CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 maggio 2019
184.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 8 maggio 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE.

  La seduta comincia alle 9.20.

Modifiche all'articolo 5 della legge 1o dicembre 1970, n. 898, in materia di assegno spettante a seguito di scioglimento del matrimonio o dell'unione civile.
Nuovo testo C. 506 Morani.

(Parere alla II Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 7 maggio 2019.

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  Andrea GIACCONE, presidente, avverte che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame in sede consultiva, ai fini dell'espressione del parere alla II Commissione (Giustizia), del nuovo testo della proposta di legge n. 506 Morani, recante modifiche all'articolo 5 della legge 1o dicembre 1970, n. 898, in materia di assegno spettante a seguito di scioglimento del matrimonio o dell'unione civile, quale risultante dagli emendamenti approvati in sede referente.
  Ricorda che, avendo nella seduta di ieri la relatrice, onorevole Legnaioli, svolto la sua relazione, nella seduta odierna la Commissione procederà all'espressione del parere.
  Invita, quindi, la relatrice a illustrare la sua proposta di parere.

  Donatella LEGNAIOLI (Lega), relatrice, illustra la sua proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Sebastiano CUBEDDU (M5S), preannunciando il voto favorevole del gruppo Movimento 5 Stelle sulla proposta di parere della relatrice, ritiene che, in caso di scioglimento del matrimonio, sia necessario, prima di tutto, salvaguardare i diritti, non solo degli ex coniugi, ma anche, se ci sono, dei figli. In tale ottica, condivide la necessità di promuovere la ricerca dell'indipendenza economica da parte dell’ex coniuge, tenendo conto, peraltro, delle sue caratteristiche personali e della situazione oggettiva.

  Carlo FATUZZO (FI), preannunciando il voto favorevole del gruppo Forza Italia sulla proposta di parere della relatrice, ribadisce quanto già affermato nel suo intervento nella seduta di ieri, sottolineando come, a suo giudizio, la perdita del diritto a percepire l'assegno di divorzio o, in altra fattispecie, la pensione di reversibilità in caso di nuovo matrimonio non si fondi su motivazioni oggettive, come dimostra il fatto che tale previsione non si applica alle pensioni di guerra, le quali continuano a essere percepite dai coniugi superstiti, anche in caso di nuovo matrimonio.

  Carla CANTONE (PD), sottolineando la necessità di un intervento legislativo in materia, preannuncia il voto favorevole del gruppo Partito democratico sulla proposta di parere della relatrice.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice (vedi allegato 1).

DL 22/2019: Misure urgenti per assicurare sicurezza, stabilità finanziaria e integrità dei mercati, nonché tutela della salute e della libertà di soggiorno dei cittadini italiani e di quelli del Regno Unito, in caso di recesso di quest'ultimo dall'Unione europea.
C. 1789 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla VI Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 7 maggio 2019.

  Andrea GIACCONE, presidente, avverte che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame in sede consultiva, ai fini dell'espressione del parere alla VI Commissione (Finanze), del disegno di legge n. 1789 Governo, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 22 del 2019, recante misure urgenti per assicurare sicurezza, stabilità finanziaria e integrità dei mercati, nonché tutela della salute e della libertà di soggiorno dei cittadini italiani e di quelli del Regno Unito, in caso di recesso di quest'ultimo dall'Unione europea, approvato in prima lettura dal Senato.
  Ricorda che, avendo nella seduta di ieri il relatore, onorevole Caffaratto, svolto la sua relazione, nella seduta odierna la Commissione procederà all'espressione del parere.
  Invita, quindi, il relatore a illustrare la sua proposta di parere.

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  Gualtiero CAFFARATTO (Lega), relatore, illustra la sua proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  Carla CANTONE (PD), preannunciando il voto favorevole del gruppo Partito democratico sulla proposta di parere del relatore, sottolinea la necessità dell'intervento del legislatore, prima di tutto, per permettere il riscatto o la convertibilità dei fondi pensione e, in secondo luogo, per destinare le opportune risorse al riconoscimento dei titoli di studio, potenziando le competenze del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Infine, auspica che, nel futuro, le regole per la circolazione delle persone tra l'Unione europea e il Regno Unito siano improntate a una minore rigidità.

  Carlo FATUZZO (FI) preannuncia il voto favorevole del gruppo Forza Italia sulla proposta di parere del relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 9.35.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 8 maggio 2019 — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE.

  La seduta comincia alle 9.35.

Proposta di nomina del professor Pasquale Tridico a presidente dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS).
Nomina n. 22.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno.

  Andrea GIACCONE, presidente, avverte che la Commissione procederà all'esame della proposta di nomina del professor Pasquale Tridico a presidente dell'INPS, ai fini dell'espressione del parere di competenza. Ricorda che, nella giornata di domani, la Commissione svolgerà l'audizione informale del professor Tridico.
  Dà quindi la parola alla deputata Pallini per lo svolgimento della relazione.

  Maria PALLINI (M5S), relatrice, con riferimento alla proposta di nomina del Governo all'esame della Commissione, ricorda preliminarmente che, come si legge nel suo sito istituzionale, l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) è uno tra gli enti previdenziali europei più grandi e complessi, con un bilancio che è il secondo dopo quello dello Stato. L'INPS, infatti, gestisce la quasi totalità della previdenza italiana, assicurando la maggior parte dei lavoratori autonomi e dei dipendenti del settore pubblico e privato. A tali funzioni, nel tempo ne sono state aggiunte di ulteriori, tra le quali ricordo, in particolare, la gestione della banca dati relativa al calcolo dell'ISE, utilizzato dai Comuni per concedere gli assegni per il nucleo familiare e per la maternità, e dell'ISEE, che permette di usufruire di alcune prestazioni sociali agevolate. Da ultimo, ricorda che l'INPS è responsabile della gestione del Reddito di cittadinanza, introdotto dal decreto-legge n. 4 del 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 26 del 2019. Inoltre, per garantire il rispetto dei diritti previdenziali e assicurativi e le eque condizioni di concorrenza tra le imprese sul mercato, l'INPS ha compiti di vigilanza, che vengono svolti anche tramite le banche dati interne ed esterne.
  Da un punto di vista normativo, il legislatore ha progressivamente accorpato nell'INPS gli enti previdenziali pubblici e tale processo si è concluso, sulla base dell'articolo 21, commi da 1 a 9, del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito con modificazioni dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, con la confluenza nell'Istituto dell'INPDAP e dell'ENPALS, in modo Pag. 149tale che l'INPS attualmente gestisce la previdenza sia dei lavoratori del settore pubblico sia di quelli del settore privato.
  Ricorda, ancora, che all'INPS sono riconosciuti importanti compiti in materia assistenziale, erogando tale Istituto le prestazioni di inabilità e di invalidità; sottolinea, in particolare, l'importanza della gestione diretta delle attività inerenti all'accertamento e alla riscossione dei contributi.
  Con riferimento all'assetto organizzativo, anche l'INPS è stato coinvolto nel processo di razionalizzazione previsto per gli enti pubblici dal decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, in base al quale sono state concentrate nella figura del Presidente le funzioni facenti capo fino a quel momento al Presidente e al Consiglio di amministrazione, conseguentemente soppresso, configurando quindi un organo monocratico al vertice dell'Istituto.
  Il tema della governance dell'INPS, ma anche dell'INAIL, è stato lungamente dibattuto nel corso della XVII legislatura, dal momento che il modello monocratico non è stato ritenuto idoneo a garantire il migliore esercizio delle molteplici funzioni attribuite ai grandi istituti di previdenza. Ricorda che la XI Commissione era giunta a elaborare una proposta di testo unificato, i cui principi di fondo sono stati ripresi, nel corso dell'attuale legislatura, dalle proposte di legge C. 479 Carla Cantone e C. 1158 Murelli, attualmente all'esame del Comitato ristretto istituito dalla Commissione medesima. Per permettere al legislatore di giungere alla sintesi delle diverse posizioni senza sacrificare l'operatività degli istituti, data l'imminente scadenza della carica del presidente dell'INPS, il Governo, con l'articolo 25 del decreto-legge n. 4 del 2019, ha previsto la reintroduzione, quali organi degli istituti, del vice presidente e del consiglio di amministrazione e ha, conseguentemente, modificato i poteri del presidente, attribuendogli la rappresentanza legale dell'Istituto, il potere di convocare e presiedere il consiglio di amministrazione, nonché la facoltà di assistere alle sedute del consiglio di indirizzo e vigilanza. Inoltre, è stata prevista una disciplina transitoria, in base alla quale, in fase di prima attuazione, al momento della scadenza, della decadenza o della cessazione del mandato del Presidente dell'INPS e dell'INAIL, nelle more del perfezionamento della procedura di nomina del nuovo Presidente, del vice presidente e del consiglio di amministrazione, per consentire il corretto dispiegarsi dell'azione amministrativa degli Istituti, con apposito decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, possono essere nominati i soggetti cui sono attribuiti i poteri, rispettivamente, del Presidente, del vice presidente e del consiglio di amministrazione. In attuazione di tale ultima disposizione, cessato il mandato del professor Tito Boeri, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali ha proceduto, con proprio decreto in data 14 marzo 2019, ad attribuire al professor Pasquale Tridico i poteri del presidente e del consiglio di amministrazione dell'INPS, come individuati nell'articolo 3, commi da 3 a 5, del decreto legislativo n. 479 del 1994, novellato dal citato articolo 25 del decreto-legge n. 4 del 2019. Contestualmente, con il medesimo decreto, il Ministro ha provveduto a nominare anche il dottor Adriano Morrone vice presidente dell'Istituto.
  Segnala, infine, che rimane confermata la procedura disciplinata dalla normativa vigente, che rinvia alla legge n. 14 del 1978, disponendo l'acquisizione del parere delle competenti Commissioni parlamentari sulle nomine di enti pubblici, e alla procedura di cui all'articolo 3 della legge n. 400 del 1988. In particolare, la nomina avviene con decreto del Presidente della Repubblica, emanato su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze.
  Venendo al merito della proposta di nomina in discussione, dopo aver preliminarmente ribadito che il professor Pasquale Tridico esercita già i poteri del Pag. 150Presidente e del consiglio di amministrazione dell'INPS, sulla base del citato decreto ministeriale 14 marzo 2019, trasmesso insieme al curriculum allegato alla proposta di nomina, rileva che egli è professore ordinario in Politica economica, presso il Dipartimento di economia dell'Università «Roma Tre», ed è, presso il medesimo Ateneo, direttore del Centro di Ricerca di Eccellenza Jean Monnet «Labour, Welfare, and Social Rights». È stato più volte eletto, da ultimo nel 2018, Segretario generale della società scientifica europea EAPE (European Association for Evolutionary Political Economy), della cui Summer School è direttore dal 2010. La sua carriera accademica, come risulta dal curriculum, è molto ricca e articolata, comprendendo anche numerosi periodi di studio e ricerca all'estero, in particolare negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Francia, in Austria, in Irlanda e in Polonia.
  Segnala che le aree di suo interesse risultano essere l'economia del lavoro, il mercato del lavoro, i sistemi di welfare, le disuguaglianze, la distribuzione del reddito, la politica economica dell'Unione europea, la varietà del capitalismo, l'allargamento e l'integrazione dell'Unione europea. Il curriculum, inoltre, elenca le riviste scientifiche di cui il professor Tridico è referee.
  Dopo avere rilevato che il professor Tridico ha ricoperto, dal 20 giugno 2018, anche l'incarico di Consigliere economico esperto presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, segnala che il curriculum fornisce, inoltre, la lista degli altri incarichi nel tempo ricoperti, dei riconoscimenti ottenuti e delle pubblicazioni scientifiche, nonché dei progetti di ricerca per i quali ha ottenuto finanziamenti.
  Conclusivamente, ritiene che, alla luce del qualificato profilo del professor Tridico, vi siano le condizioni per esprimere un giudizio positivo sulla nomina proposta. Si riserva, comunque, di formulare una proposta di parere anche alla luce degli elementi che saranno acquisiti nel corso dell'audizione informale del professor Tridico, prevista per la giornata di domani.

  Carlo FATUZZO (FI) sottolinea, in accordo con la relatrice, l'importanza dell'INPS, l'estrema complessità delle funzioni che nel corso del tempo sono state attribuite all'Istituto e la competenza e le responsabilità dei suoi dipendenti, consapevoli dell'importanza dei loro compiti per la società. Non ha osservazioni sul curriculum del professor Tridico, da cui, tuttavia, non traspare, come è ovvio che sia, la sua sensibilità rispetto ai compiti che sarà chiamato a esercitare. Si augura, pertanto, che egli abbia a cuore soprattutto le esigenze e le necessità dei lavoratori e dei pensionati, indirizzando a loro favore le attività dell'INPS, a differenza di quanto avvenuto con le gestioni precedenti.

  Carla CANTONE (PD), riservandosi di dare un giudizio sulla proposta di nomina in esame alla luce degli elementi che emergeranno dall'audizione del professor Tridico, rileva la delicatezza della questione della governance dell'INPS e dell'INAIL, sulla quale, come ha ricordato la relatrice, la Commissione è attualmente impegnata con l'esame delle proposte di legge C. 479 a sua prima firma e C. 1158 Murelli. A tale proposito, rileva che, partendo da una sostanziale identità di vedute, certificata dalla omogeneità delle citate proposte di legge, si sono poi evidenziate, nel corso dei lavori del Comitato ristretto, differenze di non poco conto su come si intenda dare sostanza al necessario superamento della struttura monocratica. Ribadendo l'impegno del gruppo Partito democratico nella ricerca di una soluzione unitaria, le preme tuttavia sottolineare che la sua parte politica desidera confermare le funzioni di controllo e di indirizzo delle parti sociali esercitate dal Consiglio di indirizzo e vigilanza, opponendosi alle soluzioni che vanno in direzione opposta, proposte da altri gruppi. Venendo, quindi, al merito della proposta di nomina, si dichiara d'accordo con il Pag. 151collega Fatuzzo sulla necessità di verificare la sensibilità del professor Tridico nei confronti dei compiti che è chiamato a svolgere e, soprattutto, nei confronti dei destinatari dell'azione dell'INPS, lavoratori e pensionati. Auspica che il professor Tridico scelga di venire incontro alle loro esigenze, ripristinando prassi che la precedente gestione aveva superato, ad esempio prevedendo l'invio periodico della certificazione cartacea che attesta la situazione di ciascun assicurato, dal momento che l'attuale procedura telematica, spesso mal funzionante, mette in serie difficoltà soprattutto gli anziani.

  Ettore Guglielmo EPIFANI (LeU) sottolinea l'importanza dell'attuale passaggio, ovvero la nomina del nuovo Presidente dell'INPS al termine di una stagione di grandi cambiamenti, che ha visto l'Istituto acquisire numerose nuove competenze e accorpare le gestioni previdenziali di lavoratori di ulteriori settori, non sempre, a suo parere, in coerenza con le finalità per le quali l'Istituto è stato creato, ma talvolta per mere considerazioni di carattere economico-finanziario. A fronte di una tale complessità di funzioni e di una simile mole di risorse gestite, è necessario superare la struttura monocratica, che ha mostrato tutti i suoi limiti nel passato, ripristinando l'equilibrio tra organi e poteri. In tale ottica, concorda sulla necessità di mantenere le attuali attribuzioni del Consiglio di indirizzo e vigilanza e di scegliere un presidente che non utilizzi la sua carica per portare avanti battaglie personali, ma che operi al servizio dell'Istituto. La scelta del candidato giusto, pertanto, non può fondarsi solo sulla valutazione del curriculum, ma anche sull'accertamento del possesso della capacità di gestione di un Istituto così grande e complesso, con piena soddisfazione delle esigenze dei cittadini.

  Sebastiano CUBEDDU (M5S) sottolinea che la proposta di nomina in esame permette di dare continuità all'azione dell'INPS, ponendo fine alla attuale fase transitoria.

  Davide TRIPIEDI (M5S), ritenendo che non siano in discussione il valore dell'esperienza e della professionalità del professor Tridico, assicura i colleghi di avere avuto modo di apprezzare la sua estrema sensibilità e capacità di mettersi al servizio degli altri con grande umiltà. Auspica che, da Presidente dell'INPS, voglia impegnarsi in un proficuo rapporto di collaborazione con la Commissione, superando la chiusura che aveva caratterizzato la precedente gestione dell'Istituto.

  Chiara GRIBAUDO (PD), pur non rinunciando a dichiararsi ottimista sulla capacità del professor Tridico di sciogliere i numerosi nodi che caratterizzano la gestione dell'INPS, non può non rilevare il preoccupante ritardo con cui il Governo sta procedendo alla nomina del nuovo presidente dell'Istituto, considerando che esso è, di fatto, privo di guida dallo scorso mese di gennaio e che nulla si sa su chi sarà nominato alla carica di vice presidente, istituita per permettere alla Lega e al Movimento 5 Stelle di trovare un accordo. Non volendo esprimere alcuna osservazione sull'esperienza del professor Tridico, come risultante dal suo curriculum, si unisce a quanti hanno auspicato che egli dimostri di avere le necessarie capacità gestionali per governare l'Istituto, nel rispetto del principio di collegialità. Ritiene, infatti, che quello della governance dell'INPS sia un tema delicato, da affrontare con ponderazione e non con soluzioni superficiali e di pronta applicazione.

  Andrea GIACCONE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.10.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 8 maggio 2019.

Audizione di Franco Carinci, già professore ordinario di diritto del lavoro presso l'Università di Bologna, Pag. 152Raffaele De Luca Tamajo, professore emerito di diritto del lavoro presso l'Università di Napoli Federico II, Franco Focareta, docente di diritto del lavoro presso l'Università di Bologna, Gabriele Lipari, avvocato, Oronzo Mazzotta, professore ordinario di diritto del lavoro presso l'Università di Pisa, Roberto Parruccini, avvocato, Giampiero Proia, professore ordinario di diritto del lavoro presso l'Università Roma Tre, e Carlo Zoli, professore ordinario di diritto del lavoro presso l'Università di Bologna, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 707 Polverini, recante norme in materia di rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, di rappresentatività delle organizzazioni sindacali e di efficacia dei contratti collettivi di lavoro, nonché delega al Governo per l'introduzione di disposizioni sulla collaborazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, in attuazione dell'articolo 46 della Costituzione, e C. 788 Gribaudo, recante norme sull'accertamento della rappresentatività delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro privati.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.15 alle 16.

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