CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 gennaio 2020
303.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 8 gennaio 2020. – Presidenza del presidente Alberto BARACHINI.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.45 alle 14.15.

  Mercoledì 8 gennaio 2020. – Presidenza del presidente Alberto BARACHINI.

  La seduta inizia alle 14.15.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

  Il PRESIDENTE comunica che, ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità dei lavori della seduta odierna, sarà assicurata mediante l'attivazione del sistema audiovisivo a circuito chiuso.

Comunicazioni del Presidente.

  Il PRESIDENTE comunica che, dando seguito a quanto stabilito al termine delle audizioni del Presidente e dell'Amministratore Pag. 44delegato della RAI svolte nella seduta dello scorso 19 dicembre, gli atti sono stati consegnati, il 24 dicembre, alla Procura della Repubblica di Milano, competente per le indagini.
  Trattandosi di documenti secretati, non ne è consentita la pubblicazione o la divulgazione: tuttavia, come previsto in questi casi, i commissari che desiderassero prenderne visione – senza estrarne copia – potranno farlo presso gli Uffici della Commissione.
  Informa la Commissione che lo scorso 4 gennaio è stata depositata la sentenza del TAR del Lazio sul ricorso proposto dal consigliere di amministrazione della RAI Rita Borioni, contro la RAI e questa Commissione, sulla nomina di Marcello Foa a Presidente. L'udienza si era svolta il 3 luglio 2019.
  Il giudice amministrativo ha respinto tutti i motivi di ricorso, confermando la legittimità del provvedimento di nomina, così come della delibera della Commissione del 19 settembre 2018 e del parere espresso dalla Commissione a maggioranza qualificata il successivo 26 settembre.
  Secondo il collegio «non vi è alcuna contrarietà e, dunque, alcuna contraddizione tra il parere favorevole del 26.9.2018 e il precedente deliberato del 1.8.2018». Inoltre, come dimostrato dai lavori preparatori, «una nuova deliberazione non è affatto esclusa dall'articolo 12-bis, comma 3, del Regolamento della Commissione di vigilanza. Diversamente opinando sarebbe leso non solo il principio di continuità dell'azione amministrativa ma, in modo ancor più grave, la libera determinazione parlamentare».
  «Inoltre nella Risoluzione che ha preceduto la nuova delibera del C.d.A. reiterativa della candidatura del dott. Foa, si dà atto dei “pareri legali acquisiti”, le cui conclusioni (circa l'assenza di limiti alla possibilità di presentare le candidature da parte di ciascun consigliere del C.d.A. di RAI) appaiono recepite dalla Commissione», che «ha disposto anche l'audizione del cons. Foa e, a seguito di tale approfondimento, è pervenuta al proprio parere favorevole. Anche nella seduta del Consiglio del 21 settembre 2018 sono stati richiamati i pareri legali autonomamente acquisiti dalla RAI, nei quali è stata ancora una volta confermata l'assenza di preclusioni alla (ri-)candidatura del dott. Foa». Sempre secondo i giudici, tali elementi «da leggere alla luce della natura degli atti impugnati, afferenti ad attività di alta amministrazione caratterizzati da ampia discrezionalità, dimostrano l'infondatezza delle censure afferenti a difetto di istruttoria e carenza di motivazione».
  Ricorda che nella riunione del Consiglio di Amministrazione della RAI tenutasi prima della sospensione natalizia non si è proceduto alle nomine previste dal piano industriale e prodromiche alla sua attuazione. Il ritardo che si sta accumulando, oltre ad avere ricadute negative sulla credibilità dell'Azienda, sta determinando un ingiustificato rinvio di un processo di modernizzazione del Servizio pubblico che ha peraltro ricevuto l'approvazione di questa Commissione.
  Fa presente che non sono neppure state adottate le linee guida in materia di social media policy, sebbene il termine di due mesi fissato dalla risoluzione approvata all'unanimità dalla Commissione sia scaduto il 9 dicembre. Al riguardo, informa di aver ricevuto assicurazioni sull'approvazione del testo da parte della riunione del Consiglio di Amministrazione in programma per il prossimo 14 gennaio: ove ciò non si verificasse, provvederà a sollecitare ulteriormente e formalmente l'Azienda.
  Si sofferma, infine, sulla prossima edizione del Festival di Sanremo, che andrà in onda dal 4 all'8 febbraio. Trattandosi dell'evento più importante della stagione, portatore di elevati ascolti e ancor più ampia risonanza, la funzione di vigilanza della Commissione dovrà essere esercitata con il massimo scrupolo. Già in questi giorni, a un mese dall'avvio, si sono peraltro registrate le prime occasioni polemiche.
  Come preannunciato nella riunione dell'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, ritiene sia importante Pag. 45focalizzarsi in via preventiva sui compensi riservati a conduttori e ospiti, chiedendo fin d'ora all'Azienda la massima trasparenza al riguardo, nel primario interesse dei contribuenti: in particolare, per quanto riguarda i testimonial di campagne sociali, ritiene sia opportuno che la loro presenza avvenga a titolo gratuito ovvero che l'eventuale compenso sia devoluto alle associazioni di cui promuovono le istanze.
  Su questo tema preannuncia l'intenzione di indirizzare una propria lettera alla RAI.

  La Commissione prende atto.

ATTIVITÀ DI INDIRIZZO E VIGILANZA

Esame della proposta di risoluzione in materia di pubblicità dei compensi erogati dalla società concessionaria del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale ai soggetti titolari di contratti aventi ad oggetto prestazioni di natura artistica nonché delle situazioni di conflitto di interessi ad essi relative.
(Esame e rinvio).

  Il PRESIDENTE comunica che, come stabilito nella odierna riunione dell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, l'ordine del giorno della seduta odierna reca l'esame di due proposte di risoluzione.

  Il deputato Giorgio MULÈ (FI) illustra la proposta di risoluzione in materia di pubblicità dei compensi erogati dalla Rai e aventi ad oggetto prestazioni artistiche. Risponde alle obiezioni avanzate da esponenti del Movimento 5 Stelle nel corso della riunione appena svolta dell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi circa la necessità che la pubblicazione dei compensi non sia limitata al solo concessionario del servizio pubblico radiotelevisivo, ma debba essere estesa a tutte le emittenti, incluse quelle private, per non falsare la concorrenza. Cita al riguardo una dichiarazione dell'allora presidente della Commissione parlamentare di vigilanza RAI, Roberto Fico, dell'8 febbraio 2017, il quale, di fronte alla contrarietà della RAI alla pubblicità dei dati in questione, aveva opposto un obbligo di trasparenza che il servizio pubblico in quanto tale deve ottemperare, respingendo con forza il tentativo di opporvi ragioni di riservatezza, peraltro prive di rilevanza pratica dal momento che, nell'ambiente televisivo, quelle cifre sono ben note.
  Su questo tema perciò la propria parte politica non fa altro che proseguire una battaglia storica del Movimento 5 Stelle: in materia è stata anche presentata alla Camera dei deputati una proposta di legge, che attende di essere incardinata, su richiesta per ora inevasa di Forza Italia, presso la VII Commissione.
  La specificità della RAI risiede nel fatto che i suoi azionisti sono i cittadini italiani, i quali, del pari agli azionisti delle emittenti private, hanno diritto di conoscere quanto speso dalla propria azienda, analogamente a quanto avviene in altri Paesi, senza doversi affidare a indiscrezioni di stampa, quale quella pubblicata oggi sul compenso di 25-30 mila euro che sembrerebbe essere stato accordato alla giornalista Rula Jabreal per la sua partecipazioni al Festival di Sanremo.

  Il PRESIDENTE dichiara aperta la discussione generale.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) ricorda come la battaglia sulla pubblicità dei compensi artistici, all'epoca della Direzione generale di Gubitosi, fu vinta dall'Azienda, che si fece forte di un parere della Corte dei conti favorevole alla riservatezza dei dati. A proprio avviso, sarebbe più utile focalizzarsi su quanto la RAI corrisponde alle società esterne con le quali lavora, senza entrare nel merito dei singoli percettori di compensi: al riguardo peraltro è stata approvata all'unanimità una risoluzione nella scorsa Legislatura, ampiamente disattesa, che poneva limiti all'Azienda nell'acquisto di pacchetti interamente prodotti all'esterno.

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  La senatrice Daniela GARNERO SANTANCHÈ (FdI) auspica un'ampia convergenza sulla proposta di risoluzione, finalizzata a una maggiore trasparenza.
  Sul Festival di Sanremo, rileva come il Direttore artistico abbia creato un danno all'Azienda decidendo di fornire in anticipo e in via esclusiva al quotidiano «La Repubblica» i nomi dei cantanti in gara senza attendere la tradizionale data del 6 gennaio per l'annuncio televisivo.
  Quanto alla partecipazione di Rula Jebreal, ritiene che sia una presenza ideologica e divisiva, che non rappresenta il popolo italiano.
  Auspica infine che nel corso del prossimo Consiglio di Amministrazione vengano approvate le linee guida in materia di social media, esprimendo tutta la propria perplessità sulle mancate nomine.

  Il deputato Michele ANZALDI (IV) nota che, se la notizia di un compenso di 30 mila euro per Rula Jebreal fosse confermata, ci si troverebbe di fronte a una decisione incomprensibile della RAI: a questo riguardo, la proposta del Presidente di devolvere l'onorario in beneficenza sarebbe allora del tutto opportuna. Ricorda che la propria parte politica è intervenuta a sostegno della presenza della Jebreal per evitare un caso di censura: ciò non toglie che gli aspetti economici debbano essere puntualmente chiariti.

  Il senatore Primo DI NICOLA (M5S) deplora l'atteggiamento della politica che si traduce nel dare spazio alle ricostruzioni di articoli scandalistici.

  Il deputato Michele ANZALDI (IV) nota incidentalmente come alle notizie infondate sia sufficiente replicare con una smentita, che in questo caso non c’è stata.

  Interviene incidentalmente la senatrice Daniela GARNERO SANTANCHÈ (FdI) per smentire ogni ipotesi di censura preventiva da parte del Direttore di Rai Uno.

  Il PRESIDENTE conferma la propria proposta, aggiungendo che i testimonial di campagne sociali attesi al Festival sarebbero una decina.

  Il deputato Massimiliano CAPITANIO (Lega) condivide la finalità della risoluzione e respinge altresì le accuse di censura sul caso Jebreal. Condivide la proposta del Presidente, chiedendo che gli eventuali destinatari della beneficenza siano indicati dalla Commissione.

  Il PRESIDENTE precisa che, a proprio avviso, è sufficiente che la RAI comunichi i soggetti destinatari.

  La deputata Flavia PICCOLI NARDELLI (PD) manifesta perplessità sul potere della Commissione di vigilanza di intervenire su alcuni aspetti di dettaglio che sono entrati nel dibattito, mentre ritiene degna di plauso la decisione del Direttore artistico di portare all'attenzione del pubblico il tema della violenza sulle donne. Pur dichiarandosi favorevole a una lettera che richiami la necessità di un intervento a titolo gratuito ovvero di devoluzione in beneficenza del compenso da parte dei testimonial, invita a non focalizzare l'attenzione della Commissione unicamente su questi aspetti.

  La senatrice Maria Alessandra GALLONE (FIBP-UDC) si sofferma sul diritto degli ascoltatori di avere una visione completa e plurale dei vari punti di vista; condivide inoltre la proposta di un intervento a titolo gratuito ovvero a fini benefici dei testimonial sociali.

  La deputata Francesca FLATI (M5S) rileva come a proprio avviso la proposta di risoluzione del deputato Mulè si ponga a valle di un problema la cui soluzione invece va ricercata a monte, ovvero nel mancato rispetto della risoluzione sugli agenti. Il tema specifico di questa risoluzione dovrebbe essere invece affrontato in sede di Commissioni parlamentari permanenti, attraverso un apposito disegno di legge, ponendo attenzione a non distorcere il mercato.

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  Il senatore Francesco VERDUCCI (PD) si associa alla richiesta di dare urgente attuazione alla risoluzione proposta dal deputato Anzaldi nella scorsa Legislatura in materia di agenti, dichiarandosi favorevole a una maggiore trasparenza da parte della RAI, che comunque deve mantenere una propria autonomia decisionale sui palinsesti. A proprio avviso, ritiene che la presenza di Rula Jebreal al Festival sia del tutto adeguata.
  Chiede inoltre che le prossime convocazioni della Commissione vengano concordate, quanto a ordine del giorno e orari, con i Gruppi parlamentari.

  Il PRESIDENTE nota come la seduta odierna, che segue immediatamente un periodo di sospensione, non poteva che essere convocata con un solo giorno di preavviso. Chiede, per agevolare la comunicazione, che il Gruppo del Partito Democratico indichi il nominativo del proprio rappresentante, carica vacante dal settembre 2019.

  Il senatore Francesco VERDUCCI (PD) rileva che, nelle more della nomina del nuovo rappresentante del Gruppo, si può fare riferimento al deputato Giacomelli, vice presidente della Commissione.

  Il PRESIDENTE dichiara chiusa la discussione generale e comunica che il termine per la presentazione di emendamenti verrà fissato per la fine della prossima settimana.
  Preannuncia che invierà alla RAI una lettera per chiedere il rispetto della risoluzione proposta dal deputato Anzaldi sull'adozione da parte della Rai di procedure aziendali volte a evitare possibili conflitti di interesse da parte degli agenti di spettacolo approvata all'unanimità dalla Commissione la scorsa Legislatura.
  Invierà inoltre una lettera con la quale chiede all'Azienda di rendere conoscibili, in via preventiva, i compensi riservati a conduttori, artisti e ospiti del prossimo Festival di Sanremo. Laddove l'intervento degli ospiti sia inserito nell'ambito di campagne di sensibilizzazione sociale, chiederà di non prevedere alcun compenso o, laddove previsto, di devolverlo a enti e associazioni che promuovono il tema trattato, dandone opportuna comunicazione pubblica.

  La Commissione conviene.

Esame della proposta di risoluzione per la revisione del bando per il concorso pubblico finalizzato alla contrattualizzazione di 250 professionisti precari che svolgono attività giornalistica all'interno della RAI.
(Esame e rinvio).

  Il PRESIDENTE avverte che nel corso dell'ufficio di presidenza appena svolto, si è convenuto di chiedere, sul tema oggetto della proposta di risoluzione, l'audizione del Direttore del personale della RAI.

  Il deputato Paolo TIRAMANI (Lega) illustra la proposta di risoluzione a firma sua e dei colleghi Bergesio, Capitanio, Coin, Fusco, Iezzi e Pergreffi, per la revisione del bando per il concorso pubblico finalizzato alla contrattualizzazione di 250 professionisti precari che svolgono attività giornalistica all'interno della RAI.
  Ricorda come la prospettata esclusione dal perimetro delle trasmissioni rilevanti ai fini della partecipazione alla selezione di alcuni programmi e l'inclusione invece di produzioni esterne fosse stata già oggetto di un quesito proposto dal proprio Gruppo, in risposta al quale la RAI aveva negato la circostanza, che invece si riscontra puntualmente nel bando.
  Scopo della proposta di risoluzione è che, pur senza escludere alcuna categoria e senza aumentare i posti messi a concorso, sia riservata la parità di trattamento a tutti i giornalisti precari della RAI.
  Condivide la proposta di audire il Direttore del personale della RAI, purché sia accompagnata da una richiesta di prorogare il termine per la partecipazione al bando.

  Il PRESIDENTE dichiara aperta la discussione generale.

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  Il senatore Primo DI NICOLA (M5S), condividendo le finalità della risoluzione, invita tuttavia a distinguere la posizione di quei precari che, avendo prestato il proprio lavoro per la RAI oltre i limiti di rinnovi contrattuali consentiti dalla legge, potrebbero ottenere una conversione del contratto per via giudiziaria, da quelli che invece lavorano per società esterne. Mentre nel primo caso si tratta di una doverosa stabilizzazione, nel secondo l'obbligo di conversione del contratto non è in capo alla RAI, ma ad altro soggetto. Ritiene perciò necessario che il Direttore del personale della RAI chiarisca nel dettaglio le differenze tra le varie posizioni, al fine di consentire alla Commissione di esprimere le proprie valutazioni.

  Il deputato Michele ANZALDI (IV) nota come spesso alle società esterne vengano affidate attività giornalistiche che la RAI non intende svolgere: non vi sarebbero perciò ragioni per discriminare i professionisti che sono inquadrati al loro interno.

  La deputata Francesca FLATI (M5S) si dichiara favorevole ad audire al riguardo il Direttore del personale della RAI

  Il senatore Francesco VERDUCCI (PD) rileva come il bando di concorso rappresenti un passo avanti rispetto alla garanzia del «giusto contratto» ai precari della RAI: condivide la necessità di approfondimenti da parte della Commissione, purché ciò non si traduca in un allungamento dei tempi al riguardo.

  Il deputato Emilio CARELLI (M5S) invita a mantenere un profilo alto dell'attività della Commissione e si interroga sull'opportunità di entrare nel merito delle scelte operate dall'Azienda in materia di risorse umane.

  La senatrice Daniela GARNERO SANTANCHÈ (FdI) ricorda come occuparsi di tematiche che investono direttamente la vita delle persone non significhi mantenere un livello basso del dibattito; ribadisce inoltre la propria attenzione al tema, di profilo indubbiamente alto, del rispetto del pluralismo.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S), a quest'ultimo proposito, ricorda la sanzione comminata dall'AGCOM alla RAI per la sovraesposizione del senatore Salvini.

  La senatrice Maria Alessandra GALLONE (FIBP-UDC) denuncia l'incoerenza della maggioranza che, a seconda delle circostanze, intende decidere i temi sui quali è o meno opportuno un intervento della Commissione: in ogni caso invita a non rinunciare alle prerogative di cui la Commissione stessa è titolare.

  Il relatore Paolo TIRAMANI (Lega), intervenendo in replica, ritiene che la Commissione di vigilanza sia l'unica istanza che possa tutelare i lavoratori precari che sono stati esclusi dal bando di concorso.

  Il PRESIDENTE dichiara chiusa la discussione generale e informa la Commissione che sul tema oggetto della risoluzione verrà svolta l'audizione del Direttore delle risorse umane della RAI, auspicabilmente nella giornata di martedì 14 gennaio. Contestualmente alla richiesta di audizione, verrà sottoposta all'Azienda l'opportunità di prorogare la scadenza del bando, al fine di consentire una compiuta istruttoria da parte della Commissione.

  La Commissione conviene.

Sui lavori della Commissione.

  Il senatore Primo DI NICOLA (M5S) chiede che possa svolgersi un dibattito in Commissione a seguito delle audizioni, svolte in seduta segreta, dello scorso 19 dicembre del Presidente e dell'Amministratore delegato circa la vicenda della tentata truffa ai danni della RAI.

  Il PRESIDENTE prende atto della richiesta.

Sulla pubblicazione dei quesiti.

  Il PRESIDENTE comunica che sono pubblicati in allegato, ai sensi della risoluzione Pag. 49relativa all'esercizio della potestà di vigilanza della Commissione sulla società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, approvata dalla Commissione il 18 marzo del 2015, i quesiti n. 162/835 e n. 163/836, per i quali è pervenuta risposta scritta alla Presidenza della Commissione (vedi allegato).

  La seduta termina alle 15.30.

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