CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 novembre 2019
282.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

  Mercoledì 27 novembre 2019. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giulio Calvisi.

  La seduta comincia alle 15.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

7-00248 Frusone, 7-00276 Frailis e 7-00293 Deidda: Sugli alloggi di servizio militari.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta, rinviata nella seduta del 31 luglio 2019.

  Luca FRUSONE (M5S), nel puntualizzare che l'intervallo di tempo non è trascorso invano, perché egli ha condotto un'ulteriore attività istruttoria, propone il rinvio dell'esame.

  Andrea FRAILIS (PD) concorda.

  Salvatore DEIDDA (FdI) condivide la proposta di rinviare la conclusione dell’iter degli atti di indirizzo, anche al fine di approfondire ulteriormente alcuni temi più complessi e trovare soluzioni condivise.

  Maria TRIPODI (FI) concorda anch'ella.

  Il sottosegretario Giulio CALVISI si dichiara d'accordo a calendarizzare l'esame degli atti di indirizzo nella prossima settimana.

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  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

7-00243 Roberto Rossini: Su iniziative volte ad assicurare supporto psicologico al personale militare.
(Seguito della discussione e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione, rinviata nella seduta del 31 luglio 2019.

  Roberto ROSSINI (M5S) rammenta che il tema dell'adeguato supporto psicologico ai militari e alle loro famiglie, che vivono una condizione di disagio, resta per lui prioritario. Questo al fine di ridurre i fenomeni collegati a tale condizione, come – ad esempio – il suicidio. Sottolinea come, attraverso l'attività conoscitiva svolta dalla Commissione e le varie ricerche effettuate e gli approfondimenti personalmente condotti, abbia potuto comprendere che le diagnosi di disturbi psicologici quali lo stress post traumatico, i disturbi della personalità e l'ansia sociale, sono quasi inevitabilmente seguiti da un forte senso di timore nel denunciare la patologia. Osserva, poi, che quando questo accade sui posti di lavoro e, in particolare all'interno dei reparti dell'Esercito, dei Carabinieri, della Marina militare e dell'Aeronautica, ma anche della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e della Polizia Penitenziaria, si è di fronte a un problema ancora più delicato. Riferisce che un appartenente alle Forze dell'ordine gli ha raccontato una vicenda accaduta mentre era in servizio, nella quale gli capitò di assistere a un incidente mortale, connotato da particolari raccapriccianti, cui sopravvisse solo un ragazzo. Questa vicenda rimase impressa nell'agente, che a lungo pensò al proprio figlio e a che cosa sarebbe potuto accadere se questo fosse successo a lui. Non trovò né il coraggio, né le disponibilità economiche per rivolgersi a un professionista, né si rivolse alla struttura pubblica, nel timore di essere riformato. Ritiene che le istituzioni e, in particolare, i parlamentari abbiano il dovere di affrontare l'argomento con doverosa cautela, visto che il suicidio è un fenomeno complesso, ma con la profonda convinzione che possa esserci una relazione tra eventi tragici di questo tipo e una condizione di stress o di trauma. Situazioni di disagio psicologico si verificano più facilmente in un ambiente fortemente gerarchizzato e caratterizzato da una compressione, spesso eccessiva, dei diritti civili e sociali, come quello militare. Domanda, pertanto, di rinviare la conclusione dell’iter della risoluzione, anche al fine di effettuare le ultime valutazioni e poter mandare un messaggio forte e chiaro a tutte le donne e gli uomini delle Forze armate, nella consapevolezza che i benefici che potrebbero derivare da questa discussione non avranno effetti solo su quest'ultimi ma anche sulle loro famiglie, sul sistema sanitario e sull'intera difesa.

  Antonio DEL MONACO (M5S) condivide le considerazioni del collega Roberto Rossini e prospetta l'opportunità di deliberare un'indagine conoscitiva sul fenomeno dei suicidi nell'ambito del personale militare.

  Salvatore DEIDDA (FdI) evidenzia come il tema richieda un intervento urgente e auspica che il Governo abbia già pronta una soluzione, non ritenendo opportuno attendere gli esiti di un'indagine conoscitiva, i cui tempi di svolgimento sono generalmente lunghi.

  Il sottosegretario Giulio CALVISI manifesta l'assenso a rinviare la conclusione dell'esame delle risoluzioni, sottolineando la disponibilità del dicastero a lavorare per inquadrare l'iniziativa nel più ampio ambito delle attività volte al rilancio della sanità militare.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.30.

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AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 27 novembre 2019.

Nell'ambito dell'esame delle proposte di legge in materia di associazioni professionali a carattere sindacale del personale militare (C. 875-A Corda e abbinate C. 1060 Maria Tripodi e C. 1702 Pagani): Audizione di rappresentanti dell'Unione sindacale italiana Carabinieri (USIC), dell'Associazione sindacale Carabinieri (UN.ARMA) e del Nuovo sindacato Carabinieri (NSC).

  L'audizione informale si è svolta dalle 15.30 alle 16.45.