CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 novembre 2019
267.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (II e III)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 5 novembre 2019.

Audizioni informali, nell'ambito dell'esame in sede referente dei progetti di legge C. 1124 Governo e C. 35 Schullian, recanti ratifica ed esecuzione del Protocollo n. 15 recante emendamento alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, fatto a Strasburgo il 24 giugno 2013, e del Protocollo n. 16 recante emendamento alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, fatto a Strasburgo il 2 ottobre 2013, di: Anton Giulio Lana, professore presso l'Università degli studi di Roma «La Sapienza», Filippo Vari, professore di diritto costituzionale presso l'Università Europea di Roma, Michele De Salvia, professore presso l'Università Cattolica di Milano.

  Le audizioni informali sono state svolte dalle 10.30 alle 11.45.

RISOLUZIONI

  Martedì 5 novembre 2019. — Presidenza della presidente della III Commissione, Marta GRANDE. — Interviene il Sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 11.50.

7-00247 Suriano ed altri: Su iniziative in merito alla questione delle sottrazioni internazionali di figli minori ad opera di un genitore.
(Discussione e rinvio).

  Le Commissioni iniziano la discussione della risoluzione.

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  Simona SURIANO (M5S), illustrando la risoluzione a sua prima firma, sottolinea che essa fa seguito alle numerose segnalazioni, pervenute da diverse associazioni, di sottrazione di figli minori ad opera di un genitore. Ricordando che la Convenzione dell'Aja del 25 ottobre 1980, ratificata dall'Italia con la legge n. 64 del 1994, sugli aspetti civili delle sottrazioni internazionali di minori prevede l'immediato rientro dei minori illecitamente trasferiti o trattenuti in qualsiasi Stato estero contraente, rileva che non tutti gli Stati hanno ratificato tale strumento di diritto internazionale. Tale lacuna, unitamente alle difformità tra le diverse legislazioni nazionali, impedisce al genitore a cui viene sottratto il figlio di fare valere i propri diritti in giudizio. Evidenzia, quindi, che la risoluzione impegna il Governo, tra le altre cose, ad attivarsi a livello europeo ed internazionale al fine di permettere l'adesione di altri Stati alla citata Convenzione dell'Aja, nonché ad assumere iniziative normative volte a prevedere un coordinamento e la specializzazione delle procure nazionali per i casi di sottrazioni internazionali di minori, con l'ingresso di personale specializzato.

  Roberto TURRI (LEGA) fa presente che il suo gruppo ha appena depositato una risoluzione vertente sulla medesima materia di quella in titolo. Sottolineando la delicatezza del tema in esame, per altro oggetto di diverse proposte di legge, chiede pertanto che i due atti possano essere esaminati congiuntamente.

  Luca Rodolfo PAOLINI (LEGA), nel sottolineare l'importanza del tema oggetto del provvedimento, propone un approfondimento sulla materia, evidenziando che non debba essere affrontato solo il problema della quantità della sanzione penale, ma anche quello relativo ai tempi e alla disparità legislativa tra i vari Stati. Sottolinea, a titolo esemplificativo, che in Germania è attivo un ente amministrativo che ha il compito di emettere, in sole quarantotto ore, un parere – riconosciuto come vincolante dai tribunali tedeschi – in merito alle questioni delle sottrazioni internazionali dei figli minori ad opera di un genitore. Ritiene che, invece, in Italia sulla materia vi sia un «caos normativo», che produce un vantaggio, difficile da recuperare, per chi sottrae il minore. Ribadisce, quindi, che è necessario tutelare innanzitutto l'interesse supremo del minore. Richiama, inoltre, l'attenzione delle Commissioni sull'ipotesi in cui la madre straniera, già residente nello Stato dell'altro genitore, si trasferisca all'estero prima del parto e non faccia ritorno nel territorio dello Stato del padre, sottraendo, di fatto, il minore. Evidenzia come, sulla materia, vi sia un «buco normativo» a livello europeo e rileva la difficoltà dei tribunali dei vari Stati europei a far valere gli interessi del minore in tale circostanza, dal momento in cui i tribunali degli Stati esteri non ritengono, invece, che in tali ipotesi, vi sia sottrazione di minore.

  Simona SURIANO (M5S) concorda con le osservazioni del collega Paolini, rilevando che l'individuazione di un'autonoma fattispecie di reato di sottrazione illecita di minore dovrebbe prevedere un'adeguata sanzione per tale grave condotta, in modo da garantire, se del caso, l'applicazione di misure cautelari. Segnala, inoltre, di aver presentato un'apposita proposta di legge volta a rendere più organica e strutturata la normativa in materia.

  Laura BOLDRINI (PD), concordando sull'opportunità di procedere a un riordino della materia, rileva la necessità di accompagnare l'azione normativa a livello nazionale con una parallela iniziativa volta a rendere omogenee le disposizioni a livello europeo ed internazionale, sollecitando, in particolare, l'adesione di altri Stati alla citata Convenzione dell'Aja.

  Giusi BARTOLOZZI (FI), nel replicare alla relatrice, ritiene che per applicare le misure cautelari vi siano altri sistemi più validi che non ricorrere ad un innalzamento Pag. 8delle pene, che a suo avviso rappresenta un metodo non giuridicamente corretto.

  Marta GRANDE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 5 novembre 2019.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.05 alle 12.10.