CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 maggio 2019
189.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.45 alle 11.10.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 15 maggio 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Salvatore Giuliano.

  La seduta comincia alle 11.10.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Luigi GALLO, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese.
Atto n. 81.
(Rilievi alla V Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame.

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  Giorgia LATINI (Lega), relatrice, chiarisce che lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in titolo – che la Commissione esamina ai fini della deliberazione di eventuali rilievi alla Commissione Bilancio – dà attuazione ad una norma della legge di bilancio per il 2019 (articolo 1, comma 98, della legge n. 145 del 2018), la quale disciplina il riparto del Fondo per il rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese, prevedendo che a tale riparto si provveda con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare entro il 31 gennaio 2019, sulla base di programmi settoriali presentati dalle Amministrazioni centrali dello Stato per le materie di propria competenza.
  Il Fondo, istituito nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, reca risorse per totali 43,6 miliardi, su più anni, così distribuiti: 740 milioni di euro per il 2019, 1.260 milioni per il 2020, 1.600 milioni per il 2021, 3.250 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023, 3.300 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028 e 3.400 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2029 al 2033. Precisa che con un distinto decreto del Presidente del Consiglio, 900 milioni di euro sono stati destinati al prolungamento della linea metropolitana 5 da Milano a Monza e che con il decreto in esame si procede quindi alla ripartizione della quota residua del Fondo, per complessivi 42,7 miliardi di euro, nel periodo 2019-2033.
  Le risorse vengono ripartite tra le Amministrazioni centrali dello Stato, tenendo conto delle proposte formulate dai Ministeri. L'assegnazione relativa ai dicasteri di riferimento di questa Commissione vede 4 miliardi assegnati al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca in tutto l'arco della programmazione (2019-2033) e 1,620 miliardi assegnati al Ministero per i beni e le attività culturali nello stesso periodo.
  Segnala che le risorse del Fondo (42,7 miliardi di euro nel periodo 2019-2033) sono state assegnate per oltre due terzi (37,7 per cento) al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il 16,8 per cento al Ministero dello Sviluppo economico, il 13,6 per cento al Ministero della Difesa, il 9,4 per cento al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e il 3,8 per cento al Ministero dei beni e delle attività culturali.
  È previsto dallo schema di decreto in esame che ciascun Ministero di presentare, entro il 15 settembre di ogni anno, una relazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell'economia e delle finanze e alle Commissioni parlamentari competenti per materia, per permettere la valutazione dello stato di avanzamento dei programmi finanziati con il fondo e delle criticità riscontrate nell'attuazione degli interventi.

  Federico MOLLICONE (FdI) chiede che il Governo fornisca informazioni di maggior dettaglio in merito ai programmi destinatari dei finanziamenti assegnati ai Ministeri di riferimento della VII Commissione.

  Luigi GALLO, presidente, prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di fornire i chiarimenti chiesti nella prossima seduta. Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.20.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 15 maggio 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Salvatore Giuliano.

  La seduta comincia alle 11.20.

Norme in materia di reclutamento e stato giuridico dei ricercatori universitari di ruolo a tempo indeterminato e dei ricercatori a tempo determinato e sulla programmazione del fabbisogno organico delle università nonché modifiche alla disciplina relativa all'assunzione del personale.
C. 783 Torto.
(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 1608).

  La Commissione prosegue l'esame, rinviato nella seduta dell'11 aprile 2019.

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  Luigi GALLO, presidente, comunica che è stata assegnata alla Commissione la proposta di legge n. 1608 Melicchio, recante «Disposizioni in materia di armonizzazione dei contratti del personale ricercatore non permanente delle università e degli enti pubblici di ricerca».
  Sulla base di quanto concordato in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ne propone l'abbinamento alla proposta C. 783 Torto.

  La Commissione concorda.

  Alessandro MELICCHIO (M5S), relatore, riferisce che la proposta di legge testé abbinata – a sua prima firma – disciplina e riordina le forme di contratto e la durata dei contratti del personale ricercatore non permanente di università e istituzioni ed enti pubblici di ricerca e sperimentazione, con l'obiettivo di ridurre al minimo fisiologico le condizioni di precariato e di inquadrare in un sistema più agile l'attività dei ricercatori. A tal fine la proposta individua due sole forme di contratto, riferite rispettivamente al personale che non ha conseguito il dottorato di ricerca e a quello che l'ha conseguito, con l'intenzione di sostituire le attuali molteplici forme contrattuali previste. Il passaggio successivo sarà all'interno dei contratti stabili nelle università e negli enti pubblici di ricerca. Le borse di studio potranno essere concesse solo a chi è iscritto a uno specifico corso di studi e non potranno essere utilizzate per allungare i tempi del precariato. Sono quindi eliminati anche gli assegni di ricerca e la possibilità di utilizzare forme contrattuali di diversa tipologia di collaborazione.
  In dettaglio, le due forme di contratto – pre-doc e post-doc – sono disciplinate dall'articolo 2. Il contratto pre-doc è destinato a soggetti in possesso di laurea specialistica coerente con il settore scientifico-disciplinare dell'attività di ricerca. Tale contratto ha lo scopo di avviare un percorso di formazione nell'ambito della ricerca. L'importo è determinato dal soggetto che conferisce il contratto, sulla base comunque di un importo minimo da stabilire con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca in misura non inferiore alla retribuzione minima imponibile ai fini del versamento della contribuzione previdenziale. Questo contratto ha una durata massima di dodici mesi e può essere cumulato, da parte di ciascun beneficiario, con altri contratti pre-doc, stipulati presso università o enti pubblici di ricerca diversi, per un massimo di dodici mesi. Il contratto post-doc è destinato invece a soggetti in possesso di dottorato di ricerca per il settore scientifico-disciplinare dell'attività di ricerca. Ha lo scopo di promuovere l'attività di giovani ricercatori, attraverso lo svolgimento di una ricerca originale all'interno di team di ricerca coordinati da professori di I o di II fascia responsabili del progetto di ricerca del ricercatore in formazione. Ha un importo determinato dal soggetto che intende conferire il contratto stesso, sulla base anche in questo caso di un importo minimo stabilito con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca in misura non inferiore a 20.000 euro annui al netto dei contributi previdenziali e di eventuali altri oneri. Ha una durata massima di tre anni e può essere cumulato, da parte di ciascun beneficiario, con altri contratti post-doc, stipulati presso università o enti pubblici di ricerca diversi, per un massimo di quattro anni.
  L'articolo 3 prevede, tra l'altro, che il beneficiario di una delle forme di contratto di cui all'articolo 2 non può essere contemporaneamente titolare di altri contratti di lavoro e che la durata dei contratti di cui all'articolo 2 non può superare cinque anni, fatte salve le interruzioni del servizio per malattia o maternità.
  L'articolo 4 dispone l'abrogazione dell'articolo 22 della legge 30 dicembre 2010, n. 240, recante la disciplina per il conferimento degli assegni di ricerca, mentre l'articolo 5 modifica la disciplina dell'articolo 24 della legge predetta, abolendo la possibilità di prorogare i contratti triennali di ricerca (cosiddetti contratti di tipo a) ma introducendo di contro la possibilità di conversione, a seguito di valutazione al termine del triennio, in contratti cosiddetti di tipo b.Pag. 39
  L'articolo 6 prevede l'istituzione – attraverso un decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca – di un accesso unico dei concorsi dell'università e della ricerca (AUCUR). In sostanza, si prevede che ogni fase concorsuale, per qualsiasi posizione bandita da università ed enti pubblici di ricerca, sia pubblicata su un apposito sito internet a cura del Ministero, lasciando inalterata l'autonomia degli atenei ma richiedendo maggiori requisiti di trasparenza rispetto a quelli attuali.
  L'articolo 7 reca disposizioni in materia di Fondo per il finanziamento ordinario delle università, prevedendo che le risorse annuali del fondo siano destinate all'assunzione di ricercatori in numero pari al 10 per cento dei titoli di dottore di ricerca rilasciati nell'anno precedente dalle università pubbliche. Dispone inoltre che le risorse annuali del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca siano destinate all'assunzione, da parte degli enti pubblici di ricerca e sperimentazione, di personale ricercatore a tempo indeterminato in numero pari al 2 per cento dei titoli di dottore di ricerca rilasciati l'anno precedente dalle università pubbliche.

  Luigi GALLO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.30.

AUDIZIONI

  Mercoledì 15 maggio 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. — Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Giancarlo Giorgetti.

  La seduta comincia alle 14.

Audizione del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Giancarlo Giorgetti, nell'ambito dell'esame, in sede referente, del disegno di legge C. 1603-bis Governo, recante: Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione).

  Luigi GALLO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta sarà assicurata, oltre che attraverso il resoconto stenografico, anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce quindi l'audizione.

  Il sottosegretario Giancarlo GIORGETTI svolge una relazione sul tema oggetto dell'audizione.

  Interviene, sull'organizzazione dei lavori, a più riprese, il deputato Marco MARIN (FI), cui risponde il presidente Luigi GALLO.

  Intervengono, quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Luigi CASCIELLO (FI), Andrea ROSSI (PD), Federico MOLLICONE (FdI), Domenico FURGIUELE (Lega), Gabriele TOCCAFONDI (Misto-CP-A-PS-A), Marco MARIN (FI), Patrizia PRESTIPINO (PD), Paola FRASSINETTI (FdI), Emanuela ROSSINI (Misto-Min.Ling.), Carmelo MICELI (PD) e Daniele BELOTTI (Lega).

  Il sottosegretario Giancarlo GIORGETTI risponde ai quesiti posti e svolge ulteriori considerazioni.

  Intervengono, sull'organizzazione dei lavori, per esprimere apprezzamento, i deputati Valentina APREA (FI), Andrea ROSSI (PD) e Federico MOLLICONE (FdI).

  Luigi GALLO, presidente, dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.55.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.