CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 aprile 2019
177.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.40 alle 9.45.

GIUNTA PLENARIA

  Mercoledì 17 aprile 2019. — Presidenza del presidente Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE.

  La seduta comincia alle 9.45.

Variazione nella composizione della Giunta.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, formula gli auguri di buon lavoro al collega Pietro Pittalis, recentemente nominato componente della Giunta in sostituzione del deputato Enrico Costa, dimissionario.

AUTORIZZAZIONI AD ACTA

Domanda di autorizzazione all'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni telefoniche e comunicazioni nei confronti del senatore Roberto Marti, deputato all'epoca dei fatti (doc. IV, n. 3).
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Giunta riprende l'esame della richiesta in titolo, rinviato da ultimo il 10 aprile 2019.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente e relatore, comunica, che all'ordine del giorno della seduta odierna è inserito il seguito dell'esame del Doc. IV, n. 3, relativo ad una richiesta di autorizzazione avanzata dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Lecce, ai fini dell'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni telefoniche e comunicazioni nei confronti del senatore Roberto Marti, deputato all'epoca dei fatti.
  Ricorda che nella scorsa seduta ha fornito un'ampia panoramica delle questioni Pag. 4affrontate e della discussione svolta, con particolare riguardo al tema del riparto di competenze tra Camera e Senato in materia di richieste ai sensi dell'articolo 68, terzo comma, della Costituzione.
  Come convenuto nella riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, testé svoltasi, la Giunta è chiamata a deliberare sulla proposta che il presidente, in qualità di relatore, ha già illustrato, nel senso di proporre all'Assemblea di dichiarare la propria incompetenza, con conseguente restituzione degli atti all'autorità giudiziaria richiedente, ferme restando le valutazioni della Presidenza della Camera in ordine al seguito in Assemblea, anche alla luce delle interlocuzioni avviate con il Senato. Auspica infatti che i due rami del Parlamento possano giungere ad una soluzione condivisa in merito all'interpretazione dell'articolo 6, comma 2, della legge n. 140 del 2003 prima della deliberazione delle rispettive Assemblee sulle domande dell'autorità giudiziaria diverse, ma che obiettivamente vertono sulla stessa materia.
  Prega i colleghi di intervenire per dichiarazione di voto.

  Alfredo BAZOLI (PD) osserva che, ferma restando l'autonomia di giudizio delle Camere, anche per il tramite delle rispettive Giunte, l'interpretazione che appare più aderente al testo della legge n. 140 del 2003 sembra essere quella prospettata nella relazione del presidente, conformemente ai precedenti specifici più recenti.

  Francesco Paolo SISTO (FI), richiamando la giurisprudenza costituzionale, sottolinea l'opportunità di individuare un canone ermeneutico condiviso tra le due Camere, che consenta di risolvere preventivamente potenziali conflitti, i quali potrebbero determinare ingiustificate dilatazioni dei tempi e, con ciò, arrecare potenziale pregiudizio all'attività della magistratura, che, piuttosto, va agevolata in spirito di leale collaborazione istituzionale. A tal fine auspica che le Presidenze delle Camere possano essere invitate a promuovere le opportune intese, anche prima della deliberazione della Giunta.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente e relatore, fa presente la necessità che la Giunta pervenga oggi a una deliberazione, essendo ormai trascorso il termine, già prorogato, di cui all'articolo 18 del Regolamento della Camera.
  Rileva, infatti, che la Giunta del Senato si è già pronunciata sull'analogo caso al suo esame e che le Presidenze delle Camere sono state tempestivamente messe a parte delle questioni interpretative sottese all'esame della domanda in titolo. Si riserva, comunque, di segnalare nuovamente alla Presidenza della Camera l'opportunità di una prosecuzione delle interlocuzioni tra i due rami del Parlamento.

  Ivan SCALFAROTTO (PD), nel concordare col collega Bazoli, si sofferma sul dato testuale della legge n. 140 del 2003, che depone a favore dell'interpretazione già emersa nella scorsa legislatura e che appare oggi largamente condivisa dai colleghi della Giunta. Auspica che la Giunta, pertanto, pervenga quanto prima alla deliberazione.

  Alfredo BAZOLI (PD), nuovamente intervenendo, osserva che la giurisprudenza costituzionale richiamata si riferisce alla materia dell'insindacabilità e che essa si è sostanzialmente formata in un tempo antecedente all'entrata in vigore della legge n. 140 del 2003.

  Gloria VIZZINI (M5S), nel concordare in ordine all'interpretazione prevalente emersa in seno alla Giunta, formula osservazioni in merito alle modalità applicative della previsione di cui all'articolo 6, comma 4, della legge n. 140 del 2003.

  Catello VITIELLO (Misto) condivide le considerazioni sul metodo di lavoro espresse dal collega Sisto; nel merito, richiamando anch'egli la giurisprudenza costituzionale nonché la necessità di salvaguardare la funzione parlamentare e non Pag. 5la persona che la esercita, concorda sull'opportunità di pervenire a una deliberazione nel senso proposto dal relatore e di rendersi al contempo disponibili a proseguire, in chiave di leale collaborazione istituzionale, le interlocuzioni con il Senato, anche mediante incontri tra le omologhe Giunte.

  Carlo SARRO (FI) esprime apprezzamento per tutti i contributi forniti alla discussione in una materia tanto delicata, atteso che la norma in questione presenta evidentemente dei margini di incertezza nell'interpretazione.
  Ritiene che la ratio prevalente della norma costituzionale di cui all'articolo 68, commi secondo e terzo, risieda nella tutela della funzione parlamentare, a presidio del quorum strutturale che deve essere sempre garantito alle assemblee; osserva che, proprio per tale motivo, non è ammessa la rinuncia volontaria alle guarentigie costituzionali da parte del singolo parlamentare. Concorda con il collega Sisto sull'opportunità che prosegua il confronto tra i due rami del Parlamento in tale materia; al contempo, condivide l'esigenza, rappresentata dal presidente, che la Giunta porti a termine tempestivamente il proprio compito istituzionale.
  Preannunzia, pertanto, a nome del Gruppo di appartenenza, il voto favorevole alla relazione del presidente.

  Gianluca VINCI (Lega) esprime condivisione, anche a nome del Gruppo di appartenenza, sulle osservazioni di merito formulate dal collega Bazoli. Ferma restando l'autonomia dell'altro ramo del Parlamento, la cui Assemblea peraltro non si è ancora pronunciata sull'analogo caso ivi pendente, auspica che la Giunta pervenga quanto prima alla deliberazione, in senso conforme alla proposta del presidente.

  Eugenio SAITTA (M5S) dichiara, a nome del Gruppo di appartenenza, il voto favorevole sulla proposta del presidente.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente e relatore, essendosi conclusi gli interventi per dichiarazione di voto, pone in votazione la proposta, da lui avanzata in qualità di relatore, di restituzione degli atti all'autorità giudiziaria richiedente per incompetenza.

  La Giunta approva a maggioranza la proposta, che sarà illustrata nel documento che verrà predisposto per l'Assemblea.

DELIBERAZIONI IN MATERIA D'INSINDACABILITÀ

Richiesta avanzata da Guido Crosetto, deputato all'epoca dei fatti, nell'ambito del procedimento penale pendente nei suoi confronti presso il tribunale di Roma (n. 4283/13 RGNR – n. 1084/15 RG GIP).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Giunta riprende l'esame della richiesta in titolo, rinviato da ultimo il 10 aprile 2019.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, ricorda che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame della richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità avanzata da Guido Crosetto, deputato all'epoca dei fatti, nell'ambito del procedimento penale pendente nei suoi confronti presso il tribunale di Roma, esame iniziato nella seduta del 3 aprile scorso e proseguito in quella del 10 aprile, nel corso della quale è stato ascoltato l'interessato.

  Ivan SCALFAROTTO (PD) segnala l'opportunità di visionare il filmato della trasmissione in cui sono state rese le dichiarazioni oggetto della richiesta in titolo.

  Alfredo BAZOLI (PD) segnala l'esigenza di una verifica della corrispondenza tra le dichiarazioni rese da Guido Crosetto durante la trasmissione televisiva e l'intervento svolto dai colleghi deputati, da lui citati, in occasione della seduta dell'Assemblea della Camera svoltasi lo stesso giorno.

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  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, nell'accogliere le richieste di integrazioni istruttorie, invita il relatore a svolgere le proprie considerazioni al riguardo.

  Roberto CASSINELLI (FI), relatore, nell'esprimere apprezzamento per tutti gli ulteriori approfondimenti che si riterrà di svolgere, si sofferma, a integrazione dell'illustrazione svolta nella scorsa seduta, su alcune circostanze nuove, sopravvenute rispetto alla scorsa legislatura. Anzitutto, in base a quanto dichiarato da Guido Crosetto nel corso della sua audizione, il dottor Quatrano avrebbe ritirato la querela, a suo tempo sporta nei confronti di Guido Crosetto e Bruno Vespa, nei soli confronti di quest'ultimo. Inoltre, lo stesso dottor Quatrano risulta essersi dimesso dalla magistratura nel 2018, per esercitare la professione di avvocato. Parimenti, Guido Crosetto si è nel frattempo dimesso, come noto, dalla carica di deputato lo scorso 13 marzo 2019.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, aggiorna i lavori ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.20.