CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 30 aprile 2019
180.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

  Martedì 30 aprile 2019. — Presidenza del vicepresidente Andrea GIORGIS.

  La seduta comincia alle 12.45.

Disposizioni per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell'evasione fiscale.
Emendamenti C. 1074-A.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

  Andrea GIORGIS, presidente, informa che il Comitato permanente per i pareri è chiamato a esaminare, ai fini del parere all'Assemblea, il fascicolo n. 3 degli emendamenti riferiti al disegno di legge C. 1074-A, recante Disposizioni per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell'evasione fiscale.

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  Francesco FORCINITI (M5S), relatore, evidenzia come gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 3 non presentino profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione: propone pertanto di esprimere su di essi nulla osta.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Introduzione dell'insegnamento scolastico dell'educazione civica.
Emendamenti C. 682 e abb.-A.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

  Andrea GIORGIS, presidente, informa che il Comitato permanente per i pareri è chiamato a esaminare, ai fini del parere all'Assemblea, il fascicolo n. 1 degli emendamenti presentati al testo unificato delle proposte di legge C. 682 e abbinate-A, recante introduzione dell'insegnamento scolastico dell'educazione civica.

  Roberta ALAIMO (M5S), relatrice, rileva come gli emendamenti trasmessi non presentano profili problematici per quanto riguarda il riparto di competenze legislative tra Stato e Regioni ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione: pertanto appare possibile esprimere su di essi nulla osta.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere della relatrice.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni.
Emendamenti Doc. XXII, n. 36 e abb.-A.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

  Andrea GIORGIS, presidente, informa che il Comitato permanente per i pareri è chiamato a esaminare, ai fini del parere all'Assemblea, il fascicolo n. 1 degli emendamenti presentati alla proposta di istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sulla morte di Giulio Regeni (Doc. XXII, n. 36 e abb.-A).

  Valentina CORNELI (M5S), relatrice, rileva come gli emendamenti trasmessi non presentano profili problematici per quanto riguarda il riparto di competenze legislative tra Stato e Regioni ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione: pertanto appare possibile esprimere su di essi nulla osta.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere della relatrice.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e l'Organizzazione internazionale di diritto per lo sviluppo (IDLO) relativo alla sede dell'organizzazione.
C. 1680, approvata dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

  Francesco BERTI (M5S), relatore, rileva come il Comitato permanente per i pareri sia chiamato a esaminare, ai fini del parere alla III Commissione Affari esteri, la proposta di legge C. 1680, approvata dal Senato, recante ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e l'Organizzazione internazionale di diritto per lo sviluppo (IDLO) relativo alla sede dell'organizzazione, fatto a Roma il 14 giugno 2017.
  Segnala in via preliminare come l'IDLO (International Development Law Organization) sia l'unica organizzazione intergovernativa Pag. 11esclusivamente dedicata alla promozione dello Stato di diritto e sia considerata un riferimento fondamentale, a livello internazionale, nel settore della giustizia.
  L'Organizzazione svolge attività a sostegno di comunità e governi nel settore delle riforme legislative e dello sviluppo delle istituzioni al fine di promuovere pace, giustizia, sviluppo sostenibile e opportunità economiche; si occupa, inoltre, di attività di ricerca nel settore del diritto e sui temi della giustizia.
  Istituita nel 1988 come organizzazione internazionale non governativa con sede nei Paesi Bassi, denominata Istituto internazionale di diritto per lo sviluppo – IDLI – essa si è trasformata nel 1988 (con l'Accordo internazionale per la creazione dell'Istituto internazionale di diritto per lo sviluppo, sottoscritto il 5 febbraio 1988 da otto membri, tra i quali l'Italia) in organizzazione intergovernativa, trasferendo la propria sede a Roma. Dal 2001 è in possesso dello status di osservatore presso le Nazioni Unite; ulteriori modifiche e integrazioni dell'Accordo istitutivo sono intervenute nel 2008 e, da ultimo, nel 2012.
  Attualmente i membri dell'IDLO sono trentaquattro (tra gli altri, oltre a numerosi Stati membri dell'Unione europea, gli Stati Uniti d'America, la Cina, l'Afghanistan, il Kenya, l'Egitto, il Sudan, il Mozambico, le Filippine, e il Salvador).
  Gli organi di governo dell'IDLO sono: a) l'Assemblea degli Stati membri (Assembly of Parties) che si riunisce annualmente ed approva il programma di lavoro e il bilancio per l'anno futuro e il rapporto descrittivo e finanziario delle attività svolte dall'Organizzazione nell'anno precedente, oltre ad adottare raccomandazioni in materia di politica e gestione dell'IDLO; b) il Consiglio consultivo (Board of advisers), che si riunisce almeno una volta l'anno ed è costituito da esperti del settore (eletti dall'Assemblea; siedono a titolo personale) che contribuiscono alla preparazione delle decisioni dell'Assemblea e della loro attuazione da parte del Direttore generale, mediante la formulazione di «opinioni consultive»; c) il Comitato permanente (Standing Committee), che si riunisce non meno di tre volte l'anno, favorisce il collegamento tra l'Assemblea, il Consiglio consultivo e il Direttore generale, con la funzione di monitoraggio dell'attuazione delle attività di bilancio dell'Organizzazione; d) il Direttore generale (eletto dall'Assemblea per un mandato di quattro anni, rinnovabile una sola volta), che è a capo della struttura esecutiva dell'Organizzazione, assicura l'attuazione delle decisioni dell'Assemblea e prepara e presenta il bilancio annuale.
  La piattaforma programmatica dell'IDLO è la Strategy 2020, il Piano strategico per gli anni 2017-2020, che adotta gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030, con particolare riferimento all'obiettivo 16 «Promuovere società pacifiche e inclusive per lo sviluppo sostenibile, garantire a tutti l'accesso alla giustizia, realizzare istituzioni effettive, responsabili e inclusive a tutti i livelli».
  Passando a illustrare l'Accordo di cui si propone la ratifica, esso realizza la revisione dell'Accordo di sede risalente al 1992 e deriva sia dall'opportunità di considerare il mutato quadro istituzionale interno dell'IDLO, sia di dare riscontro a specifiche esigenze segnalate dall'Organizzazione medesima, al fine di consolidarne la presenza nel nostro Paese.
  Per quanto riguarda il contenuto dell'Accordo, il quale è costituito da un breve preambolo e da diciotto articoli, l'articolo I è dedicato alle definizioni delle Parti, degli organi dell'IDLO, del suo personale e pertinenze.
  L'articolo II riguarda l'idoneità e fruibilità della sede centrale dell'Organizzazione.
  L'articolo III stabilisce l'inviolabilità della medesima sede.
  L'articolo IV prevede che la competente Autorità italiana provveda alla protezione della sede centrale.
  L'articolo V, relativo alla fruizione dei servizi pubblici, stabilisce che il Governo italiano adotterà le misure necessarie per renderli fruibili e, in caso di interruzione Pag. 12di detti servizi, l'IDLO riceverà il medesimo trattamento delle maggiori amministrazioni dello Stato.
  L'articolo VI riguarda il regime giuridico dell'organizzazione e dei suoi beni, stabilendo che l'IDLO goda della piena immunità giurisdizionale e che i suoi beni siano esenti da sequestro, confisca, esproprio e qualsiasi altra forma di intervento; l'articolo impegna altresì l'IDLO a prevedere disposizioni per istituire sistemi di soluzione delle controversie.
  L'articolo VII prevede il riconoscimento della personalità giuridica internazionale dell'IDLO e la sua capacità di porre in essere gli atti giuridici necessari all'adempimento delle sue funzioni.
  L'articolo VIII stabilisce il regime delle comunicazioni e dei trasporti, prevedendo che ogni forma di comunicazione dirette all'Organizzazione o al suo personale non saranno soggette a censura o ad altre forme di intercettazione o ingerenze.
  L'articolo IX riguarda il regime di esenzione delle imposte dirette o indirette, come previsto dall'Accordo istitutivo del 5 febbraio 2008, ratificato dall'Italia il 28 maggio 1993 con la legge n. 98 del 1993.
  L'articolo X prevede una serie di agevolazioni finanziarie per l'Organizzazione, le quali sono finalizzate al raggiungimento dei suoi fini.
  L'articolo XI è relativo alle assicurazioni sociali e sanitarie.
  L'articolo XII prevede che il Governo italiano assicuri le misure necessarie per facilitare il transito, il soggiorno e la partenza del personale IDLO e loro famiglie e dei partecipanti ai programmi o delle persone in visita alla sede ufficiale.
  L'articolo XIII contiene le disposizioni relative ai privilegi e immunità dei rappresentanti di Stati e di membri del Consiglio consultivo dell'IDLO.
  L'articolo XIV disciplina il regime delle immunità per esperti e funzionari non appartenenti all'Organizzazione per i compiti istituzionali della medesima.
  L'articolo XV stabilisce il regime di immunità per il personale dell'IDLO.
  L'articolo XVI definisce lo scopo del regime di privilegi e immunità e la cooperazione con le autorità italiane.
  L'articolo XVII rimette a negoziati tra le parti la soluzione delle eventuali controversie.
  L'articolo XVIII reca le disposizioni finali.
  Per quel che concerne il contenuto della proposta di legge di ratifica, approvata dal Senato (A.S. 960, d'iniziativa del senatore Ferrara ed altri), essa si compone di quattro articoli, riproponendo parzialmente il testo del disegno di legge di ratifica presentato dal Governo nel corso della XVII legislatura (A.S. 2978) che, già approvato con modificazioni dalla Camera dei deputati (A.C. 4609), fu esaminato ed approvato dalla Commissione Affari esteri del Senato, senza peraltro completare il suo iter di approvazione a causa della conclusione della legislatura.
  Gli articoli 1 e 2 recano, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo.
  L'articolo 3 dispone la copertura finanziaria degli oneri derivanti dal provvedimento, valutati in 326.071 euro a decorrere dall'anno 2019, ai quali si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2019-2021, nell'ambito del programma « ?Fondi di riserva e speciali ?» della missione « ?Fondi da ripartire ?» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2019, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio
  L'articolo 4 stabilisce l'entrata in vigore del provvedimento.
  Per quanto attiene al rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite, rileva come il provvedimento si inquadri nell'ambito delle materie «politica estera e rapporti internazionali dello Stato», riservate alla competenza legislativa Pag. 13esclusiva dello Stato ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera a), della Costituzione.
  Formula, quindi, una proposta di parere favorevole (vedi allegato).

  Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva all'unanimità la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 12.55.

SEDE REFERENTE

  Martedì 30 aprile 2019. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA.

  La seduta comincia alle 12.55.

Disposizioni per il coordinamento in materia di politiche integrate per la sicurezza e di polizia locale.
C. 242 Fiano, C. 255 Guidesi, C. 318 Rampelli, C. 451 Bordonali, C. 705 Polverini, C. 837 Sandra Savino e C. 1121 Vito.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta del 13 marzo scorso.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, ricorda che nella precedente seduta di esame le relatrici, Macina e Bordonali, hanno illustrato il contenuto dei provvedimenti.

  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.

COMITATO DEI NOVE

  Martedì 30 aprile 2019.

Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari.
C. 1585 cost., approvata dal Senato, e C. 1172 cost. D'Uva.

  Il Comitato si è riunito dalle 13 alle 13.05.

Disposizioni per assicurare l'applicabilità delle leggi elettorali indipendentemente dal numero dei parlamentari.
C. 1616, approvata dal Senato.

  Il Comitato si è riunito dalle 13.05 alle 13.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.10 alle 13.15.

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