CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 dicembre 2019
298.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

  Giovedì 19 dicembre 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE. — Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Francesca Puglisi.

  La seduta comincia alle 9.

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  Andrea GIACCONE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 132 del Regolamento, lo svolgimento delle interrogazioni si articola nella risposta del rappresentante del Governo e nella replica dell'interrogante, per non più di cinque minuti, per dichiarare se sia stato o no soddisfatto.

5-02777 Murelli: Salvaguardia dei livelli occupazionali presso gli stabilimenti italiani della società «La Perla».

  La sottosegretaria Francesca PUGLISI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Elena MURELLI (LEGA), ringraziando la sottosegretaria, sottolinea l'importanza di salvaguardare i posti di lavoro in un'azienda così importante e di grande tradizione, i cui dipendenti si caratterizzano per la grande professionalità ed esperienza. Auspica l'impegno delle parti perché anche i lavoratori delle linee di produzione che saranno cedute trovino una ricollocazione adeguata alle loro capacità, in quanto le sorti dell'azienda, anche se di dimensioni contenute, si ripercuotono sull'intero territorio.

5-03224 Mugnai: Iniziative per la proroga della cassa integrazione guadagni straordinaria per i lavoratori dello stabilimento Bekaert di Figline e Incisa Valdarno (FI).

  La sottosegretaria Francesca PUGLISI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Stefano MUGNAI (FI) ringrazia la sottosegretaria per aver dato conferma ufficiale di una notizia che già circolava nel territorio. La proroga di sei mesi della cassa integrazione straordinaria, disposta nel disegno di legge di bilancio, concede tempo prezioso alle parti, per la ricerca della soluzione più adeguata a una produzione di grande specializzazione. A tale proposito, ritiene che le aziende che hanno manifestato interesse per rilevare lo stabilimento Bekaert non appaiono del tutto convincenti, quanto a capacità di continuare la produzione, e sottolinea che anche l'ipotesi di acquisto da parte dei dipendenti richiederebbe, per le medesime ragioni, una grande cautela. Si augura, pertanto, che i sei mesi di maggior tempo a disposizione siano utili alla risoluzione di una questione le cui conseguenze ricadono su tutto il territorio del Valdarno.

  Andrea GIACCONE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 19 dicembre 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE.

  La seduta comincia alle 9.25.

Proposta di nomina di Marialuisa Gnecchi a vicepresidente dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS).
Nomina n. 40.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 18 dicembre 2019.

  Andrea GIACCONE, presidente, ricorda che nella seduta di ieri, mercoledì 18 dicembre, il relatore, onorevole Cominardi, ha svolto la relazione sulla proposta di nomina in esame e che la Commissione, nella stessa giornata, ha proceduto all'audizione informale di Marialuisa Gnecchi.
  Non essendoci richieste di intervento, invita quindi il relatore a formulare la sua proposta di parere.

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  Claudio COMINARDI (M5S), relatore, alla luce di quanto già evidenziato nella relazione e degli ulteriori elementi emersi nel corso dell'audizione informale di Marialuisa Gnecchi, ritiene di poter confermare la proposta di parere favorevole sulla sua nomina a vice presidente dell'INPS.

  Walter RIZZETTO (FdI) preannuncia il voto contrario del gruppo Fratelli d'Italia sulla proposta di parere del relatore, motivato dal fatto che, nonostante l'indiscussa competenza e capacità di Marialuisa Gnecchi, da lui apprezzata come collega in Commissione nella scorsa legislatura, la sua proposta di nomina si inquadra in un momento molto critico dal punto di vista politico. Infatti, la strozzatura del dibattito e l'impossibilità dei deputati di presentare proposte emendative al disegno di legge di bilancio, a causa dell'estrema compressione dei tempi di approvazione per evitare il ricorso all'esercizio provvisorio, nonché le modalità con le quali il Governo e la maggioranza stanno procedendo alle nomine in enti di primo piano denotano, a suo avviso, la volontà di estromissione delle minoranze da tutte le funzioni politicamente rilevanti. Per tali motivi, ritiene che non sia possibile avallare la nomina di Marialuisa Gnecchi, nonostante la stima di cui gode e l'esperienza che sicuramente le riconosce.

  Elena MURELLI (LEGA), riallacciandosi alle osservazioni del collega Rizzetto, preannuncia il voto contrario del gruppo Lega sulla proposta di nomina di Marialuisa Gnecchi, che, a differenza di quanto avvenuto con la nomina del presidente dell'INPS, Pasquale Tridico, non è stata preceduta da un vero e proprio accordo politico. Esprime, quindi, il suo timore che il medesimo percorso sia seguito anche per le nomine dei membri del consiglio di amministrazione dell'Istituto, confermando, anche per questa via, la volontà della maggioranza di chiudersi ai contributi delle opposizioni, come, purtroppo, sta avvenendo anche in relazione all’iter di approvazione del disegno di legge di bilancio.

  Serse SOVERINI (PD) preannuncia il voto favorevole del gruppo Partito Democratico sulla proposta di nomina di Marialuisa Gnecchi, la cui competenza è indiscussa, e auspica che la nomina dei membri del consiglio di amministrazione dell'Istituto avvenga nel più breve tempo possibile, per permettere alla nuova struttura di essere immediatamente operativa, superando, finalmente, la precedente struttura monocratica, che non ha dato prove positive.

  Andrea GIACCONE, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, avverte che la Commissione passerà alla votazione sulla proposta di parere favorevole del relatore, segnalando che non risultano deputati in missione e che la deputata Incerti sostituisce il deputato Viscomi.

  La Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole della relatrice.

  Andrea GIACCONE, presidente, comunica il risultato della votazione:

   Presenti  32   
   Votanti  31   
   Astenuti   1   
   Maggioranza  17   
    Hanno votato  21    
    Hanno votato no  10    

  (La Commissione approva).

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Aiello, Amitrano, Barzotti, Bucalo, Caffaratto, Carla Cantone, Ciprini, Cominardi, Costanzo, Cubeddu, D'Alessandro, De Lorenzo, Durigon, Epifani, Giaccone, Giannone, Gribaudo, Incerti in sostituzione di Viscomi, Invidia, Legnaioli, Lepri, Moschioni, Murelli, Pallini, Polverini, Rizzetto, Serracchiani, Siragusa, Soverini, Tripiedi e Villani.
  Il deputato Zangrillo si è astenuto.

  Andrea GIACCONE, presidente, avverte che comunicherà il parere favorevole testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.

  La seduta termina alle 9.50.

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SEDE REFERENTE

  Giovedì 19 dicembre 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE.

  La seduta comincia alle 10.

Disposizioni concernenti l'integrazione della composizione della Commissione medico-ospedaliera per il riconoscimento della dipendenza delle infermità da causa di servizio e le funzioni di rappresentanza dell'Unione nazionale mutilati per servizio.
C. 1339 Locatelli.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame della proposta di legge in titolo.

  Andrea GIACCONE, presidente, comunica che la Commissione avvia l'esame in sede referente della proposta di legge n. 1339, a prima firma Locatelli, recante disposizioni concernenti l'integrazione della composizione della Commissione medico-ospedaliera per il riconoscimento della dipendenza delle infermità da causa di servizio e le funzioni di rappresentanza dell'Unione nazionale mutilati per servizio.
  Avverte che la deputata Locatelli sostituisce il deputato Moschioni per l'esame della proposta di legge e svolge la funzione di relatrice, insieme con il deputato D'Alessandro.
  Invita quindi i relatori a illustrare il contenuto della proposta di legge.

  Alessandra LOCATELLI (LEGA), relatrice, sottolinea preliminarmente che l'Unione nazionale mutilati per servizio è un ente morale che tutela tutti coloro che, alle dipendenze dello Stato e degli enti locali, territoriali e istituzionali, hanno riportato mutilazioni e infermità in servizio e per causa di servizio, militare e civile. L'Unione inoltre fa parte delle Associazioni di promozione sociale e della Federazione delle associazioni nazionali delle persone con disabilità (FAND). Si tratta di persone di grande competenza, che si fanno carico degli adempimenti burocratici gravanti sulle famiglie dei lavoratori colpiti da incidenti invalidanti. In particolare, la proposta di legge è volta a garantire la presenza di un componente designato dall'Unione nazionale mutilati per servizio all'interno della Commissione medico-ospedaliera prevista ai fini del riconoscimento della dipendenza delle infermità da causa di servizio. Al riguardo, la medesima relazione illustrativa sottolinea l'opportunità dell'intervento legislativo in esame in considerazione del fatto che l'attuale normativa concernente le competenze degli organismi che intervengono nei procedimenti per il riconoscimento della dipendenza delle infermità da causa di servizio, nel riconoscere poteri di rappresentanza in capo a diverse Associazioni, quali, in particolare, l'Associazione nazionale mutilati ed invalidi di guerra, l'Unione italiana ciechi, l'Ente nazionale sordi, l'Associazione nazionale mutilati ed invalidi civili e l'Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro, non ricomprende, tra queste, l'Unione nazionale mutilati per servizio.

  Camillo D'ALESSANDRO (IV), relatore, con riferimento al contenuto della proposta di legge in esame, rileva che essa consta di un unico articolo, che, al comma 1, dispone per l'appunto l'integrazione della composizione delle Commissioni mediche ospedaliere previste dall'articolo 193 del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, nello svolgimento delle funzioni relative ai procedimenti per il riconoscimento delle cause di servizio, con un sanitario scelto tra quelli designati dall'Unione nazionale mutilati per servizio.
  Il comma 2 riconosce all'Unione nazionale mutilati per servizio il diritto di accesso e di rilascio degli elenchi degli invalidi per servizio sottoposti a visita medica presso le Commissioni e a successiva valutazione presso il Comitato di verifica per le cause di servizio nonché presso le amministrazioni competenti alla gestione dei procedimenti per il riconoscimento del trattamento pensionistico previsto Pag. 154dal testo unico delle norme sul trattamento di quiescenza dei dipendenti civili e militari dello Stato, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1973, n. 1092.

  Andrea GIACCONE, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per la prevenzione e il contrasto delle molestie morali e delle violenze psicologiche in ambito lavorativo.
C. 1741 De Lorenzo.

(Esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 1722 Roberto Rossini).

  La Commissione inizia l'esame della proposta di legge in titolo.

  Andrea GIACCONE, presidente, comunica che la Commissione avvia l'esame in sede referente della proposta di legge n. 1741, a prima firma De Lorenzo, recante disposizioni per la prevenzione e il contrasto delle molestie morali e delle violenze psicologiche in ambito lavorativo.
  Avverte che risulta assegnata alla Commissione la proposta di legge n. 1722, a prima firma Roberto Rossini. Trattandosi di proposta di legge vertente su materia identica a quella della proposta n. 1741, ne dispone l'abbinamento ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento.
  Invita quindi la relatrice, onorevole Pallini, a illustrare il contenuto delle proposte di legge.

  Maria PALLINI (M5S) precisa, preliminarmente che si tratta di provvedimenti volti a fornire ai lavoratori adeguati e idonei strumenti di tutela per difendere se stessi e la propria dignità da un fenomeno che, come si legge nella relazione illustrativa della proposta di legge C. 1741 De Lorenzo, sta assumendo contorni sempre più ampi, introducendo una disciplina chiara e precisa e assicurando una vera e propria tutela giuridica ai lavoratori vessati, consentendo loro di far valere la lesione di un proprio diritto, agendo dinanzi al giudice del lavoro nei confronti del datore di lavoro (nel caso di mobbing verticale) o nei confronti di un proprio collega o di un gruppo di colleghi (nel caso di mobbing orizzontale), che si siano resi autori di atti vessatori in ambito lavorativo. Come si legge nella relazione illustrativa della proposta di legge C. 1722 Roberto Rossini, la necessità di intervenire discende dalla mancanza nell'ordinamento italiano, nonostante una specifica raccomandazione del Parlamento e del Consiglio dell'Unione europea, di una disciplina organica per la tutela del lavoratore mobbizzato, con la conseguente necessità di applicare soltanto le norme già esistenti, sia civili sia penali, che ha portato anche a una giurisprudenza in materia ormai cospicua.
  Venendo al contenuto dei provvedimenti, rileva che la proposta di legge C. 1741, che si compone di nove articoli, all'articolo 1 definisce il campo di applicazione delle disposizioni, che si applicano a qualsiasi rapporto di lavoro e in tutti i settori di attività privati e pubblici, indipendentemente dalla mansione svolta o dalla qualifica ricoperta.
  L'articolo 2 reca le definizioni ricorrenti nel provvedimento, in primo luogo quella di mobbing nel posto di lavoro, configurato dalle molestie morali e dalle violenze psicologiche di carattere persecutorio, esercitate esplicitamente o implicitamente, nonché direttamente o indirettamente, con intento vessatorio, iterativo e sistematico, che determinano eventi lesivi dell'integrità psico-fisica o della dignità sociale e lavorativa della vittima, configurabili in fattispecie espressamente elencate dalla norma.
  L'articolo 3 prevede, al comma 1, l'obbligo del datore di lavoro, pubblico o privato, di attivarsi tempestivamente, a seguito della denuncia da parte singoli lavoratori o da gruppi di lavoratori, ovvero su segnalazione delle rappresentanze sindacali aziendali o del rappresentante per la sicurezza, nonché del medico competente. Segnala che, sulla base del comma 2, l'istigazione e l'omissione consapevole Pag. 155dei soggetti denunciati sono considerate equivalenti alla realizzazione del fatto. L'inerzia del datore di lavoro, per negligenza o per dolo, comporta, ai sensi del comma 3, l'interdizione dai pubblici uffici o il licenziamento o, a seconda del grado di responsabilità, le misure previste agli articoli 55, commi 1 e 3, 56, 58, e 302, comma 1, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, ovvero l'arresto da tre a sei mesi e le relative ammende. Infine, la norma prevede, al comma 4, il coinvolgimento dell'autorità giudiziaria qualora il danno psicofisico sia particolarmente grave.
  Osserva, quindi, che l'articolo 4 delinea la procedura applicabile nel caso in cui il mobbing si configuri nelle azioni elencate dalla norma medesima, con il giudizio immediato del giudice del lavoro, che, se ritiene sussistente la violazione oggetto del ricorso, ordina al responsabile del comportamento denunciato, con provvedimento motivato e immediatamente esecutivo, la cessazione del comportamento illegittimo, ne dispone la rimozione degli effetti, stabilisce le modalità di esecuzione della decisione e determina in via equitativa la riparazione pecuniaria dovuta al lavoratore per ogni giorno di ritardo nell'esecuzione del provvedimento. Contro la decisione è ammessa, entro quindici giorni dalla data di comunicazione alle parti, opposizione davanti al tribunale, che decide in composizione collegiale, con sentenza immediatamente esecutiva. L'onere della prova è a carico di colui che è accusato di perpetrare una condotta di mobbing.
  Passa all'articolo 5, che, al comma 1, prevede la possibilità per il giudice, su istanza della parte interessata, di disporre che della sentenza di accoglimento ovvero di rigetto sia data informazione, a cura del datore di lavoro, mediante lettera ai lavoratori interessati dell'unità produttiva o amministrativa nella quale è stato denunciato l'atto o il comportamento di mobbing, omettendo il nome della persona che ha subìto tale atto o comportamento. La pubblicazione della sentenza su almeno due quotidiani a tiratura nazionale è disposta dal giudice qualora il mobbing sia commesso dal datore di lavoro, pubblico o privato, o si evinca una sua complicità.
  L'articolo 6 sancisce la nullità degli atti e dei comportamenti di mobbing accertati nonché delle dimissioni presentate dal lavoratore vittima di tali atti. L'articolo 7 introduce una tutela penale specifica, con la previsione di una nuova fattispecie di reato.
  L'articolo 8 dispone, al comma 1, l'adozione di specifiche misure da parte dei datori di lavoro, pubblici e privati, volte a prevenire e a contrastare le azioni di mobbing e, al comma 2, la costituzione in ogni azienda sanitaria locale del comune capoluogo di provincia di un centro di riferimento costituito da specialisti di salute mentale, anche interni.
  L'articolo 9, infine, reca la clausola di invarianza degli oneri a carico della finanza pubblica.
  Passa, quindi, a illustrare la proposta di legge C. 1722, a prima firma Roberto Rossini, che consta di dieci articoli. In particolare, l'articolo 1 reca l'indicazione delle finalità del provvedimento e il divieto, nell'ambito di qualsiasi rapporto di lavoro, di comportamenti, anche omissivi, che ledano o pongano in pericolo la salute fisica e psichica, la dignità e la personalità morale del lavoratore.
  L'articolo 2 elenca le definizioni ricorrenti nel provvedimento, riconducibili sostanzialmente alle definizioni riportate dall'articolo 2 della proposta di legge C. 1741. L'articolo 3, per finalità di prevenzione e informazione, al comma 1, impone ai datori di lavoro, pubblici e privati, in collaborazione con le organizzazioni sindacali aziendali e con i servizi di prevenzione e protezione della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro (SPRESAL) delle aziende sanitarie locali, unitamente ai centri regionali per la prevenzione, la diagnosi e la terapia dei disturbi da disadattamento lavorativo di cui al successivo articolo 9, l'organizzazione di iniziative periodiche di informazione dei dipendenti, anche al fine di individuare immediatamente eventuali sintomi o condizioni di discriminazione. Il comma 2 prevede l'organizzazione, Pag. 156con cadenza annuale, di corsi di prevenzione e informazione da parte degli SPRESAL, in collaborazione con i citati centri regionali, obbligatori e a carico dei datori di lavoro, indirizzati ai dirigenti, ai medici competenti, ai responsabili della sicurezza aziendale nonché ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Il comma 3 attribuisce al servizio di prevenzione e protezione dei rischi la competenza in materia di mobbing, anche attraverso il ricorso a consulenti. Il comma 4 prevede lo svolgimento in ciascuna azienda di riunioni periodiche di contenuto informativo sugli aspetti organizzativi, anche attinenti all'attribuzione di ruoli e mansioni, agli avanzamenti di carriera e ai processi di mobilità. Infine, il comma 5 prevede lo svolgimento di un'attività di informazione generale sul mobbing, dedicando fino a due ore all'anno di assemblea.
  L'articolo 4 disciplina i doveri del datore di lavoro, attivato dalle denunce dei lavoratori o dalle segnalazioni delle rappresentanze sindacali aziendali o del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza nonché del medico competente. In particolare, il datore di lavoro ha il dovere di accertare tempestivamente i comportamenti denunciati e di prendere provvedimenti per il loro superamento, sentiti i lavoratori dell'area interessata, il medico competente nonché, se necessario, lo SPRESAL.
  L'articolo 5 dispone, al comma 1, la tutela giurisdizionale da parte del giudice del lavoro, con una procedura assimilabile a quella delineata dalla proposta di legge C. 1741. Segnala, al comma 2, la previsione che il risarcimento del danno comprende in ogni caso anche una somma a titolo di indennizzo del danno biologico, da determinare in via equitativa, e, al comma 3, il rinvio alle norme vigenti in materia di tutela del lavoro subordinato.
  Dopo aver segnalato che l'articolo 6 dispone in materia di pubblicità del provvedimento del giudice, rileva che l'articolo 7 prevede l'imposizione a carico degli autori di azioni di mobbing di una sanzione disciplinare, la cui definizione è rinviata alla contrattazione collettiva, mentre l'articolo 8 dispone la nullità degli atti e dei provvedimenti discriminatori.
  Osserva che l'articolo 9 prevede l'istituzione, presso ciascuna regione e quale organismo tecnico di consulenza degli SPRESAL, di un centro per la prevenzione, la diagnosi e la terapia dei disturbi da disadattamento lavorativo, con un adeguato organico, diretto da uno psichiatra della dirigenza sanitaria in possesso dei requisiti per l'attribuzione di un incarico di direzione di struttura complessa, che abbia seguito appositi corsi di formazione. Il centro, anche ai fini contrattuali, ha carattere di struttura complessa.
  L'articolo 9, infine, introduce nel codice penale il reato costituito da atti di discriminazione o di persecuzione psicologica in ambito lavorativo.

  Andrea GIACCONE, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.15 alle 10.20.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 19 dicembre 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE. — Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Francesca Puglisi.

  La seduta comincia alle 13.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022.
C. 2305 Governo, approvato dal Senato.

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Nota di variazioni.
C. 2305/I Governo, approvato dal Senato.

(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 18 dicembre.

  Andrea GIACCONE, presidente, avverte che la Commissione riprende l'esame, per le parti di propria competenza, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, del disegno di legge recante bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022 (C. 2305 Governo), approvato dal Senato, e della relativa nota di variazioni (C. 2305/I Governo), approvata dal Senato.
  Comunica che non sono state presentate proposte emendative.
  Avverte, altresì, che la relatrice, onorevole Serracchiani, ha formulato una proposta di relazione favorevole riferita alle parti di competenza del disegno di legge di bilancio, che è in distribuzione.
  Ricorda, infine, che la Conferenza dei presidenti di gruppo ha fissato il termine per la votazione delle relazioni da parte delle Commissioni in sede consultiva alle ore 14 della giornata odierna.

  Debora SERRACCHIANI (PD), relatrice, illustra la sua proposta di relazione favorevole (vedi allegato 3).

  Paolo ZANGRILLO (FI), preannunciando il voto contrario del gruppo Forza Italia sulla proposta di relazione favorevole della relatrice, riprende le riflessioni già espresse nella seduta di ieri e, traendo spunto, in particolare, dagli elementi emersi nel dibattito, dichiara di condividere l'opinione del collega Epifani, che riconduce la modalità di esame del disegno di legge di bilancio, limitato sostanzialmente al Senato, alla disomogeneità della maggioranza di cui il Governo è espressione. Tale disomogeneità si riflette anche sul contenuto del disegno di legge, privo di incisività e di prospettiva. Per il bene del Paese, pertanto, auspica la prossima fine di tale legislatura, perché nuove elezioni permettano la formazione di una maggioranza coesa e unita dalla comunanza di valori e di progetti. Venendo al merito del disegno di legge in esame, ribadisce che la limitatezza delle risorse disponibili, una volta sterilizzato l'aumento dell'IVA, avrebbe dovuto indurre il Governo a concentrarsi sulle priorità del Paese, tra le quali, senz'altro, vi è l'emergenza lavoro. Al contrario, si è preferito spendere le risorse a disposizione per la conferma di misure esistenti, la cui inefficacia è ormai acclarata, sulla base di uno scambio di reciproche convenienze, come se si trattasse della divisione di un bottino. Riprendendo l'invito alla cautela del collega Soverini sulle proposte di modifica del Reddito di cittadinanza, sottolinea che tale strumento, per gli obiettivi che raggiunge, è sostanzialmente sovrapponibile al Reddito di inclusione, già esistente, mentre, sul versante dell'accompagnamento al lavoro, si è rivelato totalmente fallimentare. Pertanto, il Governo avrebbe fatto meglio a impiegare le risorse destinate a tale istituto per provvedimenti mirati a favore delle imprese, riducendo il costo del lavoro al fine di renderle maggiormente competitive.

  Carla CANTONE (PD) preannuncia il voto favorevole sulla proposta di relazione della relatrice e, ribadendo le osservazioni già espresse nella seduta di ieri, ritiene che il disegno di legge di bilancio, nonostante il contenuto condivisibile, lasci aperte alcune questioni, per la cui soluzione la sua parte politica presenterà in Assemblea specifici ordini del giorno, che si augura siano sostenuti anche dalle opposizioni, data l'importanza dei problemi che affrontano. Fa riferimento, in particolare, alla questione degli esodati, alla rivalutazione delle pensioni e alla quattordicesima mensilità, oggetto di un accordo raggiunto tra le rappresentanze sindacali e il Governo Pag. 158Gentiloni, nonché all'aumento del Fondo per la non autosufficienza.

  Claudio DURIGON (LEGA) preannuncia il voto contrario del gruppo Lega sulla proposta di relazione della relatrice e, sollecitato dall'intervento della collega Cantone, invita la maggioranza ad appellarsi alla Ministra Catalfo per la risoluzione del problema degli esodati, perché lui, da sottosegretario nel precedente Governo, non era riuscito a vincere la riluttanza dei colleghi del Movimento 5 Stelle. Dubita che l'attuale Governo riesca ad affrontare tutti i problemi sul tavolo, essendo espressione di una maggioranza ancor più frammentata di quella precedente. Quanto all'invito all'adozione dei contenuti dell'accordo siglato dal Governo Gentiloni in tema di rivalutazione delle pensioni e di quattordicesima mensilità di pensione, osserva che l'imminente fine della scorsa legislatura ha indotto l'allora maggioranza ad assumersi impegni difficili da mantenere dal punto di vista finanziario, probabilmente per finalità elettorali. Venendo, quindi, al contenuto del disegno di legge di bilancio in esame, condivide l'opinione del collega Zangrillo circa l'opportunità di concentrare le esigue risorse disponibili sulla riduzione del cuneo fiscale, per aumentare il potere d'acquisto dei cittadini, sugli investimenti, per la realizzazione delle infrastrutture necessarie a fare ripartire il Paese, e sulla risoluzione delle crisi industriali aperte, dall'ILVA all'Alitalia. Al contrario, il Governo ha deciso di aumentare la pressione fiscale, soprattutto sulle imprese, quando sarebbe stato preferibile incentivare comportamenti virtuosi, ad esempio nell'uso della plastica, attraverso misure di natura diversa. Infine, esorta la maggioranza a dire la verità agli italiani, anche sulla necessità di bloccare l'aumento delle aliquote IVA, eredità dei Governi di centrosinistra.

  Sebastiano CUBEDDU (M5S), preannunciando il voto favorevole del gruppo Movimento 5 Stelle sulla proposta di relazione della relatrice, ritiene ingenerosa l'opinione del collega Zangrillo, che ha bollato come «spartizione di un bottino» la scelta del Governo di finanziare il Reddito di cittadinanza. Si tratta, al contrario, del doveroso intervento nei confronti dei cittadini più in difficoltà. Anche la riduzione del cuneo fiscale, operata dal disegno di legge di bilancio in esame, è da inquadrare nella più ampia cornice di interventi che sono tra loro complementari e che interessano settori diversi dell'economia, con ricadute positive su ampie fasce di popolazione.

  Carmela BUCALO (FdI) preannuncia il voto contrario del gruppo Fratelli d'Italia sulla proposta di parere della relatrice, esprimendo la sua critica alle modalità con le quali è stato condotto l'esame del disegno di legge di bilancio, da cui, di fatto, è stato escluso un ramo del Parlamento. Concorda con i colleghi che hanno messo in luce la mancanza di misure in grado di incidere sui più gravi problemi del Paese e di far ripartire l'economia. Stigmatizza lo stanziamento di ingenti risorse per il Reddito di cittadinanza, senza che sia stata prevista la stabilizzazione dei precari storici dell'ANPAL e del pubblico impiego. Si tratta di soggetti meritevoli di tutela, che non devono essere lasciati cadere in povertà. Per rastrellare ulteriori risorse, il Governo ha proposto nuove tasse, che vorrebbero avere una finalità di educazione al rispetto dell'ambiente e della salute, ma che, in realtà, affosseranno ulteriormente le imprese e i consumi, come dimostrano i preannunciati aumenti dei prodotti nei supermercati per il sovrapprezzo imposto dall'entrata in vigore della cosiddetta «plastic tax».

  Ettore Guglielmo EPIFANI (LEU), riprendendo le riflessioni espresse nella seduta di ieri, ritiene necessario ritornare al rispetto delle corrette procedure di esame del disegno di legge di bilancio, per salvaguardare il bicameralismo dalle scorciatoie imposte dalla contingenza politica. A suo giudizio, anche se divisa al suo interno, la maggioranza deve esprimere un Governo che abbia principi e obiettivi condivisi. Venendo, quindi, al contenuto Pag. 159del disegno di legge in esame, sottolinea la difficoltà di decidere le modalità di allocazione delle scarse risorse disponibili, in un quadro economico denotato da una crescita molto debole e da un tasso di inflazione prossimo allo zero. La necessità, inoltre, di rispettare l'impegno assunto con gli elettori, di bloccare l'aumento dell'IVA, ha indotto il Governo a proporre una legge di bilancio che, a suo avviso, soprattutto dopo i correttivi introdotti in prima lettura, non fa danni e permette al Paese di reggere alle sollecitazioni provenienti da una situazione economica internazionale in peggioramento. Ribadisce, quindi, il suo favore per la scelta di permettere l'aumento selettivo delle aliquote IVA, che potrebbe essere adottata nella manovra per il 2021, per liberare risorse da concentrare su misure veramente incisive.

  Camillo D'ALESSANDRO (IV), ritenendo di non poter negare l'oggettività di alcune delle critiche mosse dalle opposizioni al disegno di legge di bilancio e al suo iter, si dichiara tuttavia d'accordo con il collega Epifani, che ne ha evidenziato i contenuti positivi. Prendendo a modello il Presidente della Repubblica, che esorta a non nascondere la verità ai cittadini, ritiene, quindi, che sia doveroso ammettere che il Governo ha dovuto fare i conti con l'eredità del Governo precedente e, a sua volta, dovrà preparare il terreno per gli anni futuri. Guardando, pertanto, al passato, invita a verificare come nella legge di bilancio 2019 non ci fossero risorse né per gli investimenti né per la riduzione del cuneo fiscale. Nel disegno di legge di bilancio in discussione, invece, sono previsti finanziamenti, sia pure limitati, per tali misure, anche grazie alla flessibilità accordata all'Italia dalla Commissione europea, conquistata grazie alla ritrovata credibilità del Paese. Difende anche la scelta di non modificare ora la misura Quota 100, che, a suo avviso, è uno strumento sbagliato per il perseguimento di una finalità giusta. È uno strumento sbagliato perché limitato nel tempo e circoscritto a una ristretta platea di beneficiari, destinato a creare disagio sociale quando, terminato il periodo di sperimentazione, si determineranno sperequazioni tra coloro che hanno potuto accedere anticipatamente al pensionamento e coloro per i quali torneranno ad avere vigenza i requisiti fissati dalla riforma Fornero. Ma il legislatore dovrebbe, a suo avviso, porsi il problema delle giovani generazioni, le quali, avendo un'estrema difficoltà a conquistare un posto di lavoro, a stento arriveranno a percepire una pensione. Assicura, quindi, l'impegno del Governo ad ampliare la visione del futuro, studiando misure che possano avere un'immediata applicazione e sicuri risultati, come, ad esempio, l'accelerazione delle procedure di spesa sperimentata in occasione di Expo Milano 2015. Nel 2020, inoltre, potranno essere messi allo studio i necessari correttivi alla disciplina del Reddito di cittadinanza e di Quota 100, alla luce degli effetti ottenuti, che potranno essere studiati e misurati. Anche la scelta di bloccare indiscriminatamente gli aumenti dell'IVA potrà essere rivista, con lo scopo di liberare risorse per altri interventi. Infine, non può negare che Italia Viva giudichi in modo favorevole la scelta di introdurre nuove imposizioni fiscali sulle imprese, i cui effetti negativi si riverbereranno anche sui dipendenti delle aziende, costrette a rivedere i loro programmi. In ogni caso, si tratta, a suo giudizio, di una manovra responsabile, i cui contenuti sono stati dettati dalla necessità di porre rimedio alla irresponsabilità del Governo precedente.

  Daniele MOSCHIONI (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede al presidente di permettere ai deputati del gruppo Lega di intervenire nuovamente, per rispondere alle critiche mosse dalla maggioranza all'operato del precedente Governo.

  Andrea GIACCONE, presidente, ricorda che di norma, in dichiarazione di voto, lo stesso deputato non può intervenire per più di una volta. Ricorda, altresì, che la Commissione è tenuta a concludere i propri lavori entro le ore 14.

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  Claudio DURIGON (LEGA), intervenendo per una precisazione, sottolinea la necessità di garantire il buon andamento dei lavori della Commissione e invita, pertanto, la maggioranza ad astenersi dalle provocazioni, rispettando le minoranze e il loro ruolo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione favorevole della relatrice (vedi allegato 3). Delibera, altresì, di nominare, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, la deputata Serracchiani quale relatrice presso la V Commissione.

  Andrea GIACCONE, presidente, avverte che la relazione approvata dalla Commissione sarà trasmessa, ai sensi dell'articolo 120 del Regolamento, alla V Commissione.

  La seduta termina alle 14.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Giovedì 19 dicembre 2019. — Presidenza del vicepresidente Davide TRIPIEDI.

  La seduta comincia alle 14.05.

Indagine conoscitiva sul riordino del sistema della vigilanza in materia di lavoro, contribuzione e assicurazione obbligatoria a seguito delle modifiche introdotte dal decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 149, nella prospettiva di una maggiore efficacia delle azioni di contrasto al lavoro irregolare e all'evasione contributiva.
Audizione della Ministra del lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo.
(Svolgimento e conclusione).

  Davide TRIPIEDI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  La ministra del lavoro e delle politiche sociali, Nunzia CATALFO, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono quindi, formulando osservazioni e ponendo quesiti, i deputati Claudio COMINARDI (M5S), Chiara GRIBAUDO (PD), Jessica COSTANZO (M5S), Carla CANTONE (PD) e Sebastiano CUBEDDU (M5S).

  La ministra del lavoro e delle politiche sociali, Nunzia CATALFO, rende ulteriori precisazioni rispetto ai quesiti posti.

  Davide TRIPIEDI, presidente, ringrazia la ministra Catalfo e dichiara quindi conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.05.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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