CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 17 settembre 2019
239.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e II)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 17 settembre 2019. — Presidenza del presidente della I Commissione, Giuseppe BRESCIA. — Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Vittorio Ferraresi.

  La seduta comincia alle 13.40.

Schema di decreto legislativo concernente disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 174, recante codice della giustizia contabile.
Atto n. 99.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 31 luglio scorso.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, ricorda che le Commissioni riunite I e II proseguono oggi l'esame, ai fini del parere al Governo, dello schema di decreto legislativo concernente disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 174, recante codice della giustizia contabile (Atto 99).
  Ricorda che, al fine di acquisire l'eventuale documentazione che avrebbero depositato gli auditi nel corso delle audizioni sul provvedimento presso il Senato, nella seduta del 31 luglio 2019, era stata richiesta ed era stata acquisita la disponibilità del Governo ad attendere il parere parlamentare fino al 18 settembre.
  Nel fare presente che nel corso delle audizioni presso il Senato – che non si sono ancora concluse – non è stata depositata alcuna documentazione utile ai fini della trasmissione alle Commissioni competenti presso la Camera, chiede se vi siano richieste di intervento.

  Giusi BARTOLOZZI (FI), nel rammentare di aver già illustrato la posizione del gruppo di Forza Italia nel corso della seduta del 31 luglio scorso, evidenzia come le audizioni che si sono svolte il 1o agosto scorso presso l'altro ramo del Parlamento, ed in particolare quella del presidente della Corte dei Conti Pio Silvestri, sullo schema di decreto in titolo, abbiano confermato le osservazioni già contenute nelle due relazioni programmatiche trasmesse dal Consiglio di presidenza della Corte stessa al Governo. Pag. 5
  Fa inoltre presente che il suo gruppo parlamentare ha rilevato ulteriori criticità, in particolare relativamente alla composizione del collegio giudicante. Rammenta, infatti, che lo schema in esame stabilisce che il magistrato che ha sottoscritto la relazione non possa fare parte del collegio giudicante. A tale riguardo, precisa che non sussiste alcuna incompatibilità tra le due funzioni e, nel ricordare che l'organico della Corte dei Conti ammonta ad appena 611 unità, sottolinea come l'introduzione di tale previsione finirebbe con il produrre gravi problemi di natura organizzativa.
  Manifesta, altresì, contrarietà in ordine alla previsione, con riferimento al procuratore regionale, che le sue funzioni comportino l'esercizio di funzioni direttive, talché possono essere conferite esclusivamente ai magistrati che abbiano conseguito la qualifica di presidente di sezione. A suo avviso, infatti, si tratta di un eccesso di delega che comporterebbe anche difficoltà dal punto di vista organizzativo.
  Con riferimento, inoltre, all'articolo 47 dello schema di decreto in esame, sottolinea come lo stesso, eliminando il termine di quarantacinque giorni per il deposito della motivazione della sentenza, venga meno agli obiettivi, tra l'altro particolarmente sentiti dai colleghi del Movimento 5 Stelle, di accelerazione dei tempi della giustizia.
  Rileva, inoltre, come, la lettera a) del comma 1 dell'articolo 19 dello schema di decreto in discussione, comporterà l'impossibilità, per il soggetto denunciato a seguito di segnalazione risultata priva di fondamento, di poter conoscere le generalità di colui che ha effettuato la segnalazione. A suo avviso, tale disposizione andrebbe soppressa o almeno andrebbe previsto che le generalità del denunciante debbano essere riservate esclusivamente qualora il giudizio vada a buon fine.
  Segnala, infine, che l'articolo 21 dello schema di decreto, prevedendo la soppressione della parola «motivatamente» dall'articolo 56 del codice della giustizia contabile, sostanzialmente produrrà l'effetto di rendere non più motivati tutti gli atti istruttori. Sottolinea, in proposito, che anche il presidente Silvestri, nel corso della citata audizione del 1o agosto scorso si è espresso favorevolmente in merito alla soppressione di tale disposizione.
  Nell'auspicare che le osservazioni testé esposte possano essere valutate positivamente dai relatori nella predisposizione della proposta di parere, preannuncia, qualora le stesse non venissero accolte, la presentazione di una proposta alternativa di parere da parte del suo gruppo parlamentare.

  Gianfranco DI SARNO (M5S), relatore per la II Commissione, anche alla luce delle osservazioni della deputata Bartolozzi, si riserva di predisporre, d'intesa con la relatrice per la I Commissione, Parisse, entro la giornata odierna una proposta di parere sul provvedimento in esame.

  Emanuele PRISCO (FdI) giudica opportuno riflettere sull'opportunità di inserire nello schema in oggetto interventi di potenziamento dei contingenti di polizia, competenti nell'accertamento della responsabilità amministrativa, che operano in collaborazione con la Corte dei conti, anche attraverso la previsione di concorsi ad hoc che consentano il reclutamento di nuovo personale. Ritiene, infatti, che continuare ad impiegare per tali compiti specifici personale proveniente dagli organici delle articolazioni regionali e provinciali del Corpo della Guardia di finanza, che appaiono, a suo avviso, già ristretti, rischia di mettere tale Corpo in difficoltà nello svolgimento dei suoi compiti principali, che richiedono un presidio costante sul territorio.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già convocata per domani.

  La seduta termina alle 13.55.