CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 31 luglio 2019
231.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
Pag. 3

GIUNTA PLENARIA

  Mercoledì 31 luglio 2019. – Presidenza del presidente Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE.

  La seduta comincia alle 17.50.

Variazioni nella composizione della Giunta.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, dà il benvenuto al collega Enrico Costa, recentemente nominato componente della Giunta in sostituzione del deputato Francesco Paolo Sisto, dimissionario.

AUTORIZZAZIONI AD ACTA

Domanda di autorizzazione all'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del deputato Diego Sozzani (Doc. IV, n. 4).
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Giunta riprende l'esame della domanda in titolo, rinviato da ultimo il 10 luglio 2019.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, ricorda che l'ordine del giorno reca l'esame della domanda di autorizzazione all'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari (Doc. IV, n. 4).
  Ricorda altresì che l'esame della domanda era stato sospeso fino alla conclusione della trattazione del Doc. IV, n. 5, in relazione al quale la Giunta ha deliberato, nella seduta dello scorso 24 luglio, nel senso del diniego dell'autorizzazione richiesta.
  Invita pertanto il relatore a intervenire.

  Catello VITIELLO (Misto-SI-10VM), relatore, fa presente in primo luogo che la Giunta aveva affrontato alcune questioni preliminari nel corso delle sedute del 9 e 30 maggio e del 12 giugno. Si tratta, in particolare, dell'esame della domanda relativa all'utilizzo delle operazioni di intercettazione – ritenuta pregiudiziale all'esame della richiesta di autorizzazione all'arresto – su cui, come ricordato, la Pag. 4Giunta si è pronunciata lo scorso 24 luglio nel senso del diniego.
  Precisa che la domanda di autorizzazione è stata formulata dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Milano lo scorso 8 maggio 2019, sulla base di un'ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa il 29 aprile 2019 nei confronti di una pluralità di soggetti, tra cui il deputato Sozzani.
  La domanda, pervenuta alla Camera ai sensi dell'articolo 4 della legge n. 140 del 2003, appare alquanto scarna nelle motivazioni, che si rinvengono solo nell'ordinanza allegata. Sono poi citate numerose intercettazioni tra interlocutori diversi, peraltro anch'essi indagati, come ad esempio Tolbar e Caianiello, su cui il GIP si sofferma non per argomentare direttamente la necessità della misura cautelare, bensì per descrivere in via generale «il sistema di pilotata assegnazione di incarichi».
  Inoltre, nella parte conclusiva dell'ordinanza, relativa alle «Esigenze cautelari», con riferimento alla «valutazione della attualità delle esigenze cautelari a proposito del deputato Sozzani» il Giudice osserva che si «impone un indispensabile approfondimento anche in relazione all'esigenza di parallela autorizzazione all'utilizzo di alcune conversazioni intercettate».
  Si tratta, naturalmente, delle conversazioni successive al 23 marzo 2018, oggetto della recente deliberazione della Giunta nel senso del diniego all'autorizzazione.
  Nel caso oggi all'esame della Giunta viene in evidenza un'ulteriore questione, e cioè la tutela delle prerogative dell'Assemblea della Camera dei deputati, il cui plenum sarebbe evidentemente menomato in caso di concessione dell'autorizzazione richiesta. Ciò impone un vaglio ancor più rigoroso degli elementi posti a fondamento della richiesta del Giudice, con riferimento al rischio di un fumus persecutionis che, a suo giudizio, può essere ravvisato da una pluralità di considerazioni.
  In primo luogo, nell'ordinanza si dichiara che la misura dell'arresto è essenzialmente fondata sulle quattro intercettazioni di cui la Giunta ha appena negato l'utilizzo. Logicamente ne consegue, quindi, che – essendo stato negato tale utilizzo – non può che essere negata anche l'autorizzazione alla misura cautelare, che su di essa si basava in modo pressoché esclusivo.
  In secondo luogo, con riferimento all'ipotesi di reato di cui all'articolo 7, commi 2 e 3, della legge n. 195 del 1974, relativa alla disciplina del contributo dello Stato al finanziamento dei partiti politici, osserva che si tratta di una fattispecie che il Giudice collega evidentemente alla campagna elettorale per le scorse elezioni politiche del 4 marzo 2018. Tuttavia, non si vede come possa concretizzarsi il pericolo di reiterazione del reato, su cui è sostanzialmente motivata la misura cautelare richiesta, una volta conclusa quella campagna elettorale. Inoltre, appare difficile ritenere integrato in concreto uno degli elementi essenziale della fattispecie di reato, dal momento che, all'interno della pur corposa ordinanza, non si rinviene alcuna traccia di un trasferimento di denaro da parte di Sozzani in favore del partito politico di appartenenza.
  Tanto premesso, propone alla Giunta di deliberare nel senso del diniego dell'autorizzazione all'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari richiesta nei confronti del deputato Sozzani.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, chiede se vi siano interventi.

  Gianluca VINCI (Lega) sottolinea che, a seguito del diniego dell'autorizzazione all'utilizzo delle intercettazioni, apparirebbe illogica la concessione dell'autorizzazione della misura cautelare personale che su di esse si basa.
  A nome del gruppo di appartenenza, preannuncia il voto favorevole alla proposta del relatore.

  Carlo SARRO (FI) ringrazia il relatore per il lavoro svolto e, nel condividerne le considerazioni, sottolinea che il compito della Giunta deve essere svolto con una particolare attenzione per le prerogative dell'Assemblea, soprattutto per l'integrità Pag. 5del suo plenum, oltre che per quelle del singolo parlamentare.
  A nome del gruppo di appartenenza, preannuncia il voto favorevole alla proposta del relatore.

  Ivan SCALFAROTTO (PD), nel ringraziare il relatore per il lavoro svolto, osserva che non vi è un collegamento meccanico tra la deliberazione assunta sulle intercettazioni con quella all'ordine del giorno odierno. Se infatti la prima fosse stata vincolante, vi sarebbe stato un esame congiunto, laddove correttamente le deliberazioni sono state tenute distinte. Sulle intercettazioni, è stato giustamente sottolineato il carattere di novità che rivestiva l'esame del Doc IV, n. 5; con riferimento all'esame della domanda odierna, ritiene che non possa ravvisarsi fumus persecutionis laddove la misura cautelare richiesta non sottende una finalità di lesione della libertà dell'agire politico del parlamentare. Nonostante sia motivata in modo scarno, la domanda del Giudice non pare in concreto rientrare in tale caso. Pur condividendo la critica puntuale di alcuni passaggi della richiesta del Giudice, fatta dal collega Vitiello, all'esito di una valutazione complessa preannuncia, a nome del gruppo di appartenenza, il voto contrario alla proposta del relatore.

  Gianluca VINCI (Lega) precisa che il collegamento tra le questioni relative, rispettivamente, alle intercettazioni e agli arresti domiciliari non era così immediato all'inizio del loro esame, allorquando si ipotizzava che l'Assemblea si sarebbe pronunciata sulle prime in un momento anteriore alla pronuncia della Giunta sulle seconde; allo stato, tuttavia, la decisione odierna non può che essere logicamente consequenziale alla deliberazione del 24 luglio scorso.

  Eugenio SAITTA (M5S) osserva che le attività investigative hanno messo in luce numerosi e gravi illeciti commessi da esponenti politici e imprenditori. Le indagini appaiono serie e meticolose. Nel richiamare le considerazioni svolte dalla collega Giuliano nella precedente seduta, preannuncia, a nome del gruppo di appartenenza, il voto contrario alla proposta del relatore.

  Alfredo BAZOLI (PD) osserva che la norma che contempla l'ipotesi di reato contestata si applica non solo ai partiti, ma anche ai candidati nelle competizioni elettorali; non vi è, inoltre, un'interdipendenza necessaria tra la valutazione delle intercettazioni e quella dei presupposti della misura cautelare, come si evince dalla stessa memoria difensiva depositata alla Giunta dal deputato Sozzani.

  Catello VITIELLO (Misto-SI-10VM), relatore, interviene in replica per precisare che il giudizio sulla domanda di autorizzazione alla misura cautelare personale non pregiudica evidentemente il successivo iter nel merito del procedimento giudiziario. Osserva che si corre il rischio di esprimere valutazioni basate sul fumus commissi delicti, piuttosto che sul fumus persecutionis. Piuttosto, un indice di quest'ultimo ben potrebbe essere l'assenza di motivazione della domanda, con riferimento alle esigenze cautelari.

  Ivan SCALFAROTTO (PD) ritiene che la valutazione della Giunta non possa essere estesa a vizi di merito del provvedimento, che vanno piuttosto fatti valere in via ordinaria mediante impugnazione in sede giudiziaria. Tali eventuali vizi, di per sé stessi, non sono indici di un intento persecutorio nei confronti del parlamentare, nel caso concreto, allo scopo conculcarne le libertà politiche.

  Enrico COSTA (FI) esprime apprezzamento per la serietà e la serenità della discussione. Sottolinea tuttavia che l'ordinanza appare priva di un elemento essenziale qual è l'indicazione delle esigenze cautelari – e della loro attualità – che il Giudice, in base alla legge, deve inderogabilmente porre a fondamento della misura restrittiva della libertà personale. In quest'ultima ci si è limitati, invece, a menzionare fatti e a citare stralci di intercettazioni, Pag. 6senza un'adeguata esplicitazione del motivo per cui si chiede di arrestare un parlamentare, un anno dopo la sua elezione. Tali mancanze possono persino apparire plateali, e sono alla base dell'intenzione di votare a favore della proposta del relatore.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, osserva che l'assenza o l'insufficienza della motivazione della domanda del Giudice può certamente costituire uno degli elementi sintomatici che la Giunta prende in considerazione ai fini delle valutazioni di propria competenza. Nell'esprimere apprezzamento per il lavoro del relatore e per i contenuti del dibattito, preannuncia il proprio voto di astensione.

  Catello VITIELLO (Misto-SI-10VM), relatore, ringrazia il presidente per il suo intervento e ribadisce che, mentre la richiesta relativa alle intercettazioni era ampiamente motivata, quella relativa all'arresto è argomentata in modo illogico e del tutto insufficiente; auspica infine che la Giunta valuti adeguatamente tale circostanza.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, non essendovi altri interventi, pone in votazione la proposta del relatore, nel senso del diniego dell'autorizzazione all'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del deputato Diego Sozzani (Doc. IV, n. 4).

  La Giunta, a maggioranza, respinge la proposta del relatore.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, propone quindi che l'onorevole Gianfranco Di Sarno sia incaricato di predisporre una nuova relazione per l'Assemblea, nel senso della concessione dell'autorizzazione.

  (La Giunta concorda).

Sui lavori della Giunta.

  Carlo SARRO (FI) formula l'auspicio che i lavori svolti all'interno della Giunta, e la loro proiezione all'esterno in sede di commento politico, possano essere sempre accompagnati dalla serietà e dal senso di responsabilità sin qui costantemente dimostrati.

  La seduta termina alle 19.10.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE