CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 maggio 2019
189.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza
COMUNICATO
Pag. 132

  Mercoledì 15 maggio 2019. — Presidenza del vicepresidente Simone PILLON. — Interviene, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, la professoressa Caterina Flick, docente di diritto penale d'impresa, diritto e criminalità informatica e privacy e l'avvocato Maria Sabina Lembo, docente di diritto penale e procedura penale.

  La seduta comincia alle 8.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Il PRESIDENTE avverte che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.
  I lavori della Commissione potranno essere quindi seguiti – dall'esterno – sia sulla web TV Camera che su quella del Senato.
  Se non vi sono osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.

PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito dell'indagine conoscitiva su bullismo e cyberbullismo.
Audizione di esperti in materie giuridiche.

  Il PRESIDENTE, le audite che sono chiamate, in questa sede, a fornire il loro autorevole contributo sulle tematiche del bullismo e del cyberbullismo.

  La professoressa Caterina FLICK osserva come il problema del bullismo e del cyberbullismo debba essere affrontato tenendo conto di vari aspetti, quali quello della tutela dei minori, quello della circolazione in rete di contenuti inappropriati e infine quello più generale relativo all'utilizzo del web.
  Con riguardo alla legge n. 71 ritiene necessario in primo luogo intervenire sul suo ambito di applicazione, prevedendo una differenziazione sul piano della disciplina a seconda dell'età degli autori della condotta. A ben vedere con riguardo agli infraquattordicenni sarebbe auspicabile prevedere forme più puntuali, di quelle previste dal codice civile, di responsabilità Pag. 133dei genitori per le condotte illecite poste in essere in rete dai figli. I fenomeni oggetto dell'indagine conoscitiva, infatti, anche in ragione della diffusione precoce degli strumenti informatici, interessano anche bambini, giuridicamente non responsabili.
  Una seconda linea di intervento dovrebbe essere rappresentata dalla previsione di puntuali obblighi e forme di responsabilità anche per gli operatori di rete e per le piattaforme elettroniche. Si tratta di un tema particolarmente complesso che in parte è stato affrontato con riguardo alla materia relativa al trattamento dei dati personali. In proposito ritiene difficile prevedere in capo a tali soggetti obblighi di controllo preventivo sui contenuti pubblicati in rete, essendo invece preferibile optare per un loro maggiore coinvolgimento nell'attività di intervento e di rimozione dei contenuti su segnalazione anche dell'autorità giudiziaria. La questione della responsabilità delle piattaforme presenta, comunque, un profilo di indubbia problematicità legato al fatto che molte di esse hanno sede in ordinamenti extra europei.
  Dopo aver svolto alcune considerazioni sulla questione relativa alla introduzione di sistemi di parental control si sofferma sul tema dell'accertamento dell'età ai fini dell'accesso in rete. In proposito dà conto dei recenti tentativi di riforma in atto nel Regno Unito.
   Infine relativamente al profilo repressivo del fenomeno ritiene necessario prevedere un sistema sanzionatorio, non improntato alla tradizionale logica penale, ma incentrato, anche in chiave di recupero del reo, sullo svolgimento di attività sociali e di condotte riparatorie.

  L'avvocato Maria Sabina LEMBO dà preliminarmente conto alla Commissione dell'attività svolta, sia a livello scolastico che in ambito forense e accademico, nel settore del contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo.
  Nel sottolineare l'assenza nel codice penale di una puntuale fattispecie di reato volta a sanzionare i fenomeni oggetto dell'indagine conoscitiva, ricorda che una definizione di bullismo è ravvisabile nelle «Linee di indirizzo generale ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo» del Ministero dell'istruzione.
  Con riguardo alle misure da adottare per proseguire nella politica di contrasto del fenomeno, sottolinea l'importanza dell'educazione alla convivenza civile e alla legalità. Tali attività, già contemplate dalla legge del 2017, dovrebbero essere, a suo parere, svolte in modo più sistematico e soprattutto dovrebbero essere realizzate attraverso la partecipazione di esperti in materie giuridiche e di psicologi.
  Relativamente alla questione relativa alla repressione del fenomeno ritiene troppo complesso prevedere delle fattispecie ad hoc di bullismo o di cyberbullismo, essendo preferibile optare per l'introduzione di circostanze aggravanti per alcuni dei reati, già contemplati dall'ordinamento, ai quali le condotte in esame possono essere ricondotte.
  Dopo aver sottolineato l'esigenza di un ampliamento dell'ambito soggettivo di applicazione della legge n. 71 del 2017, svolge considerazioni sul sistema di oscuramento, rimozione e blocco dei contenuti oggetto delle condotte aggressive avvenute on line.
  Rileva quindi come il legislatore affidi precisi compiti e funzioni alla scuola, nell'ambito della politica di prevenzione del fenomeno, senza però prevedere adeguati strumenti finanziari farvi fronte.
  Si sofferma poi sulla questione relativa al ruolo educativo dei genitori e alla necessità di prevedere puntuali attività formative dirette proprio a questi ultimi.
  Conclude rilevando l'importanza di introdurre meccanismi di giustizia riparativa anche in questo settore, così da trovare, attraverso il coinvolgimento della vittima, dell'autore del reato e della comunità, la più opportuna soluzione agli effetti del conflitto generato dal fatto delittuoso allo scopo di promuovere la ripresa o l'avvio di un dialogo tra le parti, la loro eventuale riconciliazione, la riparazione anche simbolica del danno e il rafforzamento del senso di sicurezza collettivo.

Pag. 134

  Il PRESIDENTE dichiara aperta la discussione.

  Il senatore PATRIARCA (PD) pone quesiti in ordine alle modalità di educazione e formazione dei genitori.

  L'onorevole Rosa Maria DI GIORGI (PD) si sofferma sulla questione della formazione, anche dei docenti, e dell'educazione scolastica, sottolineando l'esigenza di prevedere adeguate risorse finanziarie.
  Conclude poi rilevando la necessità di introdurre, anche attraverso circolari ministeriali, un preciso divieto di utilizzo dei cellulari da parte degli studenti durante l'orario di lezione.

  Il presidente PILLON (L-SP-PSd'Az), nel concordare con quanto da ultimo affermato dall'onorevole Di Giorgi, sottolinea come tale delicata questione sia già all'attenzione del Ministero dell'istruzione.

  L'onorevole Laura CAVANDOLI (Lega) si sofferma sulla problematica relativa alla educazione e alla formazione alla cittadinanza digitale, dando conto della recente proposta di legge approvata in prima lettura dalla Camera dei deputati.
  Conclude segnalando gli esiti di una indagine svolta dal CESVI sulla questione dei maltrattamenti dei minori sulla quale sarebbe opportuna una riflessione della Commissione.

  Il PRESIDENTE, dopo brevi considerazioni sulla indagine svolta dal CESVI, prende atto che non vi sono ulteriori richieste di intervento e invita le audite a far pervenire ulteriori elementi di risposta ai quesiti posti, per iscritto.
  Dichiara infine conclusa l'audizione e rinvia il seguito dell'indagine conoscitiva.

Sconvocazione della seduta pomeridiana di oggi e dell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi parlamentari convocato al termine di essa.

  Il PRESIDENTE, in considerazione dell'andamento dei lavori dell'Assemblea del Senato e su richiesta unanime dei componenti della Commissione presenti, avverte che la seduta pomeridiana, già convocata per oggi, per l'audizione del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e per l'avvio dell'esame sull'affare assegnato in materia di circoncisione rituale dei minori, non avrà più luogo. Avverte che è altresì sconvocata la riunione dell'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari, già prevista al termine della suddetta seduta pomeridiana.

  La seduta termina alle 9.20.

Pag. 135