CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 luglio 2019
225.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 18 luglio 2019. — Presidenza del vicepresidente Paolo FORMENTINI. – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Guglielmo Picchi.

  La seduta comincia alle 14.

  Paolo FORMENTINI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-02542 Formentini: Sul ritrovamento di missili francesi presso una base dell'Esercito nazionale libico.

  Eugenio ZOFFILI (Lega), in qualità di cofirmatario dell'interrogazione in titolo, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Guglielmo PICCHI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Eugenio ZOFFILI (Lega), replicando, si dichiara molto soddisfatto della risposta del Governo, del tutto esaustiva rispetto alle preoccupazioni espresse nell'atto presentato. Esprime, altresì, apprezzamento per l'azione complessiva del Governo, volta a promuovere una soluzione diplomatica della crisi libica, che espone il nostro Paese a pesanti ripercussioni in termini economici, di sicurezza e di gestione dei flussi migratori.

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5-02543 Quartapelle Procopio: Sulle conseguenze per l'Italia in ambito europeo e internazionale relativamente ai rapporti di esponenti governativi con la Russia.

  Ivan SCALFAROTTO (PD), in qualità di cofirmatario dell'interrogazione in titolo, ne illustra la portata, sottolineando l'atteggiamento contraddittorio del Governo, e in particolare del Ministro dell'interno, che in sede europea sostiene la proroga delle sanzioni alla Russia e, dall'altro, intrattiene rapporti con cittadini russi colpiti dalle misure sanzionatorie ed inseriti da parte dell'UE nelle relative black list. Quanto alle indiscrezioni concernenti presunti finanziamenti di provenienza russa a favore della Lega, sottolinea che la vicenda, oltre a configurare una condotta illecita, rischia di ripercuotersi in modo molto negativo sull'immagine internazionale del nostro Paese.

  Il sottosegretario Guglielmo PICCHI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Ivan SCALFAROTTO (PD), nel ringraziare il sottosegretario, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta. Prende atto, infatti, con soddisfazione che anche per il Governo italiano l'annessione della Crimea da parte di Mosca costituisce una palese violazione del diritto internazionale e dell'integrità territoriale di uno Stato sovrano. Non comprende come mai se il Governo condivide la posizione europea su questo punto, in continuità con l'Esecutivo precedente, e sulle sanzioni ma promuove al contempo una propaganda di segno opposto. Quanto alle sanzioni, osserva che si tratta di uno strumento che nessuno in astratto desidera ma che si sono rese necessarie in questo caso per non legittimare una condotta gravemente illegittima sul piano del diritto internazionale. Evidenzia, d'altra parte, che l'Esecutivo in modo alquanto ambiguo non ha dato risposta all'interrogazione per la parte relativa ai presunti rapporti tra il Ministro Salvini e personaggi politici russi inseriti nella black list europea: a suo avviso, si tratta di una questione politica, che prescinde dagli esiti dell'inchiesta giudiziaria, dal momento che configura una subordinazione del nostro Paese ad uno Stato potenzialmente ostile, in quanto esterno al quadro delle nostre alleanze tradizionali. Evidenzia, inoltre, che il Presidente della Camera, Roberto Fico, ha duramente stigmatizzato il rifiuto del Ministro Salvini a riferire in Parlamento, definendolo un «grave sgarbo istituzionale».
  Conclusivamente, rileva che il partito del Ministro Salvini sembra collocarsi sulla stessa linea del Presidente Putin, che in una recente intervista al Financial Times ha annunciato la morte della democrazia liberale: al riguardo, ha rivendicato la vitalità di tale modello, che il suo partito intende difendere in ogni sede e con ogni mezzo insieme ai cittadini italiani.

5-02544 Lupi: Sull'impiego dei fondi stanziati per interventi a sostegno delle minoranze cristiane nelle aree di crisi.

  Maurizio LUPI (Misto-NcI-USEI) illustra l'interrogazione in titolo, dando atto al collega Formentini di avere promosso l'approvazione della norma concernente l'istituzione del fondo a sostegno delle minoranze cristiane perseguitate in aree di crisi mediante la presentazione di un emendamento al disegno di legge di bilancio per il 2019.

  Il sottosegretario Guglielmo PICCHI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Maurizio LUPI (Misto-NcI-USEI), replicando, si dichiara molto soddisfatto della puntuale e precisa risposta del Governo, ribadendo che l'istituzione del Fondo in questione costituisce un seguito concreto anche di talune istanze emerse nelle audizioni svolte nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui diritti umani, in corso di svolgimento presso la Commissione. Evidenzia, tuttavia, l'esigenza che il Fondo sia Pag. 74impiegato esclusivamente per la specifica finalità di dare sostegno e sollievo alle comunità cristiane perseguitate e non anche per altre finalità, pur meritevoli, che però possono essere realizzate attingendo ad altri cespiti. Sottolinea, in sostanza, l'importanza di conservare la cifra politica del Fondo, preservando la coerenza tra modalità di impiego concreto delle risorse e la finalità indicata dal Parlamento. Preannuncia l'intenzione di monitorare i progetti che saranno finanziati a valere sul Fondo.

5-02545 Boldrini: Sulla prospettiva di un embargo all'esportazione di armamenti destinati al conflitto in Yemen.

  Laura BOLDRINI (LeU) illustra l'interrogazione in titolo, ricordando che essa nasce dall'esigenza di chiarire i seguiti dati dal Governo alla mozione, a prima firma Cabras e già di per sé tardiva, approvata dalla Camera il 26 giugno scorso, concernente iniziative per l'effettiva interruzione della esportazione e del transito di armamenti – più precisamente, «bombe d'aereo e missili» – verso l'Arabia Saudita ed altri Paesi coinvolti nel conflitto in Yemen. Ricorda, infatti, che tra gli impegni di quell'atto di indirizzo figurava anche la richiesta di inserimento all'ordine del giorno del Consiglio Affari esteri dell'UE e del Consiglio europeo di una discussione per elevare embargo a livello europeo sulla vendita di armi destinate al conflitto yemenita. Segnala che in occasione dell'ultima riunione del Consiglio Affari esteri quell'impegno non è stato rispettato anche a causa della pressione di segno contrario esercitata dai Paese del blocco Visegrad. Auspica, pertanto, che il Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale si sia impegnato in sede europea rinnovando la richiesta di inserimento del tema all'ordine del giorno della prossima riunione del Consiglio Affari europei.

  Il sottosegretario Guglielmo PICCHI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Laura BOLDRINI (LeU), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta del Governo, che attesta che, per il momento, non è stato dato alcun seguito all'impegno, approvato dal Parlamento, affinché l'Esecutivo promuova l'inserimento all'ordine del giorno di una riunione del Consiglio Affari esteri dell'UE e del Consiglio europeo della discussione su un embargo dell'Unione europea sugli armamenti diretti verso il conflitto in Yemen. Registra, in generale, numerose anomalie al buon funzionamento della nostra democrazia parlamentari: il disattendere deliberazioni adottate da Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni; il rifiuto del Ministro Salvini rispetto alla richiesta di informativa in Parlamento sui presunti finanziamenti illeciti di provenienza russa alla Lega; infine, la risposta da lei stessa ricevuta questa mattina in Commissione Affari costituzionali dal sottosegretario Sibilia, il quale avrebbe dichiarato di non avere alcun interesse per le sue considerazioni espresse nel corso dell'esame del decreto-legge «sicurezza bis».

  Paolo FORMENTINI, presidente, invitando per il futuro i colleghi interroganti a mantenere i propri interventi di replica sui temi oggetto degli atti di sindacato ispettivo presentati, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.25.

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