CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 luglio 2019
226.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 140

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 23 luglio 2019. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE.

  La seduta comincia alle 14.10.

DL 61/2019: Misure urgenti in materia di miglioramento dei saldi di finanza pubblica.
C. 2000 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Paolo TIRAMANI (Lega) relatore, fa presente che il decreto-legge in esame, sul quale la XII Commissione è chiamata ad esprimere il parere di competenza alla V Commissione (Bilancio), si compone di un solo articolo oltre a quello sull'entrata in vigore e reca alcune modifiche di disposizioni finanziarie contenute nella legge n. 145 del 2018 (legge di bilancio per il 2019) e nel decreto-legge n. 4 del 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 26 del 2019. Tali modifiche sono volte in via principale a salvaguardare i risparmi per il 2019 derivanti dal minor utilizzo delle risorse iscritte nel bilancio dello Stato per l'attuazione delle disposizioni relative all'introduzione del Reddito di cittadinanza e delle misure in materia pensionistica definite dagli articoli 14 e 15 del medesimo decreto-legge n. 4 (cosiddetta «Quota 100»).
  A tal fine, il comma 1 dell'articolo 1 prevede che per l'anno 2019 i risparmi di spesa e le maggiori entrate derivanti dal suddetto minor utilizzo costituiscano economie di bilancio o siano versati all'entrata del bilancio dello Stato, al fine di essere destinati al miglioramento dei saldi di finanza pubblica. Il successivo comma 2 è volto a garantire che il miglioramento dei saldi di finanza pubblica per il 2019 (rispetto alle previsioni tendenziali) sia pari ad almeno 1,5 miliardi di euro, disponendo che, per il medesimo anno, le dotazioni del bilancio dello Stato, in termini di competenza e di cassa, siano accantonate e rese indisponibili per la gestione secondo le indicazioni di cui all'Allegato Pag. 1411. Con decreti del Ministro dell'economia e delle finanze, da comunicare alle Camere, gli accantonamenti di spesa, su richiesta dei Ministri interessati, possono essere rimodulati (rispetto alle indicazioni dell'Allegato) nell'ambito degli stati di previsione della spesa, ferma restando la neutralità degli effetti sui saldi di finanza pubblica.
  Evidenzia, quindi, che, per quanto riguarda lo stato di previsione del Ministero della salute, l'accantonamento è pari a 6.580.000 euro, inerenti alla missione Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (di cui 6.300.000 euro concernenti il programma Indirizzo politico e 280.000 euro il programma Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza).
  Il comma 3 dispone che – sulla base della rendicontazione degli oneri (di cui al comma 1) sostenuti, comunicata entro il 15 settembre 2019 dall'INPS al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell'economia e delle finanze, nonché della valutazione degli oneri in materia ancora da sostenere entro la fine del corrente anno – con delibera del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, gli accantonamenti di cui al comma 2 siano confermati o resi disponibili per l'esercizio in corso.
  Il comma 4 dispone l'abrogazione di alcune norme che consentivano – sia per il 2019 sia a regime – il riutilizzo delle eventuali economie di spesa verificatesi in sede di attuazione delle norme relative al Reddito di cittadinanza e di quelle in materia pensionistica, definite a valere sul «Fondo per la revisione del sistema pensionistico attraverso l'introduzione di ulteriori forme di pensionamento anticipato e misure per incentivare l'assunzione di lavoratori giovani» (anche queste ultime norme, come accennato, nella prima attuazione, sono state poste dal citato decreto-legge n. 4).
  Il comma 5 del presente articolo 1 reca la clausola contabile finale, mentre l'articolo 2 concerne l'entrata in vigore del decreto.
  Rileva, infine, che il provvedimento in oggetto non è stato modificato nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento.

  Elena CARNEVALI (PD) rileva che, pur recando il provvedimento in esame disposizioni di carattere tecnico-finanziario, esso assume comunque un notevole rilevo politico, apportando le correzioni necessarie a scongiurare l'avvio formale della procedura di infrazione che avrebbe avuto gravi ripercussioni per il Paese, riducendone per un lungo periodo i margini di manovra. Osserva che le risorse individuate con il provvedimento in oggetto testimoniano l'insuccesso dei provvedimenti simbolo dell'attuale maggioranza, a partire dalla cosiddetta «Quota 100». Per quanto riguarda il futuro, sottolinea che importanti organismi quali la Banca d'Italia e l'Ufficio parlamentare di bilancio prevedono una crescita del Pil vicina allo zero per l'anno in corso. Interrogandosi sulle prospettive per il 2020 e richiamando i contenuti della recente audizione della ministra della salute, Giulia Grillo, ribadisce l'esigenza che vi sia una garanzia totale da parte del Governo circa il rispetto dei previsti incrementi del Fondo sanitario nazionale a prescindere dalla congiuntura economica. Accanto ad adeguati livelli di finanziamento del sistema sanitario, richiama, come pilastro fondamentale di una incisiva politica sociale, quello del sostegno alle famiglie e alla natalità. In tale ambito, ricorda che la Commissione Affari sociali ha avviato l'esame di una proposta di legge presentata dal Partito democratico relativa all'assegno unico e alla dote unica (C. 687).

  Marialucia LOREFICE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.

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ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 23 luglio 2019. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE.

  La seduta comincia alle 14.20.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento di attuazione della direttiva 2012/39/UE che modifica la direttiva 2006/17/CE per quanto riguarda determinate prescrizioni tecniche relative agli esami effettuati su tessuti e cellule umani.
Atto n. 90.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 9 luglio 2019.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che nella seduta del 9 luglio scorso la relatrice, deputata Sportiello, ha svolto la relazione e che nelle sedute del 10 e del 17 luglio si è svolto un breve ciclo di audizioni informali al quale hanno partecipato rappresentanti del Centro nazionale trapianti, del Comitato nazionale per la bioetica e della Società italiana della riproduzione umana.
  Comunica, poi, che la V Commissione (Bilancio), ha trasmesso i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento.

  Elena CARNEVALI (PD) segnala che le audizioni svolte hanno consentito di acquisire importanti elementi da utilizzare in sede di formulazione del parere che la Commissione è chiamata ad esprimere. Nel rilevare che il provvedimento in esame rappresenta un atto dovuto dopo le modifiche intervenute in materia a seguito delle sentenze della Corte costituzionale, ribadisce la necessità di garantire l'accesso alla procreazione medicalmente assistita alle coppie che lo desiderino, assicurando elevati livelli di sicurezza.

  Gilda SPORTIELLO (M5S), relatrice, concorda con la deputata Carnevali sulla rilevanza del contributo offerto delle audizioni svolte, che hanno fornito elementi di indubbia utilità, anche con riferimento ai rilievi formulati nel parere del Consiglio di Stato. Ricorda, in ogni caso, che lo schema di regolamento interviene nell'ambito di un perimetro ben definito, di carattere tecnico, non affrontando il tema della procreazione medicalmente nel suo complesso.

  Marialucia LOREFICE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire e ricordando che la Commissione deve esprimere il parere entro il 25 luglio, invita la relatrice a predisporre una proposta di parere, da sottoporre informalmente agli altri membri della Commissione prima della seduta prevista per la giornata di domani, al fine di consentirne un'attenta valutazione. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.