CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 20 giugno 2019
208.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza
COMUNICATO
Pag. 92

  Giovedì 20 giugno 2019. — Presidenza del vicepresidente Simone PILLON. – Intervengono, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, il professor Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria, la dottoressa Carla Berardi, referente per l'Associazione culturale pediatri e il dottor Luigi Nigri, vice presidente nazionale della Federazione italiana medici pediatri.

  La seduta comincia alle 8.30.

Sui lavori della Commissione.

  Il PRESIDENTE avverte che della seduta odierna verrà redatto il resoconto sommario e che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo, con contestuale registrazione audio, e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.
  I lavori della Commissione, che saranno oggetto di registrazione, potranno essere quindi seguiti – dall'esterno – sia sulla web TV Camera che su quella del Senato.
  Non essendovi osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.

PROCEDURE INFORMATIVE

Indagine conoscitiva sulle forme di violenza fra i minori e ai danni di bambini e adolescenti.
Audizione di rappresentanti della Società italiana di pediatria, della Federazione italiana medici pediatri e dell'Associazione culturale pediatri.

  Il PRESIDENTE, dopo aver ringraziato il professor Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria (SIP), la dottoressa Carla Berardi, referente per l'Associazione culturale pediatri (ACP) e il dottor Luigi Nigri, vice presidente nazionale della Federazione italiana medici pediatri (FIMP) per la disponibilità a partecipare ai lavori della Commissione e a fornire il loro autorevole contributo sulle questioni afferenti alla violenza tra i minori e ai danni di bambini e adolescenti.
  Dà quindi la parola al professor Villani.

  Il professor Alberto VILLANI ricorda alla Commissione la storia e le finalità Pag. 93della Società italiana di pediatria, la quale accoglie 10.700 dei 12.500 Pediatri italiani in tutte le loro diverse componenti: universitaria, ospedaliera e del territorio.
  La Società Italiana di Pediatria è da sempre impegnata nella tutela dell'età evolutiva e particolarmente sensibile ai temi relativi alla violenza fra i minori e ai danni di bambini e adolescenti.
  A suo parere, tutti i temi evidenziati dall'indagine conoscitiva sulle forme di violenza fra i minori e ai danni di bambini e adolescenti rappresentano delle urgenze sociali, sanitarie e culturali. Ritiene pienamente condivisibile l'osservazione che la presenza di una legislazione precisa e puntuale sotto il profilo del divieto penale non sia sufficiente a tutelare i soggetti più deboli e fragili.
  Sottolinea quindi come tra i problemi connessi alle forme di violenza sui minori sia necessario considerare l'abbandono scolastico, la mancata tutela sanitaria e di prevenzione di cui sono vittime alcuni minori, le vittime dei femminicidi, la scarsa tutela della maternità.
  Conclude rilevando come per la Società Italiana di Pediatria, pur essendo apprezzabili le numerose e importanti iniziative che vengono intraprese a favore della popolazione in età evolutiva, sia necessaria l'elaborazione di una politica che complessivamente consideri i problemi evidenziati nel programma dell'indagine conoscitiva e che possa stabilmente porre argine e rimedio a tutte le criticità che affliggono una significativa parte della popolazione infantile del nostro Paese.
  Il dottor Luigi NIGRI, dopo aver ricordato alla Commissione le funzioni della Federazione italiana medici pediatri, osserva come i pediatri di base possano svolgere un ruolo di rilievo nella politica di contrasto dei fenomeni di violenza ai danni dei minori, potendo, proprio i pediatri di famiglia, riconoscere i primi segni dell'abuso.
  L'abuso è un problema sociale, strettamente collegato alla degenerazione del contesto familiare e alla alterazione dei valori domestici. Dopo aver ribadito l'importanza di intercettare precocemente ogni forma di abuso, sottolinea come particolarmente grave e diffusa sia la violenza assistita e mediata. Tale violenza, che ha ripercussioni serie sullo sviluppo psicologico dei minori, è soprattutto accentuata nelle situazioni di separazione e divorzio connotate da un'elevata conflittualità.
  Conclude osservando l'importanza di intervenire anche con programmi educativi rivolti ai genitori e in particolare alle famiglie in crisi.

  La dottoressa Carla BERARDI rileva in via preliminare che la violenza sui bambini è stata troppo a lungo vista come un problema esclusivamente sociale e di giustizia penale, mentre ora se ne riconosce la grande importanza per la salute pubblica con conseguenze di lungo termine per la salute mentale, riproduttiva e fisica dei bambini e per lo sviluppo della società. Dopo aver fornito alcuni dati statistici in ordine alle dimensioni del problema, osserva come Internet e i new media rappresentino un nuovo strumento potenzialmente alleato di chi vuole adescare minori per compiere reati sessuali. L'abuso online, nelle sue varie forme, può provocare le stesse conseguenze post traumatiche dell'abuso sessuale, con l'aggravante che le immagini delle violenze, cristallizzate nel web, hanno un effetto dirompente sui vissuti post traumatici.
  Gli studi epidemiologici disponibili confermano che il fenomeno è in crescita, così come il numero di arresti ad esso correlati, e che le vittime spesso agiscono consenzienti, consapevoli di comunicare con adulti estranei, mentre raramente parlano di ciò con gli adulti di riferimento (genitori, insegnanti).
  Rileva poi come l'Italia sia tra i primi Paesi ad adottare una specifica normativa in materia aderendo ai principi della Convenzione sui diritti del fanciullo.
  Richiama quindi l'attenzione della commissione sulla pubblicazione «Fuori dalla rete. Procedure Operative per la tutela delle vittime minorenni di abuso sessuale in rete», realizzata nell'ambito del progetto biennale DICAM II. L'obiettivo Pag. 94del progetto era di realizzare una metodologia per l'identificazione e il supporto dei bambini e adolescenti abusati sessualmente attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie, di produrre uno strumento di facile consultazione in grado di supportare gli operatori nella gestione di casi di abuso sessuale on line di bambini e adolescenti dalla fase di rilevazione e segnalazione fino alla presa in carico psico sociale delle vittime, oltre che di aumentare le conoscenze e le competenze dei professionisti del settore sugli aspetti specifici che le nuove tecnologie introducono nel tema dell'abuso sessuale dei minori in senso tradizionale e promuovere un approccio multidisciplinare al fenomeno e la cooperazione interprofessionale nella gestione dei casi. Si tratta di procedure operative rivolte ad operatori del settore scolastico, socio educativo, sanitario, giudiziario e delle forze dell'ordine. In tale documento, oltre ad essere individuati i requisiti minimi per la tutela e la protezione dei minori vittime di abuso sessuale online, sono analizzate, fra le altre, le varie fasi e i passaggi della presa in carico delle vittime.
  Conclude sottolineando come l'abuso sia una patologia frequente, grave e ad elevato rischio di ricorrenza, della quale è necessario che il legislatore si occupi con interventi sistematici.

  Il PRESIDENTE dichiara aperto il dibattito.

  La senatrice Paola BINETTI (FI-BP) chiede agli auditi quali possano essere le misure concrete da adottare per contrastare le varie forme di abuso compiute ai danni dei minori.

  La senatrice Paola BOLDRINI (PD), dopo aver ribadito l'importanza di prestare alle vittime di violenza un aiuto a tuttotondo, ritiene che troppo spesso manchi una sinergia fra i servizi sociali e i servizi medico-sanitari. Conclude evidenziando l'esigenza di introdurre una legge quadro per affrontare le varie forme di abuso, che preveda anche misure di educazione alla genitorialità.

  L'onorevole Maria SPENA (FI) informa la Commissione che la prossima settimana l'aula della Camera dei deputati esaminerà una serie di mozioni sulla questione della violenza domestica ai danni dei minori. Si tratta di un problema grave ed attuale, come confermano recenti drammatici fatti di cronaca. Dopo aver svolto alcune considerazioni sull'importanza di prevedere misure a sostegno della genitorialità e delle neo-mamme, sottolinea la necessità di portare avanti interventi di sensibilizzazione del fenomeno rivolti a tutta la cittadinanza e finalizzati a favorire la denuncia e l'emersione degli abusi.

  Il senatore PATRIARCA (PD) svolge considerazioni sul ruolo dei soggetti che operano a livello territoriale nell'ambito della politica di contrasto e di prevenzione dei fenomeni di violenza ai danni dei minori. Tali esperienze possono, a suo parere, costituire importanti strumenti dei quali nel legiferare è necessario tenere conto.

  L'onorevole SIANI (PD), dopo aver sottolineato la necessità di prevedere interventi organizzati, strutturati e duraturi per il contrasto dei fenomeni violenti ai danni dei minori, rileva l'esigenza di istituire con urgenza un registro nazionale sulla violenza.

  La senatrice Caterina BINI (PD) osserva come il fenomeno della violenza debba essere affrontato con interventi volti a prevenirne l'insorgenza, in quanto la repressione interviene quando ormai il danno, a volte irreparabile, si è prodotto. Chiede agli auditi quali misure possano essere adottate per contribuire alla prevenzione del fenomeno.

  Il PRESIDENTE (L-SP-PSd'Az) rileva come dalle audizioni emerga che il problema della violenza è strettamente connesso alla crisi delle famiglie e dei valori, nonché alla progressiva perdita del ruolo delle figure genitoriali. Di indubbio rilievo sono poi le considerazioni svolte con riguardo all'abuso legato alle situazioni di Pag. 95crisi coniugali conflittuali. Conclude sottolineando l'esigenza di rifuggire da ogni visione – particolarmente cara alla stampa – della famiglia come luogo di violenza, in quanto, in realtà, alla famiglia si deve guardare come prioritario luogo di protezione proprio dalla violenza.

  Il PRESIDENTE, dopo aver preso atto che non vi sono ulteriori domande o richieste di intervento, invita gli auditi a far pervenire per iscritto elementi di risposta ai quesiti posti. Ringraziati gli auditi, dichiara chiusa l'audizione.

  Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.

Sui lavori della Commissione.

  Il PRESIDENTE ricorda alla Commissione che ieri è stata presentata alle Camere la Relazione annuale dell'Autorità garante per l'infanzia e per l'adolescenza. Data la concomitanza con i lavori parlamentari molti componenti della Commissione non hanno potuto partecipare a tale evento. Nel quadro di collaborazione che, secondo la legge n. 112 del 2011, deve ispirare i rapporti fra la Commissione e l'Autorità garante, auspica che la Commissione possa quanto prima ascoltare la dottoressa Albano.

  La seduta termina alle 9.35.

Pag. 96