CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 dicembre 2019
298.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 165

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 19 dicembre 2019.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 8.50 alle 9.10.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 19 dicembre 2019. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE. — Interviene la sottosegretaria di Stato per la salute, Sandra Zampa.

  La seduta comincia alle 9.10.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022.
C. 2305 Governo, approvato dal Senato, e relativa nota di variazioni C. 2305/I Governo, approvato dal Senato (per le parti di competenza).

(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 18 dicembre 2019.

  Marialucia LOREFICE, presidente e relatrice, ricorda che nella seduta di ieri si è svolta la relazione introduttiva e ha avuto luogo il dibattito.
  Ricorda, altresì, che alle ore 16 di ieri è scaduto il termine per la presentazione delle proposte emendative. Al riguardo, avverte che sono stati presentati sette emendamenti (vedi allegato 1).
  In qualità di relatrice, invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, precisando che altrimenti il parere è da intendersi contrario.

  La sottosegretaria Sandra ZAMPA esprime parere conforme a quello della relatrice.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI), intervenendo sul proprio emendamento 2305/Pag. 166XII/1.5, precisa che esso trae spunto dalle audizioni svolte nell'ambito dell'esame della risoluzione sull'autismo, approvata recentemente dalla XII Commissione all'unanimità. In particolare, le associazioni che rappresentano le persone con disturbi dello spettro autistico in età adulta hanno posto in rilievo il fatto che, una volta usciti dall'età scolastica, coloro che soffrono di tali disturbi entrano in una fase di accresciuta difficoltà causata dall'esclusione sociale. Segnala, quindi, che sono sorte numerose associazioni promosse da genitori di giovani adulti con disturbi dello spettro autistico che promuovono una migliore qualità della vita attraverso, in particolare, la relazione con gli animali o lo svolgimento di attività agricole, con la finalità di migliorare il rapporto con se stessi e con gli altri. Cita, in particolare, un'esperienza positiva riportata nel corso delle predette audizioni, legata all'allevamento delle lumache, che permette di coniugare l'integrazione con un ritorno economico.
  Precisa, quindi, che la proposta emendativa in oggetto prevede un sostegno economico alle società che favoriscono l'inserimento lavorativo di persone con disturbi dello spettro autistico, con una dotazione di 2 milioni di euro annui. Ritiene che tale proposta possa essere considerata in linea con gli impegni inseriti nella risoluzione approvata dalla Commissione, sottolineando che l'investimento proposto può tradursi in notevoli risparmi per le spese di assistenza oltre ad avere una ricaduta positiva sul benessere delle persone coinvolte. Invita, pertanto, i colleghi a votare a favore di tale proposta emendativa.

  Roberto BAGNASCO (FI) dichiara di condividere pienamente le considerazioni svolte dalla collega Bellucci.

  La Commissione respinge l'emendamento Bellucci 2305/XII/1.5.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI) segnala che anche il proprio emendamento 2305/XII/1.6 trae origine da un approfondimento svolto dalla Commissione Affari sociali, in particolare attraverso l'indagine conoscitiva sulle cure palliative, ricordando che in tale sede sono emerse le difficoltà che si riscontrano rispetto alla piena attuazione della normativa vigente. Segnala che il tema è stato affrontato anche nel corso dell’iter delle proposte di legge sull'eutanasia, tuttora all'esame delle commissioni riunite Giustizia e Affari sociali, ricordando che la stessa Corte costituzionale ha ribadito che il pieno riconoscimento del diritto alle cure palliative è un presupposto necessario rispetto a qualunque intervento in materia. Non si può, a suo avviso, parlare di libertà di scelta se la morte rappresenta l'unica modalità per porre fine alle sofferenze. Ritiene, quindi, necessario dare un segnale di attenzione e di supporto a coloro che svolgono questo compito fondamentale attraverso la previsione, in legge di bilancio, di un contributo specifico nell'ambito del finanziamento del Servizio sanitario nazionale.
  Invita la relatrice e la rappresentante del Governo a riconsiderare il parere contrario espresso sulla propria proposta emendativa, permettendo così alla Commissione, in coerenza con gli impegni assunti in passato, di dare un segnale di attenzione a coloro che si trovano in una condizione di estremo dolore e fragilità.

  La Commissione respinge l'emendamento Bellucci 2305/XII/1.6.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI) sottolinea che la finalità del proprio emendamento 2305/XII/1.7 è quella di dare un segnale di attenzione ad un'eccellenza quale è lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, ricordando che esso è in grado di produrre cannabis per uso terapeutico di altissimo livello dal punto di vista qualitativo, ma purtroppo in quantità insufficienti a coprire il fabbisogno nazionale. Come conseguenza di ciò, l'Italia è costretta a rivolgersi al mercato estero, con costi più elevati e prodotti di minore qualità. Ricorda che lo Stabilimento non è in grado di produrre la quantità necessaria a causa della mancanza del personale dovuto al blocco del Pag. 167turn-over, che determina anche la difficoltà di trasmettere conoscenze a una nuova generazione di lavoratori. Sottolinea che l'emendamento in oggetto propone un finanziamento di entità ridotta, che in un breve periodo di tempo sarebbe in grado di assicurare risparmi per il bilancio dello Stato attraverso un pieno soddisfacimento del fabbisogno nazionale ed eventualmente anche l'esportazione all'estero della produzione eccedente. Ribadisce che occorre distinguere nettamente l'impiego terapeutico della cannabis rispetto agli altri usi, dando attenzione prioritaria a un prodotto in grado di dare una risposta a persone in condizioni di forte fragilità derivanti dalle patologie da cui sono affette. Auspica pertanto l'approvazione dell'emendamento da lei presentato.

  Roberto BAGNASCO (FI) si associa alle considerazioni svolte dalla collega Bellucci, ribadendo che lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze è in grado di fornire una produzione di qualità molto elevata e che il rifornimento di cannabis terapeutica sul mercato estero pone un problema di costi e di reperibilità del prodotto. Ritiene che sia una scelta intelligente quella di dare un supporto a un ente di eccellenza, con una storia importante alle spalle.

  La Commissione respinge l'emendamento Bellucci 2305/XII/1.7.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI) segnala che anche l'emendamento 2305/XII/1.4 si ricollega ad un tema oggetto dell'attività della Commissione nonché purtroppo legato a gravi recenti fatti di cronaca. Richiama in proposito alcuni episodi di violenza, anche di tipo sessuale, subita da operatori sanitari nell'esercizio delle loro funzioni. Ritiene assolutamente necessario dare una pronta risposta alla richiesta di aiuto che proviene da tale settore, al fine di garantire che il servizio reso venga svolto in condizioni di sicurezza. Ricorda che le difficili condizioni in cui si trova il sistema sanitario hanno ripercussioni anche sul piano emotivo, con un aumento dell'aggressività, sia verbale che fisica, segnalando che anche la violenza verbale può avere gravi conseguenze sul piano dell'aumento dell'ansia e della depressione, con il rischio di burn-out, incidendo sia sulla qualità del lavoro che sui costi socio-sanitari.
  Osserva pertanto che, oltre a prevedere diverse modalità di lavoro, appare essenziale istituire dei presidi di sicurezza nei luoghi maggiormente a rischio, quali le strutture di pronto soccorso, i centri di salute mentale e i servizi per le dipendenze, come proposto dall'emendamento da lei presentato. Al di là di un pur auspicabile incremento delle sanzioni penali, occorre infatti potenziare le forme di prevenzione.

  Massimo Enrico BARONI (M5S), intervenendo a titolo personale e prendendo spunto dal contenuto dell'emendamento presentato dalla collega Bellucci, ritiene utile svolgere una breve riflessione in vista dell'esame che la Commissione è chiamata a svolgere rispetto ai progetti di legge sul contrasto alla violenza nei confronti degli operatori sanitari. Osserva in proposito che a suo avviso sarebbe preferibile concentrare l'attenzione, più che sulla realizzazione di presidi di polizia all'interno delle strutture, su un potenziamento dei servizi psicologici, al fine di prevenire le aggressioni.

  La Commissione respinge l'emendamento Bellucci 2305/XII/1.4.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI) precisa che l'emendamento 2305/XII/1.1, da lei presentato ha come finalità quella di promuovere la realizzazione di parchi gioco inclusivi, osservando che purtroppo la normativa vigente non prevede che le strutture realizzate siano fruibili anche dai bambini in condizione di disabilità. Segnala che i minori in queste condizioni, in particolare quelli con difficoltà di mobilità, restano di fatto esclusi da attività che per loro sarebbero molto importanti. Ritiene che sia una questione di civiltà superare tale limite, ricordando che vi Pag. 168sono delle esperienze positive in tal senso. Giudica pertanto necessario garantire un sostegno economico affinché siano realizzati parchi giochi utilizzabili da tutti i bambini, inclusi quelli con disabilità, prevenendo così forme di esclusione, con inevitabili gravi conseguenze. In proposito, occorre un cambio di mentalità da parte delle amministrazioni locali, che deve essere però sostenuto dalle politiche a livello centrale. In questo quadro, l'emendamento propone di inserire la realizzazione di parchi gioco inclusivi tra le possibili utilizzazioni della quota statale dell'8 per mille, senza porre ulteriori oneri a carico del bilancio dello Stato. Ribadisce che si tratta di una proposta emendativa in grado di fornire in maniera semplice una risposta concreta e sostanziale rispetto ad un'emergenza sociale, in linea con le politiche portate avanti dalla Commissione Affari sociali. Invita pertanto a rivedere il parere contrario precedentemente espresso ai fini dell'approvazione dell'emendamento in discussione.

  La Commissione respinge l'emendamento Bellucci 2305/XII/1.1.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI) sottolinea che l'obiettivo del suo emendamento 2305/XII/1.2 è quello di costituire un fondo nazionale per la lotta alle dipendenze, con una dotazione annua di 500 milioni di euro, ricordando che alla dipendenza patologica da sostanze o comportamentale si affianca ora quella relativa ai nuovi dispositivi tecnologici, una vera emergenza sociale che si manifesta in maniera trasversale. Lamenta l'assenza di un fondo dedicato a tale scopo, che comporta il permanere di una condizione di difformità sul territorio per quanto riguarda i servizi di prevenzione, cura e reinserimento. Registra una scarsa attenzione verso i servizi pubblici per le dipendenze, che sono aggravati di nuovi compiti senza un corrispondente aumento della dotazione, sia finanziaria che di personale. Segnala anche una scarsa considerazione delle funzioni svolte dal «privato sociale», ricordando che in molte realtà solo l'attività di volontariato è in grado di assicurare un livello minimo di assistenza. A fronte di questa reiterata mancanza di attenzione, confermata anche dall'assenza di una delega per le politiche antidroga nell'attuale compagine governativa, auspica che nella legge di bilancio si possa dare un segnale per quanto concerne la lotta alle dipendenze. Precisa che un impegno in tal senso risulta ancora più doveroso dal momento che la manovra prevede un innalzamento della tassazione su alcune attività che generano dipendenza.

  La Commissione respinge l'emendamento Bellucci 2305/XII/1.2.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI) segnala che il proprio emendamento 2305/XII/1.3 ha lo scopo di offrire un sostegno e un risarcimento in favore delle famiglie che hanno visto i loro figli oggetto di un affidamento illecito. Ritiene che si tratti di una proposta doverosa in relazione alle gravi sofferenze subite da questi soggetti a causa di un comportamento scorretto a livello locale, determinato tuttavia anche da disattenzione a livello nazionale. Sottolinea che, oltre a scusarsi e ad assumersi le proprie responsabilità, lo Stato deve essere in grado di fornire risposte concrete, ricordando che le gravi sofferenze subite e la mancata assistenza hanno in alcuni casi determinato addirittura episodi di suicidio. Richiama in proposito casi ormai noti a tutti e confermati in sede giudiziaria, come quelli relativi alla comunità «Il Forteto» e vicende ancora oggetto di indagine, come quella relativa a quanto accaduto nel comune di Bibbiano. Evidenzia che il suo emendamento prevede l'istituzione di un fondo con una dotazione di 1,5 milioni di euro come strumento atto a determinare un riconoscimento sostanziale del danno subito.

  La Commissione respinge l'emendamento Bellucci 2305/XII/1.3.

  Marialucia LOREFICE, presidente e relatrice, avvertendo che la Commissione ha Pag. 169così terminato l'esame delle proposte emendative presentate, rileva che i temi oggetto di tali proposte appaiono sicuramente meritevoli di attenzione, corrispondendo, in parte, a problematiche già affrontate dalla Commissione Affari sociali. Ricorda, a titolo di esempio, che in tema di disturbi dello spettro autistico nella passata legislatura è stata approvata una proposta di legge e nella legislatura in corso è stata approvata una risoluzione nella quale si affrontano specificamente determinate questioni, a partire da quella della tutela degli adulti che presentano tali disturbi.
  Osserva, inoltre, che in materia di cannabis ad uso terapeutico vi è piena consapevolezza del fatto che vi è ancora del lavoro da svolgere poiché, nonostante lo Stabilimento di Firenze sia in grado di raddoppiare la sua produzione, essa non è sufficiente a coprire l'intero fabbisogno nazionale.
  Rispetto al tema delle aggressioni al personale sanitario, auspica che i progetti di legge all'esame delle Commissioni riunite II e XII possano diventare legge dello Stato in tempi rapidi, ricordando che dopo la pausa dei lavori parlamentari per le festività natalizie riprenderà il loro iter.
  Fa altresì presente che il tema della lotta le dipendenze rimane prioritario per la XII Commissione, ricordando il lavoro approfondito svolto nella passata e nella presente legislatura, in particolare per quanto concerne il gioco d'azzardo patologico.
  Nel ribadire la sensibilità della Commissione verso molti dei temi oggetto delle proposte emendative presentate, ritiene che essi saranno affrontati in altri provvedimenti, non potendo la legge di bilancio trattare tutti i temi attinenti all'area socio-sanitaria. Al riguardo, ritiene che non si possa non riconoscere la rilevanza data a questo tema nel disegno di legge di bilancio in discussione, date le numerose e importanti disposizioni in esso contenute.
  Illustra, quindi, la proposta di relazione predisposta (vedi allegato 2).

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI) rileva innanzitutto che la procedura adottata per l'esame del disegno di legge di bilancio costituisce una violazione delle prerogative del Parlamento, che non vede riconosciuto il suo ruolo, previsto dalla Carta costituzionale, nell'ambito del procedimento di formazione delle leggi. Richiama, in particolare, il contenuto dell'articolo 72 della Costituzione, che andrebbe sicuramente rispettato, in particolare in relazione a uno strumento fondamentale come la legge di bilancio, nella quale devono essere rappresentate le diverse sensibilità. Rileva, inoltre, che i tempi assai ristretti previsti per l'esame del provvedimento in titolo costituiscono una palese violazione di quanto previsto dall'articolo 119, comma 2, del Regolamento della Camera dei deputati, che prevede una durata di trentacinque giorni per l'esame in seconda lettura, posto che nelle condizioni attuali l'esame rischia di durare meno di una settimana. Evidenzia, inoltre, che la richiesta di un voto di fiducia su un testo di un solo articolo, composto da quasi 900 commi, rende assai difficoltosa la comprensione del testo da parte dei parlamentari e di tutto coloro che sono interessati ad analizzarne il contenuto, segnalando in proposito come non sia stata affatto agevole la formulazione degli emendamenti da lei presentati. Ringrazia, in ogni caso, la presidente Lorefice per la sensibilità manifestata verso i temi oggetto di tali proposte, esprimendo l'auspicio che la Commissione possa continuare ad occuparsi di materie così rilevanti con uno spirito di condivisione.
  Tornando alle criticità rilevate, ribadisce che il contingentamento dei tempi ha determinato un vulnus nel rapporto tra potere legislativo ed esecutivo, ricordando che in relazione alla passata manovra di bilancio il Partito democratico, allora all'opposizione, ha presentato un ricorso in tal senso presso la Corte costituzionale. Nel rilevare che il ritardo nella trasmissione del disegno di legge da parte del Senato è stato determinato esclusivamente dallo scontro tra i partiti di maggioranza, osserva che in tal modo si è realizzata una Pag. 170violazione dei principi costituzionali, senza peraltro offrire una risposta alle reali necessità del Paese.
  Richiama, quindi, degli esempi concreti, che testimoniano la difficoltà di un'azione politica in un contesto caratterizzato dal mancato rispetto delle regole, quali l'ulteriore dilazione rispetto all'avvio dei lavori di due essenziali strumenti di indagine come la Commissione d'inchiesta sulla vicenda del Forteto e quella relativa alle crisi bancarie, precisando che l'oggetto di quest'ultima tornato prepotentemente all'attenzione con la vicenda della Banca popolare di Bari. Segnala, infine, i continui rinvii per quanto riguarda l'elezione di due organi fondamentali: l'Autorità garante delle comunicazioni e quella sulla privacy, osservando che in proposito la maggioranza si appresta a varare misure illegittime pur di garantirsi il controllo di due authorities strategiche per le funzioni ad esse spettanti.
  Sulla base delle predette considerazioni, annuncia che il gruppo di Fratelli d'Italia è costretto ad abbandonare i lavori della Commissione in quanto, stante l'assenza dei requisiti minimi per lo svolgimento di un confronto democratico all'interno del Parlamento, non intende avallare le gravi scelte politiche adottate dalla maggioranza.

  Fabiola BOLOGNA (M5S) osserva come, attraverso il disegno di legge di bilancio, si diano alle regioni gli strumenti per il rilancio della sanità attraverso un ingente investimento che passa per lo sblocco di assunzioni, la stabilizzazione dei precari, lo sviluppo tecnologico e l'aumento delle borse di specializzazione, che consentiranno di superare «l'imbuto formativo» e, quindi, di avviare una programmazione coerente con le necessità di medici e operatori sanitari nei territori e presso le aziende ospedaliere. Queste misure consentiranno di realizzare finalmente l'integrazione ospedale-territorio, la presa in carico dei pazienti cronici, ottimizzando le risorse e misurando l'appropriatezza dei percorsi a tutti i livelli e per ogni bisogno di salute.
  Ritiene, inoltre, che gli interventi previsti in favore della famiglia e delle pari opportunità, insieme agli investimenti per la disabilità e la non autosufficienza, con una particolare attenzione all'integrazione nel mondo del lavoro e dello sport, mostrino l'avvio di un percorso virtuoso, che rilancia l'idea di una società accogliente e inclusiva. Per questi motivi preannuncia il parere favorevole del gruppo del Movimento 5 Stelle sulla proposta di relazione illustrata dalla presidente.

  Alessandra LOCATELLI (LEGA) giudica vergognoso il contenuto di una manovra che appare costituita da un insieme di interventi frammentari, che rappresentano una risposta alle richieste di piccoli gruppi di parlamentari, spesso in conflitto tra loro. Ribadisce che l'esame in corso costituisce una finzione, in quanto non vi è alcuna possibilità di incidere su un contenuto deciso di fatto in una sede diversa da quella parlamentare. Osserva, inoltre, che molte delle misure annunciate appaiono ridicole in quanto si riferiscono a risorse già presenti nel bilancio statale, come ha già avuto modo di rappresentare alla ministra per la famiglia e le pari opportunità in occasione dell'audizione sulle linee programmatiche.
  Nel complesso, ritiene che si tratti di una manovra insufficiente a garantire dignità ai cittadini che dovrebbero essere rappresentati dal Parlamento mentre invece si provvede solo a mettere loro «le mani nelle tasche».
  Preannuncia, pertanto, la presentazione di un ricorso presso la Corte costituzionale in relazione al metodo antidemocratico seguito nell’iter di approvazione della legge di bilancio.
  Rileva altresì che la manovra reca una serie di disposizioni molto discutibili, come quelle relative alla tassazione della plastica e delle bevande zuccherate, che rischiano, senza una reale valenza in termini ambientali o di tutela della salute, di avere un impatto negativo sulle aziende italiane, già in crisi per altri fattori rispetto ai quali la legge di bilancio non offre alcuna risposta.

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  Lisa NOJA (IV) ritiene doveroso riconoscere che il disegno di legge di bilancio reca norme rilevanti per quanto riguarda le politiche sociali, pur permanendo la necessità di introdurre ulteriori misure. Osserva che difficilmente interventi quali l'estensione del cosiddetto bonus bebè, che diventa una misura ad accesso universale, il supporto alla frequentazione degli asili nido, le risorse destinate alle tecnologie sanitarie e alle persone non autosufficienti possono essere considerati «ridicoli», come affermato dalla collega Locatelli.
  Evidenzia la rilevanza della sfida rappresentata dal superamento delle clausole di salvaguardia del valore di 23 miliardi di euro, che avrebbero comportato un aumento dell'Iva, con un costo medio per famiglia pari a circa 500 euro annui. Non avendo difficoltà a riconoscere che l'ammontare di tali clausole si è determinato in diversi esercizi finanziari, segnala, tuttavia, che esso è stato incrementato anche a causa della legge di bilancio dell'anno passato, mentre il provvedimento attualmente all'esame della Camera supera tale meccanismo.
  Nel rilevare che il contenuto di alcune delle proposte emendative formulate dalla collega Bellucci appare condivisibile, ad esempio quella relativa alle aziende che impiegano persone con disturbi dello spettro autistico, corrispondente ad una proposta di legge presentata da componenti del suo gruppo al Senato, evidenzia che quello compiuto con le norme relative alle politiche sociali e sanitarie inserite nella manovra di bilancio costituisce un piccolo «miracolo» in relazione agli spazi ristretti conseguenti ai vincoli di bilancio. Richiama, in particolare, il peso rappresentato dagli oneri relativi al debito pubblico, ricordando che recenti dichiarazioni di esponenti politici dell'ex maggioranza e ora all'opposizione hanno avuto gravi ripercussioni sullo spread. In questo quadro, esprime soddisfazione per il contenuto della manovra, che potrà essere ulteriormente migliorato attraverso l'approvazione di provvedimenti successivi.

  Elena CARNEVALI (PD), nel ringraziare la relatrice per il lavoro svolto, ricorda che la manovra restituisce ai cittadini una cifra pari a 26 miliardi di euro, anche attraverso una riduzione del cuneo fiscale. Ritiene che, in soli tre mesi dall'insediamento del nuovo Governo, l'aver raggiunto l'obiettivo di una legge di bilancio che reca misure a favore dei lavoratori e degli investimenti, senza aggravare il carico fiscale, costituisca un risultato assai importante.
  Sottolinea che le disposizioni relative alle competenze della Commissione Affari sociali, incluse quelle introdotte con il decreto-legge in materia fiscale, da analizzare insieme a quanto previsto dal nuovo Patto per la salute perfezionatosi nella giornata di ieri, consentono di compiere adeguati investimenti sia in termini finanziari che di personale, in grado di potenziare il Servizio sanitario nazionale.
  Valuta con favore l'istituzione di un nuovo fondo relativo alla non autosufficienza e la previsione di uno stanziamento aggiuntivo di 50 milioni per il fondo esistente, ribadendo che un riordino normativo del settore deve costituire un obiettivo prioritario, trattandosi di un fenomeno che impatta sulla vita quotidiana di una quota consistente delle famiglie italiane.
  Pone, quindi, in evidenza il cambio di passo rappresentato dalle nuove misure relative al sostegno alla famiglia e alla genitorialità, che prevedano sia un sostegno economico più strutturato sia una facilitazione dell'accesso ai servizi. In conclusione, dichiara di condividere le considerazioni inserite nella proposta di relazione rispetto al nesso tra fondi per l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità e il reddito di cittadinanza e alla promozione dell'allattamento al seno, preannunciando il voto favorevole del Partito democratico su tale proposta.

  Edoardo ZIELLO (LEGA) giudica inopportuni i toni trionfalistici usati dalla deputata Carnevali, posto che la manovra prevede 6 miliardi di euro di tasse a carico dei cittadini italiani.Pag. 172
  Precisando di non voler entrare nel merito delle disposizioni relative alle materie di interesse della Commissione, in quanto il tema è stato già affrontato dalla collega Locatelli, sottolinea che la manovra ha soppresso uno strumento fondamentale a supporto delle piccole imprese e dei professionisti, introdotto con la precedente legge di bilancio, rappresentato dal regime forfettario per i ricavi da 65.000 a 100.000 euro, confermando così l'avversione di certe forze politiche per gli imprenditori. Tale approccio trova riscontro anche nelle norme relative alla tassazione della plastica, suscettibili di avere un forte impatto sulla realtà produttiva dell'Emilia-Romagna, e delle bevande zuccherate, che rappresenta una sorta di dazio che il Paese si è autoimposto. Ribadisce che il disegno di legge in esame appare privo di una visione complessiva e che il suo esame viene svolto con modalità inaccettabili, non tenendo in nessun conto quanto previsto dall'articolo 119, comma 2, del Regolamento della Camera. In conclusione, manifesta forte contrarietà rispetto a un provvedimento che si basa su un approccio che può essere sintetizzato con l'espressione «tasse e manette».

  Michela ROSTAN (LEU), preannunciando un voto favorevole sulla proposta di relazione illustrata dalla presidente, giudica prive di fondamento le affermazioni dei deputati della Lega relative alla presunta assenza di misure rilevanti in ambito sanitario e sociale nel disegno di legge di bilancio. Questo sarebbe confermato, a suo avviso, dal fatto che i colleghi dell'opposizione non abbiano avanzato critiche puntuali nei confronti delle disposizioni concernenti le predette materie contenute nel provvedimento in esame, spostando l'attenzione su altri temi.
  Richiama, quindi, l'attenzione sulla centralità delle politiche sanitarie da parte del Governo, confermata dai contenuti della conferenza stampa tenuta nei giorni scorsi dal Presidente del Consiglio Conte insieme al Ministro Speranza e dal completamento dell’iter di approvazione del nuovo Patto per la salute.

  Roberto BAGNASCO (FI), nel rilevare come il fatto che l'attuale Governo sia stato costituito solo pochi mesi fa non giustifichi tempi di esame della manovra di bilancio così compressi da parte della Camera dei deputati, invita gli esponenti della maggioranza a non assumere toni trionfalistici. Pur riconoscendo che il provvedimento in esame contiene alcuni elementi positivi per quanto riguarda le politiche sanitarie, ritiene tuttavia che essi si collochino in un contesto generale nel complesso deludente. Valuta favorevolmente il contenuto del nuovo Patto della salute, che consentirà di migliorare le prestazioni sanitarie, ricordando l'apporto dato dalle regioni in tal senso, in particolare da quelle guidate da amministrazioni di centrodestra, per il raggiungimento dell'interesse generale. Nel richiamare l'esperienza vissuta con la passata legge di bilancio, rileva che non vi è limite al peggio, in quanto la procedura in corso appare ancora più lesiva delle prerogative del Parlamento.
  Precisa di ritenere preferibile limitare il suo intervento alle materie di competenza della Commissione Affari sociali, riservandosi eventualmente di intervenire in Assemblea per un giudizio più complessivo sulla manovra, ma di non potersi trattenere dal giudicare prive di fondamento le affermazioni fatte da alcuni colleghi appartenente ai gruppi di maggioranza circa una presunta restituzione ai cittadini di risorse pari a 26 miliardi di euro. Sottolinea che il limite principale della manovra è costituito dall'assenza di misure volte a ridurre le spese, che rappresenterebbero l'unico strumento per assicurare lo sviluppo del Paese. Ritiene eccessivo riassumere le posizioni politiche dell'attuale maggioranza con l'espressione «tasse e manette» nonostante il fatto che sicuramente giungono segnali poco positivi rispetto alla materia fiscale e a quella penale.
  Saluta con favore l'eliminazione dal disegno di legge di bilancio delle disposizioni relative alla cannabis a basso contenuto di THC, esprimendo un plauso nei Pag. 173confronti della Presidente del Senato Casellati, che ha saputo applicare con rigore i regolamenti parlamentari.
  Osserva che il tema può essere affrontato in maniera approfondita e aperta e non con una proposta emendativa approvata in maniera quasi occulta. Sulla base di tali considerazioni, preannuncia il voto contrario del gruppo di Forza Italia sulla proposta di relazione.
  La sottosegretaria Sandra ZAMPA ringrazia tutti i componenti della Commissione per l'intensità e la passione con cui si è svolto il dibattito e la relatrice per il modo assai puntuale con cui ha svolto il proprio ruolo di presidente e relatrice, esprimendo una totale condivisione rispetto alla relazione da lei predisposta. Ribadisce che il disegno di legge di bilancio consente di raggiungere obiettivi, soprattutto in materia di salute, da tempo attesi.

  Marialucia LOREFICE, presidente, esprime il proprio rammarico per la decisione della rappresentante del gruppo Fratelli d'Italia di abbandonare i lavori della Commissione, evidenziando che, al di là delle differenti visioni politiche, il confronto sul provvedimento in esame si è sempre svolto serenamente, in un clima di ascolto reciproco.
  Pone, quindi, in votazione la proposta di relazione favorevole da lei precedentemente illustrata.

  La Commissione approva la proposta di relazione favorevole della relatrice.

  Marialucia LOREFICE, presidente, delibera di nominare se stessa quale relatrice presso la V Commissione, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del regolamento.

  La seduta termina alle 11.

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