CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 novembre 2019
272.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale
COMUNICATO
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  Martedì 12 novembre 2019. — Presidenza del Presidente Sergio PUGLIA. – Interviene per la Cassa nazionale di previdenza ed assistenza per gli ingegneri e architetti liberi professionisti (Inarcassa) il Presidente, arch. Giuseppe Santoro, e il Presidente del collegio dei sindaci, dott. Massimiliano Misiani Mazzacuva, accompagnati dal Direttore generale, dott. Marco Mizzau, e dal Responsabile della direzione patrimonio, dott. Alfredo Granata.

  La seduta comincia alle 11.45.
  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

  Il PRESIDENTE avverte che della seduta odierna verrà redatto il resoconto sommario ed il resoconto stenografico e che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo, con contestuale registrazione audio, e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.
  I lavori della Commissione, che saranno oggetto di registrazione, potranno essere quindi seguiti – dall'esterno – sulla web TV della Camera.

  Non essendovi osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.

PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito dell'indagine conoscitiva sulle politiche di investimento e spesa dei fondi pensione e delle casse professionali.
Audizione del Presidente e del Presidente del collegio sindacale della Cassa nazionale di previdenza ed assistenza per gli ingegneri e architetti liberi professionisti (Inarcassa).

  Prosegue l'indagine conoscitiva, sospesa nella seduta del 5 novembre.

  Il PRESIDENTE ringrazia i rappresentanti di Inarcassa per la loro disponibilità a partecipare ai lavori della Commissione. Pag. 285Ricorda che tali soggetti sono chiamati, in questa sede, a fornire il loro autorevole contributo sul tema delle politiche di investimento e spesa delle casse professionali. Fa presente che, con l'incontro odierno, si completa un ciclo nel quale sono stati chiamati a intervenire gli enti previdenziali privati di maggiori dimensioni dal punto di vista della dotazione patrimoniale: Enpam, Cassa forense, Cassa commercialisti, Enasarco e Inarcassa. L'attivo complessivamente detenuto da questi cinque soggetti rappresenta il 73 per cento degli 87 miliardi che sono amministrati dal settore. Inarcassa presenta un numero di iscritti che nel 2018 si aggira attorno alle 169.000 unità, con una dinamica leggermente crescente negli ultimi 5 anni. I giovani iscritti, che usufruiscono della contribuzione ridotta, sostengono una platea professionale che ha fatto registrare anche un buon recupero reddituale fra il 2014 e il 2017, dopo 7 anni di crisi in cui il prodotto della categoria si è ridotto in misura superiore al 20 per cento, con una differenza considerevole fra gli ingegneri, che hanno sofferto di meno, e gli architetti, che nel 2014 sono arrivati a perdere il 30 per cento del reddito complessivo registrato prima della crisi del 2008. La somma di contributi soggettivi e integrativi versati nel 2018 supera il miliardo di euro e va a finanziare prestazioni pensionistiche erogate a circa 34.000 soggetti, per un importo di poco superiore a 650 milioni di euro. Le prestazioni assistenziali invece hanno riguardato, sempre nel 2018, 3.334 soggetti per un ammontare di spesa pari a 30 milioni di euro, in merito ai quali chiede ai vertici di Inarcassa di fornire ai Commissari qualche elemento di approfondimento. Il saldo della gestione, pari a 519 milioni nel 2018, ha continuato ad alimentare un patrimonio che ha ormai superato i 10 miliardi di euro. Di fronte a un capitale così rilevante, l'interesse della Commissione è quello di capire come Inarcassa si sia organizzata per la gestione del relativo portafoglio di investimenti e dei conflitti di interesse che ne possono derivare. Chiede quindi quali sono i presidi previsti per selezionare e per realizzare un controllo efficace sui soggetti che gestiscono le risorse dell'Ente. Tutto ciò, anche alla luce della mancata attuazione della norma primaria che prevede l'adozione di una specifica regolamentazione per gli investimenti degli enti previdenziali privati. Infine, riprendendo un argomento emerso anche nelle precedenti audizioni, chiede chiarimenti in merito a quale parte degli investimenti viene destinata al territorio italiano e quale, invece, confluisce all'estero.

  Il dottor MIZZAU fa riferimento alla documentazione fornita da Inarcassa alla Commissione, nella quale si affrontano i temi delle politiche di spesa e investimento delle Casse previdenziali private. Introduce alcuni dati con riferimento al sistema delle Casse di previdenza professionali: 1,8 milioni di iscritti attivi, 413.072 pensionati, 492.000 prestazioni erogate, 9,8 miliardi di entrate contributive, 6,2 miliardi di uscite per prestazioni, 87 miliardi di patrimonio, 5,5 miliardi di investimenti in imprese italiane, 2,1 miliardi di rendimento netto sul patrimonio, 531 milioni di prestazioni per welfare e 500 milioni di uscite fiscali. Rispetto alla mancata approvazione del cosiddetto Regolamento investimenti segnala che, in assenza di tale strumento normativo, la Cassa ha incaricato una primaria società che si occupa di consulenza aziendale per essere supportata nel processo di definizione delle procedure di investimento. Rappresenta, inoltre, che nel 2012 Inarcassa ha effettuato una riforma delle prestazioni pensionistiche per salvaguardare la sostenibilità della gestione.

  Il presidente SANTORO sottolinea come il rapporto tra iscritti e pensionati in Inarcassa sia di 4,94, mentre tale rapporto per l'Inps è di 1,4. Rappresenta che dal 1995 la crescita di iscritti e pensionati è stata sostanzialmente analoga. Rileva come la speranza di vita dei professionisti, in media, sia maggiore rispetto a quella degli italiani e che per un ente di previdenza questo significa avere regole più rigide per garantirne la sostenibilità. Sottolinea che i contributi sopravanzano nettamente Pag. 286le prestazioni, incrementando annualmente il patrimonio, che vale 65.000 euro ad iscritto e 16,3 volte la somma delle prestazioni annuali. Ricorda che il limite della riserva legale prevede che tale rapporto debba essere pari o superiore a 5 annualità. Fa presente che un tema fondamentale per Inarcassa è quello dell'autonomia. L'Ente non ha aderito ai condoni connessi a rottamazione e saldo e stralcio, in quanto ritiene che una soluzione più efficace consisterebbe nell'abbassare le sanzioni. Evidenzia l'adesione dell'Ente alle iniziative messe in campo annualmente nel mese per l'educazione finanziaria. Aggiunge che un altro elemento fondamentale per Inarcassa è il tasso di capitalizzazione del montante contributivo. Sottolinea la grande capacità degli ingegneri di proporsi sul mercato anche nei momenti di crisi, mentre il reddito degli architetti appare più strettamente legato alla dinamica del prodotto interno lordo e all'andamento della domanda verso settori chiave come quello dell'edilizia. Infine rappresenta, tra le prestazioni più importanti fornite dalla Cassa, le specificità dell'indennità di paternità erogata ad ingegneri e architetti.

  Il dottor GRANATA rappresenta che il patrimonio investibile di Inarcassa, al netto dei crediti contributivi, ammonta a 11,2 miliardi di euro, dimensione che richiede un'organizzazione e una disciplina adeguate. Tale patrimonio, negli ultimi 20 anni, è stato sempre più diversificato, diluendo la componente immobiliare che nel 1998 era preponderante e che, pur risultando ancora importante, non costituisce più l'attivo prevalente per Inarcassa. Nel tempo sono invece aumentate la componente azionaria, che si attesta comunque entro un profilo di rischio prudente, e la componente relativa a investimenti reali. Oltre che a causa del saldo contributivo positivo, il patrimonio è cresciuto anche per i buoni rendimenti che la gestione finanziaria ha conseguito. In assenza di una normativa omogenea a livello nazionale, fa presente che la Cassa ha definito regole sul processo di investimento coerenti con la complessità che l'ingente patrimonio determina. A tal proposito sottolinea che, in merito al cosiddetto Regolamento investimenti, un limite alla sua adozione è rappresentato dall'utilizzo del codice degli appalti per l'individuazione dei gestori e dai limiti quantitativi stabiliti in merito a specifiche categorie di attivi. Rappresenta come, a livello di normativa europea, le Casse non vengano considerate nella disciplina degli investitori istituzionali. Per quanto riguarda i conflitti di interesse, spiega che il problema viene risolto a monte da Inarcassa, in quanto questa non prevede il coinvolgimento di consulenti esterni per le decisioni relative agli investimenti, ma gestisce il processo internamente. Gli unici fornitori di servizi legati a tale processo sono il consulente sulla gestione del rischio, che misura mensilmente l'evoluzione dei rischi finanziari, la banca depositaria, che controlla la gestione e il valore delle risorse detenute, e il consulente sui principi di investimento responsabile cosiddetti ESG (ambientali, sociali e amministrativi), dato che l'amministrazione dà forma e sostanza all'attuazione dei principi dell'Organizzazione delle nazioni unite nel processo decisionale sugli investimenti. Fra gli attori del processo d'investimento cita la direzione patrimonio di Inarcassa che definisce le proposte di investimento ed esegue quelle deliberate dal Consiglio di amministrazione, in capo al quale è posta la funzione decisionale sugli investimenti. Segnala, infine, che su tale processo vigilano diversi organi: ministeri competenti, Corte dei conti, Covip, Commissione bicamerale, Collegio sindacale, Società di controllo del rischio e banca depositaria.

  Il dottore MISIANI MAZZACUVA fornisce indicazioni sulla composizione del Collegio dei sindaci, che si è insediato nel 2016 e ha un mandato quinquennale. Il Collegio partecipa alle riunioni del Consiglio di amministrazione e della giunta esecutiva, predispone le relazioni sui bilanci e procede alle verifiche previste dalla normativa, nonché alle verifiche a campione, effettuate in base a una programmazione Pag. 287annuale. Sottolinea il proficuo rapporto con i soggetti che svolgono il controllo interno. Fa presente che vengono svolte verifiche sulla compliance della Cassa alla normativa applicabile alla pubblica amministrazione allargata, come le regole di revisione della spesa e l'applicazione del codice degli appalti. Spiega che la metodologia seguita parte dalla verifica puntuale degli atti per risalire ai presupposti, procedendo a ritroso con la collaborazione degli uffici per verificare il corretto svolgimento delle procedure previste, compresi gli obblighi di trasparenza e pubblicità. Sottolinea che l'organizzazione è disponibile ad accogliere i suggerimenti che le vengono forniti sulla base delle verifiche effettuate. Rappresenta che la sostenibilità della gestione è attestata da un bilancio tecnico che la Cassa predispone più frequentemente di quanto richiesto, ovvero ogni due anni anziché tre. La riforma del 2012 ha incrementato la sostenibilità dell'Ente che, allo stesso tempo, sta moltiplicando le proprie iniziative nel campo dell'assistenza. La Cassa ha operato in assenza del cosiddetto Regolamento investimenti, ma ha sviluppato delle buone pratiche che ne anticipano sostanzialmente l'adozione. Il Collegio non giudica nel merito le scelte effettuate, ma ne valuta l'architettura e, da questo punto di vista, sottolinea l'importanza delle procedure ad evidenza pubblica, con le quali vengono selezionati i soggetti esterni, l'adozione del codice etico e il piano anticorruzione. Auspica, infine, l'adozione del Regolamento investimenti per garantire regole omogenee per tutto il settore.

  L'onorevole Alessandro PAGANO (Lega) chiede, considerato che gli investimenti vengono valutati in base al rapporto tra rendimento e rischio, in che modo venga contabilizzato il mancato raggiungimento degli obiettivi e per quale motivo i rendimenti nazionali siano più bassi di quelli esteri. Chiede, inoltre, cosa ne pensi Inarcassa di una rivoluzione legislativa che preveda un maggior utilizzo di manager interni altamente remunerati.

  Il senatore LANNUTTI (M5S) si congratula per l'evoluzione del patrimonio e i rendimenti registrati da Inarcassa ma nota una certa tendenza all'esterofilia da parte dell'Ente, con la scelta prima di BNP Paribas e poi di Société Générale come banca depositaria. Rileva come tra gli investimenti della Cassa siano presenti molte aziende italiane come Terna, Eni, Enav e Fincantieri e chiede maggiori informazioni in merito agli investimenti nel settore obbligazionario.

  Il PRESIDENTE, riprendendo il tema del cosiddetto Regolamento investimenti, sottolinea la capacità di autoregolarsi di Inarcassa e chiede quali criticità l'Ente potrebbe registrare con l'adozione del codice degli appalti. Infine, considerato che, con l'abbassamento dei tassi sembrerebbe il momento migliore per investire in Italia, chiede per quale motivo ciò non avvenga.

  Il presidente SANTORO sottolinea il retaggio che lega le Casse agli ordini professionali, motivo per cui non tutti gli eletti alla governance dell'Ente hanno la professionalità necessaria per occuparsi di investimenti. Inarcassa ritiene invece che tutti gli amministratori debbano essere formati e informati e che una rivoluzione legislativa dovrebbe salvaguardare l'equilibrio tra componente ordinistica e componente professionale. Per quanto riguarda il settore immobiliare, Inarcassa crede nel patrimonio italiano e tuttavia, allo stesso tempo, vi è un retaggio legato alla formazione del patrimonio immobiliare delle Casse, le quali hanno storicamente acquistato i beni immobili che lo Stato voleva alienare. Si è poi passati dalla gestione diretta alla creazione di fondi immobiliari che hanno garantito alcuni vantaggi fiscali e gestionali. La Cassa è presente sul segmento del private equity, i cui attivi vengono valutati con attenzione, anche grazie all'aiuto della banca depositaria. Rileva che il codice degli appalti presenta un problema di velocità, sia perché le gare d'appalto richiedono tempo, sia perché in Italia non c’è gara in cui il secondo non faccia ricorso sull'assegnazione dell'appalto Pag. 288al vincitore. Per quanto riguarda i mancati investimenti in Italia, fa presente che, in generale il fattore che riduce il potenziale di attrattività del nostro Paese è la mancanza di regole certe. Gli investitori esteri guardano quindi a questa componente con ritrosia. Tuttavia, non sarebbe corretto sostenere che Inarcassa non consideri positivamente l'investimento sul mercato nazionale, in quanto risulta dal bilancio 2018 che il 46 per cento del portafoglio dell'Ente è investito in Italia, nonostante il citato fattore di criticità.

  Il dottor GRANATA si sofferma sulla questione del mancato raggiungimento degli obiettivi. Rappresenta che il calcolo giornaliero dei rendimenti da parte della banca depositaria permette di conoscere costantemente i rendimenti di Inarcassa sia in termini assoluti sia in termini di obiettivi prefissati, che vengono solitamente raggiunti. Quanto all’asset immobiliare, attraverso la creazione del fondo ci sono stati dei vantaggi fiscali, ma precisa che in linea di massima Inarcassa è tenuta al pagamento dell'Iva. I rendimenti sono buoni rispetto al panorama degli investitori istituzionali del mondo previdenziale anche perché i confronti vengono fatti sempre con fondi complementari che appartengono al secondo pilastro. Per quanto riguarda la scelta della banca depositaria, sottolinea che si tratta di un ente di diritto italiano e che la sua selezione è avvenuta tramite procedure di gara. Le criticità riferite al codice degli appalti sono legate invece alla selezione dei soggetti destinati alla gestione degli investimenti. In merito alla componente obbligazionaria, rappresenta che questa è quasi esclusivamente destinata a titoli di Stato a media e lunga scadenza. Per quanto riguarda la componente azionaria, Inarcassa investe in gran parte in aziende quotate italiane e, in parte minore, in aziende non quotate. In generale si può comunque affermare che l'interesse di Inarcassa per il mercato italiano è importante.

  Il PRESIDENTE comunica che prossimamente si terrà un Ufficio di Presidenza con i rappresentanti delle singole Casse in modo da poter ascoltare le loro osservazioni sulle criticità inerenti all'adozione del Regolamento investimenti, come posto in consultazione dal Ministero dell'economia e delle finanze. Ringrazia quindi la delegazione di Inarcassa e dichiara chiusa l'audizione.

  Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.

Sulla pubblicazione di documenti acquisiti nel corso delle audizioni.

  Il PRESIDENTE informa che, nel corso delle audizioni svolta in data odierna di rappresentanti di Inarcassa, sono state consegnate delle documentazioni che saranno disponibili per la pubblica consultazione nella pagina web della Commissione.

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 13.08.

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