CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 29 luglio 2019
229.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 3

SEDE REFERENTE

  Lunedì 29 luglio 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. — Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Gianluca Vacca.

  La seduta comincia alle 13.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Luigi GALLO, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

DL 59/2019: Misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico sinfoniche, di sostegno del settore del cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020.
C. 2019 Governo, approvato, con modificazioni, dal Senato.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Luigi GALLO, presidente, ricorda che, secondo quanto convenuto nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, la seduta odierna è dedicata all'esame preliminare del provvedimento. Ricorda, quindi, che il termine per la presentazione di emendamenti è fissato alle ore 17 di oggi, avvertendo che, ai sensi del comma 7 dell'articolo 96-bis del regolamento, non sono ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto del decreto-legge. Ricorda, infine, che la discussione del provvedimento in Assemblea è programmata a cominciare dal pomeriggio di mercoledì 31 luglio 2019 e che, pertanto, la Commissione dovrà concludere i suoi lavori al più tardi entro le ore 15 di mercoledì.

  Alessandra CARBONARO (M5S), relatrice, riferisce che l'importante decreto-legge all'esame della Commissione era inizialmente composto da sei articoli, diventati poi nove a seguito delle modifiche apportate al provvedimento dal Senato.
  Precisa che nella sua formulazione originaria, il decreto recava misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico-sinfoniche, di sostegno del settore del Pag. 4cinema e dell'audiovisivo, di finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020. A tali argomenti se ne sono aggiunti, a seguito dell'esame del Senato, altri, riguardanti, fra l'altro, l'adeguamento alla normativa antincendio degli edifici scolastici e degli asili nido e gli incentivi fiscali per gli investimenti pubblicitari incrementali su quotidiani, periodici ed emittenti televisive e radiofoniche locali.
  In particolare, l'articolo 1 reca disposizioni inerenti le piante organiche e i rapporti di lavoro nell'ambito delle fondazioni lirico-sinfoniche e, limitatamente ai rapporti di lavoro a tempo determinato, a seguito delle modifiche apportate dal Senato, di altri soggetti. La relazione illustrativa all'A.S. 1374 ricordava che l'intervento è necessario e urgente a seguito della sentenza resa dalla Corte di giustizia dell'Unione europea nel mese di ottobre 2018, nella quale è stata eccepita l'assenza, a livello nazionale, di norme intese a sanzionare il ricorso abusivo, da parte delle fondazioni lirico-sinfoniche, a una successione di contratti a tempo determinato. Nello specifico, riconosce alle fondazioni lirico-sinfoniche, nonché ai teatri di tradizione e ai soggetti finanziati dal Fondo unico per lo spettacolo che utilizzano il CCNL delle medesime fondazioni, la possibilità di stipulare uno o più contratti di lavoro a tempo determinato a condizione che esistano esigenze contingenti o temporanee, la durata complessiva non sia superiore, a decorrere dal 1o luglio 2019, a 36 mesi e si ricorra all'atto scritto. In caso di superamento del termine di 36 mesi, il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno. Per il reclutamento di personale a tempo indeterminato delle (sole) fondazioni lirico-sinfoniche, dispone che le stesse ricorrono ad apposite procedure selettive pubbliche, secondo criteri e modalità stabiliti da ciascuna, nel rispetto, fra l'altro, dei princìpi di trasparenza, pubblicità e imparzialità. I contratti di lavoro stipulati non rispettando tale disciplina sono nulli, fermo restando il diritto dei lavoratori alla retribuzione. Sulla validità dei provvedimenti e delle procedure di reclutamento del personale è competente il giudice ordinario. Introduce, altresì, una disciplina transitoria, finalizzata, anzitutto, all'assunzione con precedenza – comunque, dopo le assunzioni derivanti dalle procedure selettive in corso alla data di entrata in vigore del decreto-legge – dei vincitori nell'ambito di graduatorie in corso di validità, nonché, fino al 31 dicembre 2021, all'assunzione, in misura pari al 70 per cento dei posti disponibili, mediante procedure selettive riservate, di personale che abbia maturato esperienza professionale presso le fondazioni – nei termini indicati – con rapporti di lavoro a tempo determinato. Sempre fino al 31 dicembre 2021, le fondazioni possono altresì avviare, per i residui posti disponibili, procedure selettive per titoli ed esami, finalizzate a valorizzare, con apposito punteggio, l'esperienza professionale maturata in virtù di precedenti rapporti di lavoro presso le stesse. Infine, ridisciplina la procedura per la definizione della dotazione organica delle stesse fondazioni, in particolare prevedendo l'adozione, con decreto interministeriale, di uno schema tipo, sulla base del quale ogni fondazione elabora una proposta. La proposta è approvata con decreto interministeriale previo parere – per le fondazioni che hanno presentato il piano di risanamento – del commissario straordinario.
  L'articolo 2 autorizza la spesa di euro 15.410.145 per il 2019 per assicurare lo svolgimento dei servizi generali di supporto alle attività del MIBAC e delle sue strutture periferiche e di euro 19.400.000 per ciascuno degli anni 2019 e 2020 al fine di incrementare la quota degli utili derivanti dai giochi del lotto riservata al MIBAC per il recupero e la conservazione dei beni culturali, archeologici, storici, artistici, archivistici e librari, nonché per interventi di restauro paesaggistico e per attività culturali. Ai relativi oneri si provvede mediante corrispondente riduzione, rispettivamente, del Fondo speciale di parte corrente e del Fondo speciale di Pag. 5parte capitale, di cui alle Tab. A e B della legge di bilancio 2019, utilizzando gli accantonamenti relativi al MIBAC.
  L'articolo 3, commi 1 e 2, interviene sulla disciplina per la promozione delle opere europee ed italiane, modificando gli obblighi di programmazione e di investimento da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi lineari e non lineari e, in particolare, abbassando le quote di progressivo incremento precedentemente previste. Inoltre, proroga l'applicazione della nuova disciplina (dal 1o luglio 2019) al 1o gennaio 2020. La relazione illustrativa all'A.S. 1374 evidenziava che le modifiche – che tengono conto di un intenso lavoro di consultazione con le associazioni di categoria dei produttori audiovisivi e cinematografici, con le emittenti televisive nazionali e con i più importanti fornitori di servizi di media audiovisivi non lineari (ovvero, a richiesta) – intendono rendere più funzionali le modalità di promozione delle opere italiane ed europee da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi. La medesima relazione sottolineava, infatti, che gli obblighi di investimento e programmazione previsti dal decreto legislativo n. 177 del 2005 apparivano, in alcuni casi, limitativi della libertà imprenditoriale degli operatori. Inoltre, ricordava che non erano stati emanati alcuni provvedimenti attuativi previsti dalla normativa previgente, tra cui quello relativo alle opere di espressione originale italiana, la cui mancanza avrebbe determinato, dal 1o luglio, un quadro giuridico incerto.
  L'articolo 3, comma 3, ridisciplina la composizione della Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche, in particolare riducendo (da 50) a 49 i membri complessivi, di cui 1 con funzioni di Presidente, e introducendo elementi di maggiore flessibilità nella composizione dei gruppi di soggetti che devono essere rappresentati nella stessa Commissione. Ciò, al fine di superare alcune difficoltà incontrate nella costituzione della Commissione con riferimento alla professionalità dei sociologi.
  L'articolo 3, comma 4, aumenta da 5 a 15 il numero degli esperti chiamati a valutare le richieste di accesso ai contributi selettivi previsti per opere cinematografiche e audiovisive e prevede che siano gli stessi esperti ad attribuire anche i contributi per attività e iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva, specificando anche i parametri per la valutazione di queste ultime. Inoltre, dispone che, nel ripartire il Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo, la quota da destinare ai medesimi contributi – fatta eccezione, ora, per le risorse da assegnare all'Istituto Luce-Cinecittà srl, alla Fondazione «La Biennale di Venezia», alla Fondazione Centro sperimentale di cinematografia e ad altre fondazioni – deve essere compresa tra il 10 per cento e il 15 per cento (e non più tra il 15 per cento e il 18 per cento, comprese le risorse destinate ai beneficiari ora esclusi dal computo).
  L'articolo 3, comma 4-bis, inserisce i prodotti dell'editoria audiovisiva fra quelli che possono essere acquistati dai soggetti che compiono 18 anni nel 2019 tramite la c.d. Card cultura.
  L'articolo 3, comma 4-ter, prevede che l'installazione di sistemi di videosorveglianza all'interno di una sala destinata al pubblico spettacolo, da parte del concessionario o del direttore del luogo di pubblico spettacolo, al fine di individuare chi abusivamente registra, in tutto o in parte, un'opera cinematografica o audiovisiva, deve essere autorizzata dal Garante per la protezione dei dati personali e può essere concessa solo al fine indicato. Dell'esistenza di un sistema di videosorveglianza devono essere dati avviso e comunicazione adeguata agli utenti. I dati acquisiti con il sistema di videosorveglianza sono criptati e conservati per un periodo massimo di 30 giorni decorrenti dalla data di registrazione. Decorso tale periodo, gli stessi devono essere distrutti. L'accesso alle registrazioni è vietato, salva la loro acquisizione su iniziativa della polizia giudiziaria o del pubblico ministero.
  L'articolo 3-bis modifica la disciplina degli incentivi fiscali agli investimenti pubblicitari incrementali su quotidiani, periodici e sulle emittenti televisive e radiofoniche Pag. 6locali disponendo che, a decorrere dal 2019, lo stesso sia pari al 75 per cento del valore incrementale degli investimenti effettuati. Dispone, altresì, che, sempre a decorrere dal 2019, alla copertura degli oneri si provvede mediante utilizzo delle risorse del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, nel limite complessivo determinato annualmente con il DPCM che stabilisce i criteri per la ripartizione delle risorse del Fondo fra la Presidenza del Consiglio e il Ministero per lo sviluppo economico, per gli interventi di rispettiva competenza. Il medesimo DPCM deve essere adottato entro il 31 marzo di ciascun anno. Quanto alle modalità di attuazione, prevede, in particolare, che, per l'anno 2019, le comunicazioni per l'accesso al credito d'imposta sono presentate dal 1o al 31 ottobre.
  L'articolo 4 esclude lo spettacolo viaggiante dall'applicazione della normativa – introdotta nell'ambito delle misure di contrasto alla vendita di titoli di accesso ad attività di spettacolo effettuata da soggetti diversi dai titolari dei sistemi di emissione dei biglietti (il cosiddetto secondary ticketing) – in base alla quale, dal 1o luglio 2019, i biglietti di accesso ad attività di spettacolo che si svolgono in impianti con capienza superiore a 5.000 spettatori sono nominali.
  L'articolo 4-bis differisce (dal 31 dicembre 2018) al 31 dicembre 2019 il termine di adeguamento delle strutture adibite a servizi scolastici e ad asili nido alla normativa antincendio, nei casi in cui a ciò non si sia già proceduto.
  L'articolo 5 prevede la possibilità per Roma Capitale di nominare un commissario straordinario preposto alla realizzazione degli interventi necessari per assicurare lo svolgimento del campionato europeo di calcio del 2020 a Roma. In particolare, il commissario provvede all'espletamento delle procedure dirette alla realizzazione di lavori e all'acquisizione di servizi e forniture, svolge funzioni di stazione appaltante, predispone e approva il piano degli interventi.
  L'articolo 5-bis incrementa di euro 4 milioni le risorse da destinare nel 2019 alla statizzazione degli Istituti superiori musicali non statali e delle Accademie di belle arti non statali finanziati dagli enti locali, al fine di consentire allo Stato di assumere l'onere delle situazioni debitorie pregresse delle stesse Istituzioni, nel caso di enti locali per i quali sia stato dichiarato il dissesto finanziario fra il 2 gennaio 2018 e il 31 marzo 2018. Le stesse risorse sono attribuite su richiesta dell'Istituzione interessata e previa verifica da parte del MIUR. Dispone, inoltre, in ordine alla assegnazione delle risorse per il 2019 prima del perfezionamento della domanda di statizzazione.

  Federico MOLLICONE (FDI) premette che non è contrario a tutte le norme del provvedimento in esame e che, anzi, ne condivide diverse, in particolare quelle che vanno nella stessa direzione di iniziative da tempo sostenute dal gruppo di Fratelli d'Italia, che avrebbe anzi il diritto di rivendicarne la paternità, come quelle sugli incentivi fiscali per gli investimenti nel settore dell'editoria online e della radiotelevisione, che erano giacenti da diverse legislature e che il suo gruppo aveva fatto oggetto di proposte di legge, emendamenti e ordini del giorno. Accoglie pertanto con soddisfazione l'inserimento nel decreto-legge della misura di cui all'articolo 3-bis. Rileva, tuttavia, che il decreto non destina specifiche risorse alla copertura degli incentivi fiscali, ma stabilisce di utilizzare a tal fine quelle rinvenibili nel Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione e rinvia ad un decreto del Presidente del Consiglio la concreta determinazione dell'ammontare da destinare a questa finalità.
  Concorda poi sull'inserimento, all'articolo 3, comma 4-bis, dei prodotti dell'editoria audiovisiva tra quelli che possono essere acquistati tramite la carta cultura assegnata ai diciottenni, rivendicando la paternità anche di tale iniziativa e ricordando che egli stesso l'aveva avanzata in sede di esame delle proposte di legge in materia di promozione della lettura (C. 478 e abbinate). Pag. 7
  Ciò premesso, trova che il decreto-legge metta insieme misure troppo diverse tra loro, che sarebbe stato meglio discutere analiticamente.
  Particolarmente discutibili, a suo avviso, sono le misure previste per le Fondazioni lirico-sinfoniche. Premesso di non condividere la visione – a suo parere meramente gestionale ed economicista – che il ministro Bonisoli ha dei problemi del settore della lirica e della danza, già penalizzato peraltro da una costante riduzione dei finanziamenti, oltre che da sovrintendenze non sempre all'altezza: si riferisce, in particolare, a quelle di Roma e di Firenze. Invece di promuovere investimenti per il rilancio di un settore dell'eccellenza italiana, si è scelto di definanziare progetti, con la conseguenza di provocare la cessazione di diversi corpi di ballo e di aggravare il precariato. Si unisce quindi all'appello di Carla Fracci e di Luciano Cannito, che hanno invocato il sostegno delle istituzioni al balletto italiano, ricco di talenti straordinari che sono costretti ad andare all'estero per poter lavorare. A suo avviso le difficoltà finanziarie del settore dovrebbero essere fronteggiate attraverso risparmi di spesa e un migliore sfruttamento economico degli allestimenti scenografici. In generale, per affrontare le complesse questioni del settore, occorre una visione d'insieme e di lungo respiro.
  Per quanto concerne il settore audiovisivo, condivide nelle linee generali le misure del provvedimento, anche se reputa necessario qualche intervento migliorativo, soprattutto per rilanciare le piccole realtà e sostenere il mercato digitale italiano e per stimolare l'aggregazione dei diversi centri di produzione, in vista della nascita di un brand italiano unico per la produzione di fiction in grado di competere sul mercato internazionale. Ritiene inoltre senz'altro necessario il rilancio di Cinecittà e del Festival del Cinema di Roma.
  Rivolgendosi, infine, al sottosegretario Vacca, lo invita a farsi parte attiva affinché, come promesso in più occasioni in sede pubblica dal ministro Bonisoli, gli ammortizzatori per le categorie sociali escluse dal FUS vengano effettivamente finanziati. Ricorda, poi, a proposito del FUS, che ben trentadue realtà ricevono finanziamenti decisamente esigui a fronte di poche che ne ricevono di consistenti. Occorre che il ministro mantenga le promesse che fa in sede pubblica. Analogo discorso si potrebbe fare per le attività circensi, che il ministro ha pubblicamente esaltato, salvo poi definanziarle, per iniziativa, a suo avviso, di lobby legate alle associazioni animaliste. Ritiene che questa condotta – prendere impegni pubblici e poi non mantenerli – mini la credibilità del Governo: un Governo che, anziché «del cambiamento», dovrebbe essere definito «del cambiamento di personalità».
  Conclude dichiarando che il suo gruppo, come sempre, non ha posizioni pregiudizialmente contrarie al Governo in carica e si riserva di valutare le proposte volta per volta, senza temere di approvare apertamente quelle che reputa condivisibili. Si augura che la maggioranza abbia la stessa posizione di apertura a un confronto sulle singole questioni affrontate dal decreto.

  Nicola ACUNZO (M5S) ritiene alquanto inopportuno che in una Commissione parlamentare e si usino espressioni inappropriate come quelle utilizzate or ora dal deputato Mollicone per riferirsi al Governo. Sottolinea, quindi, che il lavoro della Commissione è rivolto in primo luogo ai giovani, ai quali si devono trasmettere messaggi sani, improntati ad un dialogo costruttivo e rispettoso. Passando al provvedimento in esame, trova che esso sia ben concepito e strutturato. Tuttavia, a suo avviso, alcune norme potrebbero essere riviste al fine del raggiungimento di un migliore equilibrio complessivo: pensa innanzitutto a quelle che intervengono sugli obblighi di programmazione e di investimento da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi. Sottolinea che sarebbe opportuno che coloro che ricevono finanziamenti in tale settore promuovessero iniziative per diffondere innanzitutto tra i giovani, nelle scuole, una cultura dell'audiovisivo, inteso come nuovo Pag. 8linguaggio. Suggerisce quindi al Governo di verificare le competenze degli studenti in campo audiovisivo e di avviare per loro un percorso formativo avente ad oggetto la realizzazione di cortometraggi sulle problematiche giovanili.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD) manifesta una generale preoccupazione per il contenuto del provvedimento, dichiarando la contrarietà del suo gruppo ad alcune misure in particolare.
  In materia di piante organiche, osserva che la loro definizione resta sospesa per quelle fondazioni che, in presenza di difficoltà finanziarie, non abbiano potuto presentare un piano di risanamento. Non è chiaro, però, come si debba risolvere il problema sottostante: se attraverso un intervento sul personale o sulle produzioni.
  In merito, invece, alla revisione della disciplina in materia di promozione delle opere europee e italiane e all'abbassamento delle quote di progressivo incremento degli obblighi di programmazione, rileva che la disciplina che ora viene rivista costituiva il risultato di un intenso lavoro e di una battaglia non facile e che gli equilibri raggiunti avrebbero dovuto essere soppesati con attenzione prima di essere modificati. Ritiene in particolare che il provvedimento segni un passo indietro in termini di aiuti alla produzione italiana, le cui opere, se non adeguatamente difese, rischiano di essere marginalizzate nella programmazione e relegate nel mese di agosto o in orari di basso ascolto. Ritiene un errore che misure importanti vengano abbandonate prima ancora di essere messe alla prova.
  Non condivide, poi, l'abbassamento della quota del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo da destinare ai contributi selettivi per opere cinematografiche e audiovisive. Ricorda, in proposito, che essa era stata definita a seguito di un generale consenso sul progressivo abbandono del sistema dei «contributi a pioggia» e sulla necessità di privilegiare una contribuzione mirata ad opere di qualità.
  Infine, in merito alla proroga del termine per l'adeguamento alla normativa antincendio delle strutture scolastiche e degli asili nido, rileva come essa non sia funzionale ad assicurare la tempestività degli interventi necessari, in quanto è prevedibile che gli enti locali non rispetteranno neanche la nuova scadenza.

  Alessandro FUSACCHIA (MISTO-+E-CD), dopo aver premesso che un provvedimento di così ampia portata richiederebbe un'analisi specifica per ogni misura, si limita ad osservare che, a suo avviso, la Commissione dovrebbe tenere presenti, in generale, due obiettivi di fondo: la promozione della cultura tra i giovani, e quindi a cominciare dalle scuole, e all'estero: questo perché è inutile intervenire soltanto sul lato dell'offerta culturale, se poi non si stimola adeguatamente la domanda. Invita, quindi, la maggioranza e il Governo a studiare iniziative tese a favorire la diffusione dell'amore per la cultura nelle scuole e all'estero e a sostenere a livello internazionale il ruolo italiano nel mondo della cultura. Concorda poi con la deputata Piccoli Nardelli in merito alla scarsa efficacia della proroga del termine per l'adeguamento degli edifici scolastici alla normativa antincendio. Ritiene, infatti, che le proroghe, quando sono continuamente reiterate, difficilmente vengono prese sul serio: meglio allora sarebbe fare una valutazione ad ampio raggio e un'attenta programmazione con scadenze fisse.

  Michele NITTI (M5S) ritiene che le misure recate dal provvedimento in esame non siano la panacea per i tanti mali che affliggono le fondazioni lirico-sinfoniche, ma reputa che la loro adozione fosse necessaria e non più procrastinabile, specialmente in prossimità dell'abbattimento della scure rappresentata dalla «legge Bray», che prevede la liquidazione coatta delle Fondazioni che non riusciranno a rispettare il piano di risanamento entro il mese di dicembre 2019. Ritiene comunque meritorio che il decreto in esame affronti, per la prima volta in modo non emergenziale, Pag. 9le molte questioni aperte relative ai lavoratori del settore. È dell'avviso che l'origine della precarizzazione dei lavoratori del settore vada ravvisata nel Jobs Act, i cui effetti il decreto in esame cerca di contrastare anche attraverso la revisione delle piante organiche, che sono sottodimensionate e impongono quindi il ricorso a lavoratori assunti a tempo determinato. Ricorda che ci sono precari con 19 anni di lavoro all'attivo: una situazione inaccettabile. È consapevole della necessità di verificare la sostenibilità economico-finanziaria di un piano di assunzioni, ma sottolinea che, nel caso delle fondazioni lirico-sinfoniche, le riduzioni di risorse devono incidere sulle spese organizzative e accessorie, non sul personale e sulla programmazione artistica.

  Luigi GALLO, presidente, intervenendo in merito alla proroga, prevista dall'articolo 4-bis, del termine per l'adeguamento delle scuole e degli asili alla normativa antincendio, ricorda che si tratta di una misura fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle, in favore della quale, nel mese di febbraio, è stato stanziato un finanziamento di 114 milioni di euro. Concordando con il deputato Fusacchia relativamente al fatto che la continua reiterazione delle proroghe vanifica la norma, suggerisce di prevedere in futuro proroghe mirate in favore dei soli enti locali che mostrino di essersi concretamente adoperati per le finalità della legge e che abbiano incontrato oggettive difficoltà. Conclude evidenziando la necessità di verificare che i Comuni non abbiano destinato ad altre finalità le risorse assegnate, senza procedere all'adeguamento alla normativa antincendio.

  Il sottosegretario Gianluca VACCA ritiene che il suggerimento del presidente sia meritevole di attenzione e si riserva di riferire al riguardo al dicastero competente. Rileva quindi che il dibattito ha senz'altro offerto spunti interessanti e vivaci, anche se, a volte, coloriti, e assicura che nell'azione del Governo non vi è alcuna «schizofrenia». Ricorda poi che, al fine di coinvolgere gli studenti nel settore dell'audiovisivo, quest'anno il 50 per cento dei proventi previsti per il progetto inizialmente denominato «S'illumina» – introdotto dalla legge di stabilità 2016 – saranno destinati alla promozione, nelle scuole, di iniziative concernenti il settore del cinema e dell'audiovisivo.

  Luigi GALLO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.

Pag. 10