CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 novembre 2019
273.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (III e IV)
COMUNICATO
Pag. 20

RISOLUZIONI

  Mercoledì 13 novembre 2019. — Presidenza del presidente della IV Commissione, Gianluca RIZZO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giulio Calvisi.

  La seduta comincia alle 8.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

7-00346 Ferrari: Sul ritiro della batteria missilistica SAMP-T e del relativo personale militare dalla Turchia.
(Discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00048).

  Le Commissioni riunite iniziano la discussione.

  Roberto Paolo FERRARI (Lega) rileva che l'atto di indirizzo di cui è il proponente riguarda il recente attacco militare condotto dalla Turchia in Siria, nella zona controllata dai curdi. Ricorda che il contributo fornito da questo popolo è stato decisivo per contrastare l'espansione dello Stato islamico sorto al confine tra la Siria e l'Iraq e contenere la diffusione del terrorismo internazionale.
  L'Italia, con l'obiettivo di difendere i confini orientali dell'Alleanza, partecipa dal 2016 alla missione NATO Support To Turkey con lo schieramento di una batteria di missili SAMP-T e l'impiego di un contingente di 130 uomini. Si tratta di uno sforzo considerevole che, alla luce della richiamata situazione, ritiene debba essere riconsiderato. In altre parole, occorre dare un seguito concreto al dibattito parlamentare che si è svolto in Assemblea successivamente all'attacco ordinato dal presidente turco. Sottolinea che il tema è stato già affrontato, con riguardo ai profili che interessano le competenze della Commissione affari esteri, in un altro atto di indirizzo di analogo orientamento e ribadisce di non ritenere più compatibile lo schieramento di una batteria di missili e la Pag. 21presenza del contingente italiano in Turchia. In conclusione, auspica che sull'atto di indirizzo si possa registrare un'ampia convergenza.

  Salvatore DEIDDA (FDI) esprime, a nome del Gruppo di Fratelli d'Italia, la più ferma condanna della Turchia per l'attacco compiuto in Siria, nell'area controllata dalla minoranza curda e sottolinea come tale attacco abbia consentito la fuga di moltissimi terroristi dell'Isis che erano rinchiusi nelle prigioni. Dal proprio Gruppo è stato più volte chiesta una forte presa di posizione da parte del Governo italiano, che potesse anche portare a sanzionare, a livello europeo, il Governo turco.
  Si dichiara soddisfatto dell'annuncio del ritiro della batteria di missili SAMP-T fatto dal Governo in occasione di un question-time in Commissione, ma ritiene che l'atteggiamento da assumere nei confronti della Turchia debba subire una curvatura più radicale, poiché non è accettabile che un Paese appartenente alla NATO possa assumere iniziative che danneggiano il contrasto del terrorismo internazionale.

  Giovanni RUSSO (M5S) riassume lo sviluppo delle relazioni tra l'Italia e la Turchia, sottolineando come negli ultimi tempi i rapporti tra i due Paesi siano mutati, anche a causa di alcune decisioni del Governo turco estremamente sfavorevoli al nostro Paese. Rammenta che il Governo italiano ha fermamente condannato l'intervento militare in Siria e che il ritiro del contingente italiano impegnato nella missione NATO in Turchia era già stato programmato per la fine dell'anno corrente. Manifesta, quindi, un orientamento favorevole alla prosecuzione delle attività finalizzate al ritiro della batteria di missili SAMP-T.

  Alberto PAGANI (PD) premette che, nella politica estera e di difesa, le forze politiche dovrebbero fare tutti gli sforzi possibili per convergere su posizioni unitarie. Rileva, quindi, che tutti i gruppi sono concordi nel condannare l'intervento militare turco rivolto contro il popolo curdo. Ciò chiarito, evidenzia che l'atto di indirizzo dovrebbe meglio specificare alcuni concetti. In particolare, occorrerebbe evidenziare che lo schieramento della batteria di missili SAMP-T è stato disposto al fine di contribuire alla difesa dello spazio aereo dell'Alleanza Atlantica e che il Governo non ha alcuna intenzione di rinnovare la partecipazione alla missione della NATO, la cui scadenza è prevista per il 31 dicembre 2019.

  Giorgio SILLI (MISTO-C10VM) si unisce alle considerazioni che riguardano l'unanime condanna dell'intervento militare in Siria e ricorda che, a tutt'oggi, il tema della frontiera turco-cipriota costituisce un'altra questione delicata nell'ambito dei rapporti tra la Turchia e l'Unione europea, spesso sottovalutata.

  Gennaro MIGLIORE (IV), preannunciando il voto favorevole di Italia Viva sulla risoluzione in esame, propone di inserire un riferimento all'impegno, più volte ribadito dal Governo, di non rinnovare la missione NATO Active Fence. Replicando alle osservazioni del collega Silli, sottolinea che la questione cipriota è da sempre all'attenzione del Parlamento e dell'Esecutivo, costituendo il principale ostacolo al processo di adesione della Turchia all'Unione Europea. Ricordando che la risoluzione nasce anche dall'esigenza di tutelare la popolazione curda, in particolare nel nord-est della Siria contro l'aggressione della Turchia, invita i colleghi ad approfondire il tema della persistente repressione, da parte del governo di Ankara, della minoranza curda all'interno dei confini turchi nel sudest del Paese, sottolineando che importanti leader politici, espressione di tale minoranza, sono tuttora detenuti nelle carceri turche.

  Paolo FORMENTINI (LEGA) evidenzia che il dibattito odierno, che si inquadra in un contesto geopolitico assai instabile, è parte di una discussione più ampia sull'appartenenza della Turchia alla NATO. Pag. 22Al riguardo, ricorda che in data odierna si svolgerà l'incontro tra Erdogan e Trump, a seguito del quale si chiarirà se il Presidente turco intenda rinunciare al programma missilistico russo S-400 e rientrare a pieno titolo nell'alveo dell'Alleanza atlantica. Segnalando, altresì, che il 30 ottobre scorso il Congresso americano ha riconosciuto il genocidio armeno, analogamente alla mozione n. 1-00139 a sua prima firma, approvata dalla Camera dei deputati il 10 aprile 2019, e che nel Parlamento italiano esiste una larga convergenza sul riconoscimento del genocidio nei confronti della minoranza curda, sottolinea che la Lega ha costantemente denunciato le violazioni commesse dalle autorità turche nelle attività di trivellazione a largo delle coste cipriote, a tutela degli importanti interessi economici delle imprese italiane in quell'area. Infine, rileva che, contrariamente agli intendimenti espressi dal Governo, il Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha chiesto il prolungamento della missione NATO Active Fence.

  Il sottosegretario Giulio CALVISI ravvisa, dal dibattito, la volontà delle Commissioni di giungere ad un voto che possa rappresentare in maniera unitaria tutti i Gruppi presenti nelle Commissioni. Osserva, poi, che dalla data di presentazione dell'atto di indirizzo sono intervenuti alcuni cambiamenti e che la posizione del Governo italiano è stata più dettagliatamente definita.
  Ciò premesso, rileva che lo schieramento della batteria di missili SAMP-T lungo il confine turco-siriano rientra nel quadro del sistema di difesa che la NATO garantisce a tutela delle popolazioni dei Paesi europei membri dell'Alleanza. In particolare, la partecipazione italiana alla missione NATO Support to Turkey, come è stato ricordato nell'atto di indirizzo, ha avuto inizio nel giugno 2016 a seguito del ritiro dei missili Patriot americani e tedeschi schierati presso le città di Gaziantep e Kahramanmaras, le cui aree urbane annoverano oltre due milioni di abitanti. In tale contesto, il contingente italiano ha contribuito, nello spirito della missione NATO, alla gestione della sicurezza in tutta la delicata regione.
  Fa presente che il dicastero, e il Ministro in prima persona, hanno sempre seguito con la massima e costante attenzione l’escalation della situazione lungo il confine turco-siriano, in modo particolare in considerazione della presenza del nostro personale nell'area.
  Venendo all'impegno chiesto all'Esecutivo, rappresenta che il periodo di permanenza della batteria contraerea è stato autorizzato dalle due Camere per tutto il 2019, con le risoluzioni votate, rispettivamente, il 3 e il 9 luglio 2019, ai sensi della legge n. 145 del 2016, nei termini prospettati dalla deliberazione sulla proroga delle missioni adottata dal Consiglio dei ministri in data 23 aprile 2019. Pertanto, segnala come sia già stato avviato il complesso delle attività logistiche necessarie al rientro dell'assetto nazionale, decisione di cui il Ministro della difesa ha informato i nostri Alleati in occasione dell'ultima riunione del Consiglio Atlantico della NATO, tenutosi lo scorso 24 e 25 ottobre a Bruxelles (in sessione dedicata al Ministri della difesa) e come lo stesso ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha confermato lo scorso 30 ottobre in sede di comunicazioni al Senato sulla situazione in Siria.
  Alla luce delle determinazioni espresse, delle misure in atto e, in particolare, delle relative tempistiche di attuazione, manifesta l'orientamento favorevole dell'Esecutivo ad accogliere l'atto di indirizzo subordinatamente alle seguenti condizioni: che la premessa venga modificata specificando che il Ministro della difesa ha informato i nostri Alleati del nuovo orientamento in occasione dell'ultima riunione del Consiglio Atlantico della NATO tenutosi lo scorso 24 e 25 ottobre a Bruxelles, in sessione dedicata al Ministri della difesa e come il Ministro degli esteri lo abbia confermato lo scorso 30 ottobre in sede di comunicazioni al Senato sulla situazione in Siria; e che la parte dispositiva sia riformulata nel senso di impegnare il Governo ad assumere iniziative volte a completare Pag. 23il ritiro della batteria SAMP-T e del relativo personale entro la scadenza indicata nella deliberazione sulla proroga delle missioni in atto, adottata dal Consiglio dei ministri del 23 aprile scorso.

  Roberto Paolo FERRARI (Lega) prende atto che il dibattito ha evidenziato l'esistenza di obiettivi comuni e condivisi e ritiene che il Parlamento debba dare una risposta politica, assumendo una propria posizione sulla vicenda. Si potrebbe, ad esempio, valutare la necessità di procedere immediatamente ad un embargo delle armi nei confronti della Turchia, come anche prospettato nel corso del dibattito svolto in Assemblea. Ciò risulta tanto più logico se si considera che il comportamento del Governo turco è venuto meno ai valori e ai principi dell'Alleanza Atlantica. Accoglie, dunque, la riformulazione proposta dal Governo.

  Giovanni RUSSO (M5S) preannuncia il voto favorevole del M5S sottolineando che il Governo ha già condannato l'attacco militare nei confronti della Siria e che il Ministro della difesa, nell'audizione sulle linee programmatiche del suo dicastero, ha chiaramente esplicitato che sono già state avviate le procedure per il ritiro della batteria di missili.

  Maria TRIPODI (FI) preannuncia, a sua volta, un voto favorevole da parte del suo Gruppo, condividendo la riformulazione proposta dal Governo.

  Andrea ROMANO (PD), preannunciando il voto favorevole del Partito Democratico sulla risoluzione come riformulata, esprime apprezzamento per un atto che rafforza la posizione unitaria di Parlamento e Governo nella denuncia dell'aggressione turca, anche in vista del prossimo vertice NATO, che si svolgerà a Londra il prossimo 3-4 dicembre. Al riguardo, sottolinea l'opportunità di persistere nell'azione di pressione affinché, oltre a garantire il rispetto della tregua, le autorità turche cessino l'occupazione militare nel nord-est della Siria e tornino ad operare secondo lo spirito e i princìpi fondamentali dell'Alleanza atlantica.

  Salvatore DEIDDA (FDI), a nome del Gruppo di Fratelli d'Italia, preannuncia un voto favorevole, auspicando che possano cessare le accuse rivolte all'opposizione di volere favorire gli interessi dell'industria bellica.

  Nicola CARÈ (IV) preannuncia il voto favorevole di Italia Viva.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano all'unanimità la risoluzione, così come riformulata dal Governo.

  La seduta termina alle 9.25.

Pag. 24