CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 30 maggio 2019
194.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 30 maggio 2019. — Presidenza del presidente Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.10 alle 13.15.

GIUNTA PLENARIA

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Giovedì 30 maggio 2019. — Presidenza del presidente Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE.

  La seduta comincia alle 13.15.

Sulla questione del riparto di competenze tra Camera e Senato emersa in relazione al Doc. IV, n. 3.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, come comunicato nella riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi, testé svoltasi, informa che il Presidente della Camera ha trasmesso una lettera pervenutagli dalla Presidente del Senato della Repubblica, che fa seguito alla pregressa corrispondenza intercorsa sul tema del riparto di competenze tra i due rami del Parlamento in materia di richieste ai sensi dell'articolo 68, terzo comma, della Costituzione.
  La Presidente del Senato ha comunicato di aver rappresentato la questione alla Conferenza dei Capigruppo del 14 maggio scorso e che in tale circostanza si è registrato un orientamento unanime sull'opportunità – conformemente a quanto prospettato dal Presidente della Camera – che le Giunte dei due rami del Parlamento possano valutare insieme criteri condivisi sul riparto di competenza, eventualmente attraverso riunioni congiunte dei due uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi.
  Il Presidente della Camera – col parere unanime della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari –invita quindi a promuovere con il presidente dell'omologa Giunta del Senato un incontro congiunto dei due uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, affinché si possa pervenire tempestivamente ad un'auspicabile intesa sulla questione.

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Sulla richiesta di autorizzazione all'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del deputato Diego Sozzani (Doc. IV, n. 4).

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, ricorda che in data 8 maggio 2019 è pervenuta dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Milano una richiesta di autorizzazione a procedere all'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del deputato Diego Sozzani (FI), avanzata ai sensi dell'articolo 4 della legge 20 giugno 2003, n. 140. Alla richiesta è allegata copia dell'ordinanza che dispone le misure cautelari personali nei confronti di Sozzani e di una pluralità di altri soggetti.
  In pari data la richiesta è stata trasmessa alla Giunta per le autorizzazioni, che ne ha ricevuto annuncio nella seduta di giovedì 9 maggio 2019. Nella medesima seduta ha affidato l'incarico di riferire sulla domanda all'on. Catello Vitiello (Misto-SI-10VM).
  A tale riguardo, come preannunciato nell'Ufficio di Presidenza testé svoltosi, segnala che è stata rilevata una questione pregiudiziale all'esame nel merito della richiesta.
  Invita quindi il relatore a riferire in proposito.

  Catello VITIELLO (Misto-SI-10VM), relatore, osserva preliminarmente che la richiesta pervenuta alla Camera appare alquanto scarna sul punto delle motivazioni delle esigenze cautelari, le quali sono rinvenibili – peraltro in modo evanescente – soltanto nell'ordinanza trasmessa a corredo della richiesta. Tali esigenze sono motivate sulla base di quattro intercettazioni indirette, per le quali il giudice si limita a preannunciare la successiva richiesta di autorizzazione all'utilizzo, che tuttavia non è ancora pervenuta.
  Rileva inoltre un'ulteriore criticità per il profilo attinente alle captazioni avvenute nel periodo intercorrente tra la proclamazione del deputato Sozzani, avvenuta il 19 marzo 2018, e l'inizio della legislatura il 23 marzo 2018, data in cui è stata captata una conversazione cui ha preso parte il deputato Sozzani. Ricorda infatti che l'articolo 1 del Regolamento della Camera stabilisce che «i deputati entrano nel pieno esercizio delle loro funzioni all'atto della proclamazione». Prospetta pertanto l'opportunità di chiedere al Presidente della Camera di sospendere l'esame della richiesta in titolo, in relazione alla possibilità che pervenga, da parte dell'autorità giudiziaria, un'ulteriore richiesta per l'utilizzazione delle intercettazioni citate.

  Ivan SCALFAROTTO (PD), rilevata l'importanza della questione sollevata, concorda con il relatore.

  Alfredo BAZOLI (PD), concorda con il relatore in ordine all'assenza di motivazione, all'interno della richiesta indirizzata alla Camera, in ordine alle esigenze poste alla base degli arresti domiciliari. Concorda altresì sulla pregiudizialità dell'esame delle intercettazioni rispetto a quello della misura cautelare che su di esse si basa.

  Pietro PITTALIS (FI), nel concordare con il relatore, osserva altresì che l'utilizzo di intercettazioni non autorizzate potrebbe giustificare anche il rigetto della richiesta di autorizzazione all'applicazione della misura cautelare, che già appare di per sé stessa scarsamente motivata.

  Gianluca VINCI (Lega), alla luce delle osservazioni del relatore, ritiene che allo stato degli atti non sia possibile pervenire ad una decisione su quanto compete alla Giunta. Occorre pertanto che pervenga la richiesta di rito anche per l'autorizzazione all'utilizzo delle intercettazioni.

  Gianfranco DI SARNO (M5S) concorda con la proposta del relatore.

  Ivan SCALFAROTTO (PD), nuovamente intervenendo, sottolinea che quanto in discussione non va considerata propriamente una proroga del termine regolamentare bensì una sospensione, motivata Pag. 5dalla necessità di affrontare una questione pregiudiziale.

  Catello VITIELLO (Misto-SI-10VM), relatore, chiarisce che le proprie considerazioni vanno intese nei termini illustrati dal collega Scalfarotto.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, alla luce della richiesta del relatore e del dibattito, ritenendo che, nel caso di specie, la richiesta di autorizzazione all'utilizzazione delle suddette intercettazioni indirette sia pregiudiziale all'esame della richiesta della misura cautelare personale avanzata ai sensi dell'articolo 4 della legge n. 140 del 2003, propone alla Giunta di sospenderne l'esame in attesa di ricevere la preannunciata richiesta ai sensi dell'articolo 6 della legge n. 140 del 2003, informando contestualmente della decisione il Presidente della Camera e l'Autorità giudiziaria.
  (Così rimane stabilito).

  La seduta termina alle 13.40.