CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 8 ottobre 2019
250.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 8 ottobre 2019.

Audizioni, nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 687 Delrio, recante «Delega al Governo per riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e la dote unica per i servizi».
Organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 10.30 alle 11.05.

Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 11.20 alle 12.

Forum nazionale delle associazioni familiari, Associazione nazionale famiglie numerose, Movimento italiano genitori (MOIGE), Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale (ANFFAS Onlus) e Ai.Bi-Amici dei bambini.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12 alle 13.

Associazione sindacale nazionale dei datori di lavoro domestico (ASSINDATCOLF).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.10 alle 13.20.

Gianpiero Dalla Zuanna, professore ordinario di demografia presso il Dipartimento di Scienze statistiche dell'Università di Padova.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.20 alle 13.30.

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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 8 ottobre 2019. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE. — Interviene la sottosegretaria di Stato per la salute, Sandra Zampa.

  La seduta comincia alle 13.30.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019.
Doc. LVII, n. 2-bis, Annesso e Allegati.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che la Commissione è convocata, in sede consultiva, per l'esame della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019, per le parti di competenza, che si concluderà nella giornata di domani con l'espressione del parere alla V Commissione (Bilancio).
  Dà, quindi, la parola alla relatrice, deputata Carnevali, per lo svolgimento della relazione.

  Elena CARNEVALI (PD), relatrice, ricorda preliminarmente che l'articolo 10-bis della legge di contabilità pubblica n. 196 del 2009, come modificato dalla legge n. 163 del 2016, prevede che la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza contenga: l'eventuale aggiornamento delle previsioni macro-economiche e di finanza pubblica per l'anno in corso e per il restante periodo di riferimento; l'eventuale aggiornamento degli obiettivi programmatici individuati dal DEF, al fine di prevedere una loro diversa ripartizione tra lo Stato e le amministrazioni territoriali ovvero di recepire le indicazioni contenute nelle raccomandazioni eventualmente formulate dalla Commissione europea; le eventuali modifiche e integrazioni al DEF conseguenti alle raccomandazioni del Consiglio europeo relative al Programma di stabilità e al Programma nazionale di riforma (PNR); l'obiettivo di saldo netto da finanziare (SNF) del bilancio dello Stato e di saldo di cassa del settore statale; l'indicazione dei principali ambiti di intervento della manovra di finanza pubblica per il triennio successivo, con una sintetica illustrazione degli effetti finanziari attesi dalla manovra stessa in termini di entrata e di spesa, ai fini del raggiungimento degli obiettivi programmatici; l'indicazione di eventuali disegni di legge collegati.
  La Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019 reca, quindi, un nuovo quadro programmatico di finanza pubblica.
  Esso prevede: un incremento del PIL (in termini reali e non nominali) pari allo 0,1 per cento per l'anno in corso, allo 0,6 per il 2020 e all'1,0 per cento per ciascuno degli anni 2021 e 2022 (il Documento di economia e finanza 2019 prevedeva un tasso di incremento pari allo 0,2 per cento per l'anno in corso e allo 0,8 per cento per ciascuno degli anni 2020-2022); un tasso di disoccupazione pari al 10,1 per cento per l'anno in corso, al 10,0 per cento per il 2020, al 9,5 per cento per il 2021 e al 9,1 per cento per il 2022 (il Documento di economia e finanza 2019 prevedeva un tasso di disoccupazione pari all'11,0 per cento per l'anno in corso, all'11,1 per cento per il 2020, al 10,7 per cento per il 2021 e al 10,4 per cento per il 2022); un tasso di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni (in rapporto al PIL) pari al 2,2 per cento sia per l'anno in corso sia per il 2020, all'1,8 per cento per il 2021 e all'1,4 per cento per il 2022 (il Documento di economia e finanza 2019 prevedeva un tasso pari al 2,4 per cento per il 2019, al 2,1 per cento per il 2020, all'1,8 per cento per il 2021 e all'1,5 per cento per il 2022).
  Gli obiettivi indicati nel nuovo quadro programmatico – afferma la Nota in esame – sono definiti tenendo altresì conto dell'intendimento del Governo di neutralizzare le clausole di salvaguardia contenute, da ultimo, nella legge di bilancio Pag. 150per il 2019, clausole la cui attivazione determinerebbe un incremento dell'IVA e di alcune accise per oltre 23 miliardi di euro nel 2020 e per circa 29 miliardi nel 2021.
  In termini generali, si rileva che il nuovo Governo, da poco insediato, si è trovato a dover aggiornare il DEF e ad impostare l'imminente sessione di bilancio in tempi strettissimi ed agisce in un contesto di bassa crescita e persistente disagio sociale.
  Nonostante le importanti misure adottate negli ultimi tempi, le disuguaglianze all'interno della nostra società restano acute e le sfide che dobbiamo affrontare sono difficili.
  Il Governo si pone, quindi, l'obiettivo di rilanciare la crescita assicurando allo stesso tempo l'equilibrio dei conti pubblici e una partecipazione propositiva al progetto europeo. Le linee di politica economica saranno volte a rafforzare la congiuntura così come ad aumentare il potenziale di crescita dell'economia italiana, che da almeno due decenni soffre di una bassa dinamica della produttività e di una altrettanto insoddisfacente e carente crescita demografica.
  Passando alle specifiche competenze della XII Commissione, a partire dal settore della salute, nella Nota si sottolinea la necessità di assicurare la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale, che sarà chiamato, nei prossimi anni, ad affrontare una serie di sfide. Occorrerà, quindi, operare per attenuare le crescenti diseguaglianze, anche territoriali, e consolidare l'attuazione, in particolare, dei principi di universalità dei livelli di assistenza e qualità delle cure, salvaguardando gli equilibri economico-finanziari, considerate le criticità di medio-lungo periodo tra le quali l'invecchiamento demografico.
  Fa presente che la Nota, in particolare, evidenzia l'aggregato di spesa corrente relativo alla spesa sanitaria a legislazione vigente per un importo che aumenta in valore assoluto a 120.596 milioni di euro nel 2020 (118.560 milioni nel 2019).
  Più specificamente, per il triennio successivo, il Documento prevede che, in base al conto delle pubbliche amministrazioni a legislazione vigente, la spesa sanitaria corrente cresca secondo un tasso pari all'1,7 per cento nel 2020, all'1,2 per cento nel 2021 e all'1,4 per cento nel 2022. In valori assoluti, gli importi previsti sono pari a 120.596 milioni per il 2020, 122.003 milioni per il 2021 e 123.696 milioni per il 2022.
  Il rapporto tra la spesa sanitaria e il PIL è stimato in misura pari a 6,6 sia per l'anno in corso sia per il 2020 e a 6,5 punti percentuali per ciascuno dei due anni successivi.
  A completamento della manovra di finanza pubblica per il triennio 2020-2022, viene preannunciata la presentazione di un disegno di legge collegato in materia di revisione della disciplina del ticket e delle esenzioni per le prestazioni specialistiche e di diagnostica ambulatoriale, che mira a regolare l'attuale sistema di compartecipazione sulla base delle condizioni economiche reddituali, per evitare la discriminazione nell'accesso ai servizi sanitari, aggravata dall'introduzione del cosiddetto superticket.
  Tra gli obiettivi proposti nell'ambito delle linee programmatiche, oltre all'erogazione dei LEA in modo uniforme sul territorio nazionale, si evidenziano l'integrazione tra sistemi sanitari e di assistenza sociale, la promozione della prevenzione sanitaria e dell'innovazione tecnologica. Non trascurabile, peraltro, è l'obiettivo di affrontare, nell'ambito di politiche intersettoriali, i profili sanitari e di sicurezza sul lavoro legati ai problemi relativi all'ambiente e al cambiamento climatico.
  Altro obiettivo da perseguire, al fine di coprire le carenze di personale maturate in questi anni – e tenendo conto di quanto sarà previsto nel Patto per la salute 2019-2021, da concordare con le Regioni – è la prosecuzione dei processi di assunzione e stabilizzazione del personale, anche attraverso l'utilizzo delle graduatorie in corso di validità.
  Con riferimento alla materia sanitaria, fa presente che nell'Allegato relativo alle leggi pluriennali di spesa in conto capitale, nell'ambito della Missione 020 – Tutela Pag. 151della salute, Programma 003: Programmazione del SSN per l'erogazione dei LEA, al fine di promuovere gli investimenti di edilizia sanitaria per il periodo 2019-2024 è previsto uno stanziamento pari a 295,13 milioni di euro. Ad oggi è in corso di predisposizione il relativo decreto ministeriale attuativo.
  Quanto alle politiche sociali, la Nota preannuncia, a completamento della manovra di bilancio 2020-2022, quale collegato, un disegno di legge recante misure per il sostegno e la valorizzazione della famiglia (Family Act).
  Specifici interventi fiscali saranno previsti a favore delle famiglie, in particolare per quelle prive di adeguate risorse economiche, come l'istituzione di un assegno unico mensile destinato alla crescita, al mantenimento e all'educazione della prole, anche nell'ottica di pervenire a un sistema organico più semplice e coordinato. Al riguardo, ricorda che la XII Commissione sta esaminando la proposta di legge A.C. 687 Delrio, sulla quale proprio oggi si è svolto un cospicuo numero di audizioni, che reca una delega al Governo per riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e la dote unica per i servizi. La proposta di legge intende superare l'attuale polverizzazione delle misure a sostegno della genitorialità (prestazioni sociali agevolate, assegni familiari, detrazioni fiscali) mediante una complessiva razionalizzazione degli istituti vigenti, finalizzando le risorse così reperite per l'istituzione dell'assegno unico e della dote unica per figli a carico.
  La Nota prevede, inoltre, di garantire, con le Regioni, la gratuità degli asili nido e dei micro-nidi, ampliandone l'offerta.
  Fa presente, altresì, che nell'ambito delle azioni di sostegno alle famiglie saranno introdotte specifiche misure di tutela per i caregiver familiari, che troveranno un'apposita definizione normativa.
  Si prevede, infine, l'adozione di un apposito disegno di legge collegato in materia di disabilità.

  Vito DE FILIPPO (IV) ritiene che il documento in esame offra un quadro programmatico soddisfacente, delineando misure condivisibili che potranno prendere corpo con la prossima legge di bilancio. Innanzitutto la Nota di aggiornamento può contribuire ad inquadrare i provvedimenti a favore della famiglia, a partire da quello sull'assegno unico, in corso di esame presso la XII Commissione, che affronta un tema di cui le audizioni svolte nella mattinata odierna hanno confermato la rilevanza e la complessità. Per queste ragioni, preannuncia una posizione favorevole del proprio gruppo sul provvedimento in esame.

  Lisa NOJA (IV), nel condividere le considerazioni svolte dal collega De Filippo, pone l'attenzione su alcuni punti specifici. In primo luogo, auspica che il provvedimento collegato in tema di disabilità menzionato nella Nota di aggiornamento possa costituire un'occasione di riordino della normativa vigente anche al fine di assicurare un supporto sostanziale alle persone in condizione di non autosufficienza. Invita inoltre a valutare con attenzione, pur condividendone le finalità generali, le ricadute di una revisione del superticket non sufficientemente meditata, segnalando che si potrebbero determinare anche conseguenze negative quali un eccessivo aggravio burocratico per le strutture sanitarie, una discriminazione all'interno delle fasce di reddito medio-alte tra chi è sano e chi è malato e la possibilità che si crei una sanità di serie A e una di serie B in ragione del fatto che le persone con redditi più elevati potrebbero orientarsi verso la sanità privata per ragioni di convenienza.

  Roberto NOVELLI (FI), in dissenso dai deputati intervenuti in precedenza, rileva che la Nota richiama il tema della salute in maniera estremamente sintetica, senza offrire alcuna indicazione significativa rispetto a scelte che possono incidere sulla qualità del Servizio sanitario nazionale. In particolare, nonostante il fatto che la problematica fosse stata in passato ripetutamente segnalata da una forza recentemente passata dall'opposizione alla maggioranza, non viene affrontata la grave Pag. 152carenza di personale sanitario. Nel ricordare che il ministro Speranza ha rilasciato dichiarazioni da cui traspare il desiderio di attribuirsi il merito di aver individuato risorse aggiuntive per la sanità, ricorda che tali risorse, pari a 2 miliardi di euro, erano già previste dalla legge di bilancio per il 2019. Il ministro ha inoltre fornito indicazioni assai vaghe rispetto alle risorse da destinare al superamento del superticket e pertanto è possibile ipotizzare che venga effettuata una rimodulazione a parità di introito per il bilancio statale. In tal caso, posto che oltre il 70 per cento delle prestazioni sanitarie riguarda soggetti esenti, con una diversificazione basata sul reddito vi è il rischio di concentrare il peso della spesa su specifiche categorie. Al di là dei proclami, traspare l'impianto debole della manovra che non offre risposte concrete su temi rilevanti quali l'omogeneità delle prestazioni nei diversi territori, le carenze di organico e la necessità di un adeguamento delle attrezzature. In conclusione, ribadisce che occorre fornire certezze rispetto alla direzione che si vuole intraprendere in tema di politiche sanitarie.

  Luca RIZZO NERVO (PD) segnala preliminarmente che la Nota contiene un aspetto rilevante che non deve essere dato per scontato, ovvero la neutralizzazione delle clausole di salvaguardia che avrebbero avuto un impatto devastante sulle famiglie italiane. Dichiara di non condividere le critiche effettuate dal collega Novelli in quanto il documento pone attenzione sulla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale e delinea una inversione di tendenza dopo anni difficili. Osserva in proposito che i 2 miliardi di aumento erano previsti dalla legge di bilancio per il 2019 ma che non era automatico il loro impiego anche per l'anno successivo visto il quadro economico di riferimento e la necessità di evitare gli aumenti dell'Iva. Si associa alle segnalazioni in materia di equità effettuate dalla collega Noja sulla revisione del superticket, precisando che la Nota costituisce uno strumento indicativo mentre misure concrete e più definite potranno essere adottate con successivi provvedimenti legislativi. Sottolinea anche la rilevanza della previsione di un assegno unico, che avrebbe un forte impatto sulla quotidianità della vita delle famiglie anche in termini di riduzione del carico burocratico. In conclusione, all'interno di un disegno complessivo relativo alle misure di sostegno, segnala anche la rilevanza della prevista normativa in tema di disabilità.

  Marialucia LOREFICE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già convocata per domani, mercoledì 9 ottobre, alle ore 9.

  La seduta termina alle 14.