CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 30 luglio 2019
230.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 99

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 30 luglio 2019.

Audizioni, nell'ambito dell'esame in sede referente delle proposte di legge C. 907 Muroni, C. 1276 Rizzetto e C. 1939 Governo recante Disposizioni concernenti l'impiego di unità da pesca per la raccolta dei rifiuti solidi dispersi in mare e per la tutela dell'ambiente marino di rappresentanti dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), della Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali (Federparchi) e della Fondazione Angelo Vassallo «Sindaco Pescatore».

  Le audizioni si sono svolte dalle 11.40 alle 12.45.

INTERROGAZIONI

  Martedì 30 luglio 2019. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio del mare, Salvatore Micillo.

  La seduta comincia alle 12.45.

5-01767 Bordo: verifica del rispetto delle norme ambientali da parte dell'impianto di stoccaggio e trattamento dei rifiuti sito nel comune di Deliceto (FG).

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

  Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Michele BORDO, replicando, nel dare atto al sottosegretario di aver ripercorso con esattezza, nella risposta, i fatti avvenuto dal momento dell'accertamento delle violazioni, comprese le attività di verifica svolte dai soggetti competenti, evidenzia le difficoltà del territorio interessato a causa della sospensione dell'attività dell'impianto, che ha reso complicato il conferimento dei rifiuti in altre discariche.
  Richiama l'evento paradossale e assurdo dell'incendio verificatosi non appena è stata revocata la sospensione. Essendo quasi certamente un incendio di natura dolosa, ritiene opportuno che venga fatta luce sull'evento ed evidenzia la necessità, in via generale, di assicurare un maggiore controllo dello svolgimento dell'attività di gestione dei rifiuti che, in provincia di Foggia, così come in altre realtà, risulta assai complessa. Al riguardo, richiama un altro incendio, verificatosi durante la passata notte a San Giovanni Rotondo, dove, fra qualche giorno, sarà rinnovato l'appalto per la gestione dei rifiuti. È sotto gli occhi di tutti come in questo tipo di attività si annidino importanti interessi della criminalità organizzata. Di conseguenza, ritiene necessario un monitoraggio costante del Ministero dell'ambiente, assicurato nella parte finale della risposta dal rappresentante del Governo cui, a suo giudizio, andrebbe affiancata un'intensificazione delle attività di controllo sulle discariche e in generale sulla gestione dei rifiuti, mettendo in atto una repressione più significativa e attenta.

5-02303 Vianello: Misure volte a contrastare gli incendi nelle isole Tremiti.

  Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Giovanni VIANELLO (M5S), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, che auspica mantenga alta l'attenzione su tale tema e che invita a proseguire l'azione di monitoraggio dei parchi nazionali e delle aree marine protette.

Pag. 100

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.

SEDE REFERENTE

  Martedì 30 luglio 2019. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO.

  La seduta comincia alle 13.

Disposizioni in favore dei familiari delle persone decedute a seguito degli eventi sismici che hanno interessato il territorio della regione Abruzzo il 6 aprile 2009 e i territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria dal 24 agosto 2016.
C. 1496 Pezzopane.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, prima di dare la parola alla relatrice, avverte che in data 26 luglio 2019 è stata annunciata la proposta di legge Terzoni ed altri, anch'essa recante disposizioni in favore dei familiari delle vittime di eventi sismici (C. 2020), della quale si riserva di procedere all'abbinamento – ove ne ricorrano i presupposti regolamentari – una volta che essa sia assegnata alla Commissione.

  Patrizia TERZONI (M5S), relatrice, ricorda che il provvedimento in esame si rivolge alle famiglie delle vittime del sisma del 6 aprile 2009 che ha colpito in particolare la città di L'Aquila e dei sismi che dal 24 agosto 2016 hanno colpito i territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
  La gravità degli eventi sismici, che tutti ricordano, ha prodotto lutti che nessuna legge potrà superare: il sisma che ha colpito l'Abruzzo il 6 aprile 2009 ha causato 309 vittime e gli eventi sismici che hanno colpito l'Italia centrale a partire dal 24 agosto 2016 hanno causato 299 vittime. Tuttavia, nell'anno in cui ricorre il decimo anniversario del terremoto di L'Aquila, la presente proposta di legge intende quantomeno colmare l'assenza di norme volte a dare sostegno alle famiglie delle persone decedute, ricalcando un modello già sperimentato per gli interventi in favore dei familiari delle vittime dei disastri ferroviari di Viareggio e di Andria-Corato nonché, in questa legislatura, in favore dei familiari delle vittime e dei superstiti della slavina che il 18 gennaio 2017 ha causato 29 vittime in località Rigopiano, in Abruzzo.
  Prima di illustrare il testo, ritiene altresì opportuno ricordare che il Governo – già nei primi giorni successivi al suo insediamento – ha affrontato il tema in sede di conversione del decreto-legge 29 maggio 2018, n. 55. In quell'ambito, è stato accolto l'ordine del giorno n. 9/804/42 a mia prima firma, con cui si impegnava il Governo a riconoscere, alle vittime dei terremoti del 2009 in Abruzzo, del 2012 in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, e del 2016 in Italia centrale, «il diritto ad un indennizzo a carico dello Stato nella misura di euro 5.000 e, in caso di eredi figli aventi minore età all'atto del decesso della vittima di euro 40.000».
  Il provvedimento in esame tende a conseguire questa finalità puntuale, sia pure in modo più circoscritto dal punto di vista territoriale.
  L'articolo 1, infatti al comma 1 autorizza la spesa di 40 milioni di euro, per il 2019, in favore dei familiari delle vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo il giorno 6 aprile 2019 e degli eventi sismici iniziati in Italia centrale il 24 agosto 2016.
  Presupposto applicativo della disposizione è quindi il decesso del familiare, mentre, se si fa un confronto con le disposizioni recentemente introdotte dal decreto-legge 135/2018 per la slavina di Rigopiano, si nota che esse prevedono un risarcimento anche per coloro che hanno riportato lesioni gravi e gravissime. Pag. 101
  Il comma 2 prevede che il Presidente del Consiglio dei ministri, sentiti i sindaci dei comuni di residenza delle persone decedute, individua i rispettivi familiari e determina la somma loro spettante nel limite di spesa, ma comunque garantendo un ristoro non meramente simbolico: la disposizione precisa che ai familiari di ciascuna persona deceduta sia attribuita una somma complessiva non inferiore a 200.000 euro, stabilita tenuto conto anche dello stato di effettiva necessità.
  Il comma 3 indica l'ordine secondo cui attribuire il beneficio economico ai familiari delle vittime, con riguardo al coniuge, ai figli, ai genitori, a fratelli e sorelle se conviventi a carico, ai conviventi a carico e al convivente more uxorio. Per quest'ultimo, il comma 4 prevede che, in presenza di figli a carico, ai fini dell'ordine di attribuzione del beneficio economico è parificato al coniuge.
  Il comma 5 esclude da imposizione fiscale il beneficio economico in oggetto e specifica che esso eventualmente si cumula rispetto ad ogni altra agevolazione già in essere.
  Il comma 6 prevede che gli oneri della disposizione siano a valere sul Fondo per le esigenze indifferibili.
  L'articolo 2 estende ai familiari delle vittime o dei superstiti di eventi calamitosi la disciplina in materia di diritto al collocamento obbligatorio, di cui all'articolo 1, comma 2, della legge n. 407 del 1998.
  La disposizione da ultimo citata nasceva per favorire l'accesso al lavoro delle vittime del terrorismo, della criminalità organizzata e del dovere, nonché dei familiari ed è stata già estesa ai familiari dei deceduti per fatto di lavoro nonché ai familiari delle vittime civili italiane degli attentati di Nassiriya e di Istanbul e del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia deceduto o divenuto permanentemente inabile per cause di servizio o per atti delittuosi di terzi.
  In estrema sintesi, si consente l'assunzione per chiamata diretta nel personale contrattualizzato del comparto Ministeri, nel rispetto dei limiti delle assunzioni consentite dalla normativa vigente per l'anno di riferimento e di quelli relativi alla dotazione organica.

  Stefania PEZZOPANE (PD) esplicita la propria emozione nel partecipare alla odierna seduta della Commissione, nella quale si tratta un tema a lei particolarmente caro, ovvero il risarcimento ai familiari delle vittime dei terremoti.
  Ringrazia al riguardo il presidente della Commissione e l'Ufficio di presidenza per aver accolto i suoi numerosi solleciti rispetto alla calendarizzazione della proposta di legge a propria prima firma, il cui incardinamento, che rappresenta un forte segnale per le comunità interessate, avvia un percorso a favore e a tutela delle famiglie delle vittime prima della ricorrenza del terzo anno dai terremoti del Centro Italia e del decimo anno dai terremoti di L'Aquila.
  Rileva quanto delicata sia la fase attuale per la politica, per i territori nei quali si sono verificati tali eventi calamitosi, nonché per le famiglie delle vittime. Chiunque abbia ascoltato la testimonianza di una di quelle famiglie si sarà reso conto di quanto drammatici siano stati tali eventi per ciascuna di esse, non solo dal punto di vista emotivo ma anche pratico.
  Ci tiene a ringraziare la relatrice per la relazione svolta e per la disponibilità a svolgere un comune lavoro che è sicura si potrà svolgere insieme alle opposizioni su questo importante tema. Un indennizzo non riporta in vita le vittime, non può esserci alcun risarcimento per quelle morti, ma è giusto che lo Stato, prendendo coscienza della drammaticità di tali eventi, se ne faccia carico corrispondendo una somma di denaro a ciascuna famiglia al cui interno ci sia stata una vittima per il terremoto.
  All'indomani della morte, per le famiglie inizia un percorso complicato, che si deve svolgere nelle sedi giudiziarie, per mettere in campo una tutela a cui spesso le famiglie rinunciano a causa degli alti costi che essa comporta. Fa presente, infatti, che a seguito del tragico evento Pag. 102occorso a L'Aquila, molte famiglie, non essendo in grado economicamente di sostenere le spese, non hanno neanche intrapreso la via giudiziaria.
  Nella proposta di legge si prevede quindi un intervento a favore dei familiari delle vittime dei terremoti del 2009 nonché del 2016 e 2017, quelli nei quali la perdita di vite umane ha assunto un valore storico sia per il numero delle vittime sia per la fragilità dei territori, che ha colpito l'immaginario di tutto il mondo.
  Apprezza la soluzione che, attraverso uno specifico emendamento, il Governo ha messo in campo per la tragedia di Rigopiano, con la quale si è prevista una tutela anche per chi ha subito lesioni gravi e gravissime, tutela non prevista dalla proposta di legge a propria firma, che ritiene pertanto opportuno modificare nella direzione indicata dal Governo per l'evento di Rigopiano.
  Ricorda di aver presentato un'analoga proposta di legge anche nella scorsa legislatura, che tuttavia non è giunta all'approvazione per le vicende politiche occorse al tempo. Saluta con favore la presentazione di proposte di legge sul medesimo tema anche da parte di altri gruppi, come quella annunciata dalla collega relatrice, che arricchiscono la discussione sottolineando che tale tema non appartiene a nessun gruppo politico ma all'intera collettività.
  Quello occorso a L'Aquila e nel Centro Italia è un dramma umano, oltre che storico, su cui è opportuno che il Parlamento dia un segnale forte, che è sicura le famiglie apprezzeranno molto.
  In conclusione, si augura che la proposta possa essere approvata in tempi brevi, auspicabilmente entro la fine dell'anno, e che in tale lasso di tempo la Commissione possa svolgere le audizioni delle associazioni che in questi anni hanno sostenuto le famiglie delle vittime, nonché degli enti locali interessati.

  Paolo TRANCASSINI (FdI) condivide il contenuto della proposta di legge all'esame della Commissione, anche se riterrebbe preferibile che il Parlamento approvasse una disposizione che in via generale con la quale assicurare un risarcimento alle vittime di eventi naturali catastrofici, piuttosto che dare risposte puntuali in riferimento a specifici fatti occorsi. Ritiene infatti un paradosso che, qualora il crollo di una abitazione provocasse la morte di una persona, l'ordinamento assicura la ricostruzione dell'abitazione ma non il risarcimento ai familiari della vittima. In tal senso ricorda la proposta di legge presentata dal proprio gruppo che ha ad oggetto più in generale il tema delle emergenze, che a suo giudizio può dare risposte più efficaci in tali situazioni.
  Concorda con l'esigenza manifestata dalla collega Pezzopane che si proceda rapidamente all'approvazione della legge, mentre dissente con quanto affermato dalla relatrice in ordine alla tempestività e all'efficacia con la quale il Governo ha affrontato la tematica all'esame della Commissione, facendo presente al riguardo che due emendamenti presentati da lui un ben tre occasioni, la prima delle quali a giugno dello scorso anno, sono stati sistematicamente ignorati da Governo e maggioranza.
  Esprimendo apprezzamento per il cambio di rotta che il Governo sta manifestando su questo delicato tema, apprezzerebbe da parte sua una presa d'atto della superficialità del comportamento tenuto.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.15.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 30 luglio 2019. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO.

  La seduta comincia alle 13.20.

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DL 59/2019 – Misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico sinfoniche, di sostegno del settore del cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020.
C. 2019 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla VII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che, essendo previsto che l'Assemblea ne inizi l'esame domani pomeriggio, la Commissione di merito ha chiesto di ricevere i pareri entro la giornata odierna o, comunque, non oltre l'inizio della seduta antimeridiana dell'Aula di domani.
  Dà la parola al relatore on. Ricciardi, per lo svolgimento della relazione introduttiva.

  Riccardo RICCIARDI (M5S), relatore, in qualità di relatore, riferisce alla Commissione sul disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 59 del 2019, ai fini dell'espressione del parere sulle parti di competenza della Commissione.
  Il testo originario, composto di 6 articoli, riguarda il personale delle fondazioni lirico-sinfoniche, il sostegno al settore del cinema e dell'audiovisivo, il finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali, lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020.
  Durante l'esame al Senato, sono stati inseriti ulteriori 3 articoli, riguardanti, rispettivamente, il credito di imposta per investimenti pubblicitari nel settore editoriale, televisivo e radiofonico, l'adeguamento antincendio negli edifici scolastici e negli asili nido, gli Istituti superiori musicali e le Accademie di belle arti non statali.
  Con riferimento al contenuto originario del provvedimento, richiama l'attenzione della Commissione sull'articolo 5 del provvedimento.
  Tale norma autorizza Roma Capitale a nominare un commissario straordinario cui affidare l'espletamento delle procedure dirette alla realizzazione di lavori e all'acquisizione di servizi e forniture per eventi connessi allo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020 da realizzare a Roma, che è una delle dodici città selezionate per ospitare le partite.
  Lo scopo della disposizione è evidentemente quello di accelerare le procedure, individuando una struttura che, sostituendosi agli organi del Comune, svolga in via esclusiva la funzione di stazione appaltante, potendo derogare a norme nazionali, secondo un modello già di recente adottato per le Universiadi 2019.
  A differenza di quanto avvenuto per l'Universiade 2019 – in cui il commissario era individuato dalla legge o da un DPCM emanato di intesa con il Presidente della regione Campania – il comma 1 attribuisce direttamente all'Amministrazione capitolina la facoltà di nominare con proprio atto il Commissario, al fine esplicito di garantire l'integrità e la tutela del patrimonio storico, artistico e culturale della città di Roma e assicurare la tempestività degli interventi. È stata già data notizia della firma dell'ordinanza di nomina dell'attuale assessore al Comune di Roma, Daniele Frongia, a Commissario straordinario per la manifestazione Uefa Euro 2020.
  Al Commissario è conferito il compito di provvedere in via esclusiva all'espletamento delle procedure dirette alla realizzazione di lavori e all'acquisizione di servizi e forniture, inerenti la manifestazione UEFA Euro 2020, anche per eventi strettamente connessi allo svolgimento della manifestazione sportiva.
  Il comma 2 specifica che il commissario svolge le funzioni di stazione appaltante e che non spettano al commissario compensi, gettoni di presenza, rimborsi spese o altri emolumenti comunque denominati.
  Il comma 3 consente al commissario di predisporre ed approvare il piano degli interventi, nonché di operare le riduzioni dei termini per le diverse procedure che Pag. 104verranno espletate. Si tratta, in particolare, dei termini riferiti alle procedure aperte (articolo 60), ristrette (articolo 61), competitive con negoziazione (articolo 62 del codice), nonché dei termini in materia di disponibilità elettronica dei documenti di gara (articolo 74) e altri termini da fissare di volta in volta (articolo 79).
  È inoltre facoltà del commissario ridurre fino ad un terzo i termini stabiliti da una serie di disposizioni del Codice dei contratti pubblici e ridurre fino a dieci giorni il termine che – in materia di fasi delle procedure di affidamento – sospende la stipula del contratto di affidamento in caso di proposizione di contenziosi, in conformità alla direttiva 2007/66/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente il miglioramento dell'efficacia delle procedure di ricorso in materia d'aggiudicazione degli appalti pubblici.
  È altresì riconosciuta quale facoltà del commissario fare ricorso alla procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara, nei casi ammessi dal codice.
  Il comma 4 prevede che il Commissario trasmetta il piano degli interventi al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dei beni e delle attività culturali, al Ministro delle infrastrutture e all'Autorità di governo competente in materia di sport, funzione attualmente rivestita dal sottosegretario di stato Giorgetti.
  Per l'approvazione dei progetti degli interventi previsti nel piano, il Commissario procede alla convocazione delle Conferenze dei servizi previsti dalla vigente normativa e applica – laddove compatibili – le disposizioni a suo tempo emanate per lo svolgimento degli eventi di sci alpino di Cortina d'Ampezzo 2020 e 2012, che rendono più efficace la fase di approvazione degli atti.
  Di interesse per la Commissione è anche l'articolo 4-bis, introdotto al Senato.
  La norma differisce al 31 dicembre 2019 (dal 31 dicembre 2018) il termine di adeguamento delle strutture adibite a servizi scolastici e ad asili nido alla normativa antincendio, nei casi in cui a ciò non si sia già proceduto.
  Con riguardo alle strutture scolastiche, il termine originariamente previsto per l'adeguamento alla normativa in materia di prevenzione degli incendi scadeva il 31 dicembre 2015 (articolo 10-bis del decreto-legge 104/2013). Poi è slittato al 31 dicembre 2016 e quindi è stato ulteriormente prorogato.
  L'articolo in esame proroga al 31 dicembre 2019 anche il termine di adeguamento della normativa antincendio per edifici e locali adibiti ad asili nido, inizialmente fissato al 31 dicembre 2017 e successivamente, al 31 dicembre 2018 dall'articolo 6, comma 3-ter, del decreto-legge 91/2018.
  Gli adempimenti oggetto di proroga concernono le caratteristiche costruttive degli asili nido esistenti con più di 30 persone presenti (riguardo a separazioni e comunicazioni, resistenza al fuoco, scale, numero di uscite ed altre disposizioni).
  Restano invece fermi i termini indicati per altri adempimenti previsti dalla normativa in essere e, in particolare, dall'articolo 6, comma 1, del decreto del Ministro dell'Interno 16 luglio 2014.
  Con riguardo alle due tipologie di strutture prese in considerazione dall'articolo in commento, si ricorda che, di recente, è stato adottato il decreto del Ministro dell'Interno 21 marzo 2018, concernente l'applicazione della normativa antincendio agli edifici e ai locali adibiti a scuole di qualsiasi tipo, ordine e grado, nonché agli edifici e ai locali adibiti ad asili nido.
  Formula quindi una proposta di parere (vedi allegato 3).

  La seduta, sospesa alle 13.25, è ripresa alle 13.30.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 3).

  La seduta termina alle 13.30.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 30 luglio 2019. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO.

  La seduta comincia alle 13.30.

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Proposta di nomina del dottor Emanuele Mauri a presidente del Consorzio dell'Adda.
Nomina n. 25.
(Esame, ai sensi del comma 4, dell'articolo 143 del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina in titolo.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, comunica che la Commissione è chiamata a rendere il parere entro il 5 agosto 2019. Ricorda inoltre che, nella riunione dell'Ufficio di presidenza del 24 luglio, è stato convenuto di procedere all'audizione informale del soggetto designato, ai sensi del parere della Giunta per il Regolamento del 26 giugno 2013 e che l'audizione avverrà nella giornata odierna.

  Ugo PAROLO (Lega), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere – ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento – sulla proposta di nomina del dottor Emanuele Mauri a presidente del Consorzio dell'Adda.
  Il Consorzio, sulla base del regio decreto n. 2010 del 1938, provvede alla costruzione, manutenzione ed esercizio dell'opera regolatrice del Lago di Como (diga di Olginate – Lecco) nonché alla ripartizione dei deflussi fra le utenze irrigue ed idroelettriche consorziate.
  Esso è stato confermato ente pubblico non economico, vigilato dal ministero dei Lavori pubblici (ora Ministero dell'Ambiente) con il decreto del Presidente della Repubblica n. 532 del 1978 in attuazione della legge n. 70 del 1975.
  Lo Statuto del Consorzio, approvato con decreto del Ministro dell'Ambiente dell'8 novembre 2011, definisce la platea dei soggetti che fanno obbligatoriamente pare del Consorzio, che comprende sia soggetti privati che enti pubblici.
  Ai sensi dello Statuto, gli organi amministrativi del Consorzio sono il Presidente, il Direttore, il Consiglio di Amministrazione, l'Assemblea degli utenti, l'Assemblea Generale e il Collegio dei Revisori dei Conti.
  Al Presidente, nominato con decreto del Ministro dell'Ambiente, spettano le funzioni indicate nell'articolo 11 dello statuto medesimo.
  Ciò premesso, e valutata la delicatezza delle funzioni attribuite al Consorzio dell'Adda, ritiene che la designazione del dottor Mauri a Presidente dell'ente sia pienamente condivisibile alla luce del curriculum, dal quale risulta la indiscutibile competenza del designato nel settore gestionale e che, in ogni caso, verrà ascoltato a breve dalla Commissione anche al fine di poterne meglio valutare i requisiti. Evidenzia che dal curriculum del candidato emergono i suoi molteplici incarichi in consigli di amministrazione di enti pubblici, nonché la sua formazione giuridica.
  Invita quindi la Commissione ad esprimere un parere favorevole sulla proposta di nomina in questione.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.40.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 30 luglio 2019.

Audizione del dottor Emanuele Mauri, nell'ambito dell'esame della proposta di nomina a presidente del Consorzio dell'Adda (nomina n. 25).

  L'audizione si è svolta dalle 13.40 alle 14.

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