CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 novembre 2019
272.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 12 novembre 2019. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Angelo Tofalo.

  La seduta comincia alle 9.45.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Sull'Anniversario di Nassiriya e sull'attentato al contingente italiano del 10 novembre 2019.

  In apertura intende riferirsi ai cinque militari, due componenti del IX Reggimento «Col Moschin» dell'Esercito e tre Pag. 93incursori del GOI della Marina militare, rimasti feriti in un attentato avvenuto domenica 10 novembre vicino a Kirkuk, nel nord-est dell'Iraq. Gli uomini sono rimasti coinvolti nell'esplosione di un ordigno e – per quanto non in pericolo di vita – hanno riportato lesioni gravissime. Propone che la Commissione si associ alla preoccupazione e alla vicinanza ai militari e alle loro famiglie già espressi dal Presidente della Repubblica e dal Governo.
  Rammenta, inoltre, che proprio oggi cade il sedicesimo Anniversario della strage di Nassiriya. In quella tragica occasione persero la vita diciannove nostri connazionali: 12 carabinieri, 5 militari dell'Esercito e 2 civili; ci furono altresì decine di feriti, anche nella popolazione civile. Questo fu il triste esito di un attacco proditorio – portato da un camion-cisterna pieno di esplosivo, guidato da attentatori suicidi – al Compound del Comando italiano. Considera doveroso esprimere un commosso pensiero alle vittime, impegnate nel loro dovere e in esecuzione di un deliberato del Parlamento italiano. I sensi della nostra vicinanza vanno, ancora una volta, alle loro famiglie.

  Enrico BORGHI (PD) ne conviene.

  Giovanni RUSSO (M5S) si associa alle parole espresse dal presidente, sottolineando l'importanza del ruolo che le nostre Forze armate svolgono nelle missioni all'estero per il mantenimento della pace e della stabilità internazionale.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) si unisce ai sentimenti espressi dal presidente e a quelli dei vertici istituzionali da lui richiamati. Sottolinea come tutte le forze politiche si uniscano nella condanna del tragico attentato di Nassiriya e nella riconoscenza ai nostri militari che hanno pagato con la loro vita il giuramento fatto a servizio dello Stato.

  Salvatore DEIDDA (FDI) si associa agli interventi del presidente e dei colleghi e auspica che questa occasione possa sollecitare un momento di riflessione affinché, in futuro, si provveda a dotare le Forze armate dei mezzi più idonei a tutelare la sicurezza dei nostri militari all'estero.

  Maria TRIPODI (FI) concorda a sua volta.

DL 105/2019: Disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica.
C. 2100-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Parere alle Commissioni riunite I e IX).
(Esame e conclusione – parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Luigi IOVINO (M5S), relatore, osserva che la Commissione difesa torna a esaminare questo importante provvedimento, limitatamente a talune significative modifiche approvate dal Senato. Infatti, nel corso dell'esame del provvedimento presso l'altro ramo del Parlamento, il contenuto originario del decreto-legge è stato integrato con nuove disposizioni che si aggiungono alle numerose integrazioni giù introdotte dalla Camera durante l'esame in prima lettura. A questo proposito, ricorda che alcune delle novelle inserite dalla Camera traggono origine dalle osservazioni formulate dalla Commissione nel parere reso lo scorso 16 ottobre, a conclusione di un'ampia istruttoria e di un dibattito particolarmente proficuo.
  Venendo all'esame delle modifiche apportate dal Senato, ricorda che l'articolo 1, comma 6, del decreto-legge, modificato nel corso dell'esame in prima lettura della Camera dei deputati, rimette ad un apposito regolamento la definizione delle procedure, delle modalità e dei termini ai quali devono attenersi i soggetti inclusi nel perimetro di sicurezza nazionale cibernetica che intendano procedere all'affidamento di talune forniture di beni, sistemi e servizi ICT, destinati a essere impiegati sulle reti, sui sistemi informativi e per l'espletamento dei servizi informatici. Si tratta, in altre parole, dei contratti di Pag. 94appalto dati a terzi per la fornitura degli strumenti informatici e dei relativi programmi e per la loro manutenzione con l'annessa assistenza al personale. Come emerso già nel primo passaggio parlamentare, tale affidamento è particolarmente delicato in quanto si tratta di affidare a soggetti terzi, estranei alla pubblica amministrazione, strumenti e informazioni sul concreto funzionamento di servizi strategici del nostro Paese. A tal proposito, in relazione alla specificità delle forniture di beni, sistemi e servizi ICT da impiegare su reti, sistemi informativi e servizi informatici del Ministero della difesa, il Senato ha modificato la relativa disciplina prevista dal decreto-legge. Evidenzia, quindi, che il Ministero della difesa può ora procedere attraverso un proprio Centro di valutazione, mentre nel testo inizialmente trasmesso alla Camera questa non era una possibilità bensì la modalità prescritta di svolgere la verifica del rischio. La modifica approvata dal Senato introduce analoga previsione per il Ministero dell'interno, che così può avvalersi anch'esso di un proprio Centro di valutazione.
  Altra modificazione approvata dal Senato specifica che il Centro di valutazione del Ministero della difesa e quello del Ministero dell'interno sono accreditati presso il Centro di Valutazione e certificazione nazionale (CVCN) e sono tenuti ad impiegare metodologie di verifica e test quali definiti dal medesimo Centro di Valutazione e certificazione nazionale. Inoltre, la modifica approvata dal Senato sopprime la previsione (contenuta nel testo originario del decreto-legge) di un «raccordo» del Centro di valutazione del Ministero della difesa – cui ora si aggiunge, si è detto, il Centro di valutazione del Ministero dell'interno – con la Presidenza del Consiglio dei ministri e il Ministero dello sviluppo economico, per i profili di rispettiva competenza. La diversa previsione introdotta dal Senato dispone un obbligo di informativa da parte dei richiamati Centri di valutazione dei Ministeri dell'interno e della difesa al Centro di Valutazione e certificazione nazionale, secondo modalità da stabilirsi con un apposito decreto del presidente del Consiglio dei ministri, da adottarsi su proposta del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, entro dieci mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge. Ritiene che la finalità di tale novella sia quella di assicurare il coordinamento delle attività di verifica svolte dai diversi Centri di valutazione contemplati dal decreto e perseguire la convergenza e la non duplicazione delle valutazioni in presenza di medesimi condizioni e livelli di rischio.
  Ulteriori modifiche introdotte dal Senato sono in massima parte connesse all'istituzione del richiamato Centro di valutazione presso il Ministero dell'interno ed hanno, pertanto, natura di mero coordinamento. Ritiene che le novità introdotte dal Senato migliorino il testo del decreto-legge nella misura in cui individuano ulteriori soggetti chiamati a garantire il corretto funzionamento di servizi digitali strategici per il Paese e prevedono più funzionali forme di raccordo tra i medesimi attori istituzionali.
  Tali modifiche costituiscono, a suo avviso, un ulteriore passo avanti nella predisposizione di iniziative concrete volte ad elevare gli standard di sicurezza delle infrastrutture critiche e strategiche del Paese dal cui corretto funzionamento dipende, in molti casi, la sicurezza stessa dello Stato e dei suoi cittadini e, a questo proposito, ricorda che nei giorni scorsi è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che istituisce, presso il DIS, l'apposito Centro italiano di risposta agli incidenti di sicurezza informatica (Csirt Computer security incident Response team), in linea con quanto previsto dalla più recente normativa europea, da tempo recepita dal nostro Paese. Un altro tassello importante dell'architettura nazionale cyber che favorirà una più efficace gestione tecnica degli incidenti a livello nazionale e internazionale in linea con quanto previsto dal nuovo Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica. Conclude formulando una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

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  Il sottosegretario Angelo TOFALO la condivide.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere.

DL 104/2019: Disposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e per la riorganizzazione dei Ministeri per i beni e le attività culturali, delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, dello sviluppo economico, degli affari esteri e della cooperazione internazionale, delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché per la rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli e delle carriere e per i compensi per lavoro straordinario delle Forze di polizia e delle Forze armate e per la continuità delle funzioni dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
C. 2242 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione – parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Giovanni RUSSO (M5S), relatore, riferisce che il decreto-legge n. 104 del 2019, approvato con modificazioni dal Senato, contiene disposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e per la riorganizzazione di alcuni ministeri. Rileva, quindi, che il provvedimento, nel testo uscito dal Consiglio dei ministri, si componeva di 8 articoli, e – durante l'esame parlamentare – si è arricchito di vari commi e articoli aggiuntivi.
  In estrema sintesi, l'articolo 1 trasferisce nuovamente al Ministero dei beni e delle attività culturali le funzioni in materia di turismo attualmente esercitate dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Durante l'esame al Senato sono poi stati introdotti gli articoli 1-bis, 1-ter e 1-quater, che recano misure urgenti nell'ambito delle materie di competenza dello stesso Ministero. L'articolo 2 dispone, innanzitutto, il trasferimento al Ministero degli affari esteri delle funzioni esercitate dal Ministero dello sviluppo economico in materia di definizione delle strategie della politica commerciale e promozionale con l'estero e di sviluppo dell'internazionalizzazione del sistema Paese. L'articolo 4 istituisce, fino al 31 dicembre 2020, la struttura tecnica per il controllo interno del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al fine di potenziare i controlli di regolarità amministrativa e contabile e di controllo di gestione. L'articolo 5 novella l'articolo 37 del decreto legislativo n. 300 del 1999, in materia di organizzazione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, prevedendo che il Ministero dell'ambiente sia articolato in dipartimenti, in numero non superiore a due. Viene, inoltre, soppressa la figura del segretario generale. L'articolo 6 reca disposizioni in materia di dotazione organica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, riducendo da due a uno i posti di livello dirigenziale generale. L'articolo 7 stabilisce la proroga delle funzioni, limitatamente agli atti di ordinaria amministrazione e a quelli indifferibili e urgenti, per il Presidente e i componenti del consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, fino all'insediamento del nuovo consiglio, e comunque non oltre il 31 dicembre 2019.
  Passando alle disposizioni di competenza della Commissione, segnala che l'articolo 3 provvede, ai commi da 1 a 5, a rideterminare e a rimodulare gli stanziamenti per la revisione dei ruoli e delle carriere delle Forze di polizia e delle Forze armate al fine di garantire la copertura finanziaria dell'attuazione della delega prevista dalla legge di conversione del decreto-legge n. 113 del 2018, per l'adozione – entro il 30 settembre 2019 – dei decreti legislativi integrativi e correttivi in materia di riordino dei ruoli delle Forze armate e delle Forze di polizia, i cui schemi sono attualmente all'esame del Parlamento. Si tratta delle risorse stanziate per l'adozione di provvedimenti normativi volti a correggere e integrare i decreti legislativi n. 94 e n. 95 del 2017, e allocate nel fondo istituito dall'articolo 35 Pag. 96del decreto-legge n. 113 del 2018. In particolare le risorse di tale fondo vengono determinate in 68,7 milioni di euro per l'anno 2019, mentre per gli anni successivi, sino a oltre il 2028, sono previsti, secondo quanto riportato dalla relazione tecnica, contributi annuali di poco inferiori a 120 milioni di euro; le risorse del fondo per interventi strutturali di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge n. 292 del 2004 sono poi incrementate di 6,5 milioni di euro per l'anno 2019, di 4,5 milioni per l'anno 2020, di 3,3 milioni per l'anno 2021 e di 3,8 milioni per l'anno 2022.
  Il comma 6, invece, si propone di incrementare il monte ore medio di straordinario svolte dal personale delle Forze armate impegnato nell'operazione «Strade sicure», per il periodo dal 1o luglio al 31 dicembre 2019, portandolo dalle attuali 14,5 a 21 ore mensili, con la promessa, una volta reperite le necessarie risorse finanziarie, di ulteriori interventi normativi che consentano il pieno soddisfacimento dell'esigenza (almeno 38 ore mensili). Ritiene che si tratti di una misura che possa incontrare il consenso di tutti anche in ragione di quelle che è emerso nel corso dell'indagine conoscitiva che la Commissione ha condotto.
  L'articolo 3-bis, introdotto al Senato, incrementa di ulteriori 60,5 milioni di euro, a decorrere dall'anno 2020, il fondo per la revisione dei ruoli e delle carriere delle Forze di polizia e delle Forze armate, provvedendo a reperire le relative risorse mediante corrispondente riduzione, a decorrere dall'anno 2020, delle dotazioni finanziarie delle spese di alcuni ministeri. Il Ministero della difesa vi contribuisce con 28 milioni nel 2020 (16 milioni sulla missione 1.1 Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza e 12 milioni sulla missione 3.2 Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza) e con 31 milioni nel 2021 e anni successivi (13 milioni sulla missione 1.1 Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza e 18 milioni sulla missione 3.2 Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza). Questi aspetti sono stati peraltro messi in luce dal relatore onorevole Fiano nell'audizione dello scorso 5 novembre sull'atto del Governo n. 119.
  Infine, l'articolo 3-ter sostituisce le tabelle B e C allegate al decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217 relative alle qualifiche dei dirigenti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e alle misure dello stipendio tabellare, delle indennità e dell'assegno di specificità del personale del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) ravvisa un serio elemento critico del provvedimento nel fatto che le risorse necessarie per incrementare da 14,5 a 21 il numero delle ore di straordinario remunerate nell'ambito dell'operazione «Strade Sicure» vengano reperite sottraendole dai capitoli degli stati di previsione di altri ministeri destinati alla spesa per la sicurezza. Non si è, dunque, in presenza di risorse aggiuntive come, ad esempio, è accaduto con il fondo appositamente istituito nel decreto sicurezza, ma si tratta di una mera partita di giro. Considera questa impostazione non accettabile e solleva dubbi sull'opportunità di votare a favore del provvedimento.

  Salvatore DEIDDA (FDI) si associa alle considerazioni del collega Ferrari, che ha evidenziato come le risorse per gli straordinari dell'operazione «Strade Sicure» siano insufficienti e frutto di un mero spostamento di poste di bilancio. Osserva, poi, che le ore di straordinario effettive prestate dai militari impiegati nell'operazione rimangono comunque superiori a quelle pagate, nonostante l'incremento previsto e perciò non ritiene soddisfacente la misura che il provvedimento dispone. Anche con riguardo all'incremento delle risorse per il riordino dei ruoli e delle carriere sottolinea l'inadeguatezza delle risorse stanziate rispetto alle esigenze e ricorda che i delegati della rappresentanza militare hanno espresso, nel corso dell'attività conoscitiva svolta sullo schema di decreto correttivo all'esame della Commissione, un orientamento fortemente contrario.

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  Maria TRIPODI (FI) condivide le opinioni dei deputati Ferrari e Deidda.

  Giovanni RUSSO (M5S) presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  Il sottosegretario Angelo TOFALO la condivide.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) osserva come i 60,5 milioni di euro che andranno ad incrementare i fondi per il riordino dei ruoli e delle carriere siano ottenuti tramite una riduzione della spesa destinata all'ordine pubblico e alla sicurezza di 1,5 milioni, per il ministero dell'economia e finanze, di 9,5 milioni, per il ministero dell'interno, di 3 milioni, per il ministero della giustizia e di 1 milione, per il ministero dei trasporti, oltre a quelle a valere sul bilancio della Difesa. Ribadisce che si tratta di un metodo sbagliato e preannuncia il voto contrario del gruppo della Lega.

  Umberto BURATTI (PD) evidenzia come il provvedimento d'urgenza nasce dall'esigenza di dare una risposta alle problematiche considerate prioritarie per il buon funzionamento del comparto difesa e sicurezza. Peraltro, la risposta fornita dal provvedimento appare sicuramente importante quale segnale di attenzione che sinora era mancato e preannuncia il voto favorevole del gruppo del Partito democratico.

  Giovanni RUSSO (M5S) sottolinea come l'indagine conoscitiva svolta dalla Commissione nell'ambito dell'operazione Strade Sicure abbia evidenziato che l'incremento delle ore di straordinario pagate, pur se non copre totalmente le ore effettivamente prestate, rappresenta comunque un passo nella giusta direzione. Ribadisce, poi, quanto già evidenziato dai relatori sull'Atto del Governo n. 119, precisando che le risorse stanziate dal decreto sul riordino dei ruoli e delle carriere si aggiungono e, quindi, vanno ad incrementare ulteriormente la disponibilità dei fondi già stanziati.

  Antonio DEL MONACO (M5S) ricorda che le finalità che perseguono le norme del provvedimento che interessano il comparto difesa e sicurezza sono state condivise da tutti i gruppi della Commissione. Ribadisce, quindi, che il provvedimento è volto a dare la giusta considerazione a esigenze che si sono manifestate come prioritarie.

  Salvatore DEIDDA (FDI) manifesta apprezzamento per l'operato dei nostri militari e si rammarica per la situazione di forte disagio in cui si trova a causa di un provvedimento che destina risorse al personale ma, al contempo, ne sottrae altrettante alle dotazioni finanziarie volte a garantire la sicurezza. Preannuncia, quindi, un voto contrario da parte del gruppo di Fratelli d'Italia.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere.

  La seduta termina alle 10.30.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 12 novembre 2019 — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Angelo Tofalo.

  La seduta comincia alle 10.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

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Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 39/2019, relativo all'adeguamento della linea SAR/SMI/antincendio dell'Aeronautica militare.
Atto n. 125.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che il termine di quaranta giorni per l'espressione del parere sugli schemi di decreto all'ordine del giorno cade il 19 novembre 2019 e che sono stati assegnati anche alla Commissione bilancio che ha già trasmesso, il 23 ottobre, i propri rilievi che consistono in una valutazione favorevole.

  Francesco D'UVA (M5S), relatore, evidenzia che lo schema di decreto in esame prevede l'acquisto per l'Aeronautica militare di 17 elicotteri della linea di ricerca e soccorso (SAR – Search and Rescue), dotati di capacità di intercettazione di aeromobili a bassa quota e velocità (SMI – Slow Mover Interceptor). Il programma è inserito nel Documento programmatico pluriennale della difesa 2019-2021 tra quelli in avvio nel corrente anno. Osserva, quindi, che proprio nella seduta dello scorso 6 novembre la Commissione ha trattato di un programma d'arma inerente agli elicotteri LUH, destinati però all'Esercito e ai Carabinieri. Rammenta, altresì, che la fornitura di elicotteri da parte dell'Agusta-Westland conosce una lunga tradizione. Già nel 1977 furono acquistati 35 esemplari; nel 2008 questa Commissione dette poi favorevole parere per l'acquisto di ulteriori 12, volti a sostituire i precedenti; analogo parere favorevole fu espresso nel 2010 per altri 10.
  È un elicottero che è stato definito con due acronimi: AW139 o HH139. Il primo metteva in evidenza la casa produttrice (Agusta-Westland); il secondo la funzione (Hospital Helicopter). Ha medie dimensioni, 2 turbine, capienza di 15 posti ed è dotato di sistemi avionici, di comunicazione radio e satellitare, di navigazione e di controllo automatico. Si tratta di un mezzo versatile in grado di cambiare rapidamente la propria configurazione interna, passando da quella per il soccorso aereo a quella per il soccorso sanitario di urgenza o per il trasporto passeggeri. L'elicottero, in linea già da diversi anni, è stato originariamente sviluppato dall'industria nazionale (Agusta Westland), congiuntamente all'industria americana (Bell). Successivamente il programma è stato interamente acquisito dall'industria nazionale (divisione elicotteri di Leonardo LHD).
  La scheda redatta dallo stato maggiore della Difesa riferisce che l'acquisto dei nuovi elicotteri – destinati al 15o Stormo dell'Aeronautica militare – è volto a colmare un deficit capacitivo derivato dalla radiazione, avvenuta nel 2014, degli elicotteri HH-3F e che, negli ultimi anni, si è accentuato con il progressivo invecchiamento della linea HH-212. Al riguardo, ricorda che al 15o Stormo dell'Aeronautica militare sono assegnati numerosi e delicati compiti, che spaziano dal recupero degli equipaggi di aeromobili militari incidentati, alla ricerca e al soccorso in mare e in montagna, all'intervento contro la minaccia terroristica recata da piccoli velivoli sottoposti a dirottamento, al trasporto sanitario d'urgenza, all'intervento in caso di pubbliche calamità e alla lotta agli incendi boschivi. Secondo quanto riferito dall'Amministrazione proponente, i nuovi elicotteri – che presentano una serie di migliorie volte a colmare specifiche carenze riscontrate sugli elicotteri già in servizio o derivanti dai nuovi standard normativi in materia di navigazione e traffico aereo – saranno distribuiti su sei basi nazionali al fine di assicurare la più omogenea copertura del territorio nazionale. I siti produttivi sono ubicati nelle province di Varese, Roma e Frosinone. I settori industriali interessati sono prevalentemente quelli dell'industria aerospaziale; le ricadute occupazionali del programma non sono quantificate sebbene l'Amministrazione della Difesa preveda positive ricadute per l'industria aerospaziale nazionale.Pag. 99
  L'avvio del programma è previsto nell'anno in corso e la conclusione nel 2033. L'onere finanziario è pari a 765, 8 milioni di euro, a valere sulle risorse stanziate da tre leggi: la legge n. 232 del 2016 (legge di bilancio 2017, articolo 1, comma 140); la legge n. 205 del 2017 (legge di bilancio 2018, articolo 1, comma 1072); e la legge n. 145 del 2018 (legge di bilancio 2019, articolo 1, comma 95). L'ammontare complessivo dell'onere è suddiviso in due tranche, che su cinque annualità (dal 2023 al 2027) si sovrappongono. In particolare, l'importo della prima tranche è pari a 512,07 milioni di euro dal 2019 al 2027 ed è imputato alle risorse del Fondo di cui all'articolo 1, comma 140 della legge di bilancio 2017 e del Fondo di cui all’ articolo 1, comma 1072 della legge di bilancio 2018. L'importo della seconda tranche, pari a 253,73 milioni di euro dal 2023 al 2033 è imputato ai fondi di cui all'articolo 1, comma 95 della legge di bilancio 2019. Conclude osservando come la scheda tecnica sottolinei che l'attuale numero di macchine (13 elicotteri) è insufficiente ad assicurare la necessaria copertura dell'attività di ricerca e soccorso sul territorio nazionale e che nei costi del programma sono ricomprese anche le spese relative al supporto logistico integrato per 10 anni.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 41/2019, relativo all'acquisizione di 9 veicoli PIAGGIO-P-180 EVO PLUS.
Atto n. 127.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

  Roberto ROSSINI (M5S), relatore, osserva che la flotta dei velivoli P-180 è impiegata prevalentemente per la formazione e l'addestramento degli equipaggi destinati alle linee trasporti presso il Centro Addestramento equipaggi Multi Crew (C.A.E. Multicrew) dell'Aeronautica militare, per attività di controllo e calibrazione delle radioassistenze (versione EC-180-A), per attività di sorveglianza marittima, per le esigenze del Dipartimento della Protezione civile, per attività di sperimentazione di volo, reale e addestrativa, per collegamento e trasporto regionale delle Forze armate, infine, per capacità di trasporto sanitario d'urgenza (versione VC180-B – Avanti II).
  Riferisce, quindi, che secondo quanto riportato nella scheda predisposta dallo stato maggiore della Difesa, il programma è finalizzato all'ammodernamento e al rinnovamento della flotta PIAGGIO P-180 dell'Aeronautica militare e prevede l'acquisizione di 9 velivoli della categoria P-180 EVO PLUS (5 in versione EVO e 4 in configurazione Radiomisure), di cui 6 destinati a sostituire i P-180 AVANTI dell'Aeronautica più datati e contraddistinti da obsolescenze tali da non consentirne l'ammodernamento e 3 destinati, invece, a conseguire il dimensionamento capacitivo programmato della flotta al fine di assolvere i compiti assegnati. Inoltre, il programma prevede l'ammodernamento di 19 velivoli, attualmente in versione Avanti e Avanti II (11 dell'Aeronautica, 3 dell'Esercito, 3 della Marina e 2 dei Carabinieri), che verranno configurati nella versione Avanti II+. Il programma è completato dall'acquisizione di consolle, da installare su tre dei quattro velivoli che saranno acquistati in versione Radiomisure e di un simulatore per addestramento degli equipaggi. Con specifico riguardo alle attività di ammodernamento, la scheda tecnica precisa che si tratta di aggiornare gli apparati e software di bordo, gli apparati propulsivi, installare un nuovo carrello di atterraggio, implementare i sistemi di visione notturna e configurare i velivoli per missioni di trasporto di persone ferite (MEDEVAC). Pag. 100Per quanto concerne, infine, la parte del programma relativa all'acquisto di un simulatore di volo, la scheda dello stato maggiore precisa che la cabina di pilotaggio dovrà essere completamente chiusa e pienamente rappresentativa dell'aereo reale, mentre per quanto attiene agli adempimenti necessari ai fini della successiva operatività del simulatore, viene fatto presente che occorre procedere al completamento delle operazioni necessarie per ospitare e rendere operativo il simulatore presso il Centro Addestramento Equipaggi di Pratica di Mare. Inoltre, sia il simulatore, sia i velivoli saranno supportati attraverso la catena logistica dell'Aeronautica militare, implementando un contratto di supporto logistico integrato da parte della ditta costruttrice per i primi dieci anni di vita. Al riguardo, lo stato maggiore Difesa, come indicato nella scheda illustrativa del programma SMD 41/2019, al punto 2.c., ha confermato che tali costi sono ricompresi nel costo complessivo del programma. Peraltro, il Documento Programmatico Pluriennale della Difesa per il triennio 2019-2021 fa riferimento al supporto logistico integrato all'interno di una più generale scheda denominata «Flotta trasporto utility a APR interagenzia», concernente anche altri programmi d'arma già esaminati dalla Commissione (Atto n. 112).
  L'avvio del programma è previsto nell'anno 2020 e la sua conclusione nel 2029. L'onere finanziario rappresentato dall'Amministrazione della Difesa è pari a 143,5 milioni di euro, a valere sulle risorse stanziate da due leggi: la legge n. 232 del 2016 (legge di bilancio 2017, articolo 1, comma 140) e la legge n. 205 del 2017 (legge di bilancio 2018, articolo 1, comma 1072). Al riguardo, la Commissione bilancio, in data 23 ottobre, si è espressa favorevolmente sui profili di carattere finanziario del provvedimento.
  Per quanto riguarda i comparti industriali interessati (che sono quelli dell'industria aeronautica e di sviluppo software per l'aggiornamento dell'avionica di bordo), la scheda indica che l'ammodernamento della flotta P-180 sarà affidato completamente alla Piaggio Aero Industries. Si riserva, pertanto, di presentare una proposta di parere favorevole.

  Salvatore DEIDDA (FDI) sottolinea come la Commissione abbia sempre lavorato in un clima di collaborazione e si rammarica del fatto che alcuni colleghi della maggioranza appartenenti ad altre Commissioni abbiano strumentalizzato il voto sul precedente provvedimento per alimentare polemiche sui social media.
  È molto più importante capire piuttosto quali siano i compiti che dovranno svolgere i velivoli oggetto dell'acquisizione e se il numero dei mezzi previsto sia sufficiente per le esigenze dell'Aeronautica.

  Il sottosegretario Angelo TOFALO si riserva di fornire i chiarimenti richiesti nella successiva seduta.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) ricorda che, in origine, le esigenze dell'Aeronautica indicavano come priorità lo sviluppo e l'acquisizione di un sistema di droni di categoria MALE, denominati P.2HH. Il programma oggi in esame rappresenta, quindi, un ripiego dettato da esigenze di sostenere un'azienda che si è venuta a trovare in difficoltà nella catena produttiva anche a causa delle incertezze manifestate dalla politica. Non mette in discussione l'utilità dei velivoli, ma ribadisce che le priorità dell'Aeronautica militare erano altre e, pertanto, considera opportuno svolgere un'attività conoscitiva, anche al fine di evitare che importanti risorse della Difesa possano essere impiegate per finalità non di primaria importanza.

  Roberto ROSSINI (M5S), relatore, ricorda che il programma si riferisce a velivoli di indubbia utilità e che consentono, peraltro, anche di salvare vite umane. Evidenzia poi che il programma d'armamento è riferibile al precedente Governo e che la relativa richiesta è ascrivibile allo stato maggiore dell'Aeronautica Pag. 101militare. Infine, osserva che il programma è finalizzato anche a sostituire sei precedenti velivoli, oramai obsoleti e non più in grado di assicurare la relativa capacità.

  Gianluca RIZZO, presidente, coglie l'occasione per chiedere al Governo se – per il caso che la Commissione non riesca a rispettare il termine del 19 novembre – sia disponibile ad accogliere i pareri sugli atti pendenti anche in un tempo successivo.

  Il sottosegretario Angelo TOFALO risponde affermativamente.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.50.

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