CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 8 ottobre 2019
250.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 73

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 8 ottobre 2019. — Presidenza della vicepresidente Paola FRASSINETTI. – Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Giuseppe De Cristofaro e la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo Anna Laura Orrico.

  La seduta comincia alle 13.10.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Paola FRASSINETTI, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019.
Doc. LVII, n. 2-bis, Annesso e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Paolo LATTANZIO (M5S) relatore, ricorda preliminarmente che la Nota di aggiornamento è lo strumento previsto dalla legge di contabilità per rivedere – alla luce dell'andamento effettivo della congiuntura economica – le previsioni macro-economiche e di finanza pubblica contenute nel Documento di economia e finanza (DEF) adottato a giugno; per aggiornare gli obiettivi programmatici del DEF; e per eventualmente modificare il DEF alla luce delle raccomandazioni formulate dall'Unione europea sul Programma Pag. 74di stabilità e sul Programma nazionale di riforma.
  Ricorda che i due Programmi citati sono atti che ciascun Paese trasmette alle istituzioni europee nell'ambito del ciclo di bilancio. La Nota di aggiornamento serve, inoltre, a rivedere se necessario l'obiettivo di saldo netto da finanziare (SNF) del bilancio dello Stato e di saldo di cassa del settore statale. Con la Nota il Governo preannuncia, poi, i principali ambiti di intervento della successiva manovra di finanza pubblica e indica gli eventuali disegni di legge collegati che intende presentare. Le analisi e gli obiettivi del DEF, come rivisti con la Nota di aggiornamento, rappresentano quindi il quadro di riferimento della manovra di finanza pubblica che il Governo propone successivamente alle Camere con il disegno di legge di bilancio.
  Ciò premesso, venendo alla Nota in esame, rileva che per quanto riguarda i settori di competenza della VII Commissione, le Raccomandazioni dell'Unione europea sul Programma nazionale di riforma dell'Italia contengono diverse indicazioni in tema di istruzione, università e ricerca. In particolare, la n. 2 raccomanda all'Italia di adoperarsi, anche mediante adeguati investimenti mirati, per il miglioramento dei risultati scolastici e la promozione del miglioramento delle competenze, in particolare digitali.
  Più in dettaglio, il Considerando n. 19 delle Raccomandazioni evidenzia che gli investimenti nell'istruzione e nelle competenze sono fondamentali per promuovere una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile e che la produttività tendenzialmente stagnante dell'Italia è dovuta alle debolezze del sistema di istruzione e formazione. Prova ne sono il tasso di abbandono scolastico, che rimane ben al di sopra della media UE; le considerevoli differenze regionali in termini di risultati scolastici; il fatto che gli studenti – ma anche gli adulti italiani – ottengono nelle prove risultati tra i peggiori dell'UE per quanto riguarda le cosiddette competenze chiave e le competenze di base. In particolare, l'UE raccomanda di migliorare le competenze digitali, considerato che solo il 44 per cento degli italiani tra i 16 e i 74 anni possiede competenze digitali di base, contro il 57 per cento della media UE. Per migliorare i risultati di apprendimento – posto che la quota di finanziamenti destinati all'istruzione primaria e secondaria è sostanzialmente in linea con la media UE – l'UE suggerisce che potrebbe essere utile sia incentrare il reclutamento degli insegnanti sulle competenze, anziché sulle conoscenze, sia rendere più attrattiva la professione docente, migliorando lo stipendio e le prospettive di carriera, per richiamare persone più qualificate. Inoltre, il Considerando n. 20 sottolinea che l'istruzione terziaria risente della mancanza di finanziamenti e delle carenze di organico e che l'istruzione terziaria professionalizzante appare limitata. In generale, la percentuale di laureati rimane in Italia modesta – rispetto alla media europea – e sono relativamente pochi i diplomati in possesso di un titolo di studio postsecondario, in particolare nei settori scientifici e tecnici. L'UE raccomanda quindi di stimolare gli studi in campi attinenti ai settori ad alta intensità di conoscenze e rafforzare le competenze specifiche, come quelle digitali e finanziarie. Infine, il Considerando n. 3 sottolinea che occorre porre l'accento sulla politica economica connessa agli investimenti relativi, fra l'altro, alla ricerca.
  Precisa che il Governo, nella Nota di aggiornamento, mostra di condividere le raccomandazioni dell'Europa in materia di istruzione, preannunciando, in più punti del documento, che le politiche di valorizzazione del capitale umano avranno un ruolo centrale e che, in tale ottica, saranno aumentate le risorse per l'istruzione e per la ricerca scientifica e tecnologica.
  Per quanto riguarda, in particolare, la scuola, fa presente che nella Nota il Governo rileva l'opportunità di ripensare i percorsi di formazione e di abilitazione dei docenti e preannuncia, a tal fine, la presentazione di un disegno di legge apposito collegato alla manovra di finanza pubblica. Quest'impegno è contenuto anche nell'intesa siglata il 1o ottobre 2019 fra Pag. 75il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e le organizzazioni sindacali.
  La Nota evidenzia poi che occorre valorizzare, anche economicamente, il ruolo dei docenti; garantire la gratuità del percorso scolastico per gli alunni provenienti da famiglie con redditi medio-bassi; limitare il numero di alunni per classe; e contrastare il bullismo e la dispersione scolastica – la quale ultima risulta comunque in diminuzione. Ricorda che, in materia di numero di alunni per classe, è all'esame di questa Commissione una proposta di legge specifica (C. 877).
  La Nota richiama anche alcuni interventi già adottati: per esempio, ricorda che a luglio 2019 è stato approvato il provvedimento che mira a migliorare l'inclusione scolastica degli studenti con disabilità; che in tema di edilizia scolastica sono stati sottoscritti a luglio 2019 accordi fra MIUR, Banca europea per gli investimenti (BEI), Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa (CEB) e Cassa Depositi e prestiti (CDP); che 1.410 milioni di euro sono stati destinati per l'adeguamento degli edifici scolastici alla normativa antincendio e 1.020 milioni per l'adeguamento alla normativa antisismica. Si tratta di risorse a valere sul fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese. Fa presente al riguardo il decreto attuativo – che non è stato ancora definitivamente approvato ma il cui schema questa Commissione ha esaminato a suo tempo per il parere alla V Commissione (atto n. 81) – il quale assegnava al MIUR 4 miliardi in tutto l'arco della programmazione. Ricorda, inoltre, che il decreto-legge n. 59 del 2019 ha previsto la definizione di un piano straordinario per l'adeguamento degli edifici scolastici alla normativa antincendio, autorizzando per la sua attuazione una spesa nei limiti di 25 milioni per il 2019, 25 milioni per il 2020 e 48 milioni per il 2021.
  Fa poi presente che la Nota evidenzia, ancora, che entro la fine del 2019 sarà bandito un concorso ordinario per coprire 16.959 posti di docente nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria; e questo dopo le 53.627 assunzioni di docenti autorizzate per l'anno scolastico 2019/2020 per la copertura di posti nella scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo e di secondo grado.
  Con riferimento a università e ricerca, riferisce che il Governo nella Nota di aggiornamento evidenzia che occorre ripensare il modello di accesso ai corsi di laurea a numero programmato. Ricorda che progetti di legge su questa materia sono all'esame della VII Commissione (C. 334 e abbinati). Sempre il Governo evidenzia inoltre che il sistema di reclutamento nelle istituzioni di alta formazione e di ricerca deve essere allineato ai migliori standard internazionali e deve essere rafforzato anche attraverso l'istituzione di una Agenzia nazionale che possa coordinare e accrescere la qualità e l'efficacia delle politiche pubbliche per la ricerca. Per l'istituzione dell'Agenzia, il Governo preannuncia nella Nota la presentazione di un disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica. Preannuncia inoltre la presentazione di un disegno di legge collegato in materia di riordino del modello di valutazione del sistema nazionale di istruzione e delle università.
  Ancora, il Governo evidenzia che occorre favorire un più intenso coordinamento fra centri universitari ed enti di ricerca; creare le condizioni per il rientro dei cervelli; sperimentare nuove forme di finanziamento e incentivare formule innovative di partenariato pubblico-privato.
  Per quanto riguarda il settore cultura, non ci sono raccomandazioni specifiche dell'Unione europea. Nella Nota di aggiornamento, il Governo enuncia che l'obiettivo principale sarà di porre la cultura (e il turismo) al centro della programmazione della gestione e dello sviluppo del territorio nazionale, assicurando adeguati livelli di tutela e conservazione del patrimonio e favorendo, al contempo, la crescita sociale, occupazionale ed economica.
  Quanto alla valorizzazione del patrimonio culturale e artistico, – a parte l'impegno a proseguire il lavoro per gli interventi di conservazione e manutenzione ordinaria e straordinaria, – la Nota evidenzia Pag. 76i risultati positivi registrati dai musei italiani, che migliorano sia in termini di visitatori, sia di incassi.
  Quanto invece a biblioteche e archivi, il Governo intende favorire una maggiore accessibilità del loro patrimonio, anche utilizzando le tecnologie digitali. Intende inoltre continuare nell'opera di sostegno del libro e della lettura, anche per combattere analfabetismo funzionale e povertà educativa. Per la promozione della lettura – ricorda – la Camera ha approvato a luglio, e trasmesso al Senato, un apposito progetto di legge (C. 478 e abbinate) alla cui stesura ha lavorato questa Commissione.
  Quanto al settore dello spettacolo, del cinema e dell'audiovisivo, la Nota preannuncia che il Governo proseguirà gli sforzi per la promozione della produzione artistica nazionale e dell'attrattività a livello internazionale del comparto produttivo. Preannuncia, inoltre, l'intenzione di individuare misure ed azioni nuove, da aggiungere a quelle di natura fiscale già esistenti, per il settore delle imprese culturali e creative.
  Infine, la Nota annuncia la presentazione di due disegni delega di primaria importanza: in materia di spettacolo e in materia di Codice dei beni culturali e del paesaggio. Al riguardo rileva che sarebbe opportuno un chiarimento da parte del Governo, in quanto, mentre nel paragrafo IV della Nota, al capitolo Cultura e turismo, si parla appunto di questi due disegni di legge delega (quello in materia di spettacolo e quello per la modifica del Codice dei beni culturali e del paesaggio), nel paragrafo I.3, dove sono elencati i provvedimenti che il Governo intende presentare come collegati alla manovra di bilancio, si parla di «disegno di legge in materia di spettacolo, industrie culturali e creative, turismo e modifiche al codice dei beni culturali». Osserva che non è chiaro quindi se il provvedimento collegato sarà una delega oppure no e quale ne sarà l'oggetto, se solo spettacolo e modifiche del codice dei beni culturali o anche industrie culturali e creative e turismo. Reputa il chiarimento tanto più opportuno in quanto è già depositato al Senato un disegno di legge del precedente Governo, avente per oggetto il conferimento di «Deleghe al Governo per il riordino della disciplina in materia di spettacolo e per la modifica del codice dei beni culturali e del paesaggio» (atto Senato n. 1312).
  Per quanto riguarda lo sport, rileva che la Nota ne parla in collegamento con le politiche giovanili, chiarendo che la strategia del Governo sarà finalizzata a realizzare politiche il più possibile convergenti e sinergiche tra il binomio sport e innovazione e il percorso scolastico e formativo. In particolare la Nota dichiara che particolare attenzione sarà posta al tema dell'associazionismo, delle nuove professioni in campo sportivo e dello sport di base, quale strumento per favorire la salute e amplificare i messaggi connessi all'etica dello sport.

  Valentina APREA (FI) esprime disappunto per il fatto che la Commissione si trova a doversi pronunciare sulla Nota di aggiornamento del DEF prima di aver avuto l'occasione di confrontarsi con il ministro dell'istruzione, il cui primo intervento in Commissione è programmato solo nella prossima settimana, per l'audizione sulle linee programmatiche. Riterrebbe quindi opportuno che il ministro Fioramonti intervenisse in Commissione già nella discussione sulla Nota di aggiornamento. Osserva tra l'altro, incidentalmente, che nelle audizioni non è quasi mai possibile un confronto approfondito con i rappresentanti del Governo, dato il poco tempo a disposizione per i singoli interventi, laddove un confronto approfondito sarebbe invece necessario, soprattutto all'avvio della manovra finanziaria, che è il momento più adatto per un confronto costruttivo teso a evidenziare problemi e soluzioni. Sottolinea, inoltre, che il ministro Fioramonti è intervenuto pubblicamente in diverse occasioni, attraverso i canali di informazione, con dichiarazioni di intenti che avrebbero dovuto invece essere rese nella loro sede naturale, cioè all'interno del Parlamento. Ritiene, ad ogni modo, fondamentale che si avvii Pag. 77quanto prima un confronto sistematico tra Commissione e Governo, che dia modo ai parlamentari di contribuire con serietà, nei rispettivi ruoli, coerentemente col mandato parlamentare ricevuto, al lavoro che il Governo vuole portare avanti. È infatti solo nel dibattito e nel dialogo costruttivo tra maggioranza e opposizioni che trova senso il lavoro parlamentare, che altrimenti si riduce soltanto a una mera espressione di voto.

  Rosa Maria DI GIORGI (PD) premette che il giudizio del Partito democratico è complessivamente favorevole sulla Nota di aggiornamento in esame, che prende in considerazione temi centrali per la crescita del Paese. Rimarca infatti la correttezza dell'impostazione di fondo della Nota, che privilegia la spesa per investimenti nel settore dell'istruzione, della ricerca e dello spettacolo, in risposta alle sollecitazioni dell'Unione europea che hanno evidenziato gli eccessivi ritardi dell'Italia in diversi settori economici, rispetto agli altri paesi. Si riferisce in particolare alle raccomandazioni dell'Unione europea ad investire nell'istruzione e nelle competenze chiave – quali quelle digitali – affinché l'Italia possa riposizionarsi in termini maggiormente competitivi a livello internazionale.
  Ritiene che la Nota in esame contenga una risposta soddisfacente a tali raccomandazioni, preannunciando interventi di adeguamento dei luoghi di studio e di formazione e politiche volte, da una parte, a contrastare la dispersione scolastica, il sovraffollamento delle classi e il precariato e, dall'altra, a favorire l'inclusione e una formazione in linea con i cambiamenti di cui i giovani sono anche portatori. In particolare, reputa importante curare la formazione dei docenti e fornire loro i mezzi per confrontarsi con i giovani del nuovo millennio e con la loro mentalità.
  Concorda con la collega Aprea sulla necessità di un confronto aperto con il ministro Fioramonti, affinché le politiche in materia di istruzione siano il più possibile bipartisan e si definiscano in modo condiviso le priorità da seguire.
  Ritiene essenziali anche gli interventi in materia di welfare delineati nella Nota, riferendosi soprattutto alle politiche per l'infanzia, in cui si preannunciano interventi che possono essere di supporto nei campi di più specifica competenza della VII Commissione, quali l'assegnazione di maggiori risorse per gli insegnanti e per la costruzione di asili nido o l'erogazione di un assegno unico per i figli. A tale riguardo sottolinea in generale l'importanza di accrescere il livello di fiducia delle famiglie e di far loro sentire l'impegno dello Stato a sostenerle.
  In materia di ricerca scientifica considera strategica l'istituzione di un'Agenzia nazionale, che è essenziale anche per coordinare e razionalizzare i finanziamenti per la ricerca, che ora sono dispersi nei bilanci di più Ministeri, dai quali non sempre sono impiegati in modo efficiente, senza contare che le risorse dovrebbero essere usate in coerenza con il Programma nazionale della ricerca. Al riguardo, ritiene fondamentale un confronto con il ministro da cui emerga l'indirizzo della Commissione affinché sia fatto ordine tra le diverse fonti di finanziamento ed il loro utilizzo, in coerenza con il PNR. A parte il coordinamento, è necessario incrementare il finanziamento per il settore della ricerca che deve essere all'avanguardia per poter diventare un volano di crescita economica per tutto il Paese.
  Condivide poi le priorità indicate dal Governo nella Nota di aggiornamento in materia culturale: materia che è stata al centro dell'attività della Commissione negli ultimi anni, con speciale attenzione al settore dello spettacolo. A tale proposito si augura che sia possibile recuperare il lavoro svolto dal Parlamento nella passata legislatura, culminato nella legge delega sullo spettacolo.
  Dopo aver quindi sottolineato i buoni risultati acquisiti nel campo dei musei, degli archivi, delle biblioteche e della lettura, dichiara di condividere l'intento del Governo di investire ulteriormente in ambito culturale con interventi volti a combattere la povertà culturale e l'analfabetismo funzionale: interventi che, a suo avviso, Pag. 78devono avvenire all'interno delle scuole, a fianco dei ragazzi, per stimolare un loro maggiore interesse per attività culturali quali il teatro e lo spettacolo, anche mediante l'assegnazione alle scuole di risorse in quota FUS, come suggerito dal ministro Franceschini nel corso dell'odierna audizione.
  Conclude confermando il giudizio positivo sulla Nota di aggiornamento, che può, in ogni caso, essere ulteriormente migliorata ed integrata.

  Federico MOLLICONE (FdI) si dichiara sostanzialmente favorevole alla parte della Nota di aggiornamento dedicata all'istruzione, che anche in risposta alle raccomandazioni dell'Unione europea, insiste sulla necessità di riqualificare il ruolo dei docenti, di mettere in sicurezza gli edifici scolastici e di contrastare l'analfabetismo: tutte urgenze che a suo avviso erano ben note anche senza bisogno che l'Unione europea le segnalasse e che nondimeno sono state largamente trascurate negli anni.
  Dopo aver espresso soddisfazione per l'intervento svolto oggi dal ministro Franceschini, davanti alle Commissioni riunite di Camera e Senato, specialmente per il preannunciato rifinanziamento delle manifestazioni di rievocazione storica, a lungo chiesto da Fratelli d'Italia, evidenzia che nella Nota di aggiornamento molti punti critici del settore culturale, e in particolare lo spettacolo, non ricevono la dovuta attenzione. Si riferisce, ad esempio, al ruolo delle Sovrintendenze che, a suo giudizio, dovrebbe essere limitato a un'attività di tutela del patrimonio, senza assurgere a funzioni di indirizzo e di gestione che, invece, spettano alla politica. Sottolinea quindi l'importanza dell'autonomia dei musei, autentici luoghi di patrimonio comune, che dovrebbero essere resi indipendenti dalle Sovrintendenze.
  Sempre riferendosi all'intervento odierno del ministro Franceschini, riscontra una contraddizione, in quanto da una parte si riconosce che la cultura e il patrimonio culturale hanno in Italia una potenzialità enorme in termini di attrattività turistica e quindi di opportunità di crescita economica per il Paese e, dall'altra parte, si obietta, a chi fa proposte, che le risorse a disposizione sono poche. Premesso che condivide la scelta di ricondurre il turismo tra le competenze del Ministero per i beni e le attività culturali, in quanto il turismo è lo strumento principe per la trasformazione della cultura in risorsa economica, ritiene sia una contraddizione affermare che la cultura è importante anche per la crescita economica, ma deve però accontentarsi di finanziamenti ridotti.
  Esprime in particolare preoccupazione per le poche risorse previste per lo spettacolo dal vivo. A suo avviso, infatti, le risorse del FUS in favore della danza e delle compagnie teatrali continuano ad essere insufficienti. Ritiene che il settore culturale, specialmente in Italia, debba essere sostenuto con politiche economiche strutturali che ne favoriscano il rilancio.
  Conclude, auspicando un maggiore sostegno delle politiche culturali.

  Paolo LATTANZIO (M5S), relatore, assicura che valuterà attentamente gli spunti che stanno emergendo dal dibattito, ai fini della predisposizione della sua proposta di parere.

  Paola FRASSINETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Kenya relativo al Centro spaziale Luigi Broglio – Malindi, Kenya, con Allegato e Protocolli attuativi, fatto a Trento il 24 ottobre 2016.
C. 1909 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 1o ottobre 2019.

  Manuel TUZI (M5S), relatore, propone di esprimere parere favorevole.

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  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione culturale e scientifica tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica dominicana, fatto a Santo Domingo il 5 dicembre 2006.
C. 1993 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 1o ottobre 2019.

  Marco BELLA (M5S), relatore, propone di esprimere parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.