CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 settembre 2019
240.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 197

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 18 settembre 2019. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE.

  La seduta comincia alle 10.05.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2018.
C. 2017 Governo, approvato dal Senato.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2019.
C. 2018 Governo, approvato dal Senato.

Pag. 198

Tabella n. 2: stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 4: stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 14: stato di previsione del Ministero della salute.
(Relazione alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che l'ordine del giorno reca l'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, dei disegni di legge recanti «Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2018» (C. 2017 Governo, approvato dal Senato) e «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2019» (C. 2018 Governo, approvato dal Senato), con riferimento allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella 2) (limitatamente alle parti di competenza), allo stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (Tabella 4) (limitatamente alle parti di competenza) nonché allo stato di previsione del Ministero della salute (Tabella 14).
  Avverte che, al termine dell'esame preliminare congiunto dei disegni di legge, l’iter proseguirà distintamente.
  Fa presente, poi, che nel corso dell'esame in sede consultiva, presso le Commissioni di settore possono essere presentati emendamenti.
  Per quanto concerne il regime di ammissibilità delle proposte emendative, ricorda che il disegno di legge di approvazione del rendiconto è sostanzialmente inemendabile, nel senso che sono ammissibili soltanto le proposte emendative volte a introdurre nel medesimo disegno di legge modifiche di carattere meramente tecnico o formale.
  Per quanto riguarda il disegno di legge di assestamento, ai fini dell'ammissibilità, le proposte emendative devono essere riferite alle unità di voto parlamentare (tipologia di entrata o programma di spesa) e possono avere ad oggetto tanto le previsioni di competenza quanto quelle di cassa. Non possono invece avere ad oggetto l'ammontare dei residui iscritti nelle predette unità di voto, in quanto essi derivano da meri accertamenti contabili.
  Gli emendamenti riferiti alle previsioni di entrata sono ammissibili soltanto se fondati su valutazioni tecnico-finanziarie adeguatamente documentate, tali da comprovare la necessità di modificare le previsioni di entrata di competenza e/o di cassa. In ogni caso le proposte emendative non possono comportare un peggioramento dei saldi di finanza pubblica e pertanto, ove risultino onerose, devono essere compensate mediante l'utilizzo di risorse iscritte in altre unità di voto parlamentare, anche se facenti parte di altra missione o di altro stato di previsione.
  È considerata emendabile l'intera dotazione dei programmi di spesa, ivi compresa quindi l'eventuale quota potenzialmente riferibile agli oneri inderogabili in mancanza di puntuali indicazioni nel testo del disegno di legge di assestamento circa l'ammontare dei predetti oneri in relazione a ciascun programma di spesa. È comunque esclusa la possibilità di compensare l'incremento di stanziamenti di spesa di parte corrente mediante riduzione di stanziamenti di spesa di conto capitale.
  Per quanto riguarda gli stanziamenti di cassa deve tenersi conto di un ulteriore criterio di ammissibilità. In particolare, essi sono emendabili a condizione che, nel caso di emendamenti volti ad incrementare l'autorizzazione di cassa, lo stanziamento derivante dall'emendamento non superi la cosiddetta «massa spendibile», costituita dalla somma dello stanziamento di competenza e dei relativi residui passivi.
  Per quanto concerne, invece, il regime di presentazione degli emendamenti riferiti al disegno di legge di assestamento, ricorda che, in sede consultiva, possono Pag. 199essere presentati emendamenti riferiti alle rispettive parti di competenza di ciascuna Commissione con compensazioni a valere sulle medesime parti di competenza ovvero su parti di competenza di altre Commissioni, nonché emendamenti migliorativi dei saldi – e in quanto tali privi di compensazione finanziaria – riferiti alle predette parti di competenza. Tali emendamenti possono essere altresì presentate anche direttamente in Commissione bilancio. Gli emendamenti approvati durante l'esame in sede consultiva sono trasmessi alla Commissione bilancio mentre quelli respinti devono essere presentati nuovamente in Commissione bilancio, anche al solo fine di permetterne la successiva ripresentazione in Assemblea.
  Sia gli emendamenti approvati, sia quelli respinti in sede consultiva e ripresentati in Commissione bilancio, sia quelli presentati per la prima volta presso la V Commissione, sono da quest'ultima esaminati in sede referente. Solo gli emendamenti approvati dalla Commissione bilancio entrano a far parte del testo elaborato in sede referente ai fini dell'esame in Assemblea.
  L'esame in sede consultiva si conclude con l'approvazione di una relazione per ciascun disegno di legge. Possono essere presentate relazioni di minoranza. Le relazioni approvate, unitamente alle relazioni di minoranza e agli eventuali emendamenti approvati, sono trasmessi alla Commissione bilancio.
  Ricorda, infine, che il termine per la presentazione di emendamenti alle parti di competenza del disegno di legge di assestamento è stato fissato alle ore 12 della giornata odierna.
  Dà, quindi, la parola alla relatrice, deputata Bologna, affinché illustri i contenuti dei provvedimenti in esame.

  Fabiola BOLOGNA (M5S), relatrice, partendo dall'analisi del disegno di legge di rendiconto, con specifico riferimento alle competenze della Commissione Affari sociali, segnala in primo luogo che, come analizzato dalla Corte dei conti nel Relazione sul Rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2018, lo stato di previsione del Ministero della salute presenta una dotazione finanziaria iniziale di competenza di 2.441 milioni che, grazie a un incremento di circa 378 milioni, aumenta a 2.819 milioni di euro nelle previsioni definitive (nel 2017 erano 2.691 milioni), un consuntivo di 2.779 milioni (in crescita del 6,5 per cento rispetto al 2017) e pagamenti di competenza pari a 2.198 milioni.
  Per quanto riguarda i pagamenti, la Corte segnala che la quota di pagamenti su impegni di competenza passa nel complesso dal 42,6 per cento del 2017 a poco meno dell'80 per cento e rileva che sul dato complessivo ha inciso l'andata a regime dei trasferimenti per i farmaci innovativi a cui nell'esercizio scorso erano da imputare i rallentamenti maggiori. Circa i residui passivi accertati al 31 dicembre, essi si riducono dai 1.887,6 milioni del 2017 a 988 milioni.
  Con specifico riferimento alla ripartizione degli stanziamenti per missione, nel 2018 si accentua la concentrazione dei fondi nella missione «Tutela della salute», in crescita rispetto al 2017, con una dotazione iniziale di competenza pari a 2.109 milioni di euro e definitiva di 2.410,4 milioni di euro, pari ad oltre l'85,5 per cento delle risorse gestite. Il programma che registra il maggior incremento è «Programmazione del SSN per l'erogazione dei LEA», con uno stanziamento di competenza iniziale di 1.269,6 milioni e una dotazione definitiva pari a 1.539,8 milioni (era pari a 1.395,1 milioni nel 2017). L'aumento delle risorse è da ricondurre soprattutto alla crescita dei trasferimenti alle famiglie per le cure all'estero (capitolo 4391) con una previsione definitiva di competenza pari a 303,3 milioni (nel 2017 la previsione definitiva era pari a circa 158 milioni) e all'aumento del capitolo 3011: Fondo per la riduzione della quota fissa sulla ricetta (60 milioni), in applicazione di quanto disposto dall'articolo 1, commi 804 e 805, della legge di bilancio 2018.
  Tra i programmi in crescita segnala, inoltre, il programma «Sistemi informativi», che vede aumentare le occorrenze al Pag. 200capitolo 7120: Spese per l'istituzione della Banca dati della registrazione delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT), con una dotazione di 2 milioni di euro, e il programma «Prevenzione e promozione della salute umana ed assistenza sanitaria al personale navigante e aeronavigante» con uno stanziamento iniziale di competenza pari a 130,3 milioni, che cresce a 144 milioni di euro nel definitivo.
  Per quanto riguarda il programma «Vigilanza sugli enti e sicurezza delle cure», la Corte dei Conti sottolinea l'attività di gestione relativa agli indennizzi previsti dalla legge n. 210 del 1992 in favore di soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati. Il Ministero gestisce, in via amministrativa, quasi 9.000 posizioni che riguardano sia soggetti cui l'indennizzo è stato riconosciuto antecedentemente al trasferimento delle funzioni alle regioni, sia le pratiche dei residenti nella regione Sicilia, la quale non ha ancora provveduto a modificare in tal senso il proprio statuto.
  Si riducono, invece, i fondi della missione «Ricerca e innovazione», che si avvale nel 2018, per la parte gestita dal Ministero della salute, di risorse per 322 milioni (in flessione del 8,7 per cento rispetto al 2017). Come negli esercizi passati, all'interno della missione, il programma «Ricerca per il settore della sanità pubblica» esaurisce pressoché l'intera missione. La Corte rileva che la diminuzione delle risorse si accompagna ad una ricomposizione interna della spesa. In particolare, a fronte della diminuzione delle spese per consumi intermedi si rilevano maggiori assegnazioni agli IRCCS per le assunzioni di personale con contratto a tempo determinato nel ruolo non dirigenziale della ricerca sanitaria.
  Per quanto concerne lo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, evidenzia che nella missione «Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali» sono registrati impegni per 119.077 milioni di euro (-0,1 per cento rispetto al 2017), di cui una buona parte destinati al finanziamento del programma «Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria» con uno stanziamento definitivo di competenza pari a 73.740 milioni di euro e residui, seppur inferiori al 2017, consistenti (29.968 milioni di euro). Rispetto ai capitoli di interesse del programma, si segnalano: il capitolo 2700: Fondo sanitario nazionale, una quota del quale è destinata alla regione Sicilia, mentre le restanti risorse finanziano le spese sanitarie vincolate agli obiettivi del piano sanitario nazionale; il capitolo 2701: Finanziamento del Fondo sanitario nazionale in relazione alle minori entrate dell'Irap, che provvede invece a compensare l'eventuale mancato gettito fiscale dell'Irap (nella parte dedicata alla sanità), configurandosi come un meccanismo di salvaguardia in grado di non condizionare il livello del finanziamento sanitario all'andamento del ciclo economico e, in ultima analisi, all'andamento delle entrate fiscali; il capitolo 2862: Somme da erogare alle regioni a statuto ordinario a titolo di compartecipazione all'IVA. Per quanto riguarda i contributi per strutture sanitarie private, si segnalano i capitoli 2705. Somma da erogare all'ospedale pediatrico Bambino Gesù, e 2707: Somma da assegnare ai Policlinici universitari gestiti direttamente da università non statali, con previsioni di competenza pari, rispettivamente, a 42,8 milioni (erano 43,5 milioni nel 2017) e a 35 milioni di euro (cifra invariata rispetto al 2017).
  Infine, nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze si segnalano il capitolo 7464: Edilizia sanitaria, con previsioni definitive a 305 milioni di euro (in crescita rispetto all'anno precedente, quando erano 150 milioni) e il capitolo 7585: Fondo per la realizzazione del sistema tessera sanitaria: convenzione con l'Agenzia delle entrate e Sogei; contributi ai farmacisti e ai medici convenzionati, con uno stanziamento definitivo pari a 49,1 milioni di euro, identico a quello del 2017.
  Nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, evidenzia in particolare la missione 24 «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia», con Pag. 201risorse dedicate alla prevenzione e riduzione delle condizioni di bisogno e di disagio delle persone e delle famiglie, all'integrazione e all'inclusione sociale. La missione 24, con uno stanziamento iniziale di competenza pari a 32.828 milioni che scendono a 32.815 milioni nel definitivo, è articolata in due programmi: Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali ecc. (24.12) e Terzo settore (associazionismo, volontariato, Onlus e formazioni sociali) ecc. (24.2). Con riferimento al programma 24.12, nel 2018 esso ha presentato uno stanziamento pari a 32,7 miliardi di euro, quasi interamente dedicato (79 per cento) al trasferimento all'Inps delle risorse necessarie all'erogazione degli interventi assistenziali di competenza dello Stato (tra cui: assegno sociale, invalidità civile, indennità di accompagnamento). La maggior parte di tali risorse (pari nel 2018 a 18.800 milioni, con una variazione in diminuzione in corso di esercizio pari a circa 26 milioni) è concentrata nel capitolo 3528, relativo al trasferimento all'INPS delle somme per il pagamento delle pensioni agli invalidi civili, ciechi e sordomuti. All'interno del programma 24.2 si segnalano anche il capitolo 3543: Somme da corrispondere per l'assegnazione del bonus bebè, con uno stanziamento iniziale e finale di competenza pari a 1.197 milioni di euro, e il capitolo 3520: Somma da erogare per oneri derivanti da disposizioni per il sostegno delle donne vittime di violenza di genere con uno stanziamento iniziale e finale di competenza pari a circa 12 milioni (erano 11,7 nel 2017). Nel citato programma 24.12 sono altresì allocati i fondi afferenti alle politiche sociali, con riferimento ai quali si segnala un considerevole aumento (+ 29,8 per cento), comprensivo dell'incremento dei capitoli riguardanti il Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare (20 milioni), il Fondo per l'innovazione sociale (5 milioni), il Fondo per le adozioni internazionali (5,6 milioni) e il Fondo per il sostegno alla natalità (10,6 milioni). La maggiore consistenza è rappresentata dal capitolo 3550: Fondo per la lotta e alla povertà e all'esclusione sociale, con una previsione iniziale e finale di competenza pari a 2.059 milioni. Nel 2018, le risorse di tale Fondo sono state utilizzate per l'erogazione del beneficio economico collegato al Reddito di inclusione (ReI), la misura unica nazionale di contrasto alla povertà decaduta con l'avvio del Reddito e della Pensione di cittadinanza.
  Ricorda, poi, i seguenti ulteriori Fondi, le cui risorse sono stanziate annualmente dalla legge di bilancio per finanziare gli interventi e i servizi sociali previsti per l'area di utenza di riferimento. Il capitolo 3538: Fondo per le non autosufficienze (FNA) che, partendo dallo stanziamento iniziale a regime di 450 milioni di euro, presenta un incremento nelle assegnazioni definitive attestandosi a 476,4 milioni di euro nel 2018. Per quanto riguarda il Fondo nazionale politiche sociali (FNPS), allocato al capitolo 3671, le risorse assegnate complessivamente ammontano a 275,9 milioni di euro, di cui 266,7 milioni sono riservati alle regioni (capitolo 3539 Somme da corrispondere alle regioni per interventi di politica sociale) e 9,2 milioni attribuiti al Ministero per gli interventi e la copertura degli oneri di funzionamento finalizzati al raggiungimento degli obiettivi istituzionali (come specificato dal decreto di riparto del 26 novembre 2018). Il capitolo 3553: Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare (cosiddetto Fondo Dopo di noi) presenta una previsione iniziale e definitiva di 51,1 milioni, 5 milioni di meno rispetto ai 56,1 milioni previsti dalla legge n. 112 del 2016. Il definanziamento fu disposto dalla legge di bilancio 2018 (legge n. 205 del 2017). Ricorda, altresì, che la legge di bilancio 2019 (articolo 1, comma 455) ha riportato a 56,1 milioni di euro la dotazione del Fondo.
  Il programma 24.2 «Terzo settore e responsabilità sociale delle imprese e delle organizzazioni» presenta uno stanziamento iniziale di circa 99,3 milioni di euro, che sale a 103 milioni circa nello stanziamento definitivo. Segnala il capitolo 8060: Registro unico nazionale del Terzo Pag. 202settore (di nuova istituzione), con una dotazione iniziale e definitiva pari a 25 milioni di euro.
  Ricorda, inoltre, in relazione alle materie oggetto della competenza della XII Commissione, che nell'ottobre del 2018 è stata istituita, nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei ministri, una nuova struttura di missione per le politiche a favore delle persone con disabilità, in attuazione di quanto disposto dall'articolo 3 del decreto-legge n. 86 del 2018, che sposta dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali al Ministro per la famiglia e la disabilità parte delle competenze in materia.
  Nella missione «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia» dello stato di previsione del MEF, le risorse d'interesse della XII Commissione sono, in particolare, allocate nei seguenti capitoli: capitolo 2102: Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei ministri per le politiche di sostegno alla famiglia, con una previsione iniziale e definitiva pari a circa 4,5 milioni; capitolo 2118: Somma da assegnare all'ufficio dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, con una previsione di circa 2,2 milioni (1,7 nel 2017); capitolo 2137: Somme da assegnare alla Presidenza del Consiglio dei ministri per il finanziamento del fondo di sostegno alla natalità con una previsione definitiva di 24 milioni e con impegni di spesa e pagamenti di pari importo. Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze si segnala, inoltre, l'allocazione delle risorse impegnate per il sostegno al reddito tramite Carta acquisti. Le risorse sono allocate nel capitolo 1639: Fondo speciale destinato al soddisfacimento delle esigenze prioritariamente di natura alimentare e successivamente anche energetiche dei cittadini meno abbienti, con una previsione finale di 202 milioni (nel 2017 era pari a circa 257,5 milioni), interamente impegnati a consuntivo. In merito alla lotta alle dipendenze, si segnala il capitolo 2113: Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei ministri per l'attuazione delle politiche antidroga, con una previsione definitiva di 4,3 milioni, interamente impegnata a consuntivo.
  Segnala, poi, che, all'interno della missione «Giovani e sport» (30), il programma «Incentivazione e sostegno alla gioventù» (30.3) presenta una previsione definitiva di 188,6 (161,6 milioni nel 2017).
  Passando al disegno di legge di assestamento, ricorda che, in termini generali, con tale strumento si correggono, in corso d'anno, le previsioni già approvate con la legge di bilancio 2019.
  Ricorda, poi, che le voci di interesse per la Commissione Affari sociali ricadono in tre diversi stati di previsione: il Ministero della salute (tabella n. 14) e, per quanto di competenza con riferimento alle voci di interesse sanitario e sociale, il Ministero dell'economia e finanze (tabella n. 2) e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali (tabella n. 4).
  Lo stato di previsione del Ministero della salute reca, per l'anno finanziario 2019, spese iniziali per circa 1.626,4 milioni di euro e 1.710,1 milioni in conto cassa. La consistenza dei residui presunti al 1o gennaio 2019 risultava pari a 211,6 milioni per la parte corrente e 130,1 milioni per la parte in conto capitale, per un totale presunto di 341,7 milioni di euro. Le previsioni assestate dal provvedimento in esame risultano pari a 1.715,4 milioni per la parte di competenza e a 1.938,6 milioni in conto cassa, con variazioni proposte per atti amministrativi, rispettivamente, per 92,9 milioni e 159,7 milioni di euro. Le variazioni proposte ammontano invece a –3,9 milioni in conto competenza e 68,8 milioni in conto cassa. Tali variazioni, che riguardano l'integrazione di spese di natura indifferibile o inderogabile, risultano di ammontare esiguo rispetto al totale delle previsioni iniziali stanziate nello stato di previsione (complessivamente 5,47 per cento in conto competenza). La consistenza dei residui, a seguito della loro quantificazione operata in via definitiva con il Rendiconto 2018, ammonta ora a 1.103 milioni circa, con Pag. 203una conseguente variazione proposta in aumento di 761,2 milioni di euro rispetto alla predetta stima presunta.
  Per quanto riguarda la missione «Tutela della salute», complessivamente, in termini di competenza, sono registrati incrementi che derivano esclusivamente da variazioni per atti amministrativi, per circa 81,5 milioni di euro, ascrivibili prevalentemente al programma «Programmazione del Servizio sanitario nazionale per l'erogazione LEA» (20.3) e in particolare a incrementi di spese in conto capitale (capitolo 7112: Somme per edilizia sanitaria, + 68 milioni circa). Anche la variazione del programma «Prevenzione e promozione salute umana» (20.1) (+ 4,9 milioni circa) non deriva da incrementi proposti al disegno di legge in esame, bensì da atti amministrativi in relazione alle esigenze di gestione. Le altre variazioni relative ai restanti programmi di missione, in termini assoluti, non fanno registrare variazioni rilevanti.
  Fa presente, per quanto concerne il Ministero dell'economia e delle finanze, le risorse relative al concorso dello Stato alla spesa sanitaria sono allocate nell'omonimo programma 3.6, iscritto nella missione «Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali». Il capitolo 2862, che assorbe quasi interamente le risorse in conto competenza del programma, fa registrare una lieve variazione proposta per tale voce, pari a +35 milioni di euro, mentre in conto residui la variazione è di oltre 3.103 milioni.
  Il capitolo 2700: Fondo Sanitario Nazionale, registra una complessiva variazione di competenza pari a 255 milioni per effetto di una diminuzione proposta pari a 35 milioni (volta a compensare l'incremento del capitolo 2862) e di oltre 290 milioni di incremento in dipendenza di atti amministrativi. La variazione proposta in aumento per i residui ammonta a oltre 3.512 milioni di euro.
  Con riferimento al capitolo 2701: Finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale, in relazione alle minori entrate Irap (stanziamento frutto di stima approssimata) si registra esclusivamente un incremento proposto dei residui pari a oltre 1.754 milioni di euro.
  Nell'ambito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, segnala la missione «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia» (24) e i programmi 3.1 «Terzo settore (associazionismo, volontariato, Onlus e formazioni sociali) e responsabilità sociale delle imprese e delle organizzazioni» (24.2) e 3.2 «Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali, finanziamento nazionale spesa sociale, promozione e programmazione politiche sociali, monitoraggio e valutazione interventi (24.12)», che assorbe quasi completamente le risorse della missione. Anche per questa missione, le variazioni in aumento proposte dal disegno di legge in esame sono ascrivibili prevalentemente a variazioni in conto residui, mentre le variazioni in aumento in conto competenza sono interamente disposte per atti amministrativi ascrivibili per la totalità al programma 3.2.
  In relazione alle politiche per la famiglia, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze sono allocate le risorse della missione 14 «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia» (24). Il totale della missione presenta complessivamente previsioni iniziali – in conto competenza e cassa – per circa 1.260 milioni, con residui pressoché nulli che, per effetto della variazione proposta dal provvedimento in esame, aumentano a 38,3 milioni di euro. Le previsioni assestate, anche in questo caso, non si discostano molto da quelle iniziali e sono quantificate in 1.268 milioni in conto competenza e in conto cassa.
  Per quanto riguarda le politiche giovanili, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze sono allocate anche le risorse della missione 30 «Giovani e sport», contenente il programma «Incentivazione e sostegno alla gioventù» (30.2), con una dotazione di competenza iniziale pari a 237,4 milioni di euro, che si riduce a 227 milioni in assestato, per variazioni proposte dal presente provvedimento (-10 milioni di euro), interamente attribuibili alla riduzione della dotazione del Fondo occorrente per il funzionamento Pag. 204del servizio civile nazionale (capitolo 2185). Per la parte di interesse della XII Commissione, il capitolo 2106: Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei ministri per incentivazione e sostegno alla gioventù, non fa registrare variazioni, con una previsione di competenza iniziale e assestata pari a 37,3 milioni di euro.
  Fa presente, infine, che nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, al sopra citato programma 14.1 «Famiglia, pari opportunità e situazioni di disagio», sono allocate anche le risorse per l'attuazione dell'azione in materia di lotta alle dipendenze, iscritte al capitolo 2113: Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei ministri per l'attuazione delle politiche antidroga, con una dotazione di competenza iniziale e assestata coincidente (4,5 milioni di euro).

  Marialucia LOREFICE, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta pomeridiana odierna.

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2018.
C. 1201-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che la Commissione è convocata, ai sensi dell'articolo 126-ter del Regolamento, per l'esame in sede consultiva del disegno di legge recante «Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2018», approvato dalla Camera e modificato dal Senato (C. 1201-B).
  Ricorda, poi, che le Commissioni, in sede consultiva, esaminano le parti di competenza e deliberano una relazione sul disegno di legge di delegazione europea, nominando altresì un relatore, che può partecipare alle sedute della Commissione Politiche dell'Unione europea. La relazione è trasmessa alla XIV Commissione. Inoltre le Commissioni di settore possono esaminare e approvare emendamenti al disegno di legge, per le parti di competenza. Il termine per la presentazione di emendamenti presso la XII Commissione è stato fissato alle ore 12 della giornata odierna.
  Essendo il provvedimento all'esame della Camera in seconda lettura, ai sensi dell'articolo 70, comma 2, del Regolamento, gli emendamenti potranno essere riferiti alle sole parti del testo modificate dal Senato o essere ad esse conseguenti.
  Gli emendamenti approvati dalle Commissioni di settore sono trasmessi alla XIV Commissione che, peraltro, potrà respingerli solo per motivi di compatibilità con la normativa europea o per esigenze di coordinamento generale. In ogni caso, i deputati hanno facoltà di presentare emendamenti direttamente presso la XIV Commissione, entro i termini dalla stessa stabiliti (ore 11 di venerdì 20 settembre).
  Dà, quindi, la parola alla relatrice, deputata Sarli, per l'illustrazione della relazione che ha predisposto.

  Doriana SARLI (M5S), relatrice, ricorda preliminarmente che la XII Commissione ha già esaminato in sede consultiva, nel mese di ottobre del 2018, il disegno di legge di delegazione europea 2018 nel corso dell'esame in prima lettura svolto presso la Camera dei deputati. Oggi, pertanto, la Commissione è chiamata ad esprimersi sulle modifiche introdotte al Senato.
  Nella sua precedente relazione si era soffermata sulle due disposizioni che presentavano profili di interesse per la Commissione Affari sociali: l'ex articolo 11, volto a conferire al Governo la delega per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/625 relativo ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali effettuati per garantire l'applicazione della legislazione Pag. 205sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sul benessere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari, e l'ex articolo 19, recante princìpi e criteri direttivi specifici (aggiuntivi rispetto a quelli generali previsti dall'articolo 1, comma 1, del disegno di legge) per l'esercizio della delega per il recepimento della direttiva 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione sanitaria contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti, con riferimento sia all'esposizione medica sia alle persone soggette ad esposizione professionale sia alla popolazione.
  Entrambe le disposizioni – che nel testo approvato dal Senato corrispondono, rispettivamente, agli articoli 12 e 20 – hanno subito alcune modifiche nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento.
  Per quanto riguarda l'articolo 12, ricorda che esso prevede l'adozione di decreti legislativi, su proposta del Ministro per gli affari europei e del Ministro della salute, di concerto con i Ministri delle politiche agricole, della giustizia, degli affari esteri, dell'economia e dello sviluppo economico. In particolare, la lettera b) del testo originario individuava il Ministero della salute quale Autorità competente ai sensi dell'articolo 4 del predetto regolamento europeo, deputata cioè a organizzare o effettuare i controlli. A seguito delle modifiche introdotte dal Senato, sebbene il Ministero della salute sia designato quale Autorità unica di coordinamento e di contatto, ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 2, lettera b) del regolamento (UE) 2017/625, si individuano il Ministero della salute, le regioni, le province autonome di Trento e di Bolzano e le aziende sanitarie locali quali autorità competenti.
  Fa presente che sono state, inoltre, introdotte due lettere aggiuntive – d) ed e) – che, ferma restando la competenza del Ministero della salute quale Autorità unica di coordinamento e di contatto, individuano il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo quale autorità competente deputata a organizzare o effettuare i controlli ufficiali e le altre attività ufficiali e quale organo di collegamento per lo scambio di comunicazioni tra le autorità competenti degli Stati membri in specifici settori.
  L'originaria lettera e) – che nel nuovo testo corrisponde alla lettera g) – dispone una revisione delle disposizioni del decreto legislativo n. 194 del 2008, prevedendo un incremento delle tariffe che deve essere versato al bilancio dello Stato per essere riassegnato al fine di attribuire all'Autorità competente le risorse umane, strumentali e finanziarie necessarie per organizzare ed effettuare i controlli e le altre attività ufficiali. Con le modifiche apportate dal Senato è stata introdotta la previsione per cui ciò deve avvenire in coerenza con le modalità di finanziamento dei controlli sanitari ufficiali previsti all'articolo 7 del suddetto decreto legislativo.
  Fa presente che di competenza della XII Commissione è, poi, l'articolo 20, recante princìpi e criteri direttivi per l'attuazione della direttiva 2013/59/EURATOM sulla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti.
  Il presente articolo stabilisce una disciplina di delega per il recepimento della direttiva 2013/59/EURATOM, che prevede le norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti, con riferimento sia all'esposizione medica sia alle persone soggette ad esposizione professionale sia alla popolazione.
  Ricorda che il termine per il recepimento della direttiva era fissato al 6 febbraio 2018. Per il mancato recepimento risulta avviata contro l'Italia la procedura di infrazione 2018/2044.
  Per quanto concerne l'articolo 20, richiama in primo luogo la lettera a), relativa alle modifiche e integrazioni al decreto legislativo n. 230 del 1995, nonché l'abrogazione espressa delle disposizioni di settore incompatibili e il coordinamento tra le disposizioni oggetto di modifica o integrazione. La riformulazione approvata dal Senato prevede l'emanazione di un nuovo testo normativo di riassetto e semplificazione Pag. 206della disciplina di cui al citato decreto legislativo ovvero di un testo unico volto al riordino e all'armonizzazione della normativa di settore, con abrogazione espressa delle disposizioni incompatibili (in particolare, del citato decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230, del decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 187, e del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 52).
  In relazione alla lettera f), che prevede la revisione, con riferimento alle esposizioni mediche, dei requisiti circa le informazioni ai pazienti, la registrazione e la comunicazione delle dosi dovute alle procedure mediche, l'adozione di livelli di riferimento diagnostici, la gestione delle apparecchiature, nonché la disponibilità di dispositivi che segnalino la dose, e l'introduzione di una chiara identificazione dei requisiti, dei compiti e delle responsabilità dei professionisti coinvolti, fa presente che il Senato ha introdotto uno specifico riferimento al medico, all'odontoiatra o ad altro professionista sanitario titolato a farsi carico della responsabilità clinica per le esposizioni mediche individuali in accordo con i requisiti nazionali.

  Marialucia LOREFICE, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta pomeridiana odierna.

  La seduta termina alle 10.35.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 18 settembre 2019. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE.

  La seduta comincia alle 14.05.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2018.
C. 2017 Governo, approvato dal Senato.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2019.
C. 2018 Governo, approvato dal Senato.
Tabella n. 2: stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 4: stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 14: stato di previsione del Ministero della salute.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Relazioni favorevoli).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in oggetto, rinviato, nella seduta antimeridiana odierna.

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che non sono stati presentati emendamenti al disegno di legge di assestamento del bilancio dello Stato.
  Non essendovi richieste di intervento, invita la relatrice, deputata Bologna, a formulare una proposta di relazione alla V Commissione sul disegno di legge recante il rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2018 e, quindi, sul disegno di legge di assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2019.

  Fabiola BOLOGNA (M5S), relatrice, formula una proposta di relazione favorevole sia sul disegno di legge C. 2017, recante il rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2018, sia sul disegno di legge C. 2018, recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2019, con riferimento alle tabelle di competenza.

  La Commissione approva, con distinte votazioni, la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 2017, recante il rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2018, e la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 2018, recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2019, con riferimento alla Tabella Pag. 207n. 2, relativa allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, limitatamente alle parti di competenza, alla Tabella n. 4, relativa allo stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, limitatamente alle parti di competenza, e alla Tabella n. 14, relativa allo stato di previsione del Ministero della salute. Delibera altresì di nominare la deputata Bologna quale relatrice presso la V Commissione.

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2018.
C. 1201-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta antimeridiana odierna.

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che sul disegno di legge di delegazione europea 2018 non sono stati presentati emendamenti.
  Non essendovi richieste di intervento, invita la relatrice, deputata Sarli, a formulare una proposta di relazione alla V Commissione sul disegno di legge in esame.

  Doriana SARLI (M5S), relatrice, formula una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge di delegazione europea 2018 (vedi allegato).

  La Commissione approva la proposta di relazione favorevole della relatrice.

  La seduta termina alle 14.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.15 alle 14.30.

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