CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 23 ottobre 2019
259.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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AUDIZIONI

  Mercoledì 23 ottobre 2019. — Presidenza del vicepresidente Franco VAZIO.

  La seduta comincia alle 9.15.

Audizione del Ministro della giustizia, On. Alfonso Bonafede, sulle linee programmatiche del suo dicastero.
(Seguito dello svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione).

  Franco VAZIO (PD), presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce quindi il seguito dell'audizione, ricordando che nella precedente seduta sono intervenuti deputati dei gruppi M5S, Lega, PD e FI.

  Intervengono, per formulare quesiti ed osservazioni, i deputati Lucia ANNIBALI (IV), Catello VITIELLO (IV), Cosimo Maria FERRI (IV), Maria Carolina VARCHI (FDI), Ciro MASCHIO (FDI), Federico CONTE (LEU) e Andrea COLLETTI (M5S).

  Franco VAZIO, presidente, sospende brevemente la seduta per consentire al deputato Sisto, che aveva chiesto di intervenire, di raggiungere l'aula.

  La seduta, sospesa alle 10.10, riprende alle 10.15.

  Interviene, per formulare quesiti ed osservazioni, il deputato Francesco Paolo SISTO (FI).

  Il ministro Alfonso BONAFEDE fornisce precisazioni e chiarimenti ai deputati intervenuti.

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  Franco VAZIO, presidente, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 11.45, riprende alle 11.50.

  Il ministro Alfonso BONAFEDE fornisce ulteriori precisazioni e chiarimenti.

  Franco VAZIO (PD), presidente, ringrazia il Ministro Bonafede per la replica svolta e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 12.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 23 ottobre 2019. — Presidenza del vicepresidente Franco VAZIO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Vittorio Ferraresi.

  La seduta comincia alle 14.05.

Ratifica ed esecuzione dello Scambio di lettere tra Repubblica italiana e ICCROM aggiuntivo all'Accordo di Parigi del 27 aprile 1957 e allo Scambio di note del 7 gennaio 1963 sull'istituzione e lo status giuridico del Centro internazionale di studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali, fatto a Roma il 17 marzo 2017.
C. 2118, approvata dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta di ieri.

  Stefania ASCARI (M5S), relatrice, formula una proposta di parere favorevole.

  Flavio DI MURO (LEGA), nel preannunciare l'astensione del gruppo della Lega dalla votazione sulla proposta di parere della relatrice, pone una questione che considera rilevante, pur non attenendo strettamente ai profili di competenza della Commissione Giustizia. Rileva pertanto come l'articolo 3 del provvedimento in esame, che reca la norma di copertura finanziaria, stimi un onere di un milione di euro per l'anno 2019 e di 300.000 euro annui a decorrere dal medesimo anno, nonostante la ratifica e l'esecuzione degli scambi di lettere in oggetto intervengano nel mese di ottobre, ad anno praticamente concluso. Si domanda se vi sia lo «zampino» del senatore Airola, noto esponente No TAV del Movimento 5 Stelle e primo firmatario del provvedimento in esame, nella quantificazione delle somme necessarie, decisamente più elevate rispetto agli oneri finanziari derivanti dalla ratifica ed esecuzione di altri trattati. Si riserva pertanto di effettuare un sopralluogo per verificare come si possa spendere un milione di euro in soli due mesi, per la manutenzione della sede dell'ICCROM.

  Enrico COSTA (FI) esprime la propria soddisfazione per essere riuscito ad indurre l'onorevole Di Muro, in passato relatore di diversi provvedimenti di ratifica ed esecuzione di trattati, a modificare le proprie convinzioni. Ricorda a tale proposito di aver sollevato in quelle occasioni rilievi critici con riguardo alle immunità e alle esenzioni fiscali impropriamente riconosciuti a suo parere ai funzionari degli organismi internazionali con sede in Italia. Nel ricordare di aver a suo tempo convinto della bontà delle proprie osservazioni i componenti del gruppo del Partito democratico, che oggi hanno cambiato opinione, si dichiara felice di aver rimodulato la platea dei propri proseliti.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice.

Sui lavori della Commissione.

  Enrico COSTA (FI) fa presente come, sulla base delle informazioni riportate dai Pag. 24media, il decreto-legge in materia fiscale approvato di recente dal Consiglio dei ministri contenga, tra l'altro, anche disposizioni volte ad inasprire le pene per gli evasori fiscali. Nel rilevare l'anomalia di una norma penale che entra in vigore all'atto della conversione del decreto-legge in cui è contenuta, non vede ragioni di necessità ed urgenza per l'introduzione di una simile disposizione ad effetto differito, se non quelle di evitare gli stringenti limiti posti dal regolamento della Camera all'emendabilità dei decreti-legge. Ritiene pertanto che, in considerazione della rilevanza della disposizione in oggetto con riguardo ai profili di competenza della Commissione Giustizia, andrebbe valutata l'assegnazione di tale provvedimento alle Commissioni riunite II e VI. Chiede quindi al presidente di valutare l'opportunità di sottoporre la questione alla Presidenza della Camera, sollecitando i colleghi ad associarsi alla propria richiesta.

  Franco VAZIO (PD), presidente, nel prendere atto della richiesta del collega Costa, rinvia la questione all'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, convocato al termine della seduta odierna,

  La seduta termina alle 14.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.45 alle 16.