CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 22 ottobre 2019
258.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 34

SEDE REFERENTE

  Martedì 22 ottobre 2019. — Presidenza della presidente Marta GRANDE. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 12.35.

Istituzione della Giornata nazionale degli italiani nel mondo.
C. 223 La Marca e abb. C. 2008 Siragusa.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame delle abbinate proposte di legge.

  Angela SCHIRÒ (PD), relatrice, ricorda che le abbinate proposte di legge in esame sono finalizzate alla creazione di una ricorrenza che rappresenti, divulghi e valorizzi le esperienze, le attività e il contributo apportato dai cittadini italiani all'estero nel campo della cultura e della lingua italiane, della ricerca scientifica, dell'imprenditoria e delle professionalità nonché della solidarietà internazionale.
  Segnala che la Giornata è altresì intesa a favorire ed incrementare la consapevolezza che soltanto attraverso percorsi di integrazione e di valorizzazione culturale è possibile assicurare la crescita civile e democratica di un Paese coeso nei suoi valori fondanti e nelle relazioni sociali.
  Ricorda che nel corso della XVII Legislatura l'Assemblea della Camera dei deputati aveva approvato nella seduta del 6 dicembre 2017 un provvedimento di analogo contenuto, la proposta di legge C. 3831, d'iniziativa dei deputati La Marca e Fedi, abbinata all'analoga proposta C. 4325, d'iniziativa dell'onorevole Caruso ed altri. Rileva che l’iter del provvedimento, successivamente alla trasmissione al Senato (13 dicembre 2017), non ha avuto seguito per l'intervenuta scadenza della legislatura.
  Sottolinea che entrambi i progetti di legge constano di tre articoli: in entrambi l'articolo 1 dispone l'istituzione della Giornata, individuandone (comma 1) una data fissa di celebrazione nel 31 gennaio (proposta di legge La Marca) o nel 28 aprile (proposta di legge Siragusa).
  Evidenzia che, nel primo caso, la data prescelta per celebrare richiama quella dell'approvazione da parte del Parlamento italiano, nel 1901, della prima organica legge sull'emigrazione, che istituiva il Commissariato generale all'emigrazione, mentre nel secondo si pone in rilievo la data di apertura del Parlamento della XV Pag. 35legislatura, nel 2006, la prima a poter annoverare rappresentanti degli italiani all'estero.
  Osserva che le proposte precisano (comma 2) che essa non costituisce una giornata festiva in quanto non determina gli effetti civili previsti dalle disposizioni in materia di ricorrenze festive di cui alla legge n. 260 del 1949.
  Segnala che l'articolo 2 prevede che in tale Giornata vengano promossi, in Italia e all'estero, incontri ed iniziative finalizzati alla divulgazione di attività, esperienze multiculturali e professionalità acquisite nei contesti internazionali dai cittadini italiani all'estero.
  Rileva che l'articolo 3, infine, reca la clausola di invarianza finanziaria, prevedendo che dall'attuazione del provvedimento non debbano derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
  Sottolinea che attualmente gli italiani residenti all'estero, secondo quanto riportato nel Rapporto 2018 curato dalla Fondazione Migrantes, ammontato a 5.114.469: tale valore denota un aumento di oltre 140.000 unità (+2,7 per cento) rispetto al 2017, confermando il trend incrementale del fenomeno, che è cresciuto del 6,3 per cento se si considera complessivamente il triennio 2015-2018.
  Evidenzia che dall'analisi dei dati emerge quanto segue: a livello continentale l'Europa accoglie il numero più elevato di cittadini Italiani (54,1 per cento) concentrati particolarmente nell'UE15, seguita dal continente americano (40,3 per cento) dove la presenza maggiore è nel centro-sud; sul piano nazionale il maggior numero di iscritti è in Argentina (819.899) cui segue la Germania (743.799), la Svizzera (614.545) e il Brasile (415.933), che ha superato nel 2018 la comunità italiana in Francia (412.263). Osserva che, quanto all'area italiana di origine degli iscritti all'Anagrafe Italiani residenti all'estero (AIRE), il 49,5 per cento proviene dalle regioni meridionali, il 34,9 per cento da quelle settentrionali e il 15,6 per cento dal centro. Rileva altresì che, sotto il profilo del genere, le donne rappresentano il 48,1 per cento (2.459.322 in cifra assoluta) mentre i cittadini di sesso maschile sono 2.655.147 (51,9 per cento).
  Per quanto riguarda le classi di età, sottolinea che i cittadini minori sono oltre 765.000 (15 per cento), nella fascia 18-34 anni si colloca il 22,2 per cento (1 milione 135 mila) e in quella 35-49 il 23,4 per cento (1 milione 197 mila), tra i 50 e i 64 anni 978.000 (19,1 per cento) e poco sopra 1 milione (20,3 per cento) sono i cittadini ultrasessantacinquenni.
  Rileva che, sul piano storico, è ormai pienamente acquisito l'orientamento secondo il quale in alcune fasi cruciali della vita nazionale gli emigrati hanno avuto un ruolo decisivo per la modernizzazione economica e sociale del Paese, per la ripresa della sua economia nelle fasi postbelliche e per l'accreditamento dell'Italia nel concerto internazionale.
  Osserva che l'esperienza storicamente accumulata nelle comunità italiane nel mondo può essere oggi un'utile base di conoscenza e di approfondimento delle best practices volte a favorire l'integrazione, un'esigenza sempre più avvertita in Italia con riferimento alla platea sempre più ampia dei «nuovi italiani». Si tratta infatti di un'esperienza non più statica, considerando che con la crescita dei flussi migratori si producono nuovi bisogni sociali, dai servizi forniti dalla nostra rete consolare fino alle questioni previdenziali e pensionistiche.
  Segnala che la forte presenza italiana nel mondo è il risultato di un'ampia rete di sostegno all'Italia, all'intero sistema Paese: una base preziosa di proiezione dell'Italia nel mondo e un fattore essenziale per l'efficacia delle politiche di internazionalizzazione.
  Sottolinea che tale grande comunità, alla quale ha l'onore di appartenere, è oggi composta da cittadini italiani che partecipano anche con il diritto di voto alla vita politica nazionale, da oriundi, che desiderano mantenere con l'Italia un forte legame storico, linguistico e culturale, e sempre più da nuovi flussi di emigrazione socialmente indifferenziati, tra i quali comunque si distinguono imprenditori, ricercatori Pag. 36e giovani professionisti che trovano spazi di lavoro e di vita all'estero.
  Evidenzia che, dal punto di vista operativo, potrebbe essere più fluida e razionale la scelta di considerare come testo base la proposta di legge La Marca ed altri, che si muove sul tracciato della proposta di legge già approvata all'unanimità nella precedente legislatura, ed associare ad essa la proposta di legge Siragusa.
  Per quanto riguarda poi l'unico punto di differenziazione fra le due proposte, quello relativo alla scelta della data della ricorrenza, osserva che uno degli obiettivi fondamentali della istituzione della Giornata nazionale è quello di sollecitare le scuole ad inserire la riflessione e la conoscenza dell'emigrazione italiana nei percorsi formativi. Per questo, rileva l'opportunità di fare, di comune accordo, uno sforzo per fare in modo che la data ricada nei primi mesi di svolgimento dell'anno scolastico, evitando che possa invece confliggere con gli adempimenti di fine d'anno.
  Invita, inoltre, a valutare se, a qualche settimana di distanza dalla decisione che il Parlamento ha preso in ordine alla riduzione del numero dei parlamentari, compresi quelli eletti all'estero, il riferimento al primo ingresso in Parlamento degli eletti nella circoscrizione estero non possa apparire contraddittorio.
  Qualora nella corrente legislatura si manifestasse l'ampio consenso su tale proposta già registrato nella legislatura precedente, confida nella disponibilità e nell'equilibrio della Presidente della Commissione affinché consideri l'opportunità di trasferire l'esame del provvedimento alla sede legislativa.
  Conclusivamente, auspica che, grazie al contributo di tutti i colleghi della Commissione, si arrivi alla rapida approvazione di un testo che ha l'obiettivo di arricchire la qualità della nostra democrazia, soprattutto nel campo della cultura e delle buone pratiche d'integrazione, riportando in Italia il meglio delle esperienze che gli italiani hanno vissuto come emigrati e come «nuovi cittadini» di importanti Paesi del mondo.

  Il sottosegretario Manlio DI STEFANO si associa alle considerazioni della relatrice.

  Paolo FORMENTINI (LEGA) preannuncia che il proprio gruppo si accinge a presentare una proposta di legge vertente su materia analoga. Precisa che tale proposta individua nel 12 ottobre – in cui si commemora la scoperta dell'America – la data in cui celebrare la Giornata nazionale degli italiani nel mondo, anche al fine di rafforzare i tradizionali rapporti atlantici del nostro Paese.

  Elisa SIRAGUSA (M5S) evidenzia che la scelta del 28 aprile, prevista dalla proposta di legge a propria firma, è motivata dall'esigenza di ribadire l'importanza dell'istituzione della Circoscrizione estero. Segnalando che la recente riforma recante il taglio del numero dei parlamentari ha inciso in maniera lineare su tutte le circoscrizioni, compresa quella degli eletti all'estero, ricorda che, nel corso di una recente audizione, il Direttore generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, ha ribadito il contributo che le comunità italiane all'estero forniscono all'economia del Paese, sostenendo, in particolare, le esportazioni nei periodi di crisi. Si associa, infine, alla richiesta della relatrice di trasferire l'esame del provvedimento alla sede legislativa.

  Francesca LA MARCA (PD) sottolinea che sussistono le condizioni per un rapido iter di approvazione del provvedimento, che raccolga il più ampio consenso delle forze politiche: al riguardo, ricorda che un'analoga proposta di legge, da lei stessa presentata nella scorsa legislatura, è stata approvata in sede legislativa con il voto unanime dei gruppi, e solo l'interruzione della legislatura ha impedito che se ne completasse l’iter. Ringraziando la presidente per la tempestiva calendarizzazione del provvedimento, si associa alla richiesta di procedere all'esame in sede legislativa. Ribadendo la necessità di una maggiore Pag. 37attenzione verso le comunità di connazionali emigrati, rileva che esse hanno accolto con un certo disagio la recente riforma costituzionale di riduzione del numero dei parlamentari, con la quale è stata significativamente ridotta la loro rappresentanza. Evidenziando l'esigenza di sensibilizzare il mondo della scuola sulla problematica della storia dell'emigrazione, pur esprimendo disponibilità ad accogliere proposte alternative sulla data di celebrazione della Giornata nazionale degli italiani nel mondo, ritiene che tale data debba collocarsi all'inizio dell'anno scolastico, per non interferire con altri adempimenti del corso di studi.

  Guglielmo PICCHI (LEGA), pur ricordando di aver fatto parte, nel 2006, del primo gruppo di eletti all'estero, ritiene che la data del 28 aprile non sia la più consona, anche in considerazione del contributo, tutt'altro che commendevole, reso, in passato, da taluni eletti della circoscrizione estero. Sottolinea che la riduzione da diciotto a dodici parlamentari, previsto dalla riforma costituzionale approvata, pur rappresentando un taglio lineare analogo a quello delle altre circoscrizioni, determina rilevanti criticità in materia di rappresentanza: infatti, poiché il numero di cittadini iscritti all'AIRE supera i cinque milioni ed in prospettiva è destinato ad aumentare, ciascun parlamentare si troverà a rappresentare 800-900 mila connazionali, rendendo di fatto impossibile assicurare il necessario rapporto tra eletto ed elettori. Riguardo alla data, ritiene che il 12 ottobre rappresenti un buon compromesso, anche per rilanciare il profilo di italianità del Columbus day.

  Piero FASSINO (PD), ricordando di essere stato, insieme all'allora Ministro Tremaglia, uno dei promotori della legge sul diritto di voto degli italiani all'estero, concorda sull'esigenza di istituire una Giornata nazionale per sensibilizzare l'opinione pubblica su questa materia, che a volte viene trascurata o, addirittura, percepita con diffidenza. Sottolinea altresì che, pur avendo votato a favore, per disciplina di partito, della riduzione del numero dei parlamentari, concorda sui rischi che tale riforma potrebbe determinare sulla rappresentanza delle comunità all'estero. Concorda, inoltre, sull'opportunità di fissare la data dalla Giornata nazionale il 12 ottobre, considerata anche la rilevanza simbolica, a livello globale, del Columbus day.

  Marta GRANDE, presidente, avvertendo che, oltre a gruppo della Lega, anche la collega Nissoli Fitzgerald ha preannunciato in modo informale la presentazione di una proposta di legge vertente su materia analoga, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.