CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 1 agosto 2019
232.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 1o agosto 2019.

Audizione dell'Incaricato d'affari ad interim in Siria, Cons. Massimiliano D'Antuono, sui recenti sviluppi della situazione in Siria.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 8.35 alle 9.30.

RISOLUZIONI

  Giovedì 1o agosto 2019. — Presidenza della presidente Marta GRANDE. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Manlio Di Sfefano.

  La seduta comincia alle 13.20.

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7-00287 Cappellani: Sul nuovo codice penale introdotto in Brunei.
(Discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00041).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione.

  Marta GRANDE, presidente, avverte, che il collega Cappellani ha presentato un nuovo testo della risoluzione in titolo (vedi allegato 1).

  Santi CAPPELLANI (M5S) illustra la risoluzione in titolo sottolineando che il 3 aprile 2019 il Brunei ha introdotto un nuovo codice penale che prevede un inasprimento delle pene per determinate condotte sessuali e criminali. Nello specifico, il nuovo codice penale prevede l'entrata in vigore di misure quali la condanna a morte per lapidazione per atti sessuali consensuali intercorsi tra persone dello stesso sesso, rapporti sessuali extraconiugali, aborto e violenza sessuale. Il nuovo codice penale prevede, inoltre, l'amputazione di un arto in caso di furto e la pena di morte per blasfemia nei confronti del profeta Maometto, tanto per i musulmani quanto per i non musulmani, anche se cittadini stranieri, e si estende ai reati commessi al di fuori del Paese dai cittadini e dai residenti permanenti. Anche ai bambini appena dopo la pubertà, possono essere condannati per tali reati con le stesse pene degli adulti e, in taluni casi, possono essere sottoposti a fustigazione.
  Illustra, quindi, il dispositivo dell'atto di indirizzo precisando che le modifiche apportate al testo già pubblicato concernono l'esigenza che le iniziative volte ad ottenere l'implementazione del diritto internazionale umanitario e il rispetto della libertà di religione siano assunte in coordinamento con i partner UE.

  Il sottosegretario Manlio DI STEFANO esprime l'orientamento favorevole del Governo sull'atto di indirizzo come riformulato.

  La Commissione approva quindi all'unanimità la risoluzione in titolo, come riformulata, che assume il n. 8-00041.

  La seduta termina alle 13.25.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 1o agosto 2019. — Presidenza della presidente Marta GRANDE. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 13.25.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa su un approccio integrato in materia di sicurezza fisica, sicurezza pubblica e assistenza alle partite di calcio ed altri eventi sportivi, fatta a Saint-Denis il 3 luglio 2016.
C. 1850 Governo.

(Seguito esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 9 luglio scorso.

  Marta GRANDE, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia. Segnala che la Commissione Cultura ha espresso un parere favorevole con osservazioni finalizzate a richiamare la necessità di promuovere, anche a livello internazionale, lo spirito di collaborazione tra tutti gli enti e i soggetti portatori di interessi coinvolti nell'organizzazione e gestione di eventi sportivi attraverso un maggiore coinvolgimento dei tifosi delle squadre e degli atleti; di costruire percorsi dedicati alle tifoserie e a tutti quei pubblici che si sono allontanati dal mondo dello sport e dalle manifestazioni calcistiche, al fine di sviluppare comportamenti adeguati a garantire le condizioni di piena sicurezza degli eventi sportivi, con lo scopo di prevenire il crimine, con riferimento non solo al «crimine violento» compiuto Pag. 26dal tifoso, ma anche a forme di criminalità o di illegalità che possono essere legate alla gestione degli eventi sportivi, nonché di promuovere lo scambio di informazioni sul piano della intelligence, per migliorare la sicurezza dei luoghi dove si svolgono le competizioni sportive. Ritiene che tali questioni potrebbero opportunamente costituire oggetto di un ordine del giorno, da presentare in Aula nelle successive fasi di esame.
  Comunica, inoltre, che la Commissione Bilancio ha, invece, espresso parere favorevole con una condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione. Conseguentemente, il relatore Romaniello ha presentato l'emendamento 4.1 di recepimento di tale condizione (vedi allegato 2).

  Cristian ROMANIELLO (M5S), relatore, illustra l'emendamento 4.1.

  La Commissione approva l'emendamento 4.1 del relatore.
  La Commissione delibera, quindi, di conferire il mandato al relatore, deputato Romaniello, a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Marta GRANDE, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 13.30.

COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENTE

  Giovedì 1o agosto 2019. — Presidenza della presidente Marta GRANDE.

  La seduta comincia alle 13.30.

Sugli esiti della missione svolta in Slovenia (29-30 luglio 2019).

  Marta GRANDE, presidente, riferisce sugli esiti della missione in oggetto, nei termini di cui alla relazione allegato (vedi allegato 3).

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 13.35.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 1o agosto 2019. — Presidenza della presidente Marta GRANDE. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 13.35.

5-01934 Andrea Romano: Sull'arresto a Londra di Julian Assange.

  Il sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Andrea ROMANO (PD), replicando, si dichiara completamente insoddisfatto della risposta del Governo, sottolineando che il sottosegretario non dovrebbe confondere il proprio ruolo istituzionale con quello di dirigente politico di un movimento. Al riguardo ricorda che l'11 aprile scorso lo stesso sottosegretario Di Stefano ha pubblicato un post su Facebook nel quale definisce «l'arresto di Assange, dopo sette anni di ingiusta privazione di libertà, una inquietante manifestazione di insofferenza verso chi promuove trasparenza e libertà come WikiLeaks»: a suo avviso, in assenza di una presa di posizione ufficiale del Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Moavero Milanesi, il commento del sottosegretario rappresenta l'unica voce del Governo italiano sul caso, creando grave imbarazzo al nostro Paese nei rapporti con Regno Unito e Stati Uniti, nostri partner tradizionali. Evidenzia che, paradossalmente, la posizione Pag. 27espressa dal sottosegretario sembra essere più vicina a quella espressa da rappresentanti delle maggiori istituzioni russe, che hanno denunciato l'arresto di Assange come una palese violazione della libertà di stampa, denuncia tanto più paradossale in un Paese – la Russia – che quotidianamente calpesta tale diritto. Ricorda, altresì, che Assange risulta imputato negli Stati Uniti per un'accusa gravissima, ovvero la presunta collaborazione con un hacker al soldo dei servizi segreti russi, al fine di introdursi nei sistemi informatici governativi e sottrarre dei documenti. Ricordando che il sottosegretario Di Stefano si era già distinto per la sua vicinanza al partito del Presidente Putin, «Russia unita», partecipando nel 2016 al congresso di tale movimento, ribadisce la necessità che il sottosegretario eserciti il suo ruolo con maggior rigore, evitando di veicolare messaggi che possono essere attributi al Governo italiano e che rischiano di isolare il nostro Paese dal contesto delle alleanze tradizionali.

5-01268 Scalfarotto: Sulla procedura di nomina di un giudice italiano presso il Tribunale dell'Unione europea.

  Il sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), nel sottoscrivere l'interrogazione in titolo, replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del Governo, che fornisce indicazioni puntuali sulla procedura di nomina del giudice. Segnala a titolo informativo che il candidato Berardis è stato, comunque, escluso dalla selezione. Sottolinea, altresì, che, in nome di un principio di trasparenza sarebbe opportuno ricordare che all'epoca dei fatti il Ministro Moavero Milanesi era, in assenza del titolare, facente funzioni del Ministro per gli Affari europei: pertanto, le decisioni assunte nel contesto della selezione, inquadrate nell'ambito di attività del Consiglio dei ministri, vanno imputate allo stesso Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale.

5-02573 Quartapelle Procopio: Sull'arresto del giornalista russo Ivan Golunov.

  Il sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), replicando, precisa che la vicenda in oggetto si è risolta pochi giorni l'arresto. Pertanto, la risposta del Governo si limita ad enunciare le iniziative assunte dal Governo italiano a sostegno della libertà di stampa. Iniziative che, a suo avviso, occorre assumere ogni qual volta tale diritto viene violato, anche e soprattutto nei riguardi di Paesi autoritari come la Russia. A tale riguardo, ricorda che nella risoluzione n. 8-00009 sulla sicurezza dei giornalisti, approvata da questa Commissione il 15 gennaio scorso, era menzionato il caso di tre giornalisti russi uccisi in circostanze ancora misteriose durante un reportage in Repubblica Centrafricana. Evidenzia che, anche negli ultimi giorni, le autorità russe hanno attuato severe misure repressive nei confronti di centinaia di persone che manifestavano per chiedere elezioni libere ed eque dopo che le autorità hanno rifiutato di consentire all'opposizione e ai candidati indipendenti di candidarsi alle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale di Mosca. Conclusivamente, auspica che il Governo, di fronte a queste palesi violazioni della libertà di espressione, reagisca in maniera adeguata, di concerto con i partner europei.

  Marta GRANDE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.50.

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