individuati nel precedente provvedimento.
  Rileva che la prima priorità, Orizzonte 2024: dalla stagnazione al rilancio del progetto europeo, fa riferimento alle principali prospettive che si aprono oggi in relazione ai progressi del processo d'integrazione europea, nell'anno di avvio della Conferenza sul futuro dell'Europa, all'autonomia/sovranità dell'UE con particolare attenzione al Mediterraneo allargato, fino alle questioni del commercio internazionale ed alle prospettive della politica di allargamento. Particolare attenzione è riservata alla rete delle alleanze e delle solidarietà europee dell'Italia, sia sul versante interno all'Unione sia su quello esterno, al posizionamento nella fase ascendente, ai rapporti con il Regno Unito post-Brexit, agli Stati dei Balcani Occidentali, Pag. 41in bilico tra allargamento e ricerca di partner alternativi all'UE, e alla Turchia.
  Segnala che la seconda priorità è, non a caso, strettamente intrecciata alle tematiche affrontate dalla Commissione nell'indagine conoscitiva sulla politica estera del nostro Paese per la pace e la stabilità del Mediterraneo. Precisa che questa linea di ricerca mira a sollecitare la presentazione di contributi e progetti volti alla definizione di un'agenda positiva per questo decisivo quadrante geopolitico, quale snodo globale tra Europa, Africa e Asia.
  Nell'ambito della seconda priorità tematica particolare rilievo assume l'analisi dei principali teatri di crisi (Libia, Siria, Yemen), nella prospettiva di una stabilizzazione duratura e sostenibile del Paese quale chiave di volta della sicurezza e prosperità della regione. Una specifica attenzione è riservata alla lotta per l'egemonia, alla costruzione di un nuovo ordine nel Medio Oriente in una fase critica dell'attuazione dell'accordo sul nucleare iraniano, al dialogo multiculturale e alla ricerca di una nuova narrativa nei rapporti tra Islam e Occidente.
  Sottolinea che la terza priorità è costituita dalle relazioni tra Italia e Africa in vista della prossima edizione della Conferenza Italia-Africa: i sotto-temi ricompresi in questo filone di ricerca vanno dall'analisi del ruolo della cooperazione allo sviluppo, all'impatto delle potenze esterne sulle dinamiche geopolitiche ed economico-finanziarie del Continente, fino alla nuova centralità strategica assunta dal Sahel tra migrazioni, movimenti jihadisti e competizione per le risorse, fino alle grandi questioni legati ai processi di pacificazione nella regione del Corno d'Africa.
  Osserva che la quarta area prioritaria investe una delle questioni attualmente più discusse dall'opinione pubblica internazionale: l'emergere – a trent'anni dalla caduta del Muro di Berlino – di un nuovo sistema mondiale multipolare e la crisi del tradizionale ordine liberale mondiale. In questo contesto sono ricomprese le ricerche che afferiscono all'impatto delle scelte di politica estera dell'Amministrazione statunitense in vista delle elezioni presidenziali, fino al nuovo protagonismo delle grandi potenze globali, come Russia e Cina.
  Segnala che la quinta priorità tematica, intitolata «L'Italia come potenza economica e culturale», si sofferma sulla politica estera come strumento per il futuro, ricomprendendo le analisi delle strategie e degli strumenti per l'attrazione di investimenti e di talenti, la promozione integrata degli interessi del nostro sistema economico-produttivo, della ricerca, della cultura ed il rafforzamento della nostra competitività globale.
  All'interno di questa priorità trovano spazio le ricerche sulle relazioni culturali nell'ambito di un'azione di promozione integrata a sostegno dello status internazionale del nostro Paese, con particolare riferimento alle prospettive di crescita del nostro posizionamento economico nelle aree del Mediterraneo e del Medio Oriente, degli altri mercati maturi ed emergenti.
  La sesta linea prioritaria riguarda le nostre comunità all'estero tra continuità storica e nuove mobilità, privilegiando l'analisi dell'evoluzione delle collettività all'estero e le sue implicazioni per l'economia italiana, il nodo della tutela degli interessi delle nostre collettività nello scenario post Brexit e quello dell'aumento costante delle richieste di cittadinanza italiana a livello globale e l'approfondimento delle caratteristiche del «turismo delle radici» nella prospettiva di una crescita sostenibile delle realtà regionali e della preservazione del patrimonio culturale immateriale del nostro Paese, inteso nel senso più ampio delineato dalla Convenzione di Faro.
  Sottolinea che la ricerca di una nuova strategia per le migrazioni internazionali rappresenta il settimo asse prioritario di ricerca: il documento pone in rilievo l'esigenza di definire la strategia italiana in termini di risposta coordinata a livello UE, di breve, medio e lungo periodo ai migranti economici e ai rifugiati. Ricorda che uno specifico rilievo è riconosciuto alla definizione di un ruolo per organizzazioni internazionali come l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UHNCR) Pag. 42e l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM) nella protezione dei migranti vulnerabili nei Paesi di transito e nei rimpatri volontari assistiti. Una specifica attenzione è infatti riservata al Sahel, alle dinamiche dei flussi migratori verso l'Europa nei principali Paesi di transito della regione, nonché all'impatto delle varie crisi regionali sui flussi verso l'Europa.
  Segnala che l'ultima priorità è invece direttamente incentrata sul ruolo dell'Europa e dell'Italia di fronte alle grandi sfide globali, ricomprendendo le tematiche della preparazione del G20 a guida italiana, della partecipazione del nostro Paese alla COP26, dell'attuazione degli impegni previsti dall'Agenda globale 2030, che è al centro del lavoro conoscitivo svolto dalla Commissione e, con riferimento ai profili delle politiche dell'Unione europea, dalla XIV Commissione, a partire dal ruolo delle donne come catalizzatrici di sviluppo sostenibile.
  Evidenzia che in quest'ultimo ambito rientrano grandi questioni a carattere globale che dominano oggi l'agenda internazionale: la competizione per la supremazia tecnologica, l'impatto globale dell'intelligenza artificiale, il contrasto al terrorismo internazionale ed alla corruzione, fino alle sfide ed alle prospettive poste dalla deterrenza nel XXI secolo. Specifico rilievo assume l'analisi delle situazioni di fragilità nelle aree prioritarie per l'Italia e la riflessione sulla gestione delle crisi e la loro stabilizzazione.
  Conclusivamente, ritiene apprezzabile lo sforzo di razionalizzazione posto in essere anche quest'anno dal MAECI nella definizione del provvedimento in esame, che potrà utilmente servire ad orientare efficacemente l'attività di ricerca internazionalistica finanziata da contributi pubblici. Preannuncia infine la presentazione di una proposta di parere favorevole che potrà tenere conto degli spunti derivanti dal dibattito odierno, al quale invita i colleghi di tutti i gruppi di contribuire.

  La viceministra Emanuela Claudia DEL RE si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

  Paolo FORMENTINI (LEGA) esprime perplessità circa la possibile, parziale sovrapposizione tra la prima priorità, relativa al rilancio del progetto europeo, e l'ottava, incentrata sul ruolo dell'Europa e dell'Italia di fronte alle grandi sfide globali. Inoltre, esprime apprezzamento per la terza priorità, focalizzata sulle relazioni tra Italia e Africa, che risulta strettamente connessa con la settima, concernente una nuova strategia per le migrazioni internazionali. Riguardo alla quarta area prioritaria, propone di integrare il tema della crisi del multilateralismo con ulteriori approfondimenti sull'uso della forza militare nella competizione tra le nazioni. Relativamente alla sesta priorità, incentrata sulle comunità dei connazionali all'estero, suggerisce di introdurre il concetto, più volte ribadito dal collega Billi in sede di Comitato sugli italiani nel mondo, della diaspora come elemento essenziale per la promozione del Sistema-Italia su scala globale.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI) esprime apprezzamento per le priorità tematiche relative al ruolo dell'Europa e dell'Italia di fronte alle grandi sfide globali e alla crisi del multilateralismo, correlata al ritorno della politica di potenza. Esprime, invece, profonde riserve circa l'inserimento del dialogo interreligioso e delle persecuzioni contro i cristiani nell'area tematica concernente il Mediterraneo allargato: a suo avviso, il fenomeno della persecuzione religiosa contro i cristiani ha una portata assai più vasta, coinvolgendo almeno duecentosessanta milioni di persone e riguardando tutte le aree del mondo nelle quali si manifesta l'integralismo islamico nonché i Paesi dove vige il comunismo di Stato, a partire dalla Cina. Ricordando che, secondo gli ultimi dati disponibili, circa 260 milioni di persone nel mondo non possono professare liberamente la propria fede, ribadisce che il tema della libertà religiosa andrebbe inquadrato nel contesto globale, essendo il pluralismo religioso presupposto imprescindibile per promuovere e consolidare il pluralismo politico.

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  Cristian ROMANIELLO, relatore, ringraziando i colleghi per i contributi costruttivi, si dichiara disponibile ad accogliere nella proposta di parere alcune delle loro sollecitazioni.

  Marta GRANDE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.55.