CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 luglio 2019
226.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale
COMUNICATO
Pag. 171

  Martedì 23 luglio 2019. — Presidenza del presidente Sergio PUGLIA.

  La seduta comincia alle 11.39.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Il PRESIDENTE avverte che della seduta odierna verrà redatto il resoconto sommario ed il resoconto stenografico e che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo, con contestuale registrazione audio, e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.

  I lavori della Commissione, che saranno oggetto di registrazione, potranno essere quindi seguiti – dall'esterno – sulla web TV della Camera.
  Non essendovi osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.

PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito dell'indagine conoscitiva sulle politiche di investimento e spesa dei fondi pensione e delle casse professionali.
Audizione del Presidente e del Presidente del collegio sindacale dell'Ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri (ENPAM).

  Prosegue l'indagine conoscitiva, sospesa nella seduta del 9 luglio.

  Il PRESIDENTE ringrazia il dottor Oliveti e il dottor Benedetto per la loro disponibilità a partecipare ai lavori della Commissione.
  Ricorda che i rappresentanti dell'Ente nazionale di previdenza ed assistenza dei medici e degli odontoiatri (ENPAM), sono chiamati, in questa sede, a fornire il loro autorevole contributo sul tema delle politiche di investimento e spesa delle casse professionali. Fa presente che l'ENPAM rappresenta forse la cassa più complessa da gestire, oltre a essere quella con le maggiori risorse da investire e spendere, in Pag. 172quanto la sua gestione previdenziale è articolata in cinque comparti, per un totale di 640.000 posizioni contributive che vanno a sostenere più di 200.000 prestazioni, altrettanto articolate. Per quanto riguarda le politiche di investimento, fa presente che l'ENPAM gestisce più di 20 miliardi di attività, investite per la maggior parte in un portafoglio finanziario composto da OICR di varia natura, principalmente obbligazionaria, e che rilevante è anche il portafoglio immobiliare, che sarebbe comunque in linea con le soglie di attivi previste dal Regolamento unitario degli investimenti in via di definitiva adozione.

  Il presidente OLIVETI evidenzia che i dati dimensionali riportati dal presidente Puglia si traducono in una gestione previdenziale che determina quasi 3 miliardi di entrate contributive che sostengono 1,7 miliardi di prestazioni, con un avanzo annuale che va ad alimentare la consistenza patrimoniale della Cassa. A garanzia della gestione previdenziale vi è un patrimonio importante che consentirebbe, in un ipotetico scenario in cui non vi fossero più versamenti, di sostenere le prestazioni pensionistiche e assistenziali per più di 12 anni, a fronte di un requisito normativo di 5 annualità. Fra i contribuenti ci sono anche studenti che stanno completando il percorso di specializzazione, i quali, in tal modo, oltre ad avviare il proprio percorso di contribuzione in vista della pensione, hanno accesso a tutta una serie di prestazioni che assistono gli iscritti all'ENPAM nel corso della vita lavorativa, dai contributi alla genitorialità, ai prestiti, alla copertura Long Term Care che permette di ottenere un assegno vita natural durante in caso di perdita della propria autonomia. Sottolinea che, con riferimento alle politiche per la salute portate avanti dall'ENPAM, in termini di copertura degli iscritti, nel 2015 è stata costituita una società di mutuo soccorso che consente l'accesso a prestazioni aggiuntive rispetto al sistema sanitario nazionale al medico e ai suoi familiari. Evidenzia che, allo stesso tempo, l'ENPAM ha costituito un fondo sanitario integrativo, riconosciuto fra i fondi cosiddetti «doc» integrativi e non sostitutivi del servizio sanitario nazionale. Rappresenta che esistono vincoli normativi alla quota che la Cassa può spendere per questi tipi di prestazioni, auspicandone la modifica in modo da poter estendere a tutti le relative coperture assicurative. Oltre alle politiche di spesa per il sostegno della salute degli iscritti, la Cassa sostiene l'adesione a un fondo pensione integrativo, la copertura dei rischi professionali e di tipo biometrico e, infine, l'accesso al credito. Questi quattro settori compongono il progetto cosiddetto «quadrifoglio», che esprime l'obiettivo dell'ENPAM di sostenere il welfare degli iscritti. Passando al settore degli investimenti, sottolinea che il 2018 è stato uno degli anni peggiori per l'andamento dei valori mobiliari. Ciononostante, la Cassa è riuscita a rimanere in attivo, con un recupero di valore nei primi sei mesi del 2019. Per quanto riguarda le modalità con le quali vengono effettuati gli investimenti, evidenzia che alla base vi è una logica estremamente attenta. La politica di gestione, riformata nel 2011, è basata sulle esigenze derivanti dalle passività previdenziali, da cui deriva la ripartizione del capitale in classi di attivi caratterizzati da diverse potenzialità in termini di rischio e rendimento. Questo modello dà luogo a due portafogli, uno orientato a soddisfare le esigenze di liquidità connesse alle prestazioni, un altro orientato alla ricerca delle performance. L'allocazione strategica delle classi di attivi viene poi corretta da fattori di carattere tattico. In assenza di una regolamentazione unitaria per gli investimenti degli enti previdenziali e assistenziali privati, sono state adottate specifiche procedure volte a disciplinare la gestione patrimoniale. Evidenzia che la Cassa seleziona principalmente attività mobiliari caratterizzate da un basso rischio di illiquidità. La maggior parte delle attività sono gestite da soggetti professionali esterni. Fra gli investimenti immobiliari, che rappresentano una percentuale prossima al 30 per cento del totale, vi sono alcune attività che la Cassa gestisce direttamente. Pag. 173Vi sono tre aree di investimento: investimenti mobiliari, reali e istituzionali che sono chiamati mission related che ha il compito di finanziare attività che sostengono l'economia della professione. Rappresenta che il processo di selezione degli investimenti è molto articolato e risponde a precise procedure. Le scelte vengono compiute dal Consiglio di amministrazione, che si avvale delle analisi di una unità di valutazione degli investimenti patrimoniali, cui partecipano anche consulenti esterni scelti attraverso gare a evidenza pubblica. Nell'organigramma vi sono poi strutture deputate al controllo ex ante ed ex post delle scelte da effettuare ed effettuate. Gli investimenti sono suddivisi in cinque aree: monetaria, obbligazionaria, azionaria, alternativa e reale, che contiene gli investimenti immobiliari. Gli investimenti in Italia a sostegno del sistema Paese sono il 41,2 per cento. Sottolinea infine che vi sono anche investimenti strategici in aree che sostengono lo sviluppo della professione: biotecnologie, medicina molecolare, medicina di precisione e tutto quello che riguarda il digitale sanitario.

  Il dottor BENEDETTO fa presente che il collegio si è insediato a fine 2015 ed è composto da 5 sindaci: 3 medici, un rappresentante del Ministero dell'economia e delle finanze e lui stesso, nominato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Il collegio effettua un controllo preciso, attento e costante sulla gestione dell'Ente e le sue relazioni sono allegate ai bilanci assestato, consuntivo e preventivo. Sottolinea il confronto intenso e collaborativo con gli organi della Fondazione e il fatto che, pur in mancanza di un regolamento investimenti degli enti di previdenza privata, la Cassa si sia dotata di un manuale di controllo interno sul monitoraggio del patrimonio che segue principi di trasparenza, efficienza, prudenza ed efficacia. Il collegio non è mai entrato nel merito delle scelte relative agli investimenti ma ha valutato l'adeguatezza del sistema di controllo interno.

  L'onorevole LEPRI (PD) chiede quale sia il costo pro capite della Long Term Care.

  L'onorevole Alessandro PAGANO (Lega) afferma di avere un'idea positiva dell'Ente, tuttavia insiste nel capire se la sua gestione possa essere resa ancora più efficiente. Fa presente che, in base ai dati forniti dall'ENPAM, il patrimonio mobiliare ammonta a 13.550 milioni di euro e ha un rendimento del –3,11 per cento. Il patrimonio immobiliare ammonta invece a 1,2 miliardi di euro, con un rendimento del 4,35 per cento che finisce, però, per essere negativo, considerato che i costi di gestione e le tasse ammontano, secondo i suoi calcoli, al 4,83 per cento. Considerato che il 2018 è stato un annus horribilis, chiede quindi quali aspettative di rendimento l'Ente abbia per il 2019. Chiede che importi di commissione stanno sostenendo sugli investimenti del 2019 e come stanno immaginando di compensare le perdite. Rileva come i fondi immobiliari che costituiscono parte del patrimonio della Cassa investano principalmente all'estero mentre si sarebbe aspettato un maggiore senso critico da parte del Collegio dei revisori nei confronti di chi ha vinto l'appalto per la gestione degli investimenti. Ritiene, anzi, che ad occuparsi di tale gestione debba essere un manager scelto su scala internazionale ed in grado di svolgere bene il proprio lavoro. Chiede quindi ai vertici dell'ENPAM di fornire il loro contributo con proposte di modifica che possano migliorare le leggi in vigore in materia. Chiede, inoltre, che la Cassa sostenga attivamente le scuole di specializzazione mediche considerato che, ad oggi, su 10.000 laureati in medicina, solo 7.500 hanno accesso alle scuole di specializzazione e di questi solo il 49 per cento trova lavoro presso gli ospedali. Il che significa che il 51 per cento dipende totalmente dall'ENPAM e che, in assenza di medici, anche l'Ente è destinato a fallire.

  Il senatore SICLARI (FI-BP), dopo aver commentato positivamente alcuni dati relativi al bilancio dell'ENPAM, afferma che Pag. 174il Governo dovrebbe intervenire per risolvere le problematiche legate al mancato accesso alla formazione specialistica e poi al mondo del lavoro per gli studenti di medicina. Chiede che venga sbloccato il turnover nelle regioni commissariate segnalando che, ad esempio, nella sua regione, la Calabria, mancano 1.400 medici, 2.800 infermieri e 1.000 operatori tecnici. Ritiene che sia necessario sbloccare il turnover anche per permettere a chi è formato di avere accesso alla professione. In attesa dello sblocco del turnover, chiede che nelle regioni commissariate sia data la possibilità, a chi ha raggiunto l'età pensionabile, di lavorare oltre i 68 anni per evitare che alcune posizioni rimangano scoperte.

  Il presidente OLIVETI fa presente che, per il primo biennio, la Long Term Care è costata 14 euro a iscritto per una prestazione, in caso di perdita dell'autosufficienza, di 1.035 euro mensili vita natural durante. Il rinnovo della polizza ha comportato una riduzione del costo a 12 euro a iscritto per un assegno da 1.200 euro mensili vita natural durante. Evidenzia che il patrimonio ENPAM è frutto di una gestione sempre in crescita: dal 2012 al 2017 l'attivo di gestione dell'aria previdenziale è pari a 5,6 miliardi di euro mentre il risultato della gestione patrimoniale, al netto dei costi di gestione, è pari a 4 miliardi. Secondo la COVIP, che vigila sugli investimenti dell'Ente, il rendimento netto degli attivi nel periodo in parola è stato pari al 3,49 per cento. Il costo delle commissioni è pari a 11 milioni di euro. Premesso che il 2018 è stato un anno negativo, rappresenta dunque che dal suo punto di vista la gestione degli investimenti produce una redditività adeguata. Quanto alle necessità di modifica normativa, sottolinea che la Cassa è favorevole ad una revisione che determini maggiore autonomia e maggiore responsabilità. Ad esempio, con riferimento all'emanando regolamento di controllo degli investimenti, la Cassa è favorevole alla definitiva adozione, anche se esprime delle riserve con riferimento al fatto che i gestori debbano essere scelti con gare a evidenza pubblica, poiché quest'obbligo determinerebbe una eccessiva rigidità. Conclude rappresentando che vi è un problema di pianificazione delle esigenze della professione e che la Cassa, per intervenire sulle relative criticità, ha la necessità di poter aumentare il budget destinato al sostegno del mondo del lavoro di riferimento, attualmente limitato da scelte del legislatore.

  Il dottore GIORGI fa presente che non si ritrova nei dati esposti in merito alla redditività dell'Ente esposta dall'onorevole Pagano. Sottolinea che la redditività del comparto finanziario nel 2018 è stata effettivamente negativa ma questo non vale per l'immobiliare, che ha mostrato un risultato positivo. Per quanto riguarda il 2019, rappresenta che si tratta comunque di un anno difficile, per via di contingenze che hanno frenato lo sviluppo dei mercati. In questo contesto, la Cassa sta realizzando dei risultati patrimoniali positivi che dovranno essere valutati alla chiusura dell'esercizio ma, al momento, sono ampiamente in linea con i target di rendimento.

  L'onorevole Alessandro PAGANO (Lega) sostiene di non essere d'accordo con quanto affermato dal dott. Giorgi. Chiede, quindi, che i vertici dell'ENPAM invitino i propri gestori a investire in Italia più che all'estero.

  Il PRESIDENTE appoggia, a nome della Commissione, la richiesta dell'onorevole Pagano.

  Il presidente OLIVETI replica facendo presente che, per quanto abbiano spinto per fare più investimenti in Italia, è stato fatto loro notare che il rapporto tra rating, da un alto, e la redditività attesa ed il rischio legati alla durata degli investimenti, dall'altro, hanno il loro peso e che l'ENPAM registra comunque il 41,2 per cento di investimenti in Italia, forse la percentuale più altra tra tutte le Casse. Ritiene che, avendo le SGR una loro autonomia, non sia però possibile stravolgere Pag. 175il loro modo di investire. Aggiunge che l'ENPAM può aiutare la crescita in Italia ma che, per fare questo, i medici devono essere veramente autonomi nell'ambito della loro professione. Conclude affermando che la qualità della squadra che ha l'onore di dirigere gli dà piena fiducia nella qualità e nella redditività degli investimenti futuri.

  La senatrice CANTÙ (L-SP-PSd'Az) chiede di approfondire i fondi sanitari integrativi e ritiene che l'ENPAM sia la Cassa più idonea ad approfondire con la Commissione tale tema avendo creato, tramite il fondo da loro istituito, una tipologia di riferimento che potrebbe accompagnare un'evoluzione di tipo normativo atta a ricondurre l'assistenza sanitaria integrativa in una chiave di valorizzazione della sostenibilità della crescita del sistema sanitario nazionale.
  Fa quindi presente che è necessario creare delle norme a carattere nazionale che evitino la formazione di servizi di qualità diversa da una regione all'altra.

  Il PRESIDENTE ringrazia la delegazione dell'Ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri e dichiara quindi chiusa l'audizione.

  Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.

Sulla pubblicazione di documenti acquisiti nel corso delle audizioni.

  Il PRESIDENTE informa che, nel corso dell'audizione informale del Commissario straordinario dell'Ente di previdenza ed assistenza della professione infermieristica (ENPAPI) e del Presidente della Federazione nazionale dei geometri e geometri laureati mobilitati «Geomobilitati»- del 16 luglio scorso, è stata consegnata della documentazione che sarà disponibile per la pubblica consultazione sulla pagina web della Commissione.

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 13.12.