CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 maggio 2019
192.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale
COMUNICATO
Pag. 129

  Martedì 28 maggio 2019. – Presidenza del presidente Sergio PUGLIA.

  La seduta comincia alle 11.42.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Il PRESIDENTE avverte che della seduta odierna verrà redatto il resoconto sommario ed il resoconto stenografico e che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo, con contestuale registrazione audio, e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.
  I lavori della Commissione, che saranno oggetto di registrazione, potranno essere quindi seguiti – dall'esterno – sulla web TV della Camera.
  Non essendovi osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.

Seguito dell'indagine conoscitiva sulle politiche di investimento e spesa dei fondi pensione e delle casse professionali.
Audizione del Presidente della Sezione di controllo sugli enti della Corte dei conti.

  Il PRESIDENTE, dopo aver ringraziato la dottoressa Laterza per la sua disponibilità a partecipare ai lavori della Commissione, ricorda che è chiamata, in questa sede, a fornire il suo autorevole contributo sul tema delle politiche di investimento e spesa dei fondi pensione e delle casse professionali. Si tratta di attività patrimoniali che superano i 250 miliardi di euro, di cui più di 80 sono gestite dalle «casse» previdenziali e assistenziali private. Questi investimenti attendono da tempo la definizione di una cornice regolatoria che armonizzi alcuni comportamenti, nel rispetto dell'autonomia degli enti. È anche a questo fine che oggi viene ascoltata la Corte dei conti, che esercita il controllo generale sulla gestione delle assicurazioni obbligatorie, per assicurare la legalità e l'efficacia, e riferisce annualmente al Parlamento ai sensi dell'articolo 3, comma 5, decreto legislativo 509 del 1994.

  Il presidente LATERZA riassume in premessa il ruolo della Corte dei conti nell'ambito del sistema di controllo cui la normativa vigente assoggetta le casse previdenziali dei professionisti. Evidenzia poi i diversi aspetti tra loro connessi relativi al tema oggetto dell'audizione. Il primo afferisce alla ricerca di un punto di equilibrio tra una disciplina unitaria e omogenea degli investimenti, che garantisca impieghi realizzati con la necessaria competenza e prudenza e il perseguimento della Pag. 130redditività del patrimonio. Un altro aspetto afferisce alla concreta disciplina degli investimenti e ai limiti qualitativi e quantitativi cui gli stessi dovranno essere assoggettati. Inoltre, sottolinea la necessità di garantire alle casse il permanere di ambiti di autonomia insiti nella natura di soggetti privati voluta dal legislatore e ribadita dalla Corte costituzionale. Anche questi elementi di complessità potrebbero aver determinato l'infruttuoso decorrere della previsione contenuta nel decreto-legge n. 98 del 2011 che affida a un regolamento ministeriale la definizione della disciplina in materia di investimenti delle casse. In questo quadro si inseriscono anche gli interventi di politica legislativa volti a incentivare gli enti privati di previdenza ad effettuare investimenti qualificati nell'economia reale. Al riguardo la Corte sottolinea come obiettivo primario dei gestori debba essere quello di garantire la sostenibilità del sistema pensionistico. Alla luce delle considerazioni effettuate afferma che si rende ormai necessaria l'adozione del regolamento, che attui i principi e i criteri di sana e prudente gestione finanziaria stabiliti dal legislatore. A questo proposito condivide quanto rilevato dal Presidente della Covip nella recente audizione del 7 maggio a proposito del fatto che le casse risultano essere oggi gli unici investitori istituzionali affrancati da una regolamentazione unitaria in materia di investimenti. In attesa dell'approvazione del regolamento le casse si sono comunque dotate di norme proprie sul processo di attuazione della politica di investimento e, tuttavia, tale disciplina non è cogente ed è stata rielaborata in maniera diversificata da ciascuno degli enti sulla base di scelte riconducibili alla loro autonomia. La rilevata frammentazione e diversificazione di strumenti e documenti della politica di investimento si riflette sugli assetti regolamentari e organizzativi con conseguenti rischi di incongruenza e duplicazione dei contenuti ed incertezze in termini di ordine gerarchico e di rapporti con le amministrazioni vigilanti. Tali considerazioni sono state rilevate anche dalla Covip secondo cui le varie misure adottate dagli enti non consentono di costruire un quadro normativo vincolante e unitario. Evidenzia inoltre che proprio nelle interrelazioni tra l'attività della Corte dei conti e quella della Covip sussistono margini per interventi migliorativi. La Corte non è infatti destinataria delle segnalazioni derivanti dalle attività di controllo svolte dalla Covip, che è tenuta a riferire esclusivamente ai Ministeri, mentre è di tutta evidenza come la stessa Corte dei conti potrebbe ben giovarsi nell'esercizio dei propri compiti delle competenze tecniche altamente specialistiche del predetto organismo.

  Il presidente LATERZA passa poi all'esposizione delle norme contenute nello schema di regolamento delegato dall'articolo 14 del decreto-legge n. 98 del 2011, con riferimento al dettaglio degli investimenti e delle operazioni consentite, ai relativi limiti prudenziali, al documento sulla politica di investimento, alla disciplina della gestione indiretta, alla gestione dei conflitti di interessi, nonché alla disciplina della banca depositaria. Con riferimento ai risultati dell'attività di controllo svolta dalla Corte, presenta due tabelle in cui vengono dettagliati per ciascun ente gli investimenti mobiliari e immobiliari a valori di bilancio e i risultati dei bilanci tecnici con i quali vengono fatte previsioni sulla sostenibilità economica e patrimoniale degli enti stessi. Dai dati presentati emergono saldi previdenziali generalmente positivi, con patrimoni in aumento. In contrasto con tale andamento, cita il caso dell'Inpgi per il quale, nell'ultimo referto della Corte relativo all'esercizio 2017, sono stati riscontrati notevoli peggioramenti dei risultati patrimoniali abbinati al saldo negativo tra contribuzioni e prestazioni previdenziali erogate. L'avanzo economico è stato supportato fino al 2016 da plusvalenze derivanti dagli apporti ai fondi immobiliari o dalle vendite di immobili le quali, tuttavia, sono destinate ad esaurirsi. In un'altra gestione esaminata di recente (Enpapi) sono invece emerse problematiche di carattere gestionale che sono oggetto di accertamenti condotti dall'autorità Pag. 131giudiziaria e tuttavia non hanno compromesso la sostenibilità economica dell'ente. Infine, in linea generale, sottolinea le criticità che riguardano l'ammontare dei crediti contributivi nei confronti degli iscritti. In conclusione, ribadisce la necessità di pervenire all'adozione di regole chiare nella materia degli investimenti delle casse che garantiscano un livello elevato di protezione e sicurezza degli iscritti, futuri beneficiari delle prestazioni pensionistiche, tenendo presente la natura privatistica degli enti e quella peculiare del risparmio previdenziale, che mal si presta ad essere investito in attività caratterizzate da alti livelli di rischio.

  Il PRESIDENTE ringrazia la dottoressa Laterza e sottolinea che ci si trova di fronte a cambiamenti nel mondo del lavoro che si riflettono nella gestione previdenziale. Evidenzia il ruolo cruciale del rapporto fra contributi e prestazioni e fa presente che la Commissione intende raccogliere i suggerimenti riferiti al miglior assetto istituzionale di vigilanza rappresentati dalla Corte.

  Interviene il senatore SICLARI (FI-BP) che chiede chiarimenti sulle tempistiche della vigilanza e sul fatto che la stessa venga effettuata su base continuativa.

  Il presidente LATERZA replica facendo presente che i bilanci vengono inviati alla Corte dei conti di norma dopo l'approvazione ministeriale e da quel momento prendono avvio i sei mesi a disposizione della Corte per l'approvazione del referto. Sottolinea, inoltre, che i controlli sono anche di natura concomitante e che l'ente viene seguito durante tutto il corso dell'esercizio.

  L'onorevole DI SARNO (M5S) chiede chiarimenti sul tema delle politiche messe in atto dalle casse con riferimento alla contribuzione da parte dei giovani e delle fasce deboli.

  Risponde il consigliere D'AMICO, il quale fa presente che esistono dei casi in cui è prevista una differenziazione delle aliquote per specifiche categorie di contribuenti.

  Sul tema interviene anche il consigliere PADULA ricordando l'articolo 10-bis del decreto-legge n. 76 del 2013, ai sensi del quale le casse possono effettuare risparmi di spesa al fine di destinare risorse aggiuntive all'ingresso dei giovani professionisti nel mercato del lavoro delle professioni e di sostenere i redditi dei professionisti nelle fasi di crisi economica.

  Il senatore FAZZOLARI (FdI) domanda alla Corte dei conti se è possibile esprimere un giudizio sulla correttezza della gestione dell'Inpgi e sulla redditività del fondo immobiliare. Avanza inoltre dei dubbi sulla tempistica e sulle modalità con le quali è stato attuato dalla cassa dei giornalisti dipendenti il passaggio dal sistema retributivo al contributivo. Aggiunge che la crisi del saldo previdenziale era già conclamata nel 2013 ed è stata coperta con le operazioni di conferimento al fondo immobiliare ritardando i tempi della riforma partita nel 2017.

  Il consigliere BUSA replica affermando che il tipo di controlli effettuati dalla Corte dei conti non consente di esprimere valutazioni sulla correttezza della gestione. Rappresenta che il fenomeno dell'apporto dei beni di proprietà ai fondi immobiliari è in via recessiva. Alla fine del 2017 gli immobili ancora in proprietà dell'INPGI erano pochissimi, per un valore di appena 7 milioni di euro. La gran parte degli immobili è stata già conferita e anche le plusvalenze da apporto nel 2017 si sono ridotte a circa 20 milioni di euro. In questa misura, limitata rispetto al passato, esse hanno influenzato positivamente il conto economico. Ciononostante questi 20 milioni di euro non sono stati sufficienti per riportare in positivo l'esito della gestione economica. Fa presente che il rendimento netto del fondo immobiliare è stato nel 2017 pari allo 0,6 per cento. La riforma ha previsto che sino al 31 dicembre 2016 si applichi ancora il retributivo mentre, a partire dal 1o gennaio 2017, si applica il contributivo. Il sistema Inpgi non è quindi equiparato al sistema generale e l'auspicio della Corte è che lo sia.

  Il consigliere PADULA ricorda che, ai sensi dell'articolo 2 del decreto legislativo n. 509 del 1994, in caso di disavanzo economico-finanziario di un ente gestore, rilevato dai rendiconti annuali e confermato Pag. 132anche dal bilancio tecnico attuariale, con decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze nonché con gli ulteriori ministeri competenti, si provvede alla nomina di un commissario straordinario, il quale adotta i provvedimenti necessari per il riequilibrio della gestione. Sino al ristabilimento dell'equilibrio finanziario sono sospesi tutti i poteri degli organi di amministrazione. Ai fini di tali provvedimenti, la Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale segnala ai ministeri vigilanti le situazioni di disavanzo economico-finanziario di cui è venuta a conoscenza nell'esercizio delle proprie funzioni di controllo dei bilanci di tali enti.

  Il presidente LATERZA sottolinea che la locuzione «disavanzo economico-finanziario» non è ulteriormente specificata dalla normativa e, pertanto, la citata segnalazione è caratterizzata da un certo grado di discrezionalità.

  L'onorevole BARELLI (FI) chiede se vi sono altre situazioni di criticità oltre alla cassa dei giornalisti.

  Il presidente LATERZA fa presente che fino al 2015-2016 la cassa dei geometri (Cipag) aveva evidenziato delle problematiche e, tuttavia, evidenzia che nel 2017 esistono dei sensibili segnali di ripresa.

  Il PRESIDENTE ringrazia la delegazione della Corte dei conti, ricorda che l'Inpgi sarà ascoltata nella prossima seduta del 4 giugno e dichiara chiusa l'audizione.
  Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.

  La seduta termina alle 13.04.