CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 22 ottobre 2019
258.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
Pag. 96

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 22 ottobre 2019. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 12.35.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica orientale dell'Uruguay per eliminare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni e le elusioni fiscali, con Protocollo, fatta a Montevideo il 1o marzo 2019.
C. 1962 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Rosalba DE GIORGI (M5S), relatrice, riferendo sul disegno di legge recante la Ratifica della Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica orientale dell'Uruguay per eliminare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni e le elusioni fiscali, ai fini del parere da rendere alla III Commissione Affari esteri e comunitari, evidenzia che l'Accordo in esame si inserisce nel contesto generale di ampliamento della rete di Convenzioni finalizzate a evitare le doppie imposizioni stipulate dall'Italia, al fine costituire un quadro giuridico stabile di riferimento che consenta alle imprese italiane di operare in Uruguay in condizioni pienamente concorrenziali e di intrattenere rapporti economici e finanziari in condizioni paritarie o concorrenziali rispetto agli altri investitori esteri, con contestuale garanzia degli interessi generali tutelati dall'amministrazione finanziaria italiana.
  Fa presente, in particolare, che la Convenzione pone, altresì, le basi per una cooperazione tra le amministrazioni fiscali, conformemente ai più recenti parametri internazionali, e incorpora i requisiti obbligatori derivanti dalle raccomandazioni del progetto dell'Organizzazione Pag. 97per la cooperazione e lo sviluppo economico e dell'organizzazione del G20 denominato BEPS (Base Erosion and Profit Shifting) in materia di contrasto dei fenomeni di elusione e spostamento artificioso delle basi imponibili.
  Osservato che la Convenzione si compone di 30 articoli e di un Protocollo (a sua volta articolato in otto paragrafi), segnala che è di particolare rilievo l'articolo 25 che contiene le disposizioni relative allo scambio di informazioni fiscali, evidenziando che ciò che viene riportato nella norma è conforme al più recente parametro internazionale, corrispondendo pressoché integralmente all'analogo articolo 26 del modello di Convenzione contro le doppie imposizioni predisposto dall'OCSE, e prevedendo pertanto anche il superamento del «domestic tax interest» nonché del segreto bancario. Ritiene che queste disposizioni normative costituiscono i necessari presupposti giuridici per consentire un effettivo scambio di informazioni finalizzato alla lotta all'evasione e all'elusione fiscale di natura transnazionale.
  Per quanto concerne il disegno di legge di autorizzazione alla ratifica, fa presente che esso si compone di quattro articoli: l'articolo 1 e l'articolo 2 contengono, rispettivamente, la clausola di autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo in esame; l'articolo 3, comma 1, reca la clausola di copertura finanziaria degli oneri previsti per l'attuazione dell'Accordo (a tali oneri, valutati in 67.000 euro annui a decorrere dall'anno 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2019-2021, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2019) mentre il comma 2 autorizza il Ministro dell'economia e delle finanze ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio; l'articolo 4, infine, prevede l'entrata in vigore della legge di autorizzazione alla ratifica il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
  Segnala che oltre della relazione illustrativa, il provvedimento è corredato di una relazione tecnica per la quantificazione degli oneri precedentemente ricordati. In particolare, evidenzia che la relazione imputa, a decorrere dal 2020, alle disposizioni dell'articolo 10 (modifica tassazione dividendi) una variazione di gettito di segno negativo di euro 15.000 annui, alle disposizioni dell'articolo 12 (modifica aliquota ritenuta canoni) una variazione di gettito di segno negativo di euro 5.000 annui, alle disposizioni dell'articolo 14 (modifica tassazione professioni indipendenti) una variazione di gettito di segno negativo di euro 42.000 annui e dall'articolo 21 (modifica tassazione altri redditi) una variazione di gettito di segno negativo di euro 5.000 per un totale complessivo pari a 67.000 euro.
  Rinviando alla documentazione di dettaglio predisposta dagli uffici per la disamina del contenuto dei 30 articoli di cui si compone la Convenzione e dell'annesso Protocollo che ne forma parte integrante rileva, conclusivamente, che, per quanto di competenza, non sussistono profili ostativi all'ulteriore corso del disegno di legge.

  Sergio BATTELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, chiede alla relatrice se intende formulare una proposta di parere.

  Rosalba DE GIORGI (M5S), relatrice, formula una proposta di parere favorevole.

  Alessandro BATTILOCCHIO (FI) annuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere della relatrice sottolineando che il provvedimento in oggetto crea un quadro giuridico in materia fiscale utile tanto alle imprese italiane che sono presenti nella Repubblica orientale dell'Uruguay – tra le quali ricorda aziende importanti nel settore dell'energia, come ad esempio Terna, e delle infrastrutture, come Ferrovie dello Stato – quanto, considerata la reciprocità della normativa, agli Pag. 98operatori economici di quel Paese sudamericano che agiscono in Italia. Ricorda peraltro non solo i forti legami che legano l'Italia all'Uruguay in termini di rapporti tra le comunità e di presenza di cittadini italiani ma anche che l'interscambio commerciale tra i due Paesi è assai cospicuo attestandosi su un valore di circa 540 milioni di euro l'anno.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice.

  La seduta termina alle 12.40.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 22 ottobre 2019. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 12.40.

Comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio – Verso un processo decisionale più efficiente e democratico nella politica fiscale dell'UE.
COM(2019)8.

(Parere alla VI Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 16 ottobre 2019.

  Sergio BATTELLI, presidente, ricorda che nella seduta del 16 ottobre la relatrice, Angela Ianaro, ha illustrato i contenuti della comunicazione ed è iniziato il dibatto. Ricorda altresì che in quella sede alcuni deputati, in considerazione dell'importanza e complessità del tema, hanno avanzato la richiesta di procedere ad approfondimenti istruttori.
  Osservato che la Commissione di merito avvierà a sua volta l'esame della comunicazione nella seduta già prevista per domani, propone quindi di attendere le decisioni che potrebbero essere prese dalla VI Commissione Finanze nell'ottica di valutare eventualmente l'opportunità di procedere congiuntamente a un breve ciclo di audizioni informali.

  Angela IANARO (M5S), relatrice, concorda con le considerazioni della presidenza e propone di attendere le valutazioni della VI Commissione Finanze circa lo svolgimento di una sua attività conoscitiva in materia.

  Marco MAGGIONI (Lega), ribadita la complessità della materia e ricordate le considerazioni che ha già personalmente svolto nella precedente seduta, dedicata all'avvio dell'esame del provvedimento in titolo, ritiene comunque utile svolgere un appropriato approfondimento istruttorio attraverso un'attività conoscitiva a prescindere da come intenderà procedere la VI Commissione Finanze.
  Osserva peraltro che la problematica andrebbe considerata nella sua dimensione strategica piuttosto che meramente tecnica, nel senso che andrebbe difeso uno strumento – il voto all'unanimità – che attribuisce al Paese, di fatto, un diritto di veto e cioè una evidente posizione di forza nella trattativa tra gli Stati membri, anche spendibile nel corso di negoziati su altri tavoli di discussione, che sarebbe invece inevitabilmente indebolita nel caso di voto a maggioranza, per quanto qualificata. Conclude sottolineando che l'esperienza insegna che a tale strumento, quando ne ha la possibilità, uno Stato difficilmente rinuncia.

  Sergio BATTELLI, presidente, propone di attendere di conoscere le intenzioni della VI Commissione Finanze in materia e si riserva di interloquire con la presidenza della predetta Commissione allo scopo di svolgere un Ufficio di presidenza congiunto finalizzato a valutare la possibilità di svolgere comuni attività conoscitive mediante un breve ciclo di audizioni.

  La Commissione concorda.

  Sergio BATTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.45.