CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 aprile 2019
177.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per le questioni regionali
COMUNICATO
Pag. 200

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 17 aprile 2019. — Presidenza della presidente Emanuela CORDA.

  La seduta comincia alle 15.

Documento di economia e finanza 2019.
Doc. LVII, n. 2 e Allegati.
(Alla V Commissione della Camera e alla 5a Commissione del Senato).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 16 aprile 2019.

  La deputata Marialuisa FARO (M5S), relatrice, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Il deputato Roberto PELLA (FI), nel richiamare l'audizione di questa mattina del ministro Tria che ha fornito risposte evasive alle numerose richieste di chiarimento sul contenuto del DEF, rileva che il documento non indica come potrà essere evitato il previsto aumento dell'IVA. Questo aumento potrebbe creare molte difficoltà ai bilanci delle famiglie che già attualmente, per quanto concerne le competenze della Commissione, non riescono spesso a pagare le tasse comunali.
  Sempre con riferimento all'ambito di competenza della Commissione, segnala di avere chiesto chiarimenti al ministro Tria su quanto dichiarato in audizione dall'assessore ai trasporti della regione Lombardia in ordine alle pesanti conseguenze che il taglio di 300 milioni di risorse per il trasporto pubblico locale avrà sulla capacità di assicurare il servizio. Chiede alla relatrice di inserire un riferimento sul punto nella proposta di parere. Pag. 201
  Rileva poi che se è vero che effettivamente è stata sbloccata la possibilità di investimenti per gli enti locali, ciò è comunque avvenuto in un contesto di forte precarietà per la finanza locale, come segnalato anche nella memoria depositata dall'ANCI nel corso della sua audizione sul DEF.
  Segnala infine un ultimo aspetto: nel DEF sono prospettati introiti per 18 miliardi di euro dalla vendita di immobili pubblici e proprio nella giornata odierna è prevista un'informativa della viceministra Castelli alla Conferenza unificata. Si tratta di introiti che sarà molto difficile realizzare, anche alla luce dell'attuale fase di calo dei prezzi immobiliari. Ciò comporterà quindi un ulteriore aumento del deficit, aumento che si verificherà anche per l'aumento, ormai ineluttabile, dei tassi di interesse.

  Il senatore Daniele MANCA (PD) esprime preoccupazione per i contenuti del DEF riconducibili all'ambito di competenza della Commissione. Ritiene, conseguentemente, la proposta di parere insostenibile e lacunosa perché non tiene conto delle ricadute che le misure annunciate nel DEF potranno avere sugli enti territoriali. Ricorda in proposito che ai due miliardi di tagli già previsti dalla legge di bilancio si aggiungeranno quelli dell'annunciata spending review che inevitabilmente andranno ad incidere in modo pesante su voci di spesa di interesse degli enti territoriali come la sanità e l'istruzione. In tal senso la proposta di parere non tiene sufficientemente conto dei problemi segnalati dalle regioni e dagli enti locali, ad esempio con riferimento al trasporto pubblico locale. Lamenta inoltre che la discussione si svolga in assenza di provvedimenti considerati dal DEF ma non ancora emanati e pubblicati come i decreti-legge «crescita» e «sblocca-cantieri», provvedimenti anch'essi di interesse per il sistema delle autonomie. Annuncia per questi motivi il voto contrario del suo gruppo.

  La senatrice Erica RIVOLTA (L-SP-PSd'Az), segnala preliminarmente che i 300 milioni di tagli al trasporto pubblico locale potranno essere compensati, in base all'impegno assunto dal ministro Tria nell'audizione di questa mattina, dalla destinazione a questo settore di 300 milioni di risparmi di bilancio.
  Rileva poi che il DEF delinea il quadro tendenziale e quello programmatico della finanza pubblica in un momento di peggioramento della situazione economica internazionale e non può che rilevare al riguardo l'occasione mancata negli scorsi anni dall'Italia, per responsabilità dei precedenti governi, nell'ottenere più sostenuti tassi di crescita in un migliore clima internazionale. Si è così lasciato al governo in carica l'arduo compito di delineare una necessaria manovra espansiva in un contesto divenuto meno favorevole
  Osserva quindi che il DEF non contiene una stima compiuta di quelli che potranno essere gli effetti delle misure adottate dal Governo. Si riferisce ad esempio agli effetti che sulla pubblica amministrazione che potrà avere il turn over determinato da quota 100. Così come nuove assunzioni potranno aumentare la produttività della pubblica amministrazione o ancora il contrasto della guardia di finanza all'evasione fiscale, con effetti benefici per l'economia.
  Dopo aver sottolineato l'importanza dei 400 milioni destinati dalla legge di bilancio allo sblocco degli investimenti degli enti locali e dei 250 milioni per gli interventi di ristrutturazione delle scuole e della rete stradale, annuncia il voto favorevole del suo gruppo alla proposta di parere.

  Il deputato Dario BOND (FI) rileva che il DEF dovrebbe indicare le future linee di sviluppo economico del Paese, mentre si tratta al contrario di un documento vuoto, vuoto ad esempio in materia sanitaria e di LEA e con riferimento ad un'autentica emergenza come quella rappresentata dal calo delle nascite, per affrontare il quale sarebbero necessarie politiche per la famiglia totalmente assenti.
  Il documento dovrebbe anche essere più pregnante anche per quel che riguarda l'attuazione del regionalismo differenziato e l'annunciato disegno di legge delega in materia di enti locali. Invita pertanto, con Pag. 202un approccio che vuole essere costruttivo, la relatrice ad inserire nella proposta di parere un riferimento alla necessità di acquisire più elementi sugli aspetti richiamati.

  Il deputato Francesco ACQUAROLI (FdI) dichiara la propria perplessità di fronte al contenuto vago del DEF, soprattutto con riferimento al sistema delle autonomie. In questo contesto di vaghezza non può quindi che esprimere la propria preoccupazione per i tagli che probabilmente saranno posti in essere nei confronti degli enti locali. Annuncia pertanto il voto contrario del suo gruppo.

  La senatrice Virginia LA MURA (M5S) segnala la molteplicità di interventi positivi previsti dal DEF. Ricorda in particolare il recente varo del piano «proteggi Italia» che mette a disposizione di regioni ed enti locali 10 miliardi e 853 milioni per l'ambiente e la protezione del territorio con riferimento a quattro priorità: gestione dell'emergenza, prevenzione, manutenzione e rafforzamento della governance. Segnala poi l'importanza, nell'ottica della manutenzione del territorio ed anche per il rilancio del made in Italy, del piano strategico per l'agricoltura biologica.

  La senatrice Tiziana Carmela Rosaria DRAGO (M5S) segnala l'importanza storica delle misure programmate dal DEF in materia di welfare familiare.

  La senatrice Roberta TOFFANIN (FI-BP) rileva che se da un lato ci sono provvedimenti che destinano risorse ai comuni (400 milioni) tutti i provvedimenti fino ad oggi licenziati da Camera e Senato gravano di compiti e di oneri i comuni senza conferire risorse. E se è vero che le aspettative possono influenzare l'economia è anche vero che l'incertezza grava sull'andamento economico. Questo continuo oscillare tra iva sì, iva no, tav sì, tav no, flat tax sì flat tax no, crea un'incertezza per le imprese che va a danno dell'economia. Tutto questo deve essere tenuto in considerazione. Lo scorso anno era stato stimato un aumento del PIL dell'1.5 per cento, ma le stime erano sbagliate, purtroppo. Osserva al riguardo che non si può da una parte raccontare il libro dei sogni e dall'altra scrivere nel DEF numeri da incubo.

  Emanuela CORDA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere della relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere (vedi allegato 1).

Disposizioni in favore delle persone affette da fibromialgia.
S. 299 e abb.
(Parere alla 12a Commissione del Senato).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  La senatrice Rosa Silvana ABATE (M5S), relatrice, nell'illustrare il contenuto del provvedimento su cui la Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere, ricorda che la fibromialgia è una sindrome dolorosa cronica da sensibilizzazione centrale caratterizzata dalla disfunzione dei circuiti neurologici preposti all'elaborazione degli impulsi provenienti dalle afferenze del dolore (nociricettive) dalla periferia al cervello.
  In base all'articolo 1, la finalità del provvedimento è di promuovere la prevenzione della fibromialgia e di garantire adeguata tutela sanitaria ai soggetti che ne sono affetti.
  In tal senso, il provvedimento appare riconducibile alle materie determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali (articolo 117, secondo comma, lettera m, della Costituzione), di esclusiva competenza statale e tutela della salute (articolo 117, terzo comma) di competenza concorrente. Segnala pertanto l'esigenza, alla luce della Pag. 203giurisprudenza costituzionale, di prevedere adeguate forme di coinvolgimento delle regioni.
  La fibromialgia è riconosciuta dall'articolo 2 del testo in esame come «malattia invalidante» e, in conformità a tale riconoscimento, l'articolo 3 prevede l'inclusione della medesima nel novero delle malattie croniche o invalidanti, ai fini dell'esenzione dalla partecipazione alla spesa per le relative prestazioni di assistenza sanitaria, demandando ad un decreto del Ministro della salute l'attuazione di tale inclusione. Il medesimo articolo 3 fa riferimento, per le persone affette dalla malattia in esame (sempre individuate in base ai criteri oggettivi per l'identificazione dei sintomi e delle condizioni cliniche definiti dal suddetto decreto ministeriale), al diritto all'accesso al telelavoro. Al riguardo, il successivo articolo 8 prevede che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministero della salute stipulino accordi con le associazioni imprenditoriali per favorire l'accesso delle persone affette da fibromialgia al telelavoro (anche domiciliare).
  Rileva come potrebbe risultare al riguardo opportuno prevedere, con riferimento all'esenzione dalla partecipazione alla spesa prevista dal comma 2 dell'articolo 3, il parere della Conferenza Stato-regioni, come già previsto dal regolamento n. 329 del 1999 per l'individuazione delle altre malattie invalidanti.
  Il comma 1 dell'articolo 4 prevede l'individuazione (mediante decreto del Ministro della salute) di centri nazionali di ricerca per lo studio della fibromialgia, per la definizione dei relativi protocolli terapeutici, dei presìdi farmacologici convenzionali e non convenzionali, nonché di quelli riabilitativi idonei, e per la rilevazione statistica dei soggetti affetti.
  Al riguardo, osserva che potrebbe risultare opportuno prevedere, per l'individuazione dei centri nazionali, l'intesa in sede di Conferenza Stato-regioni.
  Il successivo comma 2 richiede che le regioni individuino, all'interno delle strutture sanitarie pubbliche operanti sul territorio, appositi ambulatori specialistici, idonei per la diagnosi e la cura della fibromialgia, in grado di assicurare una presa in carico multidisciplinare e di relazionarsi, ove necessario, con altre sedi specialistiche, al fine di assicurare ai pazienti tutte le cure tese al raggiungimento o al mantenimento di un sufficiente grado di autonomia e di vita indipendente.
  L'articolo 5 prevede l'istituzione, presso il Ministero della salute, del Registro nazionale della fibromialgia, per la raccolta e l'analisi dei dati clinici, nell'ottica della definizione di appropriate strategie di intervento (ivi compresa la diagnosi precoce) e di trattamenti medico-sanitari più efficaci nonché per lo svolgimento di studi clinici e di ricerca. Il Registro è articolato in sezioni regionali ed è alimentato dalle informazioni che le singole regioni trasmettono annualmente al Ministero della salute. Gli elementi di informazione rientranti nell’àmbito del Registro sono individuati dai commi 3 e 4, mentre il secondo periodo del comma 2 demanda ad un decreto ministeriale la definizione dei criteri e delle modalità di tenuta e di rilevazione dei dati del Registro («anche con strumenti informatici e telematici»). Con riferimento al medesimo Registro, è autorizzata la spesa di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019 (comma 6).
  Al riguardo, osserva che risulta opportuno prevedere, per l'istituzione del registro, l'intesa in sede di Conferenza Stato-regioni.
  L'articolo 6 prevede l'inserimento di idonei corsi di formazione, relativi alla diagnosi ed ai protocolli terapeutici per la fibromialgia, nel programma nazionale per la formazione continua in medicina, disponendo, a tal fine, uno stanziamento pari a 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020. Per la predisposizione dei corsi in oggetto, l'articolo 6 fa riferimento al Ministero della salute, mentre le norme generali, ivi richiamate, in materia di formazione continua in medicina prevedono l'adozione della programmazione pluriennale da parte della Commissione Pag. 204nazionale per la formazione continua e dei relativi programmi regionali da parte delle regioni.
  Sottolinea che, per meglio raccordare la disciplina con l'assetto normativo vigente e con il riparto di competenze tra Stato e regioni, potrebbe essere opportuno fare riferimento alla Commissione nazionale per la formazione continua, anziché al Ministero della salute; la Commissione include anche rappresentanti delle regioni.
  I commi 1 e 2 dell'articolo 7 prevedono che il Ministero della salute, d'intesa con le regioni, avvalendosi degli enti del Servizio sanitario nazionale e anche mediante eventuali convezioni con associazioni senza scopo di lucro, promuova studi e ricerche sulla fibromialgia.
  Al riguardo, rileva che potrebbe risultare preferibile la previsione di un'intesa in sede di Conferenza Stato-regioni anziché fare riferimento, in termini che appaiono atecnici, ad una procedura «d'intesa con le regioni».
  Il successivo comma 3 richiede la presentazione alle Camere, ogni tre anni, da parte del Ministro della salute, di una relazione sullo stato delle conoscenze e delle acquisizioni scientifiche in materia. La relazione è elaborata con il concorso dei soggetti menzionati nel medesimo comma 3.
  L'articolo 9 prevede che il Ministero della salute promuova periodiche campagne di informazione e di sensibilizzazione sulle problematiche relative alla fibromialgia, da svolgere con i soggetti pubblici e privati ivi richiamati. Le campagne sono intese in particolare a diffondere una maggiore conoscenza dei sintomi della malattia e a promuovere il ricorso al medico di medicina generale nonché ai centri nazionali e agli ambulatori specialistici di cui all'articolo 4.
  L'articolo 10 quantifica in 10 milioni di euro annui per il periodo 2018-2020 l'onere derivante dal presente disegno di legge e provvede alla copertura finanziaria mediante impiego del fondo speciale di parte corrente.
  Chiede dunque un rinvio dell'esame del provvedimento per svolgere i necessari approfondimenti.

  Emanuela CORDA, presidente, preso atto della richiesta avanzata dalla relatrice, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Istituzione della Giornata nazionale della memoria e del sacrificio alpino.
Nuovo testo C. 622.
(Parere alla IV Commissione della Camera).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  La senatrice Erica RIVOLTA (L-SP-PSd'Az), relatrice, segnala che il provvedimento prevede, all'articolo 1, l'istituzione della Giornata nazionale della memoria e del sacrificio alpino, individuandola nella data del 26 gennaio di ciascun anno, con lo scopo di tenere vivo il ricordo dell'eroismo dimostrato dagli alpini in occasione della battaglia di Nikolaevka, combattuta dagli stessi alpini il 26 gennaio 1943, e di tramandare alle nuove generazioni «i valori che incarnano gli alpini nella difesa della sovranità e dell'interesse nazionale e nell'etica della partecipazione civile, della solidarietà e del volontariato»
  In ordine alle celebrazioni previste in occasione della ricorrenza, l'articolo 2 attribuisce agli organi competenti di ciascuna provincia o ente territoriale di livello equivalente (ad esempio città metropolitane) il compito di provvedere a promuovere e a organizzare cerimonie, eventi, incontri, conferenze storiche e mostre fotografiche, nonché testimonianze sull'importanza della sovranità nazionale, delle identità culturali e storiche, della tradizione e dei valori etici di solidarietà e di partecipazione civile che incarna il Corpo degli Alpini. In virtù di una modifica introdotta nel corso dell'esame in sede referente, è previsto, ove possibile, il coinvolgimento Pag. 205dell'Associazione nazionale alpini nella promozione delle predette iniziative.
  L'articolo 3 della proposta precisa che l'istituenda giornata non è considerata solennità civile ai sensi della legge n. 260 del 1949.
  L'articolo 4, in considerazione dell'alto valore educativo, sociale e culturale che rivestirà l'istituenda ricorrenza, attribuisce al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il compito di stabilire le direttive per il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado nella promozione delle iniziative di cui all'articolo 2.
  L'articolo 5 reca la clausola di invarianza finanziaria.
  Osserva quindi, per quanto concerne l'ambito di competenza della Commissione, pur non potendosi riscontrare un esplicito riferimento costituzionale, che l'istituzione di una nuova ricorrenza nazionale della Repubblica, che richiede, per sua natura, una disciplina unitaria a livello nazionale, appare riconducibile nell'ambito della materia «ordinamento civile», che l'articolo 117, secondo comma, lettera l), della Costituzione riserva alla competenza legislativa esclusiva dello Stato. Con riguardo alla previsione di celebrazioni, manifestazioni e iniziative, anche nelle scuole, possono assumere rilievo materie di competenza legislativa concorrente ai sensi dell'articolo 117, terzo comma, della Costituzione, quali «promozione e organizzazione di attività culturali» e «istruzione». Formula quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  Il deputato Roberto PELLA (FI) ricorda che l'ANCI firmerà la prossima settimana un importante protocollo di collaborazione con l'associazione nazionale degli alpini su temi quali la protezione civile, la memoria della Resistenza e la difesa dell'ambiente.

  La senatrice Erica RIVOLTA (L-SP-PSd'Az) condivide l'importanza del protocollo tra ANCI e associazione nazionale degli alpini ricordato dal collega Pella.

  La Commissione approva la proposta di parere (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 15.55.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Pag. 206