CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 dicembre 2019
297.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 18 dicembre 2019.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.35 alle 12.55.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 18 dicembre 2019. — Presidenza della Presidente Marta GRANDE. — Interviene il Sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Ricardo Antonio Merlo.

  La seduta comincia alle 12.55.

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Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022.
C. 2305 Governo, approvato dal Senato.

Nota di variazioni.
C. 2305/I Governo, approvato dal Senato.

(Relazione alla V Commissione).
(Esame e rinvio).
Sulla pubblicità dei lavori.

  Marta GRANDE, presidente, ricorda che è stata chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendo obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Marta GRANDE, presidente, ricorda che il disegno di legge di bilancio è composto di due sezioni: nella prima sono riportate le disposizioni in materia di entrata e di spesa aventi ad oggetto misure quantitative funzionali a realizzare gli obiettivi di finanza pubblica; nella seconda sono invece indicate le previsioni di entrata e di spesa, espresse in termini di competenza e di cassa, formate sulla base della legislazione vigente, apportando a tali previsioni le variazioni derivanti dalle disposizioni della citata prima sezione, alle quali è assicurata autonoma evidenza contabile.
  Evidenzia che saranno quindi esaminate, oltre alle disposizioni di propria competenza contenute nella prima sezione, anche la Tabella n. 6, relative allo stato di previsione, contenuta nella seconda sezione.
  Ricorda che l'esame si concluderà con l'approvazione di una relazione sulle parti di competenza del disegno di legge di bilancio e con la nomina di un relatore e che potranno essere altresì presentate relazioni di minoranza.
  La relazione approvata dalla Commissione e le eventuali relazioni di minoranza saranno trasmesse alla V Commissione ai cui lavori potranno partecipare i relatori – per la maggioranza e di minoranza – per riferire circa i lavori svolti presso la Commissione di settore.
  Ricorda, altresì, che la Commissione potrà inoltre esaminare gli eventuali emendamenti riferiti alle parti di sua competenza, il cui termine di presentazione scade alle ore 18 di oggi, secondo quanto convenuto in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
  Riguardo al regime di presentazione degli emendamenti ricorda che quelli che riguardano parti di competenza della III Commissione potranno essere presentati sia in quest'ultima, sia direttamente presso la Commissione bilancio. La stessa regola è peraltro applicata in via di prassi anche agli emendamenti compensativi all'interno di parti di competenza della III Commissione.
  Gli emendamenti approvati saranno inclusi nella relazione della Commissione, mentre gli emendamenti respinti potranno essere successivamente ripresentati presso la Commissione bilancio, anche al solo scopo di consentire a quest'ultima di respingerli ai fini della ripresentazione in Assemblea.
  Rileva che la valutazione circa l'ammissibilità degli emendamenti presentati presso la III Commissione sarà effettuata dalla Presidenza della medesima prima che gli stessi vengano esaminati e votati, secondo le previsioni del Regolamento della Camera e della legislazione vigente in materia, fermo restando che, come da prassi, gli emendamenti che saranno ripresentati in Commissione Bilancio, ivi compresi quelli approvati, saranno comunque sottoposti, analogamente a quelli presentati direttamente in V Commissione, ad una puntuale valutazione di ammissibilità, ai fini dell'esame in sede referente, da parte della presidenza della medesima V Commissione.
  In particolare, segnala che sono previste specifiche regole per l'emendabilità della prima e della seconda sezione, nonché per gli emendamenti volti a modificare, con finalità di compensazione, contemporaneamente la prima e la seconda sezione del disegno di legge di bilancio, ferme restando le regole ordinarie sulla compensatività a seconda che si tratti di oneri di parte corrente o in conto capitale. Pag. 44
  Riguardo a tali specifiche regole, rinvia integralmente alle linee guida di carattere procedurale – contenute nella lettera della Presidenza della Camera, inviata ai Presidenti delle Commissioni permanenti in data 25 ottobre 2016 – adottate in occasione della prima applicazione della riforma della legge di contabilità e finanza pubblica introdotta dalla legge n. 163 del 2016.

  Pino CABRAS (M5S), relatore, prima di illustrare i profili più strettamente collegati alle competenze della Commissione, richiama brevemente il quadro normativo di contabilità pubblica all'interno del quale s'inseriscono queste misure. Ricorda che con la recente riforma operata dalla legge n. 163 del 2016 sulla legge di contabilità e finanza pubblica n. 196 del 2009, a decorrere dalla legge di bilancio 2017 i contenuti delle previgenti leggi di bilancio e di stabilità sono stati ricompresi in un unico provvedimento, costituito dalla nuova legge di bilancio, riferita ad un periodo triennale ed articolata in due sezioni.
  Evidenzia che la I Sezione svolge essenzialmente le funzioni di quello che un tempo era denominato disegno di legge di stabilità; la II Sezione assolve, nella sostanza, quelle del disegno di legge di bilancio.
  Rileva che l'integrazione in un unico documento dei contenuti di quelli che erano i disegni di legge di bilancio e di stabilità persegue la finalità di incentrare la decisione di bilancio sull'insieme delle entrate e delle spese pubbliche, anziché sulla loro variazione al margine come avveniva allora, portando al centro del dibattito parlamentare le priorità dell'intervento pubblico, considerato nella sua interezza.
  Preannuncia che nell'illustrazione della I Sezione darà conto solo del contenuto degli interventi di rilievo per gli ambiti di competenza della Commissione, senza soffermarsi sul complesso delle misure economico-finanziarie, per l'analisi delle quali rinvia alla documentazione predisposta dagli uffici.
  Osserva che la I Sezione del provvedimento contiene una serie di misure che, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, tendono a promuovere la proiezione italiana all'estero e a sostenere l'internazionalizzazione delle imprese italiane.
  In primo luogo, sottolinea le misure per il potenziamento della promozione della cultura e della lingua italiana nel mondo (articolo 1, comma 270), introdotte dal Senato. Il Fondo ad hoc, creato dalla legge di bilancio per il 2017, viene incrementato di 1 milione di euro a decorrere dal prossimo esercizio, finalizzando l'incremento all'effettuazione d'interventi individuati dall'articolo 3, comma 3 del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 6 luglio 2017.
  Sottolinea che si tratta di un ampio spettro di interventi quali, tra gli altri, l'aggiornamento e la gestione di iniziative informative su supporto informatico o cartaceo a sostegno della mobilità internazionale, la realizzazione di strumenti digitali innovativi che mettano in connessione le offerte formative, il sostegno a un network di punti di contatto all'estero con finalità di promozione, orientamento e reclutamento di talenti, l'avvio di una rete di partenariati universitari binazionali, l'avvio di iniziative, nell'ambito dell'istruzione superiore, a sostegno dell'Africa e dell'iniziativa per i rifugiati denominata «Corridoi educativi» e, infine, il sostegno alla partecipazione italiana al «Bologna Process», con particolare riferimento alle riunioni ministeriali del 2018 e del 2020.
  Osserva che specifiche misure sono previste dal comma 307, inserito durante l'esame al Senato, al fine di rafforzare gli interessi italiani all'estero. In particolare è autorizzata la spesa di 500 mila euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022 per la promozione della lingua e cultura italiana all'estero con particolare riferimento al sostegno degli enti gestori di corsi di lingua e cultura italiana all'estero; altri 500 mila euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022 a favore del Consiglio generale degli italiani all'estero mentre è Pag. 45allocato 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022 a favore dei COMITES.
  Sempre sul versante della proiezione del nostro Paese nel mondo, segnala che il disegno di legge prevede, ai commi 297-299, che il Piano straordinario di promozione del Made in Italy benefici di uno stanziamento – iscritto nello stato di previsione del MAECI e non più del Ministero dello Sviluppo economico – di 44,895 milioni di euro per il 2020 e di 40,29 milioni di euro a decorrere dal 2021.
  Evidenzia che l'attuazione del Piano, già avviata dal 2014, viene confermata in capo all'ICE – Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane. L'Agenzia è inoltre autorizzata a bandire per l'anno 2020, concorsi pubblici per titoli ed esami e ad assumere, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, un contingente massimo di cinquanta unità di personale non dirigenziale (comma 299).
  Rileva che, nell'ottica di rafforzare la tutela degli interessi nazionali in ambito europeo e per promuovere il sistema economico all'estero ed in particolare col proposito di incrementare le competenze specialistiche a disposizione della Rappresentanza permanente presso l'Unione europea a Bruxelles, l'articolo 32, lettera a), dispone un incremento del personale temporaneo ed estraneo all'Amministrazione degli affari esteri e stabilisce altresì un incremento ulteriore dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 170 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967 recante l'ordinamento dell'Amministrazione degli affari esteri, per 2,1 milioni di euro per l'anno 2020 e di 4,2 milioni di euro a decorrere dal 2021, risorse che si sommano a quelle previste per l'utilizzo del personale temporaneo.
  Sottolinea che la misura in esame si intende finalizzata a rafforzare la presenza negli uffici all'estero del personale del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, anche in relazione alle procedure di assunzione, in corso di svolgimento, di personale amministrativo.
  Su un piano più generale, il comma 301, introdotto dal Senato, autorizza il MAECI a bandire per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022 il concorso pubblico per la carriera diplomatica per un contingente massimo annuo di trentadue segretari di legazione. Inoltre, è autorizzata la spesa di 500 mila euro annui a decorrere dal 2020 per iniziative di formazione a favore del personale del MAECI, anche in considerazione dell'accresciuta esigenza di aggiornamento derivante dall'evoluzione del contesto internazionale.
  Precisa che nel quadriennio 2015-2018 la strategia promozionale di cui al Piano straordinario di promozione del Made in Italy ha visto un finanziamento complessivo pari a 520 milioni di euro, ai quali si sono aggiunti 140 milioni di euro per il 2019, in fase di avvio operativo.
  Evidenzia che tali risorse sono state destinate, fra l'altro, a promuovere la formazione per le piccole e medie imprese (PMI), il potenziamento delle fiere italiane, la valorizzazione delle produzioni di eccellenza, la strategia di valorizzazione del brand Italia, la sottoscrizione di accordi per la presenza italiana nell'ambito dell’e-commerce e il rafforzamento di start up e micro imprese.
  Osserva che è altresì prorogato al 2020, dal comma 300, anch'esso introdotto dall'altro ramo del Parlamento, il credito d'imposta, concesso alle piccole e medie imprese italiane attualmente per il solo 2019, per le spese sostenute per la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali di settore.
  Rileva che nel complesso si tratta di misure funzionali al processo di trasferimento dal Ministero dello Sviluppo economico al Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale delle funzioni in materia di politica commerciale e promozionale con l'estero e di sviluppo dell'internazionalizzazione del sistema Paese, previsto dal decreto-legge n. 104 del 2019, convertito con modificazioni dalla legge n. 132 del 2019.
  Evidenzia che, in tema di rapporti tra il nostro Paese e le grandi organizzazioni multilaterali, sono previste misure per la Pag. 46riduzione del contributo italiano ad alcuni organismi internazionali, consolidando peraltro la partecipazione del nostro Paese ad alcune istituzioni finanziarie internazionali. In particolare, i commi da 528 a 530 autorizzano la partecipazione italiana al settimo aumento di capitale della Banca Africana di Sviluppo per 1.987.660.000 diritti speciali di prelievo, di cui 119.260.000 diritti speciali di prelievo da versare. I commi da 531 a 533 autorizzano la partecipazione italiana all'aumento di capitale generale e selettivo della Banca Internazionale Ricostruzione e Sviluppo (IBRD) e all'aumento di capitale generale della Società finanziaria internazionale (IFC), per complessivi 1.716.668.220 dollari statunitensi di cui 375.206.305,7 dollari statunitensi da versare. I relativi oneri sono valutati in 70 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020-2024.
  Sottolinea che il comma 534 autorizza la ratifica di un emendamento allo Statuto della IFC volto a ad aumentare dal 75 all'80 per cento il potere di voto necessario ad autorizzare aumenti di capitale diversi da quelli relativi all'ammissione di nuovi membri.
  Precisa che il comma successivo prevede la possibilità per il Ministero dell'Economia e delle finanze di avvalersi dell'intervento di Cassa Depositi e Prestiti per contribuire alla ricostituzione delle risorse dei fondi multilaterali di sviluppo, nei limiti delle risorse di cui all'articolo 1, comma 170 della legge n. 228 del 2012 (legge di stabilità 2013). Il Ministero dell'Economia e delle finanze, previa adozione di un apposito decreto che accerti la convenienza finanziaria di tali operazioni di prestito rispetto alla ordinaria modalità di contribuzione a dono, potrà trasferire agli Istituti le risorse che consentiranno di erogare il prestito a condizioni agevolate nei confronti dei Fondi multilaterali di sviluppo.
  Osserva che il comma 536 – introdotto dal Senato – opera una riduzione di 100 milioni di euro per l'anno 2020 della richiamata autorizzazione di spesa per il contributo italiano alla ricostituzione delle risorse dei fondi multilaterali di sviluppo e del Fondo globale per l'ambiente.
  Rileva che, in linea con pregressi interventi normativi disposti dalla legge di stabilità per il 2015 (legge n. 190 del 2014), dalla legge di stabilità per il 2016 (legge n. 208 del 2015) e dalla legge di bilancio per il 2019 (legge n. 145 del 2018) finalizzati alla riduzione dei contributi del nostro Paese a organismi internazionali, il comma 604 prevede una riduzione del contributo italiano all'ONU, pari a 36 milioni di euro a decorrere dal 2020. È, inoltre, previsto che il MAECI intervenga per rinegoziare i termini dell'accordo internazionale concernente la determinazione dei contributi alle organizzazioni internazionali di cui l'Italia è parte.
  Segnala che è, altresì, disposta l'erogazione di un contributo straordinario di 200 mila euro per il 2020 e di 100 mila euro per il 2021 all'Istituto Affari Internazionali (IAI) finalizzato alla digitalizzazione dei fondi archivistici in possesso dell'Istituto (comma 396, introdotto dal Senato).
  Evidenzia la disposizione di cui al comma 878, modificato dal Senato, che estende l'ambito geografico di applicazione delle risorse del c.d. Fondo Africa, istituito nel bilancio del MAECI, dall'articolo 1, comma 621 della legge 232 del 2016 (legge di bilancio 2017), includendovi i Paesi non africani di importanza prioritaria per i movimenti migratori. Al Fondo, che viene conseguentemente rinominato, è assegnata una dotazione finanziaria di 30 milioni di euro per il 2020, 30 milioni per il 2021 e di 40 milioni per il 2022.
  Da ultimo, fra le disposizioni della I Sezione I che presentano aspetti di competenza della Commissione, segnala quella di cui al comma 880, introdotto durante l'esame al Senato, che dispone il co-finanziamento di 1,5 milioni di euro, per il 2021, a valere sulle risorse del Fondo per la cooperazione sui movimenti migratori, dello studio di fattibilità del «Progetto Transaqua», in attuazione dell'articolo 6 del Memorandum d'intesa recentemente stipulato tra il Ministero dell'ambiente Pag. 47e della tutela del territorio e del mare e la Lake Chad Basin Commission, organizzazione intergovernativa cui è affidato il compito di gestire in modo sostenibile le risorse idriche del bacino del Lago Ciad in Africa.
  Sottolinea che altre disposizioni indirettamente rilevanti per gli ambiti di competenza della Commissione sono quelle di cui ai commi 85-99 riguardanti le misure volte alla realizzazione di un piano di investimenti pubblici per lo sviluppo di un Green New Ddeal italiano, che appaiono in attuazione di quanto previsto dalle iniziative internazionali ed europee in tema di sostenibilità ambientale, quali l'Agenda 2030, la Strategia per un'Unione dell'energia, la Convenzione sui cambiamenti climatici e gli altri Accordi internazionali sull'azione per il clima.
  Con riferimento alla II Sezione, concernente la parte contabile del provvedimento, osserva preliminarmente come essa rivesta un contenuto sostanziale, potendo incidere direttamente – attraverso rimodulazioni rifinanziamenti, definanziamenti o riprogrammazioni – sugli stanziamenti previsti a legislazione vigente ed integrando nelle sue poste contabili gli effetti delle disposizioni della I Sezione.
  Osserva che nella Nota integrativa che accompagna lo stato di previsione sono chiaramente indicate le priorità dell'azione amministrativa del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, che riguardano per il 2020: l'Europa, con riferimento alla Brexit, alla gestione del fenomeno migratorio, alla crescita economica, alla dimensione sociale e al contrasto delle diseguaglianze, alla riflessione sulla riforma delle istituzioni europee, all'integrazione dell'area balcanica e all'attenzione per i Paesi del Vicinato; i fenomeni migratori, con riferimento all'interlocuzione con i Paesi di provenienza o transito dei flussi migratori e alla promozione di nuovi accordi di riammissione dei migranti irregolari; il Mediterraneo, con riferimento alla necessità di tutelare gli interessi nazionali nell'area, di stabilizzare gli scenari di crisi e di continuare l'azione di contrasto al terrorismo; la sicurezza e i diritti, per la risoluzione delle crisi del vicinato meridionale e orientale, oltre che in Africa, la diplomazia della crescita, le sfide globali, a partire dalla salvaguardia della sicurezza dell'approvvigionamento energetico; l'aiuto allo sviluppo, con l'impegno a perseguire gli obiettivi nel solco tracciato dall'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile; la riforma dell'azione amministrativa.
  Sottolinea che per lo stato di previsione del MAECI, il disegno di legge di bilancio 2020-2022, come modificato nel corso dell'esame al Senato, autorizza spese finali, in termini di competenza, pari a 2.978,03 milioni di euro nel 2020, a 2.868,3 milioni di euro per il 2021 e 2.864,21 milioni di euro per il 2022. Rispetto alla legge di bilancio per il 2019, il disegno di legge di bilancio 2020-2022 espone dunque per il MAECI, nel triennio di riferimento, un andamento di crescita della spesa più marcato nell'anno 2020 e più contenuto nel biennio 2021-2022.
  Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2020, precisa che il disegno di legge di bilancio prevede un aumento delle spese finali rispetto al 2019, in termini assoluti, in misura pari a 245,03 milioni di euro (+8,97 per cento). La differenza positiva deriva da un deciso aumento delle spese in conto capitale (+164,43 milioni) cui si affianca un più contenuto aumento delle previsioni di spesa di parte corrente (+80,6 milioni).
  Rileva che l'incremento delle previsioni di spesa appare meno pronunciato nella proiezione per il 2021 (+135,3 milioni) e nella proiezione 2022 (+131,21 milioni).
  Osserva che gli stanziamenti di spesa del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell'anno 2020 in misura pari allo 0,4 per cento della spesa finale del bilancio statale, in linea con il dato degli esercizi precedenti.
  Segnala che la spesa complessiva del MAECI è allocata su tre missioni: la principale, la missione 4, L'Italia in Europa e nel mondo, è quella attraverso cui si espleta la funzione istituzionale del Ministero; Pag. 48per la parte intestata al Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale la missione 4 si articola in dodici programmi (ulteriori due programmi sono intestati al Ministero dell'Economia e delle finanze).
  Sottolinea che la missione 32, Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche, che è trasversale alle Amministrazioni e concerne i servizi istituzionali e generali, vede il MAECI titolare di due programmi.
  Evidenzia che la nuova missione 16, Commercio internazionale e internazionalizzazione del sistema produttivo, deriva dalle disposizioni dell'articolo 2, del citato decreto-legge 104 del 2019 che ha trasferito al MAECI le funzioni esercitate dal Ministero dello Sviluppo economico in materia di politica commerciale e promozionale con l'estero e di sviluppo dell'internazionalizzazione del sistema Paese; a decorrere dal 1o gennaio 2020 le risorse umane, strumentali, compresa la sede, e finanziarie, compresa la gestione residui, della Direzione generale per il commercio internazionale del MISE sono pertanto trasferite al MAECI.
  Rileva che vengono conseguentemente posti in capo al MAECI i poteri di vigilanza e di controllo su alcuni enti operanti nel settore, quali ICE Agenzia e SIMEST. Inoltre, vengono trasferite dal MISE al MAECI le competenze sulle autorizzazioni per le esportazioni di materiali che rientrano nella Convenzione sulla proibizione delle armi chimiche e per le esportazioni di materiali a duplice uso.
  Precisa che, coerentemente con la nuova disciplina, nell'ambito della principale delle missioni dello stato di previsione del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, la missione 4 l'Italia in Europa e nel mondo, il Programma 1.7 – Promozione della cultura e della lingua italiana all'estero presenta una riduzione dell'autorizzazione di spesa (2020, competenza) di –102,94 milioni a carico dell'azione «Internazionalizzazione del sistema produttivo e cooperazione scientifica e tecnologica in ambito internazionale» derivante dalla soppressione di una serie di capitoli (tre i quali 7953-fondo per la promozione del Made in Italy) –44,89 milioni; cap. 2755 (contributi a organismi nazionali e internazionali nell'ambito della cooperazione scientifica e tecnologica con l'estero) –18,84 milioni; capitolo 2740 (centro internazionale di ingegneria genetica e biotecnologia) – 10,16 milioni.
  Segnala che nell'ambito della nuova missione 16 Commercio internazionale e internazionalizzazione del sistema produttivo, l'intero stanziamento pari a 285,31 milioni di euro per il 2020 è assegnato al Programma 4.1 Sostegno all'internazionalizzazione delle imprese e promozione del Made in Italy.
  Sottolinea che gli altri programmi che, a seguito dell'approvazione di proposte emendative durante l'esame presso il Senato, hanno visto modificate in aumento le autorizzazioni di spesa sono i seguenti: Programma 1.6 Italiani nel mondo e politiche migratorie, con un incremento dell'autorizzazione di spesa nella misura di 1,5 milioni di euro per il 2020 derivanti dalle disposizioni del comma 307, inserito dal Senato; Programma 1.7 Promozione della cultura e della lingua italiana all'estero, che presenta un aumento delle autorizzazioni di spesa pari a 2,5 milioni di euro.
  Rileva che gli stanziamenti destinati all'aiuto pubblico allo sviluppo sono essenzialmente suddivisi tra numerosi capitoli degli stati di previsione del MEF e del MAECI.
  Per quanto attiene la cooperazione a dono, segnala che con l'entrata in vigore dal 1o gennaio 2016 della nuova normativa nel settore della cooperazione sviluppo, dettata dalla legge n. 125 del 2014, il sistema di finanziamento vede la maggior parte delle somme inerenti alla cooperazione a dono afferire ai capitoli destinati al finanziamento dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo-AICS.
  Per quanto concerne l'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, segnala che gli stanziamenti per il 2020 sono raggruppati in quattro capitoli dello stato di previsione del MAECI, per un totale di 516,13 milioni di euro: cap. 2021, spese Pag. 49per il personale: 25,70 milioni (+2,05 milioni rispetto al 2019 quando la somma era di 23,65 milioni); cap. 2171, spese di funzionamento: 3,38 milioni (come nel 2019); cap. 2185, attuazione iniziative di cooperazione internazionale: 484,55 milioni (–1,91 milioni rispetto ai 486,46 del 2019); cap. 7171, ristrutturazione sede dell'Agenzia: 2,5 milioni.
  Ricorda che, in applicazione del comma 1 dell'articolo 14 della già richiamata legge n. 125 del 2014, allo stato di previsione del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, in apposito allegato, «sono indicati tutti gli stanziamenti, distinti per ciascuno stato di previsione della spesa dei singoli Ministeri, destinati, anche in parte, al finanziamento di interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo».
  Per quanto attiene alle attività di cooperazione multilaterale, per le quali sono previsti appositi stanziamenti, rileva che si sostanziano nella partecipazione alle iniziative comunitarie e nei contributi obbligatori e nei finanziamenti a banche e fondi di sviluppo. I relativi stanziamenti sono attribuiti a vari capitoli in diversi stati di previsione.
  Precisa che lo stanziamento di competenza previsto dal bilancio integrato (MAECI) registra, a carico dell'intero Programma 4.2 (Cooperazione allo sviluppo), 1.182,71 milioni per il 2020, 1.184,70 milioni per il 2021 e 1.182,20 per il 2022. Sottolinea che una disamina analitica dell'allegato sui finanziamenti alle politiche di cooperazione allo sviluppo (allegato n. 28 allo stato di previsione del MAECI) consente una valutazione più precisa di questa tipologia di spese. Nell'allegato, infatti, sono riportati anche numerosi capitoli imputabili ad altri programmi dello stato di previsione del MAECI, nonché capitoli riconducibili a stati di previsione di altri dicasteri.
  Per quanto concerne lo stato di previsione del MAECI, evidenzia che in relazione alle attività di cooperazione allo sviluppo è dotato, nel bilancio integrato 2020, di 1.323,59 milioni di euro (–10,67 milioni sul 2019, quando la dotazione era di 1.334,26 milioni), e che dall'esame dell'allegato si rileva anzitutto la presenza dei capitoli (segnatamente capp. 2021, 2171, 2185) già prima richiamati, relativi alle attività e agli interventi dell'Agenzia italiana per la cooperazione sviluppo.
  Oltre a tali capitoli, sempre con riferimento ai finanziamenti 2020 per gli interventi di cooperazione allo sviluppo, segnala i seguenti capitoli: capitolo 2306, che espone la somma di 600 milioni (come nella legge di bilancio 2019) per l'esecuzione degli accordi di cooperazione tra l'Unione Europea da un lato e gli Stati dell'Africa, Caraibi e Pacifico dall'altro, per iniziative europee a favore dei Paesi della Politica di Vicinato e per l'adesione ai centri di ricerca europei su materie economiche e finanziarie; capitolo 3393/3, che reca contributi alle spese delle Nazioni Unite pari a 51,81 milioni (–6,4 milioni rispetto ai 58,21 del 2019); capitolo 3109, recante «Fondo per interventi straordinari volti a rilanciare il dialogo e la cooperazione con i Paesi d'importanza prioritaria per i movimenti migratori», come rinominato ai sensi del comma 878 del disegno di bilancio 2020, che espone l'importo di 30 milioni (–20 milioni rispetto al 2019).
  Con riferimento agli stati di previsione di altri dicasteri, segnala che in quello del Ministero dell'Economia e delle finanze, il totale delle autorizzazioni di spesa per aiuto allo sviluppo riportate nell'Allegato n. 28 ammonta nel bilancio integrato 2020 (competenza) a 1.758,28 milioni di euro (–253 milioni rispetto al 2019, quando il totale era pari a 2.012,26 milioni). Si segnalano, in particolare, i seguenti capitoli: capitoli 2751-2752, contributo all'Unione europea destinato all'aiuto pubblico allo sviluppo indicato per l'Italia dalla Direzione generale per lo sviluppo e la cooperazione – EuropAid – della Commissione europea 1.154,73 milioni (–142,04 milioni; nel 2019 erano 1.296,77); capitolo 7175, partecipazione a banche, fondi ed organismi internazionali, 400 milioni (–52 milioni rispetto ai 452 del 2019); capitolo 7179, partecipazione agli aumenti di capitale nelle banche multilaterali di sviluppo, 95,59 milioni (–20,78 milioni sul Pag. 502019, quando la somma era 116,37 milioni); capitolo 7182, iniziative per la cancellazione del debito dei Paesi poveri, 79,80 milioni (–26,92 milioni rispetto alla previsione 2019 di 106,72 milioni).
  Sottolinea che nello stato di previsione del Ministero dell'Interno, che espone un totale riferito ad interventi collegati alla cooperazione allo sviluppo pari a 1.580,63 milioni (98,36 milioni rispetto alla legge di bilancio 2019, quando l'importo ammontava a 1.678,99 milioni) si segnalano, in particolare, nell'Allegato, le autorizzazioni per il 2020 contenute nei seguenti capitoli: capitolo 2351/2 recante spese per servizi di accoglienza in favore di stranieri, con un importo di 1.165,9 milioni (–134,1 milioni rispetto al 2019 quando la previsione era di 1.300 milioni); capitolo 2352, Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo compresi quelli attuati in adesione a programmi e progetti UE anche in regime di cofinanziamento, 213,76 milioni (+16,76 rispetto ai 197 milioni del 2019); capitolo 2353, Fondo per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, 164,59 milioni (+15 milioni sui 149,59 milioni del 2019).
  Segnala che concorrono al complesso degli interventi per la cooperazione allo sviluppo nel 2020, con importi di minore entità, capitoli afferenti agli stati di previsione dei seguenti Ministeri: Ambiente, 54 milioni (+37,43 milioni rispetto ai 16,57 del 2019). L'incremento è sostanzialmente a carico del capitolo 7953/2 (Fondo per incentivare interventi di promozione dello sviluppo sostenibile) che presenta una dotazione di 4 milioni e del capitolo 8412 (contributo al Green Climate Fund in esecuzione degli Accordi di Parigi sui cambiamenti climatici) con una dotazione di 33 milioni (nessuna dotazione nel 2019); Istruzione, università e ricerca, 19,35 milioni (come nel 2019). Le risorse sono appostate sul cap. 7292 (partecipazione al Centro europeo di ricerche nucleari-CERN e all'Agenzia internazionale dell'energia atomica-AIEA) dotato con 4,94 milioni, e sul cap. 7294 (finanziamento del Centro di fisica teorica di Trieste) che espone una dotazione di 14,41 milioni: la dotazione di entrambi i capitoli è identica a quella 2019; Salute, 14,73 milioni (come nel 2019). Le risorse sono nella quasi totalità appostate sul cap. 4321 recante contributo all'Organizzazione Mondiale della Sanità che presenta una dotazione di 14,45 milioni (stesso importo nel 2019); Sviluppo economico, 0,96 milioni (1,17 milioni nel 2019, –0,21 milioni); Infrastrutture e trasporti, 0,11 milioni (come nel 2019).
  Rileva che il totale degli interventi esposti dall'Allegato n. 28 sulla cooperazione allo sviluppo – competenza, bilancio integrato 2020 – ammonta a 4.751,68 milioni (–325,79 milioni rispetto ai 5.077,47 milioni del 2019).
  Segnala, infine, che la legge n. 145 del 2016 ha introdotto una normativa di carattere generale riguardante la partecipazione italiana alle missioni internazionali con particolare riferimento ai profili concernenti il trattamento economico e normativo del personale impegnato in tali missioni ed i molteplici e peculiari profili amministrativi che caratterizzano le missioni stesse.
  Ricorda che, ai sensi dell'articolo 4 della normativa, è istituito un apposito fondo nello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle finanze, destinato al finanziamento della partecipazione italiana alle missioni internazionali, la cui dotazione è stabilita annualmente dalla legge di bilancio, ovvero da appositi provvedimenti legislativi.
  Evidenzia che nello stato di previsione – disegno di legge di bilancio integrato 2020 – del Ministero dell'Economia e delle finanze (programma 5.8) sono state appostate, interamente sul cap. 3006, risorse per 1.308,74 milioni di euro, risultanti già peraltro a legislazione vigente.
  Conclusivamente, preannuncia la presentazione di una relazione favorevole sul provvedimento in titolo, riservandosi di integrarne il testo sulla scorta delle indicazioni che emergeranno nel corso del dibattito.

  Il sottosegretario Ricardo Antonio MERLO, associandosi alle considerazioni del relatore, aggiunge che tra le norme che presentano profili di interesse per la Commissione Pag. 51figurano anche i commi 879 e 881 dell'articolo 1, introdotti su proposta del gruppo Fratelli d'Italia, che recano, rispettivamente: un'autorizzazione di spesa di 100 mila euro per il 2020 ai fini della concessione ai cittadini venezuelani di origine italiana, che abbiano fatto richiesta di cittadinanza italiana alla data di entrata in vigore della legge di bilancio, del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo ovvero del permesso di soggiorno per esigenze di carattere umanitario; un'ulteriore autorizzazione di spesa di 500 mila euro annui per il 2020 e per il 2021 per rendere più celere l'espletamento dei procedimenti di riconoscimento della cittadinanza in favore dei cittadini di nazionalità del Venezuela di origine italiana che ne abbiano fatto richiesta. Segnala altresì la norma, di cui al comma 627, volta ad introdurre in via sperimentale la modalità di espressione del voto in via digitale per le elezioni politiche ed europee e per i referendum previsti dagli articoli 75 e 138 della Costituzione, grazie alla istituzione di un Fondo per il voto elettronico nello stato di previsione del Ministero dell'interno con uno stanziamento di 1 milione di euro per l'anno 2020: si tratta di una misura che in prospettiva potrebbe facilitare l'adozione del voto elettronico per i connazionali all'estero. Ritiene, infine, opportuno menzionare il comma 376 dell'articolo 1, che autorizza la spesa di 500 mila euro annui a decorrere dall'anno 2020 per il funzionamento di teatri di proprietà dello Stato all'estero.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), cogliendo l'occasione di questo dibattito per riaffermare il profondo dissenso del gruppo Lega rispetto all'impostazione generale della politica estera del Governo, con particolare riferimento alla gestione della crisi libica ed ai rapporti con la Cina, evidenzia la posizione contraddittoria del Partito democratico che, dopo aver aspramente criticato la legge di bilancio dello scorso anno per la previsione di tagli alla cooperazione allo sviluppo e ai contributi per le organizzazioni multilaterali, si appresta ad approvare una manovra che prevede cospicue riduzioni alle medesime voci di bilancio.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), ringraziando il sottosegretario Merlo per il riconoscimento del ruolo avuto dal suo gruppo per l'inserimento nell'articolato delle norme riguardanti i connazionali residenti in Venezuela, formula alcuni quesiti specifici per sapere se gli stanziamenti relativi alla promozione della lingua e cultura italiana e alla promozione del Made in Italy debbano considerarsi aggiuntivi rispetto alla legislazione vigente o del tutto nuovi, con specifico riferimento allo stanziamento a favore dei COMITES. Nel caso si tratti di risorse aggiuntive, chiede di conoscere il dato differenziale rispetto all'anno precedente. Chiede, inoltre, al sottosegretario Merlo di chiarire i motivi alla base della riduzione del contributo all'ONU e di precisare la base giuridica che consentirebbe – a quanto pare per la prima volta – alla Cassa Depositi e Prestiti di contribuire alla ricostituzione delle risorse dei fondi multilaterali di sviluppo.

  Il sottosegretario Ricardo Antonio MERLO precisa che i fondi destinati alla promozione della lingua e cultura italiana sono da considerarsi aggiuntivi rispetto agli stanziamenti già previsti dalla legislazione vigente e che le risorse per tali finalità, previste grazie ad un emendamento introdotto al Senato e comunque riferite al solo 2020, dovranno essere incrementate negli anni successivi. Conferma che lo stanziamento a favore dei COMITES rappresenta una novità rispetto al passato e si riserva di fornire nella prossima seduta gli ulteriori chiarimenti richiesti dall'onorevole Delmastro delle Vedove, anche per quanto concerne il dato differenziale rispetto al sostegno alle politiche per la promozione della lingua e cultura italiana e per la promozione del Made in Italy.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) non può fare a meno di rilevare, a sua volta, l'atteggiamento contraddittorio del Pag. 52collega Formentini che, pur essendo favorevole a un ridimensionamento delle spese per la cooperazione allo sviluppo e dei contributi all'ONU, ha preannunciato che voterà contro il disegno di legge di bilancio in esame. Inoltre, invita il relatore, deputato Cabras, a precisare nella proposta di relazione da trasmettere alla V Commissione che il taglio dei fondi alla cooperazione è conseguente alla legge di bilancio approvata lo scorso anno; chiede altresì di inserire nella medesima proposta di relazione un esplicito impegno a rafforzare la dotazione organica e a procedere ai necessari lavori di ristrutturazione della sede dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS), come evidenziato anche nel corso dell'audizione del Direttore dell'AICS, svolta il 26 novembre scorso: dopo più di un anno di immobilismo imputabile al governo precedente, tali interventi sono, infatti, indispensabili e propedeutici ad assicurare il pieno ed efficace assorbimento degli stanziamenti per le attività di cooperazione e a prevenire ulteriori tagli futuri.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), rispondendo alla collega Quartapelle, precisa di non aver mai auspicato tagli al sistema della cooperazione e di avere solo inteso evidenziare una capziosa e ambigua posizione del Partito democratico. Segnala, peraltro, che il Coordinamento delle organizzazioni non governative italiane (CINI) e l'Associazione delle Ong Italiane (AOI) stanno facendo circolare in questi giorni una nota molto critica nella quale rilevano che, con le risorse stanziate dal disegno di legge di bilancio in esame, «il rapporto fra Aiuto pubblico allo sviluppo e ricchezza nazionale si terrà con ogni probabilità sotto la soglia dello 0,25 per cento, anni luce di distanza dall'obiettivo dello 0,70 per cento».

  Marta GRANDE, presidente, ricorda che il termine per la presentazione di emendamenti è fissato alle ore 18 di oggi. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.40.

COMITATO PERMANENTE SULL'ATTUAZIONE DELL'AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 18 dicembre 2019. — Presidenza della Presidente Lia QUARTAPELLE PROCOPIO.

  La seduta comincia alle 14.05.

Indagine conoscitiva sull'azione internazionale dell'Italia per l'attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e l'efficacia del quadro normativo nazionale e del sistema italiano di cooperazione.
Audizione della Rappresentante Permanente d'Italia presso le Agenzie delle Nazioni Unite aventi sede a Roma, Ambasciatrice Vincenza Lomonaco.
(Svolgimento e conclusione).

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.

  Vincenza LOMONACO, Rappresentante Permanente d'Italia presso le Agenzie delle Nazioni Unite aventi sede a Roma, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

  Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, Yana Chiara EHM (M5S), Lia QUARTAPELLE PROCOPIO, presidente, Paolo FORMENTINI (LEGA) e Simone BILLI (LEGA).

  Vincenza LOMONACO, Rappresentante Permanente d'Italia presso le Agenzie delle Nazioni Unite aventi sede a Roma, risponde ai quesiti posti e fornisce ulteriori precisazioni.

Pag. 53

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO, presidente, dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

COMITATO PERMANENTE SULL'ATTUAZIONE DELL'AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 18 dicembre 2019. — Presidenza della Presidente Lia QUARTAPELLE PROCOPIO.

  La seduta comincia alle 15.25.

Indagine conoscitiva sull'azione internazionale dell'Italia per l'attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e l'efficacia del quadro normativo nazionale e del sistema italiano di cooperazione.
Audizione del Professor Angelo Riccaboni, Strategic Advisor della Fondazione Barilla.
(Svolgimento e conclusione).

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.

  Angelo RICCABONI, Strategic Advisor della Fondazione Barilla, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

  Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, Lia QUARTAPELLE PROCOPIO, presidente, Simone BILLI (LEGA) e Paolo FORMENTINI (LEGA).

  Angelo RICCABONI, Strategic Advisor della Fondazione Barilla, e Andrea SORBELLO, Government Affairs della Fondazione Barilla, rispondono ai quesiti posti e forniscono ulteriori precisazioni.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO, presidente, dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 16.05.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.