CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 ottobre 2019
264.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 16

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 30 ottobre 2019. — Presidenza della presidente Carla RUOCCO. – Interviene il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Cecilia Guerra.

  La seduta comincia alle 12.10.

DL 124/2019: Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili.
C. 2220 Governo.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, ricorda che la Commissione Finanze è chiamata ad esaminare il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 124 del 2019, entrato in vigore il 27 ottobre 2019, che contiene disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili (C. 2220).
  Il testo consta di 60 articoli, suddivisi in 5 Capi. I primi quattro contengono norme di natura tributaria, mentre il Capo V contiene disposizioni eterogenee, emanate per esigenze indifferibili.
  Passando ad illustrare la prima parte dell'articolato, rammenta che le norme del Capo I (articoli 1-23), al fine di contrastare e ridurre l'evasione e le frodi fiscali, agiscono in particolare nei seguenti ambiti:
   strumenti di contrasto delle indebite compensazioni di crediti effettuate tramite modello F24. Viene introdotto l'obbligo di presentazione telematica del modello F24 e sono previste misure che inibiscono l'utilizzo delle compensazioni ai destinatari di provvedimenti di cessazione della partita IVA; viene fatto divieto di utilizzo della compensazione da parte dell'accollante, nel caso di accollo di debiti di imposta altrui; si prevede l'obbligo per il committente di versare le ritenute in tutti i casi di affidamento di un'opera o un Pag. 17servizio, estendendo l'inversione contabile in materia di Iva (reverse charge) ai contratti di appalto con prevalente uso di manodopera (articoli 1-4);
   filiera della distribuzione dei carburanti e accise sui prodotti energetici. Il decreto contiene norme volte a limitare i casi di utilizzo della dichiarazione d'intento per la non applicazione dell'IVA, a modificare i requisiti di affidabilità e onorabilità dei soggetti operanti nei vari passaggi della filiera distributiva, a obbligare i depositi fiscali sopra una certa soglia ad adottare il sistema informatizzato cd. INFOIL per la gestione dei prodotti energetici, nonché a trasmettere per via telematica il documento di accompagnamento doganale per il trasporto di carburanti e l'ammontare dei quantitativi di energia elettrica e di gas naturale trasportati e forniti ai consumatori finali (articoli da 5 a 12);
   estensione anche ai soggetti privati della trasmissione di dati, per poter usufruire della non applicazione dell'IVA nel caso di acquisto intracomunitario di veicoli (articolo 9);
   tassazione dei redditi di capitale da trust stabiliti in Stati a fiscalità privilegiata ai fini IRPEF, nel caso in cui coloro che li abbiano percepiti non risultino fra i soggetti beneficiari identificati dall'atto costitutivo del trust (articolo 13);
   documentazione elettronica delle operazioni. Si consente alla Guardia di Finanza e all'Agenzia delle entrate, a specifiche condizioni e limiti, di utilizzare i dati contenuti nei file delle fatture elettroniche (articolo 14) e si proroga al 2020 l'esenzione dalla fattura elettronica per le prestazioni sanitarie effettuate nei confronti delle persone fisiche (articolo 15);
   precompilata IVA. Rinvio al 1o luglio 2020 delle bozze precompilate dei registri IVA nonché delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche da parte dell'Agenzia delle entrate (articolo 16);
   mancato versamento dell'imposta di bollo sulle fatture elettroniche. Si prevede che l'amministrazione finanziaria debba comunicare con modalità telematiche al contribuente l'ammontare dell'imposta da versare nonché delle sanzioni per tardivo versamento e degli interessi (articolo 17);
   uso del contante, incentivazione dei pagamenti elettronici e trasmissione telematica dei corrispettivi. Si prevede la progressiva riduzione della soglia per l'uso del contante che, dagli attuali 3000 euro è destinata a raggiungere 1.000 euro dal 1o gennaio 2022. Vengono escluse dall'imponibile le vincite della lotteria degli scontrini e sono previsti premi aggiuntivi per i pagamenti elettronici. Si introducono sanzioni per la violazione degli obblighi legati alla lotteria scontrini, così come per la violazione del cd. obbligo di POS, ovvero per la mancata accettazione di pagamenti con carta, da parte di commercianti e professionisti. Viene allo stesso tempo previsto un credito d'imposta pari al 30 per cento delle commissioni addebitate per transazioni effettuate con carte di pagamento (articoli 18-23).

  Sulla materia dei giochi interviene il Capo II del decreto (articoli 24-31), il quale, in particolare:
   proroga rispettivamente al 30 giugno e al 30 settembre 2020 i termini per indire le gare relative alle concessioni di raccolta delle scommesse e del Bingo (articolo 24);
   proroga il termine a partire dal quale non è più possibile rilasciare nulla osta per gli apparecchi amusement with prizes – AWP di vecchia generazione, nonché il termine per la dismissione dei medesimi apparecchi (articolo 25);
   aumenta, dal 10 febbraio 2020, la misura del prelievo erariale unico (PREU) sugli apparecchi da intrattenimento, fissata al 23 per cento per le new slot e al 9 per cento per le videolottery (articolo 26);
   istituisce il Registro unico degli operatori del gioco pubblico (articolo 27) e vieta agli operatori finanziari di trasferire somme di denaro ad operatori di gioco illegali che operano sul territorio nazionale (articolo 28);Pag. 18
   autorizza la costituzione di un Fondo da destinare alle operazioni di gioco a fini di controllo da parte di agenti sotto copertura, per prevenire il gioco da parte di minori, impedirne l'esercizio abusivo e contrastare l'evasione fiscale (articolo 29);
   vieta agli operatori economici che hanno commesso violazioni degli obblighi di pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali di essere titolari o condurre esercizi commerciali nei quali sia offerto gioco pubblico (articolo 30);
   affida a un provvedimento dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli la chiusura dei punti vendita in cui sono offerti al pubblico scommesse e concorsi pronostici, se il relativo concessionario è debitore d'imposta unica in base a sentenza anche non definitiva (articolo 31).

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, premette che il decreto-legge in esame è volto a reperire risorse pari a 3 miliardi di euro per finanziare poi, attraverso la legge di bilancio, la riduzione del cuneo fiscale e l'abbattimento delle tasse in favore di coloro che le hanno sempre pagate. Si tratta pertanto di un provvedimento di estrema rilevanza, che tocca questioni fondamentali e restituisce risorse ai cittadini onesti.
  Passando ad illustrare la seconda parte dell'articolato, rammenta che con il Capo III del provvedimento (articoli 32-38) sono introdotte ulteriori norme fiscali, miranti tra l'altro a:
   limitare il perimetro delle prestazioni didattiche esenti da IVA, in ottemperanza alla recente sentenza della Corte di giustizia del marzo 2019, specificando che non vi rientrano gli insegnamenti per conseguire le patenti di guida e facendo salvi i comportamenti difformi adottati anteriormente dal contribuente (articolo 32);
   differire al 16 gennaio 2020 la ripresa dei versamenti sospesi fino al 30 settembre 2019 per i contribuenti interessati dal sisma del 26 dicembre 2018 che ha colpito alcuni comuni della provincia di Catania (articolo 33);
   prorogare al 2021 l'attribuzione ai comuni dell'incentivo previsto per la partecipazione all'attività di accertamento tributario, pari al 100 per cento del riscosso (articolo 34);
   ampliare la deducibilità IRES degli interessi passivi sui prestiti utilizzati per finanziare progetti infrastrutturali pubblici a lungo termine (articolo 35);
   consentire la definizione, con la restituzione di una somma relativa ai benefici fiscali goduti, del contenzioso riguardante il divieto di cumulo degli incentivi alla produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici con la detassazione fiscale per investimenti ambientali prevista dalla Legge finanziaria 2001 (articolo 36);
   posticipare al 30 novembre 2019 il termine per il versamento di somme dovute a titolo di definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione (cd. rottamazione-ter delle cartelle esattoriali) (articolo 37);
   istituire l'imposta immobiliare sulle piattaforme marine (IMPi) dal 2020, con base imponibile potenziale ridotta al 20 per cento e aliquota al 10,6 per mille ripartita tra lo Stato e i comuni interessati (articolo 38).

  Il Capo IV è costituito dal solo articolo 39, che inasprisce le pene per i reati tributari e abbassa alcune soglie di punibilità; si introduce inoltre, in caso di condanna, la confisca dei beni di cui il condannato abbia disponibilità per un valore sproporzionato al proprio reddito (c.d. confisca allargata). Viene modificata anche la disciplina della responsabilità amministrativa degli enti, per prevedere specifiche sanzioni amministrative quando il reato di dichiarazione fraudolenta è commesso a vantaggio di tali persone giuridiche. L'efficacia di tali disposizioni è posticipata alla conversione in legge del decreto-legge in parola.
  A questo riguardo, sottolinea che la misura del carcere per i grandi evasori è sicuramente una misura condivisa; ciononostante, Pag. 19il dibattito parlamentare servirà senz'altro a chiarire maggiormente in che modo declinare la norma.
  Con il Capo V (articoli 40-60) sono introdotte misure di natura eterogenea, afferenti a diversi settori. Tra l'altro il Capo IV:
   esclude la Società Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (RFI) e la Società Equitalia Giustizia S.p.A. dall'applicazione di determinati vincoli ed obblighi in materia di contenimento della spesa pubblica, vigenti per le pubbliche amministrazioni (articolo 40);
   rifinanzia il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di 670 milioni di euro per l'anno 2019 (articolo 41);
   incrementa le risorse finanziarie per i contributi straordinari alle fusioni di comuni (articolo 42);
   stabilisce che ai contratti di locazione degli enti previdenziali con le Amministrazioni dello Stato si applica un canone commisurato ai valori di mercato ridotto del 15 per cento. Inoltre i predetti enti possono acquistare immobili da adibire ad uffici in locazione passiva alle società in house delle amministrazioni centrali dello Stato (articolo 43);
   dispone l'abrogazione della norma che disciplina la permuta di beni del demanio e del patrimonio dello Stato con immobili per uso governativo (articolo 44);
   proroga al 31 dicembre 2019 il termine per la sottoscrizione del nuovo Patto per la Salute 2019-2021 (articolo 45);
   rinvia al 2021 l'entrata in vigore del cd. federalismo regionale (articolo 46);
   rinvia al 2020 la riforma del sistema di ripartizione del Fondo per il trasporto pubblico locale (articolo 47);
   modifica alcune disposizioni dell'ordinamento contabile degli enti locali (articolo 48);
   amplia l'utilizzo di risorse assegnate alle regioni per interventi territoriali e di sicurezza della rete ferroviaria nazionale (articolo 49);
   detta disposizioni in materia di tempi di pagamento dei debiti commerciali della P.A (articolo 50);
   consente a SOGEI di offrire servizi informatici ad alcuni organi dello Stato (articolo 51);
   prevede che le agevolazioni per l'acquisto di dispositivi antiabbandono di bambini nei veicoli chiusi siano concesse anche nella forma di contributo (articolo 52);
   stanzia 12,9 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020, per gli investimenti delle imprese di autotrasporto (articolo 53);
   concede per il 2019 un finanziamento oneroso di 400 milioni di euro in favore di Alitalia (articolo 54);
   autorizza il Ministero della difesa a svolgere anche attività contrattuale nell'ambito degli «accordi GtoG», per l'acquisizione di materiali d'armamento (articolo 55);
   istituisce un fondo destinato a compensare stabilmente le regioni delle eventuali minori entrate destinate al fondo perequativo regionale (articolo 56);
   interviene sulla disciplina di riparto del Fondo di solidarietà comunale (FSC), riducendo dal 60 al 45 per cento la percentuale delle risorse del Fondo da redistribuire nell'anno 2019 tra i comuni delle regioni a statuto ordinario secondo logiche di tipo perequativo, (articolo 57);
   modifica i versamenti della prima e seconda rata degli acconti IRPEF, IRES e IRAP per i soggetti ISA e per i soci di società con redditi prodotti in forma associata o in regime di trasparenza fiscale (articolo 58). Con riferimento agli ISA, ritiene che tale strumento abbia dimostrato la sua efficacia fornendo ottimi risultati in termini di gettito e che, se anche la relativa disciplina può essere Pag. 20rivista e perfezionata, la questione potrebbe essere approfondita durante il dibattito parlamentare.

  L'articolo 59 infine, prevede le disposizioni finanziarie, mentre l'articolo 60 reca l'entrata in vigore del decreto-legge.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) si appella all'ottimo lavoro svolto dalla Commissione Finanze in questa legislatura per auspicare che il clima di proficua collaborazione tra le forze politiche possa proseguire, anche durante l'esame del decreto-legge.
  Non può tuttavia non evidenziare come si tratti di un provvedimento che sostanzialmente aumenta le tasse, moltiplica le complicazioni e agevola il credito bancario.
  Si riferisce innanzitutto alle misure recate dai primi articoli del decreto legge, in materia di compensazioni, che finiscono per togliere liquidità alle imprese e ai professionisti. Con l'obiettivo del contrasto alle indebite compensazioni, invece di colpire solo gli imprenditori disonesti, si finisce per penalizzare l'insieme del sistema imprenditoriale. La realtà italiana è composta di piccole imprese e piccoli artigiani, ai quali viene di fatto sottratta liquidità per un importo pari a 4 miliardi di euro. Imprese e professionisti, oltre ai crediti fiscali già maturati, dovranno attendere 8 mesi in più per riscuotere i crediti in compensazione. Si tratta di una operazione di carneficina di molte imprese, che, se non potranno attingere al sistema creditizio, saranno loro malgrado costrette a chiudere. Sottolinea come la sua non sia una posizione di destra o di sinistra, ma solo dettata dal buon senso.
  Evidenzia inoltre come, in materia di acconti IRPEF, IRES e IRAP per i soggetti ISA, attraverso una operazione contabile a dir poco folcloristica, il provvedimento riduca la seconda rata dell'acconto dell'anno in corso per aumentare poi al 50 per cento – a regime, ovvero per sempre da ora innanzi – le prime rate degli anni successivi. Non si tratta certo di un favore alle imprese ma piuttosto allo Stato, che potrà godere d'ora innanzi di maggiore liquidità. Ricorda che lo strumento degli ISA è stato criticato da tutti i soggetti interessati; bisognerebbe quindi ascoltare di più coloro che utilizzano questi strumenti nella loro attività ordinaria invece di continuare ad affermare che le misure introdotte sono volte alla semplificazione.
  Molte sono le misure recate dal decreto-legge foriere di aggravi burocratici e complicazioni procedurali; si limita in questa sede a richiamare le norme relative alla filiera della distribuzione dei carburanti, che sebbene volte al contrasto delle frodi introducono oneri burocratici assai pesanti.
  Richiama infine l'attenzione dei colleghi sulla contraddittorietà delle iniziative assunte dall'attuale Governo: il decreto-legge in esame sembra tutto rivolto al contrasto all'evasione fiscale, mentre nello stesso tempo, nel disegno di legge di bilancio, si prevede la riduzione delle tax expenditures per le fasce più abbienti, con evidenti risultati negativi in termini di lotta all'economia sommersa.

  Raffaele TRANO (M5S), intervenendo a titolo personale, rileva come il provvedimento in esame debba essere oggetto di una valutazione complessiva, ma contenga alcune misure che destano qualche preoccupazione. Si riferisce in particolare alle misure sanzionatorie particolarmente severe – ad esempio nel caso di errori nelle compensazioni – che potrebbero compromettere la sussistenza di tante piccole e medie imprese ed auspica che la Commissione Finanze sia messa nelle condizioni di in modo incisivo sul provvedimento, al fine di apportare le necessarie modifiche volte a migliorarne il dettato, anche introducendo norme di semplificazione per le imprese.
  Ricorda che, prima della sospensione estiva dei lavori, attraverso l'esame e l'approvazione della proposta di legge a prima firma della Presidente Ruocco sulla semplificazione fiscale, la Commissione Finanze ha raggiunto ottimi risultati, come dimostrano i dati relativi al magazzino dei crediti. Auspica, quindi, che anche in questa occasione la Commissione possa intervenire con misure di semplificazione a Pag. 21favore delle imprese, aumentando la compliance e potenziando la lotta all'evasione fiscale – che è purtroppo un problema strutturale del Paese –, evitando interventi di natura punitiva, e alleggerendo la burocrazia a carico dei cittadini e delle imprese.
  Auspica che su questi temi sia possibile lavorare nella più ampia condivisione.

  Antonio ZENNARO (M5S), intervenendo anch'egli a titolo personale, si associa al collega Trano nell'auspicio che la Commissione possa lavorare con profitto, evidenziando che, anche se il Governo ha scelto di intervenire con la decretazione d'urgenza, dovrà essere lasciato spazio al Parlamento per approfondire i temi oggetto del provvedimento, in particolare attraverso le audizioni, che saranno fondamentali per comprendere in profondità le questioni.
  Ritiene che occorra evitare di introdurre, attraverso le misure previste, vincoli eccessivi ed oneri burocratici all'attività delle piccole e medie imprese e degli artigiani, che necessita invece di essere semplificata. Richiama l'attenzione dei colleghi sul fatto che occorra, in qualità di rappresentanti dei cittadini, prestare grande attenzione a questi temi.

  Giulio CENTEMERO (LEGA) preannuncia che non si soffermerà su valutazioni di ordine politico, già espresse dal collega Gusmeroli a nome del gruppo della Lega, ma si limiterà in questa sede a considerazioni di natura procedurale. Rifacendosi a quanto appena rilevato dai colleghi del Movimento 5 Stelle – che, lo ricorda, rappresentano il gruppo parlamentare più consistente – auspica che, nell'ottica di un confronto costruttivo, come sinora sempre avvenuto in Commissione Finanze, si possano approfondire adeguatamente tutti gli aspetti delle misure proposte, anche a tal fine consentendo un congruo termine per la presentazione degli emendamenti, dal momento che il decreto-legge definisce di fatto tutte le coperture della manovra di bilancio e riveste pertanto una importanza decisiva.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, nel ribadire la massima disponibilità all'approfondimento del decreto-legge, anche valutando con grande attenzione le proposte emendative che verranno presentate, si sofferma sul tema – a suo avviso spinoso, ma che va valutato nel suo complesso – delle misure relative al contrasto delle indebite compensazioni, riconoscendo che esse possono essere certamente perfezionate, ma senza rinunciare all'obiettivo primario di contrastare coloro che approfittano fraudolentemente del sistema, evitando allo stesso tempo di penalizzare coloro che si comportano correttamente. Con riferimento al tema della liquidità delle imprese, ritiene invece che si possa intervenire sulla disciplina dei rimborsi agevolati.
  Replicando al collega Gusmeroli con riferimento alla disciplina degli ISA, evidenzia come aver modificato i versamenti della prima e seconda rata riducendo in questa fase la percentuale di acconto, rappresenti in ogni caso un intervento positivo, di buon senso, in quanto reca una agevolazione per i soggetti che attraversano una fase di difficoltà.
  Venendo poi a considerazioni di carattere procedurale, rileva che – ove il decreto-legge sia calendarizzato in Assemblea già a partire dal 25 novembre prossimo – tre settimane per esaminare il provvedimento non sono molte e che pertanto sarà necessario ottimizzare i tempi di lavoro della Commissione, anche contenendo il numero delle audizioni richieste.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, prende atto con soddisfazione del fatto che sia stata più volte ribadita dai colleghi la necessità di riconoscere la centralità del ruolo del Parlamento e di dedicare al provvedimento una adeguata istruttoria, essendosi personalmente sempre impegnata in tal senso.
  Rassicura i deputati circa il fatto che tutte le richieste di approfondimento saranno tenute in debita considerazione; esorta nel contempo i colleghi di tutti i gruppi a mantenere un atteggiamento collaborativo, Pag. 22tenuto conto dei vincoli procedurali e temporali, che occorrerà rispettare.
  Auspica infine che non si ceda alla tentazione di strumentalizzare politicamente il dibattito all'interno di una Commissione che si è sempre contraddistinta per un profilo eminentemente tecnico e che ha sempre dedicato grande attenzione a cittadini e imprese.
  Ricorda, con riferimento agli ISA, che lei stessa e la precedente maggioranza in Commissione avevano tentato di giungere ad una loro totale abolizione, senza tuttavia riuscirvi; si tratta certo di uno strumento che deve essere migliorato, ma non si può ora accusare l'attuale Governo di non voler affrontare il tema delle semplificazioni fiscali. Auspica quindi che non si faccia chiasso mediatico sul tema degli ISA o su analoghe questioni, che si possano mettere da parte le polemiche ed adottare un approccio sereno nel prosieguo dei lavori.

  Mauro DEL BARBA (IV) si associa all'appello della Presidente, pur ritenendo che al di fuori del Parlamento si accenderà inevitabilmente una battaglia politica, ed invita i colleghi a mantenere l'atteggiamento collaborativo fin qui dimostrato.
  Suggerisce quindi l'audizione del professor Andrea Perini, associato di diritto penale commerciale presso l'Università degli studi di Torino, per approfondire il tema dei reati tributari.
  Per quanto riguarda il termine per la presentazione degli emendamenti, a nome del gruppo di Italia Viva, si rimette alle decisioni della Presidenza.

  Massimo UNGARO (IV) condivide quanto detto dai colleghi Fragomeli e Del Barba e dalla Presidente riguardo al fatto che gli ISA siano uno strumento perfettibile.
  Ricorda poi come il decreto-legge in esame sia connesso alla manovra di bilancio e sia in primo luogo volto a reperire risorse che permettano di disinnescare l'aumento dell'IVA.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, rammenta che le modalità di esame del decreto-legge in Commissione, ivi compreso il termine per la presentazione di emendamenti e le audizioni da svolgere, potranno essere definiti in sede di Ufficio di Presidenza, convocato al termina della seduta odierna.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 30 ottobre 2019.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13 alle 13.10.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 30 ottobre 2019.

Audizione di rappresentanti di Casartigiani, di Confartigianato e della Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa (CNA), nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 780 Caso, recante modifiche agli articoli 132-ter e 134 del codice di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, in materia di definizione dei premi relativi all'assicurazione obbligatoria per i veicoli a motore.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.05 alle 14.30.