CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 23 ottobre 2019
259.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 155

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 23 ottobre 2019.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14 alle 14.10.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 23 ottobre 2019. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE. – Interviene la sottosegretaria di Stato per la salute, Sandra Zampa.

  La seduta comincia alle 14.50.

7/00164 Pini, 7/00206 Troiano e 7/00277 Bellucci: Iniziative volte a garantire l'effettiva tutela della salute mentale.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata, da ultimo, nella seduta del 1o agosto 2019.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che la Commissione ha svolto un ciclo di audizioni informali, che si è concluso il 25 settembre scorso, al fine di approfondire le tematiche oggetto delle risoluzioni in titolo.
  Ricorda, altresì, che i deputati del gruppo Partito Democratico, in quanto firmatari della prima delle tre risoluzioni all'ordine del giorno, hanno predisposto una proposta di testo unificato delle tre risoluzioni in esame (vedi allegato), che nella giornata di ieri è stata trasmessa informalmente ai gruppi nonché ai primi firmatari delle altre due risoluzioni abbinate.
  Dà, quindi, la parola alla deputata Pini per l'illustrazione della predetta proposta di testo unificato.

  Giuditta PINI (PD) illustra la proposta di testo unificato delle risoluzioni in titolo, precisando che essa tiene conto del contributo dei colleghi che hanno partecipato al dibattito e di quanto emerso nel corso delle numerose audizioni svolte. Auspica, pertanto, pertanto che essa possa essere condivisa da tutti i gruppi parlamentari. Pag. 156Nello stesso tempo manifesta disponibilità ad integrare gli impegni in essa contenuti, riservandosi lei stessa di proporre alcune modifiche al testo.

  La sottosegretaria Sandra ZAMPA, esprime apprezzamento per il contenuto della proposta di testo unificato e per lo spirito unitario attraverso il quale è stata predisposta, manifestando l'auspicio che essa possa contribuire ad alleviare l'impatto sociale delle patologie mentali. Dichiara di condividerne l'impostazione di fondo, in particolare per quanto riguarda il richiamo alla legge Basaglia, ricordando che le leggi devono essere rispettate e attuate.
  Osserva, poi, che il testo in discussione riserva la giusta attenzione alla salute mentale nell'infanzia e nell'adolescenza e valuta positivamente l'accento posto sulla curabilità di molte patologie psichiatriche ove si prevedano tempi, strumenti e risorse idonee. Condivide, quindi, il rilievo dato all'esigenza di superare le attuali, inaccettabile differenze territoriali, assicurando uno sforzo del Governo in questa direzione.
  Entrando nel tema specifico della sanità penitenziaria, ricorda che il suo trasferimento al Sistema sanitario nazionale ha determinato una stretta collaborazione tra l'Amministrazione penitenziaria e il settore della salute mentale, essendo i detenuti con patologie mentali gestiti congiuntamente. Gli interventi attengono all'accoglienza dei soggetti, per individuare le condizioni di disagio fin dal loro ingresso, per attivare azioni di sostegno e per concordare con le aziende sanitarie locali i necessari interventi sanitari, psicologici e sociali. Quanto all'assistenza psichiatrica negli Istituti penitenziari, viene assicurata la presenza di uno psichiatra o di un servizio psichiatrico, articolato in base alla tipologia dell'Istituto e ai bisogni della popolazione detenuta. Inoltre operano le «Articolazioni per la tutela della salute mentale», sezioni gestite dal Servizio sanitario nazionale, rivolte all'accoglienza dei detenuti sottoposti ad accertamento dell'infermità psichica, dei condannati con seminfermità mentale, dei detenuti con infermità psichica diagnosticata durante la detenzione e dei soggetti che abbiano manifestato stati di disagio psichico.
  Per fronteggiare il fenomeno dei suicidi e degli atti di autolesionismo tra i detenuti, tra le varie iniziative intraprese dal Ministero della giustizia è stato adottato, in data 27 luglio 2018, uno specifico Piano nazionale di intervento e analoghe misure sono state riservate al personale del Corpo di polizia penitenziaria. Particolare attenzione viene dedicata ai minorenni: alla data del 10 aprile 2019, risultano collocati nelle «comunità del privato sociale», in base a provvedimenti dell'Autorità giudiziaria minorile, 1.056 soggetti, di cui 136 in comunità terapeutiche e 29 in comunità socio-educative specializzate nell'accoglienza di casi multiproblematici.
  Fa presente che, per quanto riguarda i detenuti adulti affetti da psicopatologie, il Ministero della giustizia ha elaborato linee guida e protocolli operativi per consentire l'intervento degli Uffici di esecuzione penale esterna nelle varie residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza (Rems). In tutti i casi di presa in carico presso le Rems, viene attivata una collaborazione con tali strutture, le ASL e i servizi del Comune, al fine di realizzare appropriati percorsi di reinserimento sociale degli utenti. Dal 2017 è attivato il monitoraggio quadrimestrale dei dati concernenti gli internati nelle Rems. Il Ministero della giustizia ha emanato linee di indirizzo per l'accompagnamento delle persone sottoposte a libertà vigilata: un peculiare rilievo acquistano le attività di sostegno e di assistenza poste in essere a vantaggio di detti individui ai fini del loro reinserimento sociale.
  In conclusione, segnala l'intenzione del Governo di seguire con attenzione il dibattito prima di esprimere una valutazione sui singoli impegni presenti nella proposta di testo unificato delle risoluzioni.

  Vito DE FILIPPO (IV) ritiene che l'approccio adottato dalla Commissione possa essere valutato in maniera ampiamente Pag. 157positiva in ragione della sostanziale convergenza che si sta delineando, anche sulla base della considerazione che invece il dibattito su tali temi al di fuori delle aule parlamentari è spesso caratterizzato da confusione, reticenze e chiusure. Nel ricordare che l'Italia ha svolto un ruolo primario nel promuovere un punto di svolta nella moderna psichiatria, rileva che recentemente si è verificato un arretramento culturale nella materia.
  Segnala le difficoltà incontrate nella fase di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari che ha portato alla realizzazione di REMS all'interno del Servizio sanitario nazionale, in particolare quanto riguarda un fatto che avrebbe dovuto essere scontato, cioè la presenza di personale specializzato nel trattamento di patologie psichiatriche al posto degli agenti di custodia. Riconosce che vi è ancora molto da fare, come evidenziato nel corso delle audizioni, in particolare per superare le marcate differenze che caratterizzano le diverse regioni. Rispetto a ciò, appare necessario un grande impegno in relazione a un settore che viene spesso trascurato.
  Ricorda che l'apertura degli spazi dove vengono curate persone con problemi di salute mentale rappresenta un fattore positivo non solo per i pazienti ma anche per la comunità. Nel riconoscere che la complessità del fenomeno non può essere riassunta nel testo di una risoluzione, segnala che tuttavia l'approvazione di una risoluzione unitaria costituisce un obiettivo importante in relazione al quale i membri della Commissione devono essere fieri del loro operato, in particolare perché una convergenza su tale obiettivo, a prescindere dai toni del dibattito esterno, rappresenta una prova di grande maturità da parte del Parlamento.

  Celeste D'ARRANDO (M5S) concorda con le considerazioni svolte dal collega De Filippo e pone in evidenza la valenza dell'impegno relativo all'utilizzo del budget di salute, che risponde a una richiesta avanzata da molti soggetti uditi nonché alle esigenze proveniente dai territori.
  Propone, quindi, di inserire nella proposta di testo unificato un richiamo alle carenze di medici psichiatrici e di tecnici della riabilitazione, che svolgono un'attività volta ad assicurare una presa in carico personalizzata dei pazienti. Ritiene inoltre utile sottolineare le difficoltà derivanti dal frequente abbandono dei bambini con disabilità mentale una volta che diventano adulti.
  Per il resto, giudica il testo elaborato una buona sintesi e ringrazia tutti coloro che hanno dato il loro apporto, dimostrando che si può perseguire l'obiettivo di migliorare la vita dei cittadini.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI), nel rilevare che lavoro svolto testimonia la sensibilità rispetto alle persone che si trovano in una condizione di sofferenza, osserva che le audizioni svolte, caratterizzate da un alto livello qualitativo, hanno permesso di confermare il quadro critico rispetto alla tutela della salute mentale nel nostro Paese. Nel sottolineare che sembra essersi persa quella visione ambiziosa che ha portato quarant'anni fa all'approvazione della legge Basaglia, ricorda che l'Italia ha oramai perso una posizione d'avanguardia, come testimoniato anche dall'allocazione di risorse per la salute mentale in una percentuale sul totale della spesa sanitaria decisamente inferiore rispetto a molti altri Stati europei e a quanto sarebbe oggettivamente necessario. Il Paese appare impreparato alla sfida rappresentata dal deciso incremento delle patologie psichiatriche, che in un futuro potranno superare l'incidenza di quelle cardiovascolari. Osserva che troppo spesso la cura è basata quasi esclusivamente sui farmaci, che rappresentano una risposta importante ma non possono garantire una soluzione per la quale servono invece le competenze assicurate da figure quali gli psichiatri, gli psicoterapeuti e i tecnici della riabilitazione. Evidenzia, inoltre, le difficoltà connesse al degrado delle strutture che in molti casi non sono dignitose né per i pazienti né per gli operatori.
  In particolare, tra gli impegni rivolti al Governo, ritiene necessario aggiungere la necessità di porre in essere le iniziative di Pag. 158competenza per lo stanziamento di più risorse economiche e l'impiego di personale sanitario specializzato, con particolare riguardo a un'adeguata dotazione di psichiatri, psicologi e psicoterapeuti, oltre a operatori sociali con funzioni educative e riabilitative, al fine di fare fronte a una situazione di disagio in crescente ascesa nonché di garantire un effettivo accesso ai servizi sanitari e sociosanitari da parte di chi soffre di disturbi mentali.

  Elena CARNEVALI (PD), nel ringraziare la rappresentante del Governo per il contributo da lei assicurato, giudica doveroso un «check-up» dell'attuale situazione della tutela della salute mentale. Ricorda di avere recentemente preso parte, insieme alla collega D'Arrando, a una conferenza che ha visto la presenza di molti operatori del settore, in cui sono state anche svolte alcune toccanti testimonianze sulla possibilità di raggiungere l'obiettivo dell'inclusione sociale uscendo dal circuito delle strutture psichiatriche. Rileva che purtroppo attualmente i servizi psichiatrici di diagnosi e cura rappresentano la modalità di accesso prevalente alle cure mentre i dipartimenti di salute mentale coprono ormai un bacino di popolazione troppo ampio rispetto a quanto era stato previsto nella legge e la distribuzione dei centri di salute mentale non appare coerente. Al fine di assicurare effettività al diritto alla salute mentale, valuta positivamente il richiamo contenuto negli impegni all'utilizzo dello strumento del budget di salute anche in ambito psichiatrico. Si dichiara colpita dal dato fornito dalla sottosegretaria Zampa rispetto al numero di minori presenti nelle comunità terapeutiche, dato che conferma la validità dell'attenzione prestata al tema dell'esordio precoce dei disturbi mentali. Ricorda in proposito che in molti casi i minori sono ricoverati in luoghi non idonei in quanto non specificamente dedicati.
  Segnala la possibilità di integrare il nono impegno presente nella bozza di testo unificato al fine di meglio specificarne il contenuto. Ricorda che dalle audizioni svolte è emersa la maggiore incidenza di patologie finora meno frequenti rispetto a quelle a più ampia diffusione, dato che rafforza l'esigenza di poter conseguire una diagnosi precoce.
  Quanto all'utilizzo dei farmaci, riconosce che essi non possono costituire l'unico approccio ai disturbi mentali ma rappresentano in ogni caso un importante strumento a disposizione. Giudica importante il richiamo contenuto negli impegni all'inclusione sociale e abitativa, rilevando che altrimenti non è possibile intraprendere un percorso di cura completo. Al riguardo, segnala che in molte realtà del Paese sono state adottate buone prassi ma che esse non vengono seguite in maniera sistematica e non sono sufficientemente valorizzate.
  Chiede, poi, di apportare una modifica alla proposta di testo unificato, eliminando il riferimento all'assistenzialismo «mercantile» contenuto nelle premesse. Segnala, infine, l'esigenza di considerare con attenzione il ruolo dei consultori, che non possono assicurare una presa in carico del paziente con disturbi mentali ma svolgere piuttosto una funzione di «sentinella» grazie alla presenza di psicologi al loro interno, con l'obiettivo di realizzare una maggiore integrazione tra servizi.

  Marialucia LOREFICE, presidente, alla luce delle numerose richieste di intervento e tenuto conto dell'imminente ripresa dei lavori dell'Assemblea e della presenza di un altro punto all'ordine del giorno della Commissione, rinvia il seguito della discussione delle risoluzioni in titolo ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.40.

COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 23 ottobre 2019.

Disciplina delle attività funerarie, della cremazione e della conservazione o dispersione delle ceneri.
C. 928 Brambilla, C. 1143 Foscolo e C. 1618 Pini.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.40 alle 16.

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