CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 1 agosto 2019
232.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

  Giovedì 1o agosto 2019. — Presidenza della vicepresidente Renata POLVERINI. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Durigon.

  La seduta comincia alle 9.

5-02310 Serracchiani: Estensione dell'indennizzo di cui all'articolo 1 del decreto legislativo n. 207 del 1996 ai soggetti che hanno cessato l'attività commerciale negli anni 2017 e 2018.

  Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Debora SERRACCHIANI (PD) si dichiara allibita per la risposta del sottosegretario Durigon, che ha messo in luce la contraddittorietà dell'azione del Governo, il quale, nel rendere strutturale la misura, non ha provveduto contestualmente alla copertura finanziaria dei due anni per i quali non vi è stata contribuzione. Pertanto, l'impossibilità di accedere al beneficio per i commercianti che hanno cessato l'attività nel periodo in cui l'indennizzo non risultava vigente ha, di fatto, creato una nuova categoria di «esodati», di cui il Governo non si cura, al pari dei 6 mila soggetti che tuttora sono senza lavoro e senza pensione a causa della cosiddetta «riforma Fornero». Preannuncia, quindi, che il gruppo Partito Democratico, in occasione dell'esame del prossimo disegno di legge di bilancio o del primo provvedimento utile, presenterà emendamenti specifici volti a sanare sia la situazione degli «esodati» a causa della «riforma Fornero», sia la situazione dei commercianti «esodati», su cui verte il presente atto di sindacato, la cui risoluzione, tra l'altro, Pag. 74necessiterebbe di risorse finanziarie abbastanza limitate.

5-02341 Costanzo: Iniziative per il superamento dei ritardi nel pagamento degli stipendi in favore dei dipendenti dell'azienda Manitalidea S.p.a.

  Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Jessica COSTANZO (M5S), nel ringraziare il sottosegretario, si dichiara soddisfatta della risposta fornita, la quale dimostra l'impegno del Governo nel seguire la vicenda, che coinvolge circa cinquemila lavoratori e le loro famiglie. Sottolinea, quindi, la necessità di superare le lentezze dell'azione amministrativa, ma, al contempo, registra favorevolmente l'intenzione delle istituzioni territoriali e nazionali di interessarsi al problema.

  Renata POLVERINI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.10.

RISOLUZIONI

  Giovedì 1o agosto 2019. — Presidenza del vicepresidente Davide TRIPIEDI. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Cominardi.

  La seduta comincia alle 13.35.

7-00012 Rizzetto, 7-00215 Serracchiani, 7-00216 Segneri e 7-00234 Murelli: Istituzione della retribuzione minima oraria.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

  Davide TRIPIEDI, presidente, avverte che la Commissione riprende la discussione congiunta delle risoluzioni 7-00012 Rizzetto, 7-00215 Serracchiani, 7-00216 Segneri e 7-00234 Murelli, rinviata nella seduta dello scorso 3 aprile.
  Ricorda che la Commissione ha svolto un approfondito ciclo di audizioni informali e che nella seduta odierna, come convenuto nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, dello scorso 25 luglio, proseguirà la discussione congiunta delle citate risoluzioni.
  Dà quindi la parola al rappresentante del Governo.

  Il sottosegretario Claudio COMINARDI chiede alla Commissione di rinviare il seguito della discussione congiunta delle risoluzioni in titolo ad altra seduta, in considerazione del fatto che sul salario minimo è in corso un approfondito dibattito, anche legato all'esame del disegno di legge in materia, in corso presso il Senato. Anche tenuto conto del fatto che la differenza delle posizioni politiche espresse nelle risoluzioni in discussione non ha consentito il raggiungimento di una sintesi in un testo unificato, fa presente che il Governo non è pronto, nella seduta odierna, a esprimersi su un panorama così articolato di punti di vista.

  Walter RIZZETTO (FdI) dichiara di giudicare vergognosa la richiesta di ulteriore tempo formulata dal sottosegretario, soprattutto perché non si può affermare che il Governo non è preparato a esprimersi su un tema ampiamente approfondito già nella scorsa legislatura, quando il Movimento 5 Stelle aveva fatto del salario minimo una propria bandiera. Per giunta, la richiesta del sottosegretario è tanto più inaccettabile se si pensa che l'approvazione della legge sul salario minimo è stata data a più riprese per già avvenuta dal Ministro Di Maio e dallo stesso sottosegretario Cominardi. Non comprende, dunque, per quale motivo non si possano porre in votazione le risoluzioni in discussione, che sono uno strumento di indirizzo politico, potenzialmente utile, quindi, anche al fine di orientare il prosieguo dell'esame del disegno di legge sul salario Pag. 75minimo, in corso presso il Senato. Esprime, pertanto, il sospetto che il tentativo di dilazione in atto, così come avvenuto nella scorsa legislatura da parte dell'allora maggioranza, celi piuttosto il desiderio di non scontentare i sindacati, che perderebbero potere in conseguenza dell'approvazione di una simile disciplina. Chiede quindi al Governo di fissare tempi certi per la votazione delle risoluzioni, dal momento che, a suo giudizio, la invocata necessità di approfondimenti ulteriori sul tema nasconde in realtà l'incapacità o la mancanza di preparazione dell'Esecutivo.

  Debora SERRACCHIANI (PD) si dichiara sconcertata dalla richiesta di ulteriore tempo formulata dal sottosegretario. L'atteggiamento dilatorio del Governo riguarda un tema ampiamente approfondito come quello del salario minimo, ma anche quello, altrettanto approfondito, della rappresentatività sindacale, temi sui quali, a nome del gruppo Partito Democratico, chiede che la Commissione si esprima al più presto. Stigmatizza, quindi, il comportamento del Governo, che, mostrando scarso rispetto delle istituzioni e dei cittadini, dà per già assunte decisioni su temi così importanti, quando, invece, è esso stesso a rifiutarsi di assumerle. Così è stato anche per il tema dei cosiddetti rider, su cui la Commissione ha avviato, ma non concluso, la discussione congiunta di distinte risoluzioni, tanto che è nel frattempo intervenuta la magistratura, la quale, ancora una volta, ha preceduto la politica. Coglie, quindi, l'occasione per ricordare al Governo che sono necessarie risposte anche alle numerose interrogazioni pendenti presso questa Commissione, che toccano temi importanti, di sicuro interesse generale. La mancanza di idee chiare da parte della maggioranza nuoce agli italiani, i quali presto si renderanno conto delle tante bugie che la stessa maggioranza continua a propinare loro.

  Davide TRIPIEDI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.50 alle 14.05.

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