CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 ottobre 2019
251.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 149

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 9 ottobre 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE.

  La seduta comincia alle 9.10.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019.
Doc. LVII, n. 2-bis, Annesso e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

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  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'8 ottobre 2019.

  Andrea GIACCONE, presidente, avverte che prosegue oggi l'esame in sede consultiva della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019, ai fini dell'espressione del parere alla V Commissione.
  Dà quindi la parola al relatore per l'illustrazione della sua proposta di parere.

  Camillo D'ALESSANDRO (IV), relatore, illustra la sua proposta di parere favorevole alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019 (vedi allegato 1).

  Paolo ZANGRILLO (FI), preannunciando il voto contrario del gruppo Forza Italia sulla proposta di parere del relatore, si dichiara sbigottito dalla lettura della Nota di aggiornamento, che, pur mettendo il lavoro al centro della prossima strategia di politica economica, con una scelta condivisibile, destina a tale priorità solo risorse residuali rispetto ai complessivi 30 miliardi di euro, la cui consistenza è comunque in dubbio, che si prevede di impegnare. In particolare, il Governo afferma di potere contare, oltre che su circa 15 miliardi di euro da utilizzare in deficit, grazie ai margini di flessibilità che spera di ottenere dall'Unione europea, su ulteriori 7 miliardi recuperati dal contrasto all'evasione fiscale. Si tratta di un'assurdità, se si pensa che, sulla base degli ultimi dati disponibili, nel 2019 saranno recuperati appena 370 milioni di euro con l'applicazione delle misure già esistenti. È necessario, a suo avviso, che il Governo torni alla realtà, verificando, in primo luogo, gli effetti delle due misure principali, la cosiddetta «Quota 100» e il Reddito di Cittadinanza, messe in campo dal precedente Esecutivo e per le quali si prevede di spendere nel 2020 ben 16 miliardi di euro. Ricorda che, nelle intenzioni della precedente maggioranza, il Reddito di Cittadinanza avrebbe dovuto sconfiggere la povertà e accompagnare le persone prese in carico in un percorso di reinserimento nel ciclo produttivo. Ebbene, dai dati aggiornati risulta che, dall'entrata in vigore del decreto-legge che lo ha introdotto lo scorso gennaio, non una persona ha avuto accesso al mercato del lavoro grazie al Patto per il lavoro, che avrebbe dovuto accompagnare la fruizione del Reddito di Cittadinanza. Infatti, i Patti hanno cominciato a essere stipulati solo dallo scorso settembre e, in più, dalle prime indagini della Guardia di finanza è emersa una significativa percentuale di frodi, circa il settanta per cento, ovvero di soggetti che percepiscono il Reddito pur non avendone titolo. Visti i risultati, pertanto, un Governo serio avrebbe dovuto chiedersi se sia corretto destinare ben 8 miliardi di euro nel 2020 a una misura che non ha centrato gli obiettivi e che, anzi, sembra avere contribuito all'aumento degli inattivi e, di conseguenza, del tasso di disoccupazione, certificato dalla Nota di aggiornamento. Quanto a Quota 100, spacciata per il superamento della legge Fornero pur essendo solo un provvedimento temporaneo destinato a lavoratori in possesso di specifici requisiti, i dati dimostrano che l'accesso anticipato al pensionamento non ha comportato l'automatica sostituzione dei pensionati con giovani lavoratori. Ma, anche in questo caso, il Governo ha scelto di continuare a destinare 8 miliardi di euro nel 2020 al finanziamento di una misura che non contribuisce in alcun modo alla crescita economica del Paese. Al contrario, alla riduzione del carico fiscale sul lavoro, misura senz'altro condivisibile, il Governo prevede di destinare risorse di modesta entità, che permetteranno ai lavoratori interessati di percepire, verosimilmente dalla metà del prossimo anno, solo 40 euro in più al mese. Si tratta di una somma ridicola, inferiore ai famosi 80 euro decisi dal Governo Renzi, anch'essi, peraltro, privi di risultati apprezzabili in termini di crescita economica. Meglio sarebbe stato destinare le risorse disponibili al finanziamento di una riduzione più incisiva del cuneo fiscale e alla sua estensione anche ai datori di lavoro, perché riacquistino fiducia e Pag. 151ricomincino a investire, come, del resto, prevedevano numerosi emendamenti presentati dal gruppo Forza Italia nel corso dell'esame del decreto-legge n. 4 del 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 26 del 2019, che ha introdotto il Reddito di Cittadinanza e Quota 100. Ribadisce, infine, il suo stupore per la superficialità dimostrata dall'attuale Governo nell'assumere decisioni così importanti per il Paese, stupore che aumenta se considera che la Nota di aggiornamento oggi all'esame è presentata da una maggioranza di cui fa parte anche il Partito Democratico, che fino a poco tempo fa esprimeva le sue medesime preoccupazioni e sollevava i suoi medesimi rilievi.

  Gualtiero CAFFARATTO (LEGA), preannunciando il suo voto contrario sulla proposta di parere del relatore, ritiene che la Nota di aggiornamento dimostri le contraddizioni dell'attuale Governo, che, con stupefacenti cambi di opinione, propone misure che le componenti della nuova maggioranza avevano bocciato in occasione del varo della manovra finanziaria per l'anno in corso. È il caso dell'IVA, che, come si apprende da recenti notizie di agenzia, potrebbe aumentare su alcuni prodotti, prevalentemente agroalimentari, a danno delle produzioni nazionali. È anche il caso del finanziamento in deficit di metà della manovra, proposto anche dal precedente esecutivo e aspramente criticato dalle componenti dell'attuale maggioranza per gli effetti negativi sui mercati finanziari. Dopo avere sottolineato, quindi, l'estrema aleatorietà del recupero di ben 7 miliardi di euro dalla lotta all'evasione fiscale, si associa alle considerazioni del collega Zangrillo sull'assurdità di destinare ben 8 miliardi di euro al finanziamento del Reddito di Cittadinanza, erogato perfino agli ex terroristi, che non ha avuto gli effetti sperati sull'economia e sul mercato del lavoro. Tali risorse potrebbero essere meglio impiegate nell'abbattimento del cuneo fiscale e in misure a favore delle aziende e delle piccole partite IVA, che non appaiono fare parte del programma del Governo, il quale, tra l'altro, sembra non prendere in considerazione l'implementazione della flax tax. In conclusione, ritiene che l'esperienza gli abbia dimostrato la fondatezza dell'opinione negativa sul Movimento 5 Stelle, maturata a livello locale, nella sua esperienza di consigliere comunale, e confermata, purtroppo, dalle prove negative data da quella parte politica anche a livello nazionale.

  Claudio DURIGON (LEGA), preannunciando il voto contrario del gruppo Lega sulla proposta di parere del relatore, sottolinea l'impianto sbagliato della Nota di aggiornamento, la quale propone misure che non servono all'Italia. Infatti, invece del modesto taglio del cuneo fiscale, la cui irrisorietà a livello individuale è stata quantificata dai colleghi che lo hanno preceduto, sarebbe stato opportuno mettere mano a misure in grado di produrre un vero e proprio shock fiscale, nell'ambito di un piano di lungo periodo, valido per contrastare le aspettative negative che gravano sulla nostra economia. Preannuncia, quindi, l'impegno della sua parte politica a cambiare la manovra che verrà presentata dal Governo, con l'inserimento di proposte coraggiose, di cui auspica l'accoglimento, anche se ciò vorrà dire andare contro l'indirizzo e le aspettative dell'Unione europea.

  Debora SERRACCHIANI (PD), preannunciando il voto favorevole del gruppo Partito Democratico sulla proposta di parere del relatore, osserva che la Nota di aggiornamento propone misure molto condivisibili, tra le quali ricorda l'aumento degli stipendi dei lavoratori dipendenti. Pur riconoscendo l'insufficienza delle attuali risorse per la realizzazione di obiettivi più ambiziosi, apprezza l'impegno assunto dal Governo a reperirne di ulteriori in corso d'anno, fino a giungere al loro raddoppio.

  Walter RIZZETTO (FDI), preannunciando il voto contrario del gruppo Fratelli d'Italia sulla proposta di parere del relatore, esprime la sua preoccupazione per l'intenzione anche di questo Governo di Pag. 152realizzare almeno metà della manovra finanziaria in deficit in una fase di stagnazione, come quella attuale. La sua preoccupazione è acuita dal fatto che la disponibilità dell'Unione europea a concedere tale flessibilità sembra dipendere dalla fiducia che essa ripone in alcune figure chiave dell'Esecutivo, le quali sembrano avere preso il posto di Mario Monti e di Elsa Fornero, gli effetti delle cui decisioni l'Italia sta ancora scontando. Giudica estremamente pericolosa la decisione di fare nuovo debito o di utilizzare risorse di provenienza e di ammontare incerto per il finanziamento di misure già note, che non hanno dato in passato risultati apprezzabili, senza nemmeno introdurre provvedimenti incisivi in favore delle aziende, in termini di riduzione dell'imposizione fiscale e di snellimento delle procedure burocratiche. Sottolinea, quindi, che il vuoto che contraddistingue la Nota di aggiornamento si manifesta anche nella previsione della realizzazione di circa 2 miliardi di euro di risparmi dalla spending review, senza che vi sia alcuna specificazione dei settori di spesa su cui si intende incidere. L'unico settore che, sulla base di dichiarazioni di esponenti di Governo, potrebbe essere interessato da interventi restrittivi sembra essere quello delle detrazioni fiscali, in relazioni alle quali ritiene che la XI Commissione debba impegnarsi per impedire l'adozione di misure punitive per i lavoratori che si avvalgono di queste, considerati, a torto, ad alto reddito. In ogni caso, preannuncia che Fratelli d'Italia non permetterà quello che non esita a definire un esproprio. La Nota di aggiornamento, piuttosto confusamente, appare delineare una manovra restrittiva per circa 8 miliardi di euro, probabilmente incidendo anche sulla flax tax introdotta dalla legge di bilancio per il 2019, suscitando le preoccupazioni di artigiani e piccole aziende, ma, al contrario, venendo incontro agli interessi delle grandi multinazionali, favorite, del resto, da altre decisioni assunte dal Governo precedente. Tale Governo ha fallito e ha lasciato aperte numerose questioni, che non vengono nemmeno citate nella Nota di aggiornamento. Si riferisce, in particolare, alla riforma dei Centri per l'impiego, non ancora partita e sulla quale l'Italia rischia l'apertura di una procedura di infrazione, alle diverse crisi aziendali ancora sul tavolo dei Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali, all'ILVA, all'Alitalia, alla Whirlpool, alla Pernigotti, alla constatazione che larghe fasce di soggetti in stato di bisogno, come i senza tetto, non hanno avuto accesso al Reddito di Cittadinanza. Su tutte queste questioni, preannuncia la volontà della sua parte politica di presentare specifiche proposte emendative in sede di manovra di bilancio, che si augura possano essere accolte in quanto di buon senso e non respinte solo perché provenienti da un gruppo di opposizione.

  Claudio COMINARDI (M5S), dopo avere ricordato che la Nota di aggiornamento fornisce la cornice entro la quale si dovrà inquadrare la prossima manovra economica, intende rispondere ai rilievi sollevati dai colleghi che lo hanno preceduto, avvalendosi anche dell'esperienza maturata come sottosegretario nel Governo precedente. Dopo avere valutato positivamente il previsto congelamento dell'IVA, il cui aumento avrebbe avuto conseguenze disastrose sui lavoratori e sulle imprese, osserva che la possibilità di fare una manovra moderatamente espansiva, anche finanziandola con pochi punti di deficit, potrebbe consentire il rilancio degli investimenti e la ripresa dell'economia. Quanto al recupero dell'evasione fiscale, osserva che il Governo intende adottare misure la cui validità è stata provata in altri Paesi dell'Unione europea. Fa riferimento, in particolare, alla cosiddetta «lotteria» degli scontrini fiscali, all'incentivo ai pagamenti elettronici mediante la riduzione delle commesse bancarie e il cosiddetto «cashback» e, soprattutto, alla previsione della pena detentiva per i grandi evasori, laddove, invece, le piccole evasioni per necessità dovrebbero essere considerate diversamente. Il recupero e l'utilizzo delle somme evase, sottratte alla collettività, potrebbe determinare il miglioramento Pag. 153della nostra economia. Ritiene positivo il taglio del cuneo fiscale, che consentirà ai lavoratori dipendenti di percepire stipendi migliori. Si tratta di una misura, ancora modesta, che si pone in continuità con i provvedimenti, adottati dal precedente Governo, che hanno interessato le tariffe INAIL e le aliquote IRES. Condivide, inoltre, la conferma delle due importanti misure introdotte quest'anno, «Quota 100» e il Reddito di Cittadinanza e, con riferimento ai presunti favori resi alle grandi multinazionali, sottolinea che l'attuale Ministro dell'economia e delle finanze ha chiesto esplicitamente alla Commissione europea indirizzi precisi per costringere i colossi della gig economy a pagare le tasse dove realizzano il loro fatturato. Infine, ricorda la recente iniziativa del presidente dell'INPS, volta ad avvicinare al Reddito di Cittadinanza tutti coloro che finora non hanno potuto accedervi, perché senza fissa dimora.

  Daniele MOSCHIONI (LEGA), preannunciando il suo voto contrario sulla proposta di parere del relatore, ritiene sbagliato che il Governo, a differenza di quello precedente, che aveva abbassato le tasse, tralasci le imprese, il vero motore dell'economia. Anzi, giudica priva di risvolti positivi la sbandierata intenzione di impegnarsi per mitigare gli effetti dei dazi americani sui nostri prodotti, laddove le imprese italiane potrebbero più facilmente recuperare le perdite grazie ad agevolazioni degli scambi con la Russia e con la Cina. La sordità di questo Governo alle istanze che vengono dal mondo produttivo è dimostrata anche dall'intenzione di regolamentare l'attività dei cosiddetti rider sulla falsariga del rapporto di lavoro dipendente, laddove i rappresentanti di tali lavoratori, ascoltati in audizione dalla XI Commissione, si sono espressi in maggioranza per il mantenimento del profilo di lavoratori autonomi. Esprime, quindi, preoccupazione per l'intenzione, esplicitata nella Nota di aggiornamento, di aiutare il Mezzogiorno, senza alcuna previsione di compensazione per il Nord, che si sta sforzando, con il suo lavoro e la sua economia, di mantenere a galla l'Italia. Infine, quanto alle proposte in tema di istruzione, a parte la gratuità degli asili nido, ormai una realtà nelle regioni del Nord, chiede per quale motivo non si intenda accompagnare l'aumento dell'obbligo scolastico a sedici anni con la gratuità dei libri di testo.

  Pasquale CANNATELLI (FI) giudica la Nota di aggiornamento all'esame priva di coraggio e di passione. Non condivide il giudizio assolutamente negativo sulla possibilità di finanziare in deficit parte delle misure della prossima manovra finanziaria, dal momento che pochi punti di disavanzo permetterebbero l'adozione di misure utili all'economia. Si unisce alle critiche dei colleghi sulla scarsa credibilità dei proventi dal recupero dell'evasione fiscale e sottolinea la mancanza di fondatezza anche della previsione di introitare ben 3 miliardi di euro dalle privatizzazioni. A suo giudizio, l'unico modo per fare ripartire l'economia è quello di stimolare le aziende attraverso un programma di riduzione delle tasse e degli investimenti.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 10.10.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 9 ottobre 2019.

Audizione dell'Ambasciatore Renato Varriale, direttore della direzione generale per le risorse e le innovazioni del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1027 Ciprini, recante modifiche al Titolo VI del decreto del Presidente Pag. 154della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18, in materia di personale assunto a contratto dalle rappresentanze diplomatiche, dagli uffici consolari e dagli istituti italiani di cultura.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.05 alle 14.30.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 9 ottobre 2019.

Audizione informale di rappresentanti di Confimi Industria nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 707 Polverini, recante norme in materia di rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, di rappresentatività delle organizzazioni sindacali e di efficacia dei contratti collettivi di lavoro, nonché delega al Governo per l'introduzione di disposizioni sulla collaborazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, in attuazione dell'articolo 46 della Costituzione, e C. 788 Gribaudo, recante norme sull'accertamento della rappresentatività delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro privati.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.30 alle 14.40.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 9 ottobre 2019.

Audizioni nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1266 Speranza, recante modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e altre disposizioni concernenti la vigilanza e la sicurezza sul lavoro nonché prevenzione e assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Audizione di rappresentanti dell'Associazione italiana delle agenzie per il lavoro (Assosomm).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.55 alle 15.20.

Audizione di rappresentanti di Confprofessioni.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.20 alle 15.35.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 9 ottobre 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE.

  La seduta comincia alle 15.45.

Promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l'economia circolare («Legge Salvamare»).
Nuovo testo C. 1939 Governo e abb.
(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Andrea GIACCONE, presidente, avverte che l'ordine del giorno reca l'esame, in sede consultiva, ai fini dell'espressione del parere di competenza alla VIII Commissione (Ambiente), del nuovo testo del disegno di legge n. 1939 Governo e abbinate, recante «Promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l'economia circolare», come risultante dall'esame in sede referente.
  Avverte, altresì, che l'espressione del parere è prevista nella seduta convocata per la giornata di domani, giovedì 10 ottobre.
  Invita quindi la relatrice, onorevole Villani, a svolgere la relazione introduttiva.

  Virginia VILLANI (M5S), relatrice, dopo avere preliminarmente osservato che il provvedimento, come risultante al termine dell'esame in sede referente, non presenta aspetti direttamente riconducibili alle competenze della Commissione, segnala che esso consta di dieci articoli. L'articolo 1 reca le definizioni ricorrenti nel testo, mentre l'articolo 2 disciplina le modalità di gestione dei rifiuti accidentalmente pescati, equiparati ai rifiuti prodotti dalle navi.Pag. 155
  Rileva che il successivo articolo 3 è volto a disciplinare lo svolgimento di campagne di pulizia del mare finalizzate alla raccolta volontaria di rifiuti, su iniziativa dell'autorità competente ovvero su istanza presentata all'autorità competente dal soggetto promotore della campagna. L'articolo 4, per promuovere il riciclaggio della plastica, rinvia a un successivo regolamento ministeriale, adottato con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per la definizione di criteri e modalità con cui i rifiuti raccolti in mare, volontariamente o accidentalmente, cessano di essere qualificati come rifiuti.
  Segnala, quindi, l'articolo 5, che prevede la possibilità di promuovere campagne di sensibilizzazione, l'articolo 5-bis, che dispone la realizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado di attività di educazione ambientale, l'articolo 5-ter, che, modificando l'articolo 52 del decreto legislativo n. 171 del 2005 (Codice della nautica da diporto), include la prevenzione e il contrasto del fenomeno dei rifiuti marini tra gli argomenti delle azioni promosse dalle scuole in occasione della annuale giornata del mare.
  Il successivo articolo 6 prevede il rilascio di una certificazione ambientale agli imprenditori ittici che utilizzano materiali di ridotto impatto ambientale, partecipano a campagne di pulizia del mare o conferiscono i rifiuti raccolti accidentalmente, mentre l'articolo 6-bis dispone la presentazione al Parlamento, da parte del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di una relazione annuale sull'attuazione della legge.
  L'articolo 7, infine, reca la clausola di invarianza finanziaria.

  Walter RIZZETTO (FDI), esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto dalla relatrice, propone che nella proposta parere che ella si incaricherà formulare, con riferimento all'articolo 2, sia indicata l'opportunità di specificare che i rifiuti accidentalmente pescati in mare sono equiparati ai rifiuti speciali prodotti dalle navi. Ciò allo scopo di rendere finanziariamente meno oneroso per i pescatori il loro conferimento. Ricorda che spesso la XI Commissione si è occupata dei pescatori e ha manifestato la necessità che nei periodi di fermo pesca questi possano usufruire di sostegni specifici. A suo avviso, tali lavoratori potrebbero essere utilizzati nei periodi di riposo forzato proprio per collaborare alla raccolta dei rifiuti in mare, ovviamente con la dovuta remunerazione.

  Virginia VILLANI (M5S), relatrice, ritiene condivisibile la proposta del collega Rizzetto di sottolineare, nelle premesse del parere che la Commissione si appresta a votare, l'opportunità di specificare, all'articolo 2 del provvedimento, il carattere di rifiuti speciali dei rifiuti accidentalmente pescati.

  Elisa SIRAGUSA (M5S) propone, con il consenso di tutti i gruppi, che la Commissione esprima il parere di competenza, previsto nella seduta convocata per domani, già nella seduta odierna.

  Andrea GIACCONE, presidente, ritenendo condivisibile la proposta della collega Siragusa, sospende brevemente la seduta, allo scopo di verificare l'orientamento di tutti i gruppi della Commissione in merito alla possibilità che la Commissione proceda nella seduta odierna all'espressione del parere di competenza sul provvedimento in esame, attualmente prevista per la seduta di domani.

  La seduta, sospesa alle 16.05, riprende alle 16.10.

  Andrea GIACCONE, presidente, in merito alla proposta della deputata Siragusa di procedere alla votazione del parere sul provvedimento in esame già nella seduta odierna, non essendovi obiezioni e avendo la presidenza acquisito l'assenso di tutti i gruppi, invita la relatrice a illustrare la sua proposta di parere.

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  Virginia VILLANI (M5S), relatrice, illustra la sua proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  Elena MURELLI (LEGA) preannuncia l'astensione del gruppo Lega nella votazione sulla proposta di parere della relatrice, dal momento che la maggioranza non ha ritenuto di accogliere uno specifico emendamento presentato dal suo gruppo nel corso dell'esame in sede referente, volto a modificare l'articolo 4, per renderlo meno oneroso per i soggetti coinvolti.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 16.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.15 alle 16.30.

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